Guido elettrico e diesel, una Opel Corsa e una Qashqai, perché dovrei scegliere tra le due motorizzazioni? Vanno bene entrambe…È quel che ci scrive un lettore di Vicenza. Vaielettrico risponde. La mail per scriverci è info@vaielettrico.it

Guido elettrico e diesel, Corsa e Qashqai. E non criminalizzo le auto a gasolio
“Guido una Qashqai diesel della quale sono soddisfatto per comfort e consumi. In casa usiamo anche una Opel Corsa elettrica. Ne siamo particolarmente contenti! Abbiamo pannelli solari e Wall box. Posso affermare che non sono un tifoso di parte? Che apprezzo l’efficienza del diesel e quella ancora superiore dell’elettrico? Ho letto la lettera dello sfortunato dipendente dell’azienda produttrice di componenti per motori diesel. Sono molto molto dispiaciuto per lui e tutti i suoi colleghi. Molte Case non producono più motori diesel. Per quel che vale la mia esperienza, trovo che il diesel Euro6 sia ‘pulito’: ad esempio quando parto dal garage non sento più la tipica puzza di una volta. Comprerei di nuovo un diesel…
Credo però che la crisi del diesel non sia l’elettrico o politiche ideologicamente green. La crisi parte dai vari Dieselgate che, motivati o no da scopi commerciali protezionistici, hanno costretto i legislatori a scegliere. Insomma, la causa prima, lo vogliamo o no, sta nella ‘furbizia’ delle Case costruttrici che hanno taroccato i dati per lungo tempo. Ci rimettiamo tutti, costruttori, indotto e consumatori“. Valter Campagnolo, Vicenza
È stato l’autogol dei costruttori ad avviare il tramonto del diesel
Risposta. Condividiamo diversi passaggi di questa lettera, a partire dal fatto che l’inizio della fine per le auto a gasolio è coinciso poprio con il Dieselgate. Vicenda gravissima, che i costruttori hanno pagato molto caro: qualcuno è finito in galera, quella vera, e tutti hanno perso credibilità al tavolo UE che doveva decidere sul tema-emissioni
Sono passati 10 anni e da allora la quota di mercato delle auto a gasolio è andata via calando, fino al 9,8% dei primi 4 mesi di quest’anno, in Italia. E si prevede che calerà ancora, perché si sono affacciate alternative sempre più credibili, per efficienza ed emissioni, come l’ibrido (nelle sue varie forme) e l’elettrico. Non è una guerra di religione, come qualcuno fraintende: è solo il normale evolversi di un mondo che cerca sempre nuove strade. Strade magari meno legate alla totale dipendenza dal petrolio che abbiamo vissuto nell’ultimo secolo, con le consegienze che sappiamo.
Leggi anche: confronto elettrico diesel, partendo dalla Citroen C3
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a tutti quelli che “chiuditi in garage con l’auto accesa” rispondo che basta un sacchetto di plastica in testa chiuso intorno al collo, senza neanche un motore.. provare per credere!
Salve. Io ho posseduto e guidato un po’ di tutto in base alle mie esigenze, variate negli anni. Ora ho una auto a GPL euro6d2 con 2 anni di vita e 60.000 e rotti km all’ attivo, fantastica, ed una diesel di piccola cilindrata euro V con 260.000km e 14 anni, che tra un paio di anni cambierò con una elettrica. Mi sono convinto a passare alle EV perché finalmente sono riuscito ad installare il fotovoltaico sul tetto di casa, e il motivo che mi ha spinto verso l’elettrico è che ho valutato il tipo di tragitto su cui uso l’auto ora , e la soluzione elettrica sembra essere la più indicata. Molte persone si ostinano ad acquistare diesel per abitudine, perché sono abituati a guidare solo quello , senza valutare il reale uso che viene fatto del mezzo. Conosco persone che hanno un diesel in casa ma in un anno non coprono nemmeno 20.000km. Noi in famiglia facciamo 60.000km/anno, equamente divisi tra le due vetture. Però per il totale dei km fatti per giorno, una vettura elettrica può sicuramente svolgere lo stesso servizio, con maggiore efficienza, minori problemi, e meno impatto ambientale. Senza contare che con il fotovoltaico la ricarica non la pago, risparmiando 1500€ di gasolio per anno, che vanno a contribuire ad ammortizzare il costo del fotovoltaico negli anni. Io le auto le compro nuove e le porto sempre oltre i 10 anni di vita con chilometraggi elevati. Le curo e le ho sempre rivendute perfettamente funzionanti, ma prima che inizino a dare fastidi dovuti all’ anzianità ed ai km percorsi. Capisco meno chi continua a cambiare auto in modo compulsivo ogni 3 anni, a volte per moda a volte perché non sa cosa vuole, o non riesce a fare una valutazione di quale sia il mezzo più corretto. Molti acquistano l’auto per moda, perché gli piace esteticamente o per qualche gadget particolare, a volte solo per il colore, non badando alla sostanza di quel che si acquista.
“Capisco meno chi continua a cambiare auto in modo compulsivo ogni 3 anni, a volte per moda a volte perché non sa cosa vuole, o… ” :
spiegazione?
Se lo possono permettere (magari Non facendo altre spese, utili o inutili per loro). I loro usati “semi nuovi” andranno a vantaggio di altri meno benestanti.
comunque @Jimmi … il passaggio all’EV ancora non l’hai fatto: sicuro che puoi aspettare ancora 2 anni con una Diesel Euro 5 ??
Altri due anni con una euro cinque ? Anche di più direi ; a casa abbiamo degli euro 3 ed Euro zero (anche un suv elettrico) che girano come trottole anche tanto i fermano nessuno oltre la patente ed il libretto ha mai recriminato sulla classe di inquinamento
ed infatti gli effetti si vedono Eraldo….
non ho mai valutato alcun acquisto di auto o moto per la classe ambientale/emissione CO2 , per mio parere è un dato inutile , gurdo Kw, accelerazione, velocità max, accessori e finiture; quel che consuma, costo di gestione o quanto inquina non mi interessa
@Eraldo
È per quello che il nostro povero pianeta è stravolto… nessuno si interessa ai danni che provoca… guarda solo ai costi e/o al proprio interesse.
Bene in prima persona cercare di inquinare il meno possibile, ma quando poi a 500 metri dal centro hai una acciaieria con i forni accesi h24……che da lavoro a 2/300 persone…..
Dove sarebbe questa acciaieria?
A Dalmine c’è l’acciaieria Tenaris e di fronte, dall’altra parte della A4, il termovalorizzatore. Il tutto a ridosso del paese (25000 abitanti circa). Non so se sia la stessa acciaieria di cui parla Franco.
L’acciaieria Tenaris di Dalmine utilizza un forno elettrico ad arco (EAF) e un altro a gas. Ha già firmato un accordo con Edison per costruire un elettrolizzatore che sostituirà il gas con l’idrogeno. Cosa c’entra il termovalorizzatore? Vogliamo parlare anche delle scie chimiche?
Acciaierie di Verona gruppo Pittini sul sito è tutto bello, tutto certificato ma i camini fumano sempre…..
L’acciaieria di Verona lavora rottame riciclato con forno elettrico ad arco (EAF). Non brucia idrocarburi, quindi il fumo che vede uscire dai camini e sostanzialmente vapore. Potremmo definirlo un esempio compiuto di transizione elettrica.
Vorrebbe chiudersi in un garage con quel vapore come hanno consigliato a me con auto a metano??
Avrei sicuramente una buona probabilità di sopravvivere, lei nessuna.
Beh, non la invito comunque a farlo…….
Ovvio che non esce aria di montagna.
La lavorazione del metallo emette inquinanti.
Ma questa acciaieria si è dotata di filtri, di recupero delle polveri metalliche volatili da riciclare, cosa non scontata per tante altre.
Ha un monitoraggio delle emissione H24, e periodico dalle autorità (arpav e Usl).
Ha collegato 700 abitazioni, con il teleriscaldamento, abbattendo ulteriormente l’inquinamento locale.
Ma poi, perché partire dalla discussione per un auto per finire in acciaieria?
La sua presenza non giustifica in nessun modo l’ostilità verso una transizione meno inquinante dell’automotive.
le acciaierie (e cementifici ecc.) devono produrre i materiali da costruzione, quindi non possono rientrare in un discorso sull’inquinamento.. giammai!! 🤦♂️
secondo il buon mde è tutto ad arco voltaico.. 🤣🤣 glielo dicono gli studi.
mi aspetterei, da ambientalisti di tal guisa, che promuovessero auto (e case) di carta riciclata, compressa con le gigapress (prodotte in italia!! 🥳) nelle forme richieste.. un successone da rendere orgoglioni nel mondo..
come pure l’abbattimento di tutti gli animali che non siano l’uomo. 👍
la sesta estinzione di massa non arriverà mai troppo presto..
Per cominciare, lei si estinguerà da questo blog. Disinformato su tutto, acciaierie e cementifici compresi.
Purtroppo i danni da combustione di un motore diesel non si possono giudicare dalla sola puzza che emettono. Lei inala in quel caso una serie di composti che non vanno tanto bene per la salute umana. Particolato, PM2.5, PM10, acido solforico, CO2 ecc. Moltiplichi queste emissioni per tutti i milioni di auto diesel e i danni che queste emissioni stanno facendo nella nostra atmosfera e poi alla nostra salute le faranno cambiare idea sulla scelta tra diesel ed elettrico. Tenga conto poi che il saldo ecologico di una vettura endotermica è sempre negativo e lo sarà sempre di piu , per via del degrado del motore e della marmitta catalitica e vari filtri come il DPF. L’auto elettrica parte con un saldo ecologico negativo per via dell’impatto della costruzione delle batterie, ma poi diventa positivo e lo sarà sempre più con la diffusione dell’energia pulita prodotta dalle rinnovabili. Tenga conto di questo quando deve prendere l’auto. le nuove generazioni la ringrazieranno. Grazie
Direi che il diesel è pulito “a naso” è una gigantesca sciocchezza.
La differenza la fa la porta del garage aperta.
Ha mai fatto caso al muro di molti garage, posizionato dietro alla macchina parcheggiata in retro?
Ecco, quella bella chiazza nera, finisce anche nei polmoni.
Ci sono molte sostanze non percepibili a naso, ma molto impattanti nell’organismo e sono tutte letali con tempistiche molto diverse.
CO2, nox, pm, tanto per rimanere con il diesel.
Il monossido di carbonio.
Anche il gas domestico, senza l’aroma artificiale, non lo sento a naso.