Silvia ha un impianto fotovoltaico da oltre 6 kW ma non ha batterie per lo stoccaggio dell’energia prodotta in eccesso. Chiede se ci siano wallbox con accumulo. Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it

Ho un impianto fotovoltaico da 6,3 kw installato anni fa, quando ancora non si parlava di batterie da accumulo.
Ora mi chiedevo, esiste una wallbox che abbia anche la possibilità di fungere da accumulo, seppur minimo?
Grazie mille

Sono sempre innamorata della mia MG ZS EV
PS: La mia MG ZS EV di cui avevo scritto nel 2021, va tutt’ora benissimo ed ha perso solo il 2% di batteria in 2 anni. Non ha mai dato mezzo problema per ora, per fortuna. Quindi esclamo nuovamente la mia soddisfazione e posso anche dire di aver abbassato notevolmente i consumi, avendo imparato a guidare in elettrico Sono passata dai 17-19kWh/100km di media menzionati nell’articolo del 2021, a circa 13 (15 in inverno nei picchi più freddi).
Buon weekend a tutti, grazie ancora per il lavoro che fate„ Silvia
Wallbox e accumulo sono separati, ma possono parlarsi

Un accumulo correttamente dimensionato fa circa 200 cicli/anno. Per un 10 kWh vuol dire 2000 kWh/anno accumulati e rilasciati. Con i costi attuali dell’energia e lo scambio sul posto il margine fra scambio con la rete e scambio con l’accumulo non arriva a 0,1 Euro/kWh ma per semplificare mettiamo che sia 0,1 Euro/kWh. 2000 kWh/anno accumulati rendono 200 Euro/anno. Ipotizzando un costo post-detrazione di 4500 Euro a 200 Euro/anno fa oltre 10 anni per l’ammortamento. Se consideri che in 10 anni l’inflazione ha il suo peso siamo in realtà ben oltre i 15 anni per il solo rientro dell’investimento.
Naturalmente le batterie non durano 15 anni come nuove quindi c’è minimo un calo di rendimento o peggio una sostituzione con ulteriore investimento e quindi il ciclo ricomincia prima con una perdita netta stimabile in almeno il 20-30% del capitale investito a essere ottimisti. Ho considerato tutto al massimo dell’ottimizzazione. Non andrà così bene nella realtà.
L’accumulo, se non te lo regalano, conviene solo a chi lo vende.
Se la matematica non è un’opinione 4500€/200€/anno, fanno 22,5 anni.
Pienamente d’accordo su tutto il resto.
L’accumulo conviene solo a chi lo vende.
OPS… Hai ragione!!
Scrivere prima delle 8 di mattina comporta rischi che il cervello non sia del tutto in funzione 🙂
Quindi i conti sono ancora peggiori per chi vuole mettere la batteria.
Grazie
A parer mio la decisione se mettere le batterie di accumulo o no non va presa guardando il solo riscontro economico…
Bisogna anche tener conto che quello che si realizza deve essere sostenibile come sistema ed un sistema energetico basato sulle energie rinnovabili senza batterie di accumulo non sta in piedi…
Ed è un difetto tutto Italiano quello di voler pretendere che a fare le cose “scomode” siano solo gli altri…
Il fotovoltaico permette di raggiungere l’autosufficienza energetica se ben dimensionato ma lo può fare solo se è abbinato ad un sistema di accumulo ed ÷ troppo semplice scaricare questo ruolo alla rete perché così ci fa comodo… se tutti lo facessero si darebbe ragione ai detrattori delle fonti rinnovabili che sostengono che il sistema non può stare in piedi…
So bene che quello che dico per molti è un eresia ma dovremmo aver imparato dagli errori del passato….
Creare un sistema che non è sostenibile può portare solo alla distruzione…. s
E se vogliamo che il sistema sia sostenibile ognuno di noi dovrebbe essere disposto a fare la propria parte e non a volersi prendere solo gli aspetti positivi scaricando quelli negativi sulla collettività….
Io sto per montare un impianto fotovoltaico da 5 kW sulla mia parte di tetto (abito in condominio, per quelli che sostengono che solo chi ha villette può farlo….) è non ho avuto alcun dubbio se dotsrlo di batteria di accumulo o meno… non mi interessa fare i conti se rientro della spesa o se ci perdo 1K €, il suo bel accumulo sa 10 kW lo metto perché secondo me dovrebbe essere un obbligo per chiunque realizzi un impianto fotovoltaico.. solo se si ragiona in termini meno “egoistici” si possono creare le condizioni perché un sistema energetico realmente sostenibile si realizzi….
Mi dispiace ma con 5kWp e 10 kWh di accumulo l’autosufficienza energetica è un’utopia, anche solo stimando un consumo medio nazionale di 2700 kWh annui.
Possiamo scendere anche nei dettagli specifici ma d’inverno le bollette si pagano, un po’ più leggere, ma della rete non si può fare a meno.
Personalmente trovo più sensato un sistema con accumuli collettivi per l’inverno, è quello il problema, che non si può risolvere con decine di milioni di batterie private da 10k€.
Sono molto interessato alle CER, forse servono dighe, impianti a CO2 o quant’altro.
Oltre ovviamente al mix con eolico e geotermico ma su larga scala, non del singolo privato.
Io non ho la capacità economica di accumulare i 4MWh di eccedenza estiva ma li metto a disposizione della rete (per pochi cent) che ha meno bisogno di bruciare gas in quel momento.
E’ già qualcosa no?
Errata corrige: 2MWh di eccedenza estiva
Il fatto cge il singolo non possa fare l’accumulo stagionale non vuol dire cge debba lasciare a carico della rete anche quello giorno/notte….
Già la rete deve impegnarsi appunto per realizzare quello stagionale occuparsi ance di quello giornaliero da un carico aggiuntivo non indifferente che rende il tutto molto meno realizzabile….
Nell’ottica futura di un sistema basato su prevalenza i fonti rinnovabili tu non metti a disposiziobe nulla alla rete se immetti nel momento che c’è già il surplus da accumulare anzi la metti piùin difficoltà perché aggiungi esigenza di accumulo… ed in ogni caso anche oggi tu non sta mettendo a disposizione nulla visto che poi di ottenere ti viene ridata, tu non fai un servizio alla rete è la rete che fa il servizio di accumulo “a gratis” a te.
@Moreno: L’accumulo al momento non conviene, non solo per il suo cost, ma proprio per quello che tu indichi, ovvero l’efficienza energetica.
Senza accumulo:
l’energia in eccesso che viene riversata in rete viene utilizzata dagli utilizzatori più vicini, quindi minor perdita per trasmissione sulle reti, minor richiesta di energia che proviene da più lontano con maggiori perdite di trasmissione.
Con accumulo:
l’energia in eccesso viene stoccata nell’accumulo chimico e viene rilasciata alla richiesta; le perdite del sistema sono di circa il 20% e le utenze vicine continuano ad utilizzare energia proveniente da centrali più lontane con perdite di rete più elevate.
Va da sé, che in questo momento è più ecologico e sostenibile immettere l’eccesso di produzione in rete per abbassare le perdite totali.
Quando, un domani ( spero il prima possibile ), si avrà grossa sovrapproduzione di energia da FER, allora sì che sarà conveniente stoccarla in accumuli, nonostante le perdite.
Purtroppo, oggi, non è ancora così.
Sostanzialmente concordo e nel mio caso il rientro sarebbe a 15 anni.
Per questo aspetterò anni per aggiungere un accumulo, se il costo calerà a non più di 500€/kWh. In questo modo un rientro economico in 7/8 anni poteri digerirlo
Bello rileggerti Silvia e sono molto felice che la tua MG ZS (scelta molto furba e oculata!) sta andando bene e ti dà così tante soddisfazioni. Io ho il sospetto che una soluzione all in one, come l’hub 149 di Silla suggerita da Fabio, sia una soluzione valida ma ahimè sospetto costosetta, soprattutto se il tuo fotovoltaico l’inverter ce l’ha già e non devi sostituirlo. Lì prendi un pacchetto completo che include: inverter, wallbox, batteria di accumulo e anche V2H/V2G, davvero una soluzione eccellente che però non può essere anche economica. A meno di sfruttare l’ecobonus al 90%. Qui ho trovato un po’ di prezzi delle batterie di accumulo e insomma, non sono proprio a buon mercato:
https://www.mrkilowatt.it/sistemi-di-accumulo/costo-batterie-per-fotovoltaico/
A te le valutazioni.
Zappi può gestire accumulo in AC in maniera indipendente dal FV ed a breve arriverà anche la batteria di accumulo della Zappi (Libbi)
Molto interessante, sto solo aspettando il momento giusto per aggiungere un accumulo al mio fv con Zappi V2
Ciao Silvia,ho anche io impianto da 6kw con Wall box Estation con gestione solar…molto basica(non ho nemmeno app) ha un semplice selettore e decido io quando voglio caricare da rete o solo solare..poi gestisce lei il tutto in base a disponibilità produzione o carichi domestici( cmq ora ci sono molti prodotti in commercio ) ho anche accumulo lg da 9.5kwh acquistato con detrazione 50%….alcuni sconsigliano accumulo per la spesa iniziale ma ti spiego le mie considerazioni per la quale ho affrontato la spesa…1°: l’accumulo dà uno “sprint” alla ricarica auto, cioè in funzione rete ,ricarico 5.5 kW da batteria ed il resto da rete arrivando a 7.5/8kw avendo cmq “solo” contratto da 6kw , così riducendo la perdita in fase ricarica……..2°: il mio impianto è attivo da metà maggio2021 con giugno luglio fermo per difetto fabbrica inverter e sua sostituzione,ma cmq sono al 40% della quota energia auto consumata data da batteria..non mi sembra poco….3°: sono in attesa che solar Edge concluda iter per omologazione scheda backup che consente funzionamento FV e batteria anche in caso di black out( nella mia zona di campagna con una rete obsoleta capita troppo spesso)…se capitasse di sera e avessi batteria carica avrei cmq riscaldamento ,pozzo ,frigo ed essenziali funzionanti….poi ci sono batterie con potenza uscita diverse…insomma è complesso scegliere ,ci sono tante variabili tecniche e di uso che sconsigliarla solo in base al rientro economico mi pare riduttivo…parlarne con un elettricista di fiducia secondo me’ è sempre il top(nel mio caso è stato più semplice forse in quanto l’impianto me lo ha fatto mio fratello👌..non ho detto più veloce però 😅😂😂)🖖
Rileggendo mi sono accorta di un possibile equivoco…al punto2° il 40% di energia AUTOCONSUMATA cioè il totale kWh usati per casa e auto da me’ prodotta 🖖
Hai anche valutato le perdite del sistema?
Sono dell’ordine del 20%>
Quindi, 9kWh accumulati ed usati ogni giorno, togliamo i mesi invernali e poca produzione, stando bassi, su 365 giorni ne consideriamo solo 200, fanno 1800kWh scambiati.
Hai quindi perso 360kWh per dispersioni ed efficienze di conversione, nella migliore delle ipotesi.
Ora, 360kWh sono anche un buon 2500km con una auto media, con una citycar sono 3600km
Ancora convinto che ne valga la pena?
Ciao,non so’ come hai calcolato una perdita del 20% dato che gli impianti possono essere molto differenti fra loro …cmq ,la batteria è sicuramente un acquisto borderline ma ti dà dei vantaggi tecnici come da me’ citati…poi sta’ ad ognuno valutare se ne ha necessità…. 🖖
Ho un accumulo LG Chem da 9,6kWh, ho fatto diverse prove con diverse misurazioni, quindi sì, posso affermare che la perdita è del 20% circa.
Poi, che sia del 18 o del 22 cambia poco.
Se poi fai bene i conti economici, l’accumulo NON si ripagherà mai, perché l devi cambiare prima del suo ammortizzamento, causa termine vita utile.
Ho già fatto l’errore io all’acquisto.
Molto meglio SSP, ma anche il RID.
Andrea, senza che sto a riscrivere tutto il pippone di nuovo leggi la mia risposta data a Pietro poco sopra…
Sono i ragionamenti individualistici come i tuoi che ci hanno portato dove siamo ora… dovremmo aver capito che guardare solo ed unicamente alla pura singola convenienza economica non porta a nulla di buono…
Invito te e tutti in generale a pensare con una visuale un pò più ampia e meno egoistica altrimenti è certo che la permanenza su questo bellissimo pianeta della razza umana hai i giorni contati.
Posto che concordo anche io che l’accumulo è antieconomico ad oggi se non te lo regalano, però dici di avere batteria LG… ma lato DC? Perché se è lato DC mi sembra veramente esagerato un 20% di perdite, tenendo conto che hai un’unica conversione DC-AC all’atto della scarica. Diverso è il caso di batterie lato AC dove hai 3 conversioni (DC-AC da pannelli a rete domestica, AC-DC per accumulare l’energia nella batteria, DC-AC per usare l’energia accumulata).
Ammortamento.
Mannaggia a sto correttore automatico.
@Moreno: non conosco Andrea e quel che ha in casa, ma ti posso fare l’esempio mio. Io ho ristrutturato completamente casa portandola dalla classe G alla classe B, coibentazione con insufflaggio, cambio serramenti, sventrato i pavimenti per mettere riscaldamento a pavimento, VMC, pompa di calore al posto del gas (tutto senza 110, perché l’ho fatto prima), auto elettrica… ed infine fotovoltaico, ma SENZA accumulo, perché economicamente ad oggi non ha senso. Direi che la mia parte l’ho fatta! Ora tocca anche agli altri fare la loro, ed a quel punto probabilmente le batterie di accumulo diventeranno economicamente non dico convenienti, ma perlomeno ragionevoli.
Mauro ti faccio una semplice domanda e ti prego di rispondere con sincerità però….
Tutti i kavori ge hsi fatto li hai fatti per il bene comune o perché secondo i tuoi calcoli ti conveniva perché poi avresti risparmiato più di ciò che hai speso?
E seconda domanda: li hai fatti a tue spese perché sei generoso o perché non sapevi ancora che sarebbe venuto il super bonus?
Da come hsi esposto il tuo pensiero fino ad ora a me pare chiaro che tu hai fatto ciò che reputi ti avrebbe fatto risparmiare in futuro (e se al tempo ti avessero avvisato che stavano per nettare il superbonus avresti aspettato per risparmiare ancora di più)… Sono certo che se non ti avessero dato lo SSP o il ritiro dedicato non avresti fatto neanche l’impianto fotovoltaioco perché poi non saresti rientrato dell’investimento… Quindi il tuo comportamento, seppur virtuoso, riispecchia pari pari ciò che ho detto sopra… cioè la logica dominante in Italia: tutto ciò che fa guadagnare lo faccio io, ciò che invece che serve per far funzionare il sistema ma che costa e non fa guadagnare deve essere a carico degli altri…
Con questa logica si va poco lontano a parer mio, intendo a livello di sistema per il tornaconto del singolo è ovvio che è la cosa migliore….
Vogliamo tutti che le cose necessarie ma che non fanno guadagnare le facciano solo gli altri creando cosi le condizioni per cui il sistema non sta in piedi ma poi siamo bravissimi a prendercela con i politici di turno quando ke cose non funzionano…
@Moreno a parte che potresti sforzarti di rileggere ciò che scrivi perché è a tratti incomprensibile, io ho fatto i lavori perché volevo ottenere una casa più confortevole e che non sprecasse energia. Chiaro che il mancato spreco porta anche ad un risparmio, le cose vanno di pari passo, ma che significa? Lo sforzo è stato fatto eccome e l’investimento rientrerà nell’arco di anni, non ho certo un risparmio immediato (anzi). Peraltro ho già sperimentato sulla mia pelle che tutti i lavori di miglioramento ed efficientamento sulla casa vecchia sono stati buttati nel momento in cui l’ho venduta, perché, complice in parte la crisi edilizia, ma soprattutto il fatto che alla gente comune piace di più una bella piastrella che una buona impiantistica, tutti i lavori che fai non li fai certo per guadagnarci, come dici tu.
Che poi anche il discorso che fai sul SSP o ritiro dedicato che non sono un vantaggio per la comunità lascia il tempo che trova. Il vantaggio alla comunità lo dai nel momento in cui, se prima prelevavi tot dalla rete TOT, poi ne prelevi probabilmente la metà se non meno, anche senza accumulo, e l’eccesso che produci serve ad alimentare le case vicine che non producono nulla, che quindi richiederanno meno energia alle centrali a combustibili che pertanto, in un circolo vizioso, bruceranno meno combustibili fossili. Chi dovrà fare la sua parte sarà il gestore di turno che invece che costruire una nuova centrale a combustibile fossile spenderà i soldi per costruire una centrale di accumulo. O devo forse anche mettermi ad adeguare la rete elettrica nazionale con le mie tasche!?!?
Infine, discorso bonus/incentivi: io pago fino all’ultimo centesimo di tasse, quando ho diritto a ricevere un incentivo, peraltro per ottenere un risultato che fa bene a tutti, certo che lo sfrutto, sarebbe da stupidi non farlo.
Che poi, dopo tutti questi bei discorsi, sarei proprio curioso di sapere tu che cosa avresti fatto per la comunità…
Capisco che le esigenze di Greta siano diverse e che il calcolo della resa a livello economico non è il primo punto come importanza nel prendere la sua decisione.
Cioè: io ho un piccolo supermercato sotto casa dove faccio la spesa un giorno ogni due. So bene che sarebbe più conveniente andare in un supermercato di una delle catene più famose ecc. Però preferisco la comodità di andare 15 minuti tutti i giorni a prendere un sacchetto, ho poco “magazzino” perchè appena ho bisogno di un prodotto scendo dalle scale e lo compro. Quindi quelle che io considero come comodità, certezze ecc. non le misuro economicamente ma come vantaggi che mi fanno fare la mia scelta.
Saluti
Esatto Pietro,hai compreso il mio ragionamento e la mia scelta🖖
@Poetro, leggi sopra la risposta che ho dato a @Mauro.
Fate solo attenzione quando si tratta di mettere assieme un sistema con accumulo statico ed una wallbox “smart” che sfrutta l’energia in eccesso per caricare l’auto, perché a seconda di com’è progettato l’impianto potrebbero esserci brutte sorprese: con una batteria lato AC che fa lo stesso giochetto della wallbox per capire se c’è energia in eccesso o meno, accumulo statico e wallbox potrebbero andare in competizione e farsi ping pong tra loro vanificando il risultato. Diverso è il discorso se l’accumulo statico è lato DC e quindi gestito direttamente dall’inverter dell’impianto fotovoltaico, che a quel punto gestisce lui le priorità ed esporta solo effettivamente quando la batteria di accumulo statico è già carica.
Ciao, Mauro grazie dello spunto ed a questo punto ti chiedo un approfondimento.
Ho un inverter Fronius primo collegato con un accumulo Solarwatt.
Leggendo in giro ho trovato:
…”Matrix si installa sul lato corrente continua dell’impianto, fra i moduli e l’inverter”…
Quindi, visto che voglio installare una colonnina/wallbox secondo te il sensore di corrente dove dovrei chiedere di metterlo a valle dell’impianto FV o a valle del contatore per modulare in base alla richiesta di corrente della casa per ottimizzare la ricarica della macchina in base alla produzione FV?
Lo so che se ne occuperà il tecnico ma meglio essere informati sull’argomento, altrimenti poi la eventuale inefficienza resta a me e dovrei intervenire una seconda volta (doppia spesa).
Grazie
Normalmente la pinza amperometrica della wallbox la monti tra il contatore generale di casa (quello che ti conta quanto stai importando dalla rete) e prima di tutto il resto dell’impianto di casa: in questo modo è in grado di capire quanta corrente in TOTALE stai assorbendo (quando acquisti da rete), per regolare la potenza di ricarica senza far saltare il contatore, e, se bidirezionale, quanto stai effettivamente esportando (poiché non è stato assorbito da alcun carico della casa) per capire se c’è corrente in eccesso. Se capisco bene, il tuo accumulo Matrix Sollarwatt è lato DC, quindi immagino (ma è una supposizione, perché non so come funzioni la tua soluzione) che sia gestito direttamente dall’inverter Fronius che fa anche la conversione DC/AC della corrente proveniente dai pannelli. Quindi mi sembra che funzioni come la soluzione inverter SolarEdge + batterie LG e quindi penso non avrai problemi ad usare una wallbox smart. Però, ribadisco, accertatene con il tuo tecnico.
Utilizzando una wallbox intelligente(io ho zappi) ma ne esistono altre la tua ev diventerá accumulo quando è nel tuo parcheggio.
Dopo 1 anno intero di esperienza con FV da 6Kw, accumulo domestico da 13kWh, wallbox intelligente e auto elettrica posso dire che se non fosse stato per il 110 non avrei avuto convenienza ad installare l’accumulo domestico. L’auto è già di per se un accumulo solo che l’energia elettrica stoccata non può ancora essere utilizzata per alimentare casa (il cosiddetto V2G) ma ci arriveremo presto.
Considerando che le batterie di casa sono costate 10 mila euro (che al netto della detrazione ordinaria sono ad oggi 5000 a carico dell’acquirente) i tempi di rientro sono troppo lunghi.
Inoltre non è pensabile usare le batterie di casa per caricare l’auto la sera in quanto si scaricano in 2h e non alimentano più casa quindi la convenienza è ridotta. D’altronde è come pensare di riempire la bottiglia col bicchiere.
L’unico ostacolo può essere dato da orari di lavoro standard 8-17 che impediscono lo sfruttamento della produzione solare. Noi lavoriamo a turni e riusciamo a collegare la macchina alla ricarica un poco tutti i giorni.
Un consiglio che posso darti è quello di scegliere il ritiro dedicato anziché lo scambio sul posto e una tariffa a prezzo indicizzato con spread 0 sul kWh (PUN + 0.00€).
In questa maniera tutta l’energia immessa in rete ti verrà pagata al prezzo del PUN, mentre di quella che acquisterai dalla rete pagherai solamente l’IVA del 10%.
Calcolando che anche se tu avessi batteria domestica ci sarebbe una perdita nell’inverter data dalla conversione in corrente alternata alla fine non cambia quasi nulla in termini di costo tra vendere alla rete o acquistare dalla rete
Peccato che la corrente venduta con ritiro dedicato faccia IRPEF. Se puoi fare scambio sul posto, fare sempre scambio sul posto, che sulle eccedenze funziona in pratica come il ritiro dedicato, ma finché consumi più di quanto produci, su ciò che immetti hai maggior ritorno.
Vero. Chiaramente la cosa migliore è sempre l’autoconsumo, ma vedo che per molti è impossibile a causa degli orari lavorativi.
Il mio consiglio era proprio per costoro
Silvia, metti una WallBox, ma l’accumulo, al momento, conviene solo a chi te lo vende.
Non riuscirai mai a rientrare dalla spesa.
Meglio vendere l’energia direttamente al gme.
Ciao
Finalmente sembra che la redazione abbia capito come fare la giusta “pubblicità” alle wall box senza tirare in ballo argomenti non necessari e non veritieri…
La frequenza degli articoli “sponzorizzati” rimane ma, se continuate così, non ho più alcun appunto da fare…
Questi sono gli aspetti che vanno battuti negli articoli “pro wall box”..
Io sto aspettando che venga messo in commercio l’Hub 149 di Silla che tra le altre cose fa proprio accumulo + wallbox.