Lo abbiamo visto a Samoter, nello spazio dell’Innovation Lab il ZX85-6E e ben in evidenza con la scritta zero emissioni nella mappa del Salone, l’escavatore di Hitachi Construction Machinery (Europe) da otto tonnellate. Una macchina che ha attirato la curiosità degli addetti ai lavori per la dimensione della batteria. Siamo a un livello maggiore, una taglia media, rispetto ai mini escavatori elettrici di altri marchi e dello stesso mini firmato Hitachi: lo ZX55-U6EB.
Batteria da 100 o 133 kWh o col cavo
Vediamo alcune caratteristiche di ZX85-6EB – lavora con tensione di esercizio di 800 V – che secondo la casa costruttrice “offre le stesse potenti prestazioni del modello diesel ZX85US-6 del quale monta il medesimo sistema idraulico“.

Fondamentale l’alimentazione: le batterie agli ioni di litio hanno una capacità da 100 kWh per un’autonomia media di 5,5 ore, ma si può andare oltre con l’opzione da 133 kWh. Si riesce a coprire una giornata di lavoro. Ma Hitachi va oltre la batteria. Si tratta di macchine pensate per contesti urbani, ma pure per spazi al chiuso, dove è possibile allacciarsi alla rete  e ridurre il fattore critico dell’autonomia: “Ciò consente alla macchina di funzionare durante la ricarica da una fonte di alimentazione CEE 400VAC trifase, mentre un CCS2 opzionale permette di ricaricare la batteria in 45 minuti“.
Macchine per cantieri dei centri urbani
L’investimento a emissioni zero viene giustificato, scive Hitachi, da “una crescente domanda di macchine elettriche in particolare nel mercato europeo per l’utilizzo in lavori di costruzione in aree urbane densamente popolate“.

Per sopperire alle criticità di autonomia delle batterie si punta all’uso combinato dell’alimentazione a batteria con l’alimentazione via cavo. “Il prototipo della classe da 2 tonnellate ha le stesse dimensioni esterne di un miniescavatore a motore della stessa classe e può lavorare in modo efficiente in spazi ristretti grazie al suo design a rotazione posteriore ridotta“.
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Il mini escavatore ZX55U-6EB
Il passaggio alla taglia più grande arriva “dopo il successo del lancio dello ZX55U-6EB” e ora “Hitachi CM è lieta di offrire un modello a batteria più grande in grado di lavorare in modo produttivo ed efficiente in piccoli spazi“. Parole di Takaharu Ikeda, presidente di HCME (il gruppo di cui fa parte Hitachi).

“Siamo impegnati a soddisfare la crescente domanda di apparecchiature a emissioni zero e le esigenze dei nostri clienti per una maggiore sicurezza, una maggiore produttività e costi del ciclo di vita ridotti“. Ma attenzione c’è apprezzamento ma c’è da capire come sarà la risposta del mercato.
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Non sarà venduto in Giappone
Si punta sull’Europa dove le macchine sono state sviluppate presso l’ European Application Center GmbH ( nella sede centrale di Stockstadt am Rhein in Germania) grazie a una joint venture costituita da Hitachi Construction Machinery e il distributore europeo Kiesel.

Sul mini escavatore si legge in un comunicato stampa aziendale: “Lo ZX55U-6EB non sarà venduto in Giappone, ma il prototipo della macchina sarà collocato presso il sito dimostrativo ICT di Hitachi Construction Machinery per le esigenze dei clienti giapponesi e per le ricerche di mercato“. L’elettrico per il vecchio continente.
-Batteria … o col cavo-
Ecco.
E cosa diceva lo zio Ale? 😛
Il futuro è nel passato (filo e una bella presa come nel 1900 e via a lavorare per ore!)
L’ignoranza (del cavo) è forza!
La libertà (presunta di azione data dalla batteria) è schiavitù! (doverla ricaricare e sottostare alla sua autonomia, peso assurdo, costi che si impennano etc)