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Hanno pochi difetti le EV, ma quando succede…

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Hanno pochi difettiHanno pochi difetti le EV, ma quando succede…Le statistiche dicono che, essendo molto meno complesse delle termiche, le elettriche sono in genere più affidabili. Ma quando qualcosa va storto i tempi per rimediare sono troppo lunghi, come testimoniano questi tre casi. Non vogliamo gettare la croce addosso a nessuno e da casi isolati non vanno tratti giudizi sommari. Ma è giusto sottolineare il problema delle reti di assistenza, ancora poco attrezzate.

Hanno pochi difetti le EvHanno pochi difetti le Ev, ma…/ Matteo e la Corsa-e (1)

“Era il 27 Luglio 2022 e mi stavo recando al lavoro
 percorrendo la strada principale del mio paese a circa 30-40 Km/h. Quando a un certo punto la macchina ha preso ad andare a strattoni per poi inchiodare e bloccarsi poco prima di una rotonda. La batteria dell’auto era poco sotto il 70%, era un giornata mite e l’auto fino a quel momento si era sempre comportata bene. Sul quadro, a macchina ferma, compare il messaggio “Anomalia sistema di trazione elettrica: fermarsi e leggere la Guida d’uso“. Non c’è stato modo di rimettere l’auto in moto nuovamente, al che ho dovuto piazzare i triangoli d’attenzione a chiamare il carro attrezzi mediante il servizio Opel. Purtroppo sotto il periodo estivo, fra chiusura dei magazzini e a breve anche dell’officina a malapena riesco ad avere dopo 1 settimana l’esito che “il motore elettrico è fuso“. E che quindi mi spetta un auto sostitutiva...”.

“Continuo a pagare le rate, senza l’auto 200 giorni”

I tempi di ripristino sono al momento sconosciuti. L’auto in se è in garanzia…. Il primo motore sostitutivo arriva per la metà di ottobre, ben sperando di risolvere il problema e invece le speranze si infrangono. Il motore non avvia la vettura. Nonostante i tecnici Opel si siano collegati da remoto, l’ECU (che ancora oggi non ho capito che componente sia) non è più programmaibile… bruciata. Al che si rende necessario ri-ordinare un secondo motore. Le notizie successive arrivano la seconda settimana di Dicembre. Il servizio Opel mi informa che l’ordine del secondo motore è stato annullato in quanto i codici sono cambiati: andrà ordinato un altro motore... A oggi 17 Febbraio dopo più di 200 giorni l’auto è ancora ferma e da Opel nessun feedback. Ho provato più volte mediante il Servizio clienti, senza avere modo di parlare con qualcuno che sapesse cosa succede o mi venisse incontro. Da Agosto per ben 7 rate da 325€ (2.275€ in totale) il sottoscritto i soldi li ha sempre versati, pur non avendo nulla in mano“. Matteo Magri

Hanno pochi difetti le EvHanno pochi difetti le Ev, ma…/ Saverio e la ID.4 VW (2)

“Sono (ancora per poco) proprietario di una VW ID.4 versione pro con batteria 77 kWh acquistata semestrale. La vettura ha presentato quasi da subito molte problematiche, tra cui lo spegnimento dello schermo centrale, l’impossibilità (inizialmente) di collegare la rubrica del telefono all’autovettura. E un grave rallentamento nell’infotainment, che spesso andava in blocco, dovendo resettare lo schermo centrale. Tale ultima problematica si è anche presentata durante un viaggio in Italia con mio figlio. Per cui sono rimasto senza indicazioni stradali del navigatore in quanto, peraltro, la vettura non mi permetteva di disattivare il bluetooth, che veniva continuamente riattivato (!). Inoltre, durante il periodo estivo la guarnizione dello sportello posteriore sinistro si è staccata dalla lamiera (per il caldo) dovendola reincollare in concessionaria (!!!). I finestrini, nel richiuderli, si bloccano riaprendosi senza alcun motivo. Proprio a  seguito di questo problema, alcune volte nella chiusura automatica con la chiave tenendo, i finestrini si sono riaperti. Ritrovando la macchina nel parcheggio con i finestrini aperti (!).

“Lunghi fermi auto e ripetuti problemi all’interno”

…ho portato nuovamente la vettura in concessionaria per lasciarla per ulteriori richiami. Non da ultimo quello del cambio di alcune celle della batteria, che ad oggi non può essere ancora eseguito. Perché, a quanto sembra, le concessionarie non hanno a disposizione lo strumentario per la lavorazione e dovranno essere aggiornati i tecnici dell’officina!!!. Rimanevo pertanto nuovamente senza la mia vettura per ulteriori oltre due settimane utilizzando l’auto sostitutiva (VW ID.5). Nell’uso di quest’ultima notavo che  mi riconosceva (al contrario della mia) quando entravo in auto. E qualche settimana fa, al passeggero anteriore, nel mettere la cintura (una donna) praticamente si frantumava in pezzettini il fermo della cinta che blocca l’asola che immetti nel blocchetto del sedile. Da ultimo proprio oggi nell’aprire il portellone posteriore cadeva un pezzo in plastica rigida. Avendo anche inviato a mezzo PEC comunicazione direttamente in VW ad oggi non ho assolutamente ricevuto alcuna risposta (!!)“. Saverio Turriziani Colonna

hanno pochi difetti le EVHanno pochi difetti le Ev, ma…/ Marco e la Skoda Enyaq (3)

“Sono il proprietario di una Skoda Enyaq 60. In fase di acquisto mi tranquillizzarono sull’autonomia per il percorso Chianciano Terme – Bologna, che devo fare in quanto prossimo a trattamenti chirurgici importanti. A tal scopo, per maggior sicurezza lo scorso anno richiesi in fase di acquisto sia la batteria aggiuntiva per il riscaldamento che il fast charge (solo questo oltre 500 €). Dopo un anno posso dire che sul suddetto percorso all’andata non ci sono problemi, se tieni una velocità di 100km/h (velocità media di tutto il viaggio 75 km/h). Se in autostrada mantieni 110 arrivi arrivi quasi a secco (questo senza il clima acceso) per il ritorno devi stare per forza sui 100 altrimenti non arrivi a casa. In inverno mi devo in ogni caso fermare al “Valdichiana village ” per ricaricare. Problema più importante rilevato : il fast charge pubblicizzata fino a 120 kW non ha mai funzionato (nemmeno dopo l’aggiornamento). Massima potenza sulle colonnine Ionity ( in tutte le stagioni) 40/45 kW. Ho chiesto spiegazioni più volte.

“La ricarica non supera mai i 50 kW, altro che 120”

Ho chiesto spiegazioni più volte, ma nulla. Fino a quando in officina mi hanno mostrato e poi ripreso dei documenti interni dove in sostanza c’è scritto che la carica massima con il fast charge è 50 kW. Quindi la pubblicità dei 120 è a mio avviso ingannevole. Di ciò non vengono forniti documenti ufficiali: post-controllo mi è stato fornito un laconico documento, dove è scritto che il test di ricarica non ha rilevato anomalie. Mi chiedo: per tutta la durata di questa vettura dovrò perdere 6 ore tra andata e ritorno da Bologna? Con un’auto a benzina ne basterebbero senza correre 4-5. Da aggiungere un’ora, anziché 20 minuti per la ricarica, fuori autostrada. Senza considerare che il sistema di navigazione è pessimo, persino dopo l’aggiornamento. E il line assistant non entra in funzione sotto i 65 km/h ( se a qualcuno viene un infarto in una zona 50 deve accelerare anziché frenare? ). Il sistema inoltre non carica la rubrica telefonica e bastano due schizzi di fango o neve per mandare momentaneamente in tilt il frontal assistant.  Marco Pinzi
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TAG: Hanno pochi difetti le EV

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40 COMMENTI

  1. Anche io ho avuto lo stesso problema di Matteo con la mia Opel Mokka elettrica.La vettura si è fermata ed è comparsa la scritta ‘Amomalia sistema di trazione elettrica ‘. Ho chiamato il carro attrezzi e dopo 10 giorni l’officina mi ha restituito la vettura informandomi che avevano provveduto a sistemare la macchina mediante un aggiornamento software. Sono passati 5 giorni ed al momento nessun problema.

    • Un commento più intelligente da scrivere non lo ha trovato?
      Se 2 VW hanno un problema, vuol dire che lo hanno anche gli altri 8000000 di veicoli prodotti quest’anno?

  2. O le auto fallate sono in % enorme oppure non capisco il motivo per cui non sia più conveniente sostituire un tubo di auto che presenta una marea di problemi.

  3. Redazione, credo che la storia che le elettriche siamo più affidabili perché “hanno meno parti” sia una definizione fuorviante da abbandonare. È vero che non ci sono distribuzione, alternatore, filtri carburante e scarichi con trattamento fumi, ma c’è comunque un impianto di refrigerazione e pure parecchio complesso (la Tesla ha una valvola a 8 vie con 13 modalità di funzionamento!), Ci sono gli stadi di potenza dell’inverter, sensori ovunque, celle batteria a centinaia con un’elettronica modulare di controllo e anche di potenza per l’equilibratura da perdere la testa.. Poi caricabatteria, pompe olio dedicate(si, perché i motori elettrici moderni per pesare meno fanno potenza girando a 20 Mila giri, e la lubrificazione del gruppo motore-trasmissione è ingegnosa ma complessa)… E soprattutto ripeto centomila di celle elettrochimiche che sono elementi “vivi” che soffrono caldo, freddo, vibrazioni e sottoscariche.
    Insomma, l’auto elettrica è complessa e la sua semplicità è solo apparente. Fate la figura dei dilettanti con questa affermazione che guarda caso è partita da Musk!

    • Lo penso anche io e c’è anche un altro motivo. Oggi un’auto che si rompe hai ancora la speranza (talvolta vana) che un buon meccanico e un buon elettricista possano riparartela con costi molto più bassi rispetto alla rete ufficiale. Con l’auto elettrica è molto più difficile trovare un riparatore alternativo e più economico …

      • Si e no. La mia esperienza con una auto diesel mi suggerisce che i meccanici “sotto casa” è meglio tenerli alla larga. I motori a combustione hanno una complessità inaudita ed è quindi necessario seguire pedissequamente le procedure della casa madre per la loro manutenzione con il cambio di tutte le componenti per tempo prima della loro rottura. Anche i famosi tagliandi vanno fatti presso la casa madre perché i buon meccanici sono quelli che ti risolvono il problema quando si è già presentato e non fanno manutenzione programmata per ridurre ovviamente i costi del cliente. Ma quando ci sono guai poi paghi tutto.

        • Confermo, il meccanico sotto casa o no marca il più delle volte quando non trova soluzione, toglie FAP e EGR, 🤬🤬 e i clienti ignari rischiano la sospensione del libretto di circolazione 🤦🤦

    • In un certo senso sono buone notizie, i meccanici continueranno ad avere lavoro – e non poco – anche con le auto elettriche (una volta “convertiti” alla nuova motorizzazione)

    • Senza considerare che tutte le altri parti della vettura ci sono comunque. Sistema sterzo,sistema frenante,impianto illuminazione,sospensioni,guarnizioni,finizioni interne ed esterne e dimentico sicuramente qualcosa. E aggiungerei che i moderni motori endotermici hanno raggiunto un grado di affidabilita’ notevole. Se una volta, rifare la testa o una frizione , dopo i centomila km era cosa non rara, adesso si superanno abbondantemente i duecentomila km senza grossi problemi. Qualche problema in piu per i DPF per i motori diesel, se usati su brevi tragitti, dove ,tra parentesi, il diesel non andrebbe usato

  4. Lungi da me cercare scuse per tempi di ripristino lunghissimi, però esistono degli aspetti oggettivi. Le auto con batterie ad alta tensione non possono essere lavorate da personale non provvisto di specifica formazione. Questa formazione non è solo conoscenza base ma, vista la materia, normalmente il risultato di 2 o 3 livelli di formazione per essere abilitati a mettere il sistema in sicurezza. A quel punto il personale con formazione base può operare. Non conosco nel dattaglio la normativa in Italia ma in UK i meccanici generici non possono cambiare nemmeno l’olio ad una ibrida con sistema a 400V.

    • Antonio non è normale che una casa madre consenta ad una concessionaria di vendere un veicolo che gli stessi meccanici dell’officina collegata alla concessionaria non sanno riparare. Quantomeno la vendita dovrebbe essere limitata alle concessionarie le cui officine hanno fatto l’adeguata formazione e sono dotate degli adeguati strumenti per la riparazione.

      E comunque non ne può rispondere il consumatore di questa disorganizzazione. Vuol dire che la concessionaria a sue spese carica l’auto sul carro attrezzi e la porta dal primo capace di ripararla.

      • Però è esattamente ciò che è successo a me per esempio..
        Pensi che quando si è fermata L auto la suddetta casa non aveva ancora NE il personale formato NE le zone dove poter operare all interno dell (immenso)service
        NE gli attrezzi atti a lavorare sull alta tensione…
        E sto parlando di marchio premium ….
        Scriverò con dovizia di particolari la mia (passata) odissea

      • Il tuo discorso non fa una piega ma ci sono costi che chiaramente non tutti vogliono assumermi. Il sistema Tesla ha fatto scuola nel bene e nel male, il costo dei concessionari nessuno lo vuole più gestire, soprattutto i concessionari indipendenti dalla casa madre. Ripeto, non voglio giustificare, ma il business auto sta cambiando.

      • Ma per fortuna! La ZOE l’ho comprata da un multimarche con un venditore informato sull’elettrico e che si è interessato alle mie richieste in modo puntuale tenendomi informato sulle auto disponibili, sul previsto futuro incentivo, sui futuri sconti ecc.. Ero già andato 3 volte da un concessionario ufficiale che ha anche l’officina abilitata alle elettriche. Il relativo venditore mi aveva cagato mezzo e mi aveva fatto provare l’auto in modalità ECO (l’ho scoperto dopo). Mi interessai anche da un terzo concessionario ufficiale, anch’esso con l’officina abilitata, il venditore assicurò che mi avrebbe telefonato quanto prima per comunicarmi quello che chiedevo…a voi, vi ha telefonato? a me no! L’auto la prendi dove ti pare e la fai tagliandare e/o riparare dove ti pare, l’imoportante che ci siano centri autorizzati a lavorare sulle BEV.

    • @AntonioR
      So talmente poco di energia elettrica che, esagero, per cambiare una lampadina stacco il salvavita.
      Detto questo, questa formazione come si quantifica? Che so, equivale a 5 anni di università oppure è un corso di 40 ore a cui sottoporre personale che già opera su impianti elettrici?
      No perchè fra una posizione e l’altra la differenza è infinita.

      • La normativa inglese prevede che quando una vettura alta tensione entra in officina diventa un potenziale pericolo. Tutto il personale che accede l’officina deve avere formazione base, anche chi fa pulizie. Ci sono poi altri 3 livelli di formazione. Il tutto circa 4/5 giorni, ma ha validità 2 anni. Una persona che può togliere alimentazione e rilasciare permesso di lavoro richiede circa 5k euro di formazione. Poiché la normativa inglese è ancora basata su quella europea immagino non sia troppo lontana da quella italiana.
        Ci sono poi gli strumenti dedicati, le transenne, le insegne e la gestione delle procedure.

        • Per operare correttamente su un veicolo elettrico e’ richiesta apposita formazione.
          Il corso di formazione per il personale e’ denominato PES-PAV-PEI.
          (PES) Persona Esperta , (PAV) Persona Avvertita ,(PEI) persona idonea ai lavori sotto tensione (PEI);
          L’attribuzione della qualifica PES – PAV e idoneità lavori sotto tensione in bassa tensione (PES-PAV-PEI) e’ necessaria per il personale che effettua lavori con rischio elettrico su veicoli elettrici o ibridi.
          Questo consente di formare il personale per lavorare in sicurezza su questi veicoli.
          Dopo viene la formazione specifica del costruttore, per la riparazione dei mezzi.
          La carenza di formazione e’ dovuta principalmente al ritardo della rete ufficiale, ma anche dalla mancanza vera e propria di personale.
          Comunque anche gli operatori indipendenti si stanno dando da fare per aggiornarsi a queste vetture.Cambiera’ il modo di fare assistenza, ci sara’ una scrematura (come per ogni cambio di tecnologia) ma l’assistenza sara’ necessaria comunque.

  5. Ciao aggiungo qualche mia esperienza con Skoda enyaq 60. Non ho pompa di calore. Con Cruise control in autostrada a 110 km/h (e riscaldamento o aria condizionata accesa perché mica compro una macchina di questo tipo per poi andare in giro a partire caldo o freddo ! ) faccio i 5,5 km/kW in inverno e i 7 in primavera-estate-autunno. A proposito delle discussioni su consumi BEV in periodo freddo qualcuno si è accorto dei cambiamenti climatici in atto e che sotto i 15 gradi si sta al massimo 2 o 3 mesi all’anno ???? Tornando ai consumi i 230 km della tratta Chianciano Bologna io li compro anche in inverno. Al consumo di 5,5 km x kW bastano 42 kW per percorre la tratta in inverno. La enyaq 60 dispone di 58 kW netti. Molto strano quindi. Per la velocità di carica io da Ionity raggiungo 70-80 kW in inverno se la batteria è ad almeno 12 gradi centigradi e in estate ho visto più volte 110-120 kW. Ovviamente questi picchi li vedi nel range 20-60 di carica percentuale batteria poi cala. Io con 35 Min di sosta carico 45 kW.

  6. ECU Engine Control Unit e’ la centralina motore in pratica quella che in base all’acceleratore pilota il motore elettrico (molto spannometricamente).

  7. Anche io ho una Skoda enyaq 60 proprio come Marco e quindi volevo fare un po’ di ipotesi.
    Trovo che ha ricevuto una informazione da un venditore scorretto o forse “solo” ignorante.
    La tratta Chianciano terme-Bologna è fattibile senza dover ricaricare ma, almeno d’inverno, limitando un po’ la velocità perché ai 130 fissi… non ci arrivi!
    Non vedo il problema, se non fosse che lo hanno informato male…
    Per quanto riguarda le velocità di ricarica la enyaq può tranquillamente superare i 100kW di potenza ma non in modo continuativo e con batteria molto scarica.
    Comunque potenze di carica superiori ai 50 kW sono assolutamente normali quindi ipotizzo che… l’opzione fast charge… non ci sia sul modello di Marco!!
    Ultimo ma non ultimo… nella mia il Line assist funziona assolutamente anche a velocità basse. Anche qui una assistenza più puntuale può certamente risolvere il problema

    • Mi correggo.
      Ho provato poco fa ed effettivamente il Line assit sotto i 60.. non si attiva! Non ci avevo mai fatto caso perché in fondo non è che serva ad un granché se resti nella tua carreggiata….
      Comunque ho sbagliato io!

    • Anche io credo che il modello in questione non sia dotato dell’opzione per la ricarica superiore a 50 kW, che è quella garantita di base su questo modello (ma potrei sbagliare, non lo conosco così bene). Andrebbe visto bene il contratto d’acquisto quali opzioni prevedeva.

    • Marò ma io quando leggo ste cose non riesco a crederci di potermi mettere ahime volendo o nolendo in queste condizioni.
      “Perché a 130km ci arrivi”…
      ” perché mica mi compro una macchina di questo tipo per patire il caldo o il freddo”?…..
      Ma perché mettersi oggi in queste situazioni… In nome di cosa?!
      Bhooo…. Meno male che il 2035 è lontano anni luce.
      Perdonatemi sarò controcorrente ma oggi, come ancora di salvezza vedendo tutti questi soldi per una BEV 1.0…., per me l’ancora di Salvezza è il motore OM654 220D con sistema Mild Hybrid.
      Magari lo implementassero anche su GLA o Classe B.
      Consumerebbero troppo poco…. 🙂

    • Anche io sono un possessore nel complesso soddisfatto di una Enyaq 60. Per quel che riguarda l’autonomia confermo i 390 km in situazioni ottimali di temperatura esterna e velocità, e i 270 km in inverno in autostrada ai 110km/h con clima a 19° e modalità Eco.
      Sulla velocità di ricarica non mi ritrovo con la testimonianza in quanto in modalità Fast ho caricato spesso anche a 90 kwh.
      Del tutto d’accordo sulla qualità pessima de navigatore e l’inutilità del servizio Powerpass e della relativa scheda. Skoda è convenzionata con le Ionity se non sbaglio, ma sia l’app che il navigatore non segnalano molte colonnine Fast di questo fornitore. Evidentemente non aggiornano la propria piattaforma, però i soldi del servizio optional li hanno presi…. lo dico arrabbiato perché mi è capitato poco fa con le colonnine ultrafast Ionity a Trento, il navigatore proprio non le vedeva…

      • E aggiungo che una volta arrivato la scheda Powerpass non veniva riconosciuta, mentre non ho avuto problemi con la tessera di Enel X. Mi viene voglia di chiedere la restituzione dei 500 euro….

  8. (qui non c’entra nulla elettrico o termico, gli stessi problemi esistono anche per le auto a benzina)

    off topic: c’è una fetta di clienti di mia moglie (avvocato) che ci fa morire dalle risate. Questi sono disperati, chiamano l’avvocato ma iniziano la telefonata chiedendo all’avvocato se la strada che loro hanno pensato, volta a risparmiare i soldi dell’avvocato, è buona. Questi sono il top, sentite che chiedono. Chiamano e dicono “ma secondo lei, se andassi sui giornali?” (variante: Le Iene / Striscia la notizia / etc.); l’altra è “aspetti, prima di partire ho un amico consigliere comunale che presenta l’interrogazione …”; il più ganzo di tutti è quello che invece ha inviato la PEC, questo ha una laurea in legge di fatto. Inutile dire che mia moglie, che non ha alcuna voglia di spiegare a questi come gira il mondo, li manda a pascolare “certo, certo, faccia pure, ha avuto un’ottima idea. Se poi avesse bisogno, sono qui”.

    Questi qua, eccezion fatta per chi ha avuto un’auto sostitutiva paragonabile alla sua (la ID.5), sono tutti casi che un legale fa con la mano sinistra mentre con la destra gioca a ruzzle. Carissimi signori, voi avete dei diritti sacrosanti, sanciti dalle leggi, dal codice del consumo e anche dalle tavole di Re Artù. Volete essere qui a trollare, informare, ragionare e fare un po’ di terapia di gruppo virtuale o volete trovarvi un legale preparato nella vostra città e cominciare a prendere davvero queste aziende a calci in cul@ e a farvi risarcire soldi veri per i disagi che ingiustamente state subendo?

    Per inciso, sapete come la risolve veloce l’avvocato? Va alla concessionaria e intima la risoluzione del contratto per non conformità con le specifiche dichiarate (anche solo a mezzo stampa!), chiedendo la restituzione dell’intero importo. Vedi come la concessionaria si attiva, il giorno dopo prendono l’aereo e vanno in Cina a prenderli di persona i pezzi o gli attrezzi …

    Fate vobis.

    • Ah, dimenticavo quello che fa un tema di 10 pagine e lo manda al garante dei consumatori, anche quello è un personaggio notevole …

    • Risoluzione del contratto per non conformità ….
      Ahahahahahahaha…..
      Nessuno e dico nessuno in Italia è mai riuscito nell intento da Lei descritto e le garantisco che ci hanno provato in molti
      Poi invece è abbastanza vero che la concessionaria o casa auto in questione potrebbe e dico potrebbe attivarsi
      Le faccio il mio esempio nel febbraio 2003 ritiro presso un notissimo concessionario Audi una rs4
      Dopo 1.3 km rimango a piedi in quanto nel circuito di raffreddamento NON c’era una goccia di liquido!
      Guarnizione testa ovviamente bruciata macchina che ripeto aveva percorso poco più di un km ….
      Carro attrezzi e macchina in concessionaria
      Ovviamente non ne voglio più sapere di quell’auto ed inizio pratiche per averne un’altra …
      Dopo parecchio denaro speso in legali e arrabbiature varie il massimo che sono riuscito ad ottenere e stato il motore completo nuovo (volevano ovviamente rifare solo guarnizione testa)
      Se fosse come dice lei chiunque potrebbe chiedere danni cambio auto o quant’altro per NON CONFORMITÀ
      Basta mettere su qualsiasi banco motore /rulli un auto nuova per vedere che i cv dichiarati sul libretto (per cui noi paghiamo il bollo ricorderei) non corrispondono MAI a quelli reali (auto elettriche a parte )

      • No Alessandro, mi spiace non è così. Ci sono diversi errori nel tuo ragionamento:

        – 1. quando si verifica una discrepanza tra le caratteristiche rilevate e quelle presenti nel veicolo si deve dare alla concessionaria il tempo di risolvere il problema entro un tempo congruo (generalmente 30 giorni a meno di forza maggiore dove la forza maggiore è un caso rarissimo – esempio un’auto in edizione limitata e non certo “il pezzo deve arrivare dalla Cina”). Quindi qualunque difformità può essere sanata. Se tu hai un’auto che ad esempio consuma l’olio in maniera difforme da quanto presente sul libretto di uso e manutenzione (ma questo vale anche per il tuo caso di specie) devi dare l’occasione alla concessionaria di risolvere il problema. Solo se il problema si ripresenta e non viene risolto hai diritto alla risoluzione del contratto. Quindi io dubito fortemente che nel tuo caso di specie, dopo l’intervento, tu sia nuovamente rimasto a secco di liquido di raffreddamento. Quindi hai avuto ciò che ti spetta, la sostituzione del motore in garanzia!

        – 2. Devi distinguere il difetto minore dal dato dichiarato. Se la tua auto ha delle vibrazioni a 140 km/h la causa potresti vincerla o perderla. Ma se la tua auto dichiara che ricarica a 125 e non supera mai i 50 allora c’è una difformità palese tra il dato dichiarato e quello reale, è come se tu acquisti online il prosciutto di parma dop 36 mese e ti arriva a casa il salame ungherese. Lì il dato è palese, è dichiarato, non è che devi stare a dimostrare nulla, a te tra l’altro in questi casi basta dichiarare il difetto, se la concessionaria lo nega tocca a lei, per legge, nominare il perito

        – 3. ci sono tempi e modi per far valere il tuo diritto. Se l’auto è in garanzia, se hai fatto i tagliandi, etc. etc. Ma il contratto è un atto chiaro che in tribunale tutti i giudici fanno ben valere. I contratti prevedono dei tempi di consegna che se non rispettati rendono nullo il contratto. I contratti prevedono una precisa descrizione dell’auto e degli accessori che se assenti rendono nullo il contratto. Il contratto prevede che l’auto è esente da difetti (addirittura vale anche per quelle usate acquistate in concessionaria, tranne che con formula “visto e piaciuto”) e che i difetti sono coperti da garanzia: la legge dà tempi congrui per la riparazione del difetto (che in Italia la giurisprudenza attesta sui 30 giorni) e non si può neanche dire che l’auto è fabbricata in Cina e il pezzo deve arrivare da lì perché a meno che non l’hai importata tu come privato, se è venduta in Italia deve sottostare alle leggi italiane.

        Mi spiace ma la mia esperienza personale (di marito di un avvocato) è moooolto diversa dalla tua e mia moglie questi problemi qui li ha risolti senza neanche andare in giudizio, solo presentandosi alla concessionaria. E questo perché siccome la concessionaria sa benissimo – lo fa per lavoro – che in caso di giudizio perde, non solo perde i soldi ma poi con la soccombenza segue anche il pagamento delle spese legali per cui no, non le conviene proprio andare in tribunale. Vedi come corrono a risolverti il problema. Persone che prima erano sbattute fuori dalla concessionaria (un cliente di mia moglie era addirittura un carabiniere) quando si sono ripresentati con mia moglie il titolare sembra uscito da un film di Fantozzi, slinguazzava a destra e a manca che faceva proprio pena. E non è merito di mia moglie, è proprio la giurisprudenza che è proprio solida al riguardo (certo se ci vai con un avvocato bestia …).

        • Lei ha parlato di tutt’altro ….
          Non certo di contratti e tempi di consegna
          Per il resto noto con piacere che per sua fortuna non deve aver mai avuto a che fare con ciò di cui parla
          Quando avrò tempo le racconterò cosa accaduto con l’auto (elettrica) di mia moglie…
          Tempi di riparazione a cui deve rispondere la casa madre semplicemente NON esistono è sufficiente che dicano che il pezzo non esiste causa crisi semiconduttori(esempio)
          Il resto come spesso accade sono chiacchiere
          Ps l’auto NUOVA di mia moglie è stata ferma da dicembre 2018 a giugno 2019 e non c’è stato avvocato che tenesse……
          Le case automobilistiche delle nostre cause se ne fanno un baffo ,non siamo negli Stati Uniti
          A loro da molto più fastidio una pagina di giornale acquistata per raccontare le problematiche o un post sulle loro pagine social che 1000 cause inutili che tra l’altro regolarmente vincono

          • Io ho parlato dei casi dell’articolo. E ho precisato, lo riporto: “Questi qua, eccezion fatta per chi ha avuto un’auto sostitutiva paragonabile alla sua (la ID.5), sono tutti casi che un legale fa con la mano sinistra mentre con la destra gioca a ruzzle.”

            Il tuo è un caso diverso (Alessandro diamoci del tu, ti prego).

            Intanto la causa la farei verso il concessionario per la restituzione dell’auto e dell’importo pagato, soprattutto se, come scrivi, l’auto è nuova e quindi in garanzia. Contestualmente ad intimargli la riparazione, gli chiederei anche il danno collegato (ad esempio se hai dovuto noleggiare un’auto o se, in caso di auto sostitutiva, l’auto che ti hanno fornito consumava di più, etc.).

            Per la cronaca, la crisi dei chip non è una giustificazione per i ritardi. Infatti le case prima di vendere un modello d’auto devono garantire di avere tutte le parti di ricambio (e addirittura devono garantire la presenza di ricambi per tot anni – mi pare 10 – da quando il modello esce di produzione): se la casa automobilistica vende un’auto avendo i magazzini sforniti è 2 volte colpevole.

            E’ vero che a loro gli articoli di giornali fanno danno, ma tu sei il paladino della giustizia che vuole la vendettina sul giornale o sei uno che rivuole indietro i soldi pagati per un’auto difettosa e un produttore poco serio? Guarda che se scrivi al giorno dopo aver vinto la causa, la vendetta è mooolto più forte perché stai dicendo a tutti quelli che hanno problemi di fare la stessa cosa.

      • Fatto con Porsche Italia nel 2010 dopo aver preso una 911 cabrio, riscontrando una montagna di problemi che non venivano prontamente mai risolti io ho bloccato tutti i pagamenti del leasing e il mio avvocato ha fatto annullare il contratto per mancato rispetto delle clausole di vendita e garanzia, 600€ sono andati al mio avvocato ma ho risparmiato 100000€ di fastidi. Porsche si è ripresa l’auto fallata con il carro attrezzi Pagando anche la cancellazione del libretto.

    • Ho coinvolto un avvocato per la mia Opel Corsa-e e la casa (Opel) e la concessionaria hanno scelto di andare in causa piuttosto che chiudere o risolvere il contatto.
      Non l’ho allegata ma tanto di PEC dove adducono a problemi di mancanza chip, Covid, guerra e altre scuse. Spendere N di causa legale per recuperare N+1 in 2-3 anni di causa civile, tenendo conto che a Novembre 2023 restituirò l’auto (acquistata con VFG) al momento non me la sento. Se il problema a Ottobre/Novembre sarà ancora questa la situazione ovviamente sarò più propenso ad avviare la causa tenendo conto che nel mentre chiuderò il contratto con restituzione e non avrò quella spesa sulle spalle.

      • Matteo non ho le tue carte sottomano ma non mi sembra una buona strategia. Suppongo che l’auto si sia rotta mentre era ancora in garanzia e normalmente queste formule di acquisto con VFG prevedono una estensione di garanzia. Quand’anche l’auto non fosse in garanzia, essendosi il componente guastato prima del tempo previsto ovvero dopo un chilometraggio basso rende di fatto l’auto affetta da un difetto occulto (ovvero un difetto che non si presentava all’atto della consegna del veicolo). In questo caso si ha diritto a restituire l’auto e ad avere indietro i soldi, soprattutto se il difetto persiste ormai da oltre 7 mesi.

        Qui nasce il problema legale, ovvero come calcolare i soldi a cui hai diritto: per la concessionaria avresti diritto esclusivamente alle rate non godute ma questo è palesemente un calcolo viziato (diversamente un veicolo che presenta il difetto dal secondo giorno ti farebbe perdere tutto l’anticipo versato), tu invece hai diritto a un ricalcolo in base ai mesi effettivamente fruiti. Ovvero, se fai causa, prendi un bel po’ di soldi indietro, se rinunci lasci quei soldi a Opel e al concessionario, sta a te.

        Ovviamente dal momento in cui decidi di fare causa devi rinunciare al veicolo sostitutivo. Per inciso se l’auto sostitutiva va a benzina o comunque consuma di più, hai diritto alla restituzione anche della spesa eccedente in qualità di danno emergente.

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