Home Ricarica e Bollette Hai una wall box a casa? Ricarico da te e pago con...

Hai una wall box a casa? Ricarico da te e pago con la app

9
La fotografia che accompagna l'annuncio dell'accordo tra Zap-Home e JustPark.

Hai una wall box a casa? Puoi metterla a disposizione di altri automobilisti con una app che gestisce prenotazione e pagamento. L’Airbnb della ricarica.

Hai una wall box? Così puoi farla fruttare (in UK)

L’idea è nata in Inghilterra e continua a svilupparsi. È stata Zap-Map, una società che fornisce localizzazione delle colonnine tramite app, a creare la sezione Zap-Home, dedicata appunto alle ricariche private. In pochi mesi i proprietari aderenti al servizio sono diventati circa 1.200. E ora se aggiungono altri 800 grazie all’accordo con JustPark, una app che gestisce una sua comunità di proprietari che già metteva in rete parcheggi privati. E che ora offrono anche le wall box.

hai una wall boxCon la notizia dell’accordo è stato lanciato un appello, a chi dispone di una ricarica, in garage o in cortile, a renderla disponibile anche a terzi, quando non occupata. Ovviamente guadagnandoci rispetto al prezzo pagato per l’energia. L’intesa con JustPark sarà operativa da giugno, dando ai proprietari il tempo  di dare una sistematina agli spazi in cui accoglieranno i “clienti”. Si tratta di un’iniziativa che può risultare molto utile nelle zone più decentrate, meno servite dai grandi network perché meno appetibili.Guardi la app e vedi se in zona c’è qualcuno che ha aderito a Zap-Home. E magari ti fai offrire anche un buon te.

2 mila ricariche da aggiungere alla rete di Zap-Map

hai una wall box
Il logo di Zap-Home, l’Airbnb della ricarica

Anthony Eskinazi, fondatore e CEO di JustPark, spiega: “È normale pensare che la proprietà di un veicolo elettrico oggi sia ristretta a persone abbastanza fortunate da avere il proprio spazio in cui caricare. Abbiamo bisogno di soluzioni che consentano a tutti i conducenti di veicoli elettrici di rifornire facilmente e in modo affidabile la propria auto. Senza costringerli a fare affidamento solo sui caricatori del centro città. Ospitando la nostra comunità di proprietari di punti di ricarica su Zap-Map,  assicuriamo che quante più persone abbiano accesso a una ricarica affidabile e conveniente”. Nel Regno Unito, Zap-Map conta circa 150.000 utenti al mese, con una flotta in rapida crescita di circa 240.000 auto elettriche pure e 260.000 ibride plug-in. L’app aiuta a individuare e ora prenotare i punti di ricarica e supporta anche la pianificazione del percorso per i viaggi più lunghi. Hai una wall box? Falla fruttare…

— Leggi anche: parcheggi custoditi, ecco dove mettere le colonnine

Apri commenti

9 COMMENTI

  1. La butto lì, per superare la burocrazia italiana: si potrebbe utilizzare un sistema di scambio energia gratuita. Ogni utente potrebbe ricaricare gratuitamente gli stessi kWh che ha condiviso con una franchigia. Una specie di peer 2 peer in cui se non condividevi file nemmeno potevi scaricare. Quindi ad esempio io metto a disposizione la mia wallbox e di conseguenza posso ricaricare presso quelle altrui. Per ogni persona il bilancio sarà 0 euro. Fantastico troppo?

  2. In Italia penso che ci arriveremo chissà quando. Dovranno, credo, cambiare le leggi che regolano il commercio di energia elettrica.

  3. Si ma mi chiedo cosa farebbero durante la ricarica?
    In un posto come casa mia potrebbero solo buttarsi nel prato a dormire .
    Con una potenza di 6kw sarebbe un po’ lunga la storia .
    A meno che non ci si organizzi anche per degli spuntini all’aperto …..tempo permettendo.

  4. Una idea geniale, fantastica, da esportare ovunque. Sono curioso di sapere tecnicamente come funziona, se servono walaalbox particolari, etc.

    Queste sono le idee che rendono il mondo un posto migliore e aiutano a risolvere concretamente i problemi

    • penso che funzioni come le piattaforme online b and b
      solo che invece di affittarti una camera per dormire
      ti affittano un posto auto con ricarica

      • Sì ma tecnicamente come si attiva la colonnina? Sono tutte differenti. Non è che puoi lasciarla libera per tutti (poi non pagherebbero)

        • Molto probabilmente l’idea è basata sull’utilizzo del protocollo OCPP.
          La colonnina deve essere connessa alla rete internet attraverso un modulo apposito e comunica attraverso OCPP le informazioni di ricarica.

          • Probabile. Ma ad oggi, che io sappia, il supporto OCPP è veramente di pochissime colonnine

Rispondi