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Alluvione Valencia, il Guardian: “Le compagnie petrolifere ci stanno uccidendo”

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Dopo i fatti di Valencia, durissimo intervento del quotidiano britannico The Guardian: “La crisi climatica sta peggiorando e le grandi compagnie petrolifere ci stanno uccidendo”. Un intervento che arriva a pochi giorni dall’apertura del summit sul clima Cop29 delle Nazioni Unite che si tiene a Baku la prossima settimana.

La redazione del Guardian è uno delle più attente alle questioni climatiche. E’ schierata a favore della transizione green, ma mai in modo ideologico. Per quello è importante – e vale la pena riportare – l’intervento appena pubblicato dal quotidiano britannico, a commento di quanto accaduto nella regione di Valencia.

“La crisi climatica è causata dall’uomo”

La presa di posizione è netta. “Il disastro innaturale in Spagna, le inondazioni improvvise più mortali in Europa da almeno mezzo secolo, è la prova di due verità innegabili. La crisi climatica causata dall’uomo sta appena iniziando a prendere ferocia. E dobbiamo uccidere rapidamente l’industria dei combustibili fossili prima che uccida noi”.

Come dire: cosa deve accadere ancora per capire che il tempo delle chiacchiere, dei dubbi e dei rinvii è ormai finito. E che ogni giorno perso condanna il mondo a disastri ancora più “apocalittici”? L’aggettivo viene utilizzato sempre dal Guardian per definire gli ultimi avvenimenti di cui sono largamente responsabili le grandi compagnie petrolifere. (Anche Vaielettrico ha preso posizione, ospitando a sua volta un intervento sui fatti di Valencia).

Non solo Valencia: disastri e inondazioni in tutta Europa dall’Italia alla Francia, ai Paesi dell’est Europa

Il quotidiano li ha messi in fila in fila: “In Italia il mese scorso, i veicoli sono stati spazzati via mentre le strade si trasformavano in fiumi. Prima di allora, era stato il turno della Francia e, a settembre, dell’Europa centrale, dove 24 persone sono morte nelle inondazioni in Polonia, Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia. Ci sono stati anche rovesci anomali in Inghilterra“.

Per il Guardian non ci sono dubbi sul fatto che la risposta debba arrivare ora e subito. Il caso vuole che l’occasione arrivi immediata. Fra pochi giorni, si apre a Baku, capitale dell’Azerbaijan, la Cp29 delle nazioni uniti. E quale occasione migliore per prendere decisioni ancora più radicali di quelle prese a suo tempo con la Cop21 di Parigi e confermate l’anno scorso a Dubai? (Vaielettrico ne parlerà in un webinar con Nicola Armaroli giovedì 7 dalle 18.30 alle 19.30)

Il Guardian lo dice esplicitamente. Anzi, quella della sua redazione è una richiesta: “Fermare la combustione di gas, petrolio, carbone e alberi è l’unico modo per stabilizzare il clima“. Invece, ci si avvicina all’appuntamento di Baku con il mondo -a cominciare dai suoi governanti – che sembra oramai rassegnato a quanto sta accadendo.

“I Paesi produttori di fossili dettano l’agenda”

Scrive ancora il Guardian: “I governi continuano a concentrarsi sulla velocità economica piuttosto che sulla sicurezza climatica. Sono stati lenti a ridurre i rischi e a preparare le società. Ma molti sono stati rapidi a rinchiudere che protesta e blocca il traffico. Il sistema legale sta effettivamente costringendo i cittadini ad accettare la catastrofe“.

Infine, il Guardian non può evitare di sottolineare come l’agenda delle priorità in campo energetico è definita dai Paesi grandi produttori di combustibili fossili. “L’Azerbaijan è il terzo paese ospitante della Cop di fila, dopo gli Emirati Arabi Uniti e l’Egitto, che ha in programma di aumentare la produzione di petrolio e gas. Anche il paese ospitante dell’anno prossimo, il Brasile, intende aumentare la produzione . Lo vuole fare anche il Brasile, prossimo Paese ospitante. Così come molte altre Nazioni tra le più ricche del mondo come Stati Uniti, Australia e Norvegia“.

Ne parleremo ancora nei prossimi giorni. E non solo perché i colloqui della Cop29 dovranno trovare un punto comune su come finanziare “una transizione lontano da petrolio e gas”, l’obiettivo vago finalmente accettato alla Cop l’anno scorso dopo tre decenni di colloqui.

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22 COMMENTI

  1. == settore della generazione elettrica

    paesi europei, chi più chi meno, stanno abbassando le emissioni di Co2 installando rinnovabili, rapido ed efficace, solo negli ultimi 12 mesi (non anni) sono state tagliate -25% le emissioni per produrre elettricità
    https://www.vaielettrico.it/rinnovabili-riduzione-gas-serra-record-europa/#comments
    costano molto meno, si installano subito, e sono efficaci

    == riscaldamenti a metano

    stanno riducendo le emissioni ma più lentamente, per migliorare l’isolamento degli edifici e/o passare pompe di calore (tecnici parlano di altri 2-3 anni per un calo dei prezzi e degli ingombri)

    == trasporti ( petrolio e filiera di raffinazione)

    per ora non stanno ancora diminuendo le emissioni (suv con motori motori solo leggermente più efficenti ma su auto più grosse di prima)

  2. da bravi europei … ci interessiamo prevalentemente (o soltanto) a quanto capita nella “nostra parte” d’Europa…
    ci dimentichiamo facilmente dell’equivalente disastro dello scorso anno (09/2023) avvenuto in Libia con grandi distruzioni a Bengasi e Derna .. ed ovviamente … quasi 7000 (settemila ! ) morti ..
    ma anche di fenomeni più lenti e meno cruenti che portano migliaia e migliaia di persone ad abbandonare i propri territori oramai sommersi dalle acque oceaniche cresciute di livello… (magari i turisti europei se ne accorgono quando vanno alle Maldive … e la “vecchia foto” della grande spiaggia è annegata nella realtà di una stretta lingua di sabbia lambita dal mare…..

  3. Iniziamo a produrre piccoli reattori nucleari per produrre energia pulita , ad investire sulla cattura di CO2 che funziona alla grande , iniziamo ad incentivare il trasporto pubblico e la bicicletta elettrica , obblighiamo ad avere un a vettura termica da usare nei viaggi lunghi ed una elettrica per quelli brevi da città almeno finché l ‘ energia non e’ prodotta a zero emissioni e la rete di carica non risulta capillare e fruibile , smettiamo di produrre elettriche da 2 tonnellate con 1000 cv e produciamo utilitarie leggere con tanta autonomia , ma di piu cosa possiamo fare ?
    Da domani spegniamo tutto ? Auto riscaldamento ecc. ? Servono politiche serie non sicuramente quelle attuate oggi in Europa.

    • Tanto per cominciare, la cattura di CO2 non esiste, al momento. E probabilmente non funzionerà mai. E’più facile trovare un ago in un pagliaio che estrarre 424 molecole di CO2 ogni milione di molecole d’aria.

      • la cosa che più mi preoccupa della “cattura della CO2” è che è un ulteriore incentivo a continuare ad emetterla….

    • Ti sei mai chiesto perché c’è una forte pressione sull’opinione pubblica per ripartire con il nucleare? Io un ipotesi ce l’ho. Il nucleare (che dati alla mano della IEA ed altri enti ha costi superiori rispetto alle FER) ha anche la necessità di tanti consumatori su cui spalmare i costi di gestione tramite sovvenzioni (quindi tasse) o costi di rete da fare pagare sulle bollette. Tra le FER il fotovoltaico è l’unico che accoppiato ad un pacco batteria può permettere al singolo cittadino o famiglie persino di arrivare ad un’indipendenza energetica (distacco dalla rete) o almeno di una buona autoproduzione se non sovrapproduzione (quindi genera rendita perché pagata) in determinate ore del giorno. Con questo presupposto chi accetterebbe di pagare una bolletta più salata? In poche parole le centrali nucleari come i grossi impianti termici per la produzione di elettricità ribaltano i costi su miriadi di piccoli consumatori che se non ci fossero farebbero pagare ancora più cara l’energia a quei settori industriali altamente energetici. Quindi tu come consumatore quanto sei disposto a pagare in tasse in più per avere le centrali nucleari? Io nemmeno un centesimo. Preferisco spendere quei soldi in un impianto fotovoltaico con batteria che mi permetterebbe in caso di blackout di avere l’elettricità in casa (ricordo che per eventi atmosferici di blackout ne abbiamo avuti diversi negli ultimi 20 anni, uno nazionale ed altri regionali).

    • nucleare è obsoleto, produce scorie millenarie e molto calore di scarto da smaltire nei fiumi; in europa costa un barbarità, alzerebbe i costi energia e anche frenerebbe la decarbonizzazione, a parità di investimenti ci costruisci solo poche costose centrali, con consegna tra 15 anni

      per tagliare emissioni in fretta si usano i mix di rinnovabili e accumuli energia (idroelettrici e a batteria), fanno pure scendere il prezzo energia perché costano meno del metano e si installano in fretta; la corsa a installarle è iniziata dal 2018-2019, quando sono scese di prezzo

      5-9 cents-kwh — rinnovabili + accumuli
      11 cents-kwh — prezzo attuale pun elettricità italia
      8-16 cents-kwh — centrali a metano
      16-23 cents-kwh — nuove centrali nucleari
      23-50 cents-kwh — nuove centrali nucl. piccole (SMR)

    • guarda che la termica per i viaggi lunghi, non ha senso alcuno. ora che Tesla ha aperto i Supercharger alle altre marche, non esiste più neppure il vincolo di possedere una Tesla.
      Poco tempo fa sono andato da Bologna a Praga e giretti, con 2300 km percorsi senza disagio alcuno.

  4. Siamo il 3 di novembre e oggi sono stato a correre in montagna in maniche corte e pantaloncini con 2 sacche d’acqua esaurite in 1 ora come fosse primavera. Sempre oggi al rifugio capanna Margherita, 4560m sldm, è stata registrata la temperatura più alta mai rilevata in novembre, 1,4° alle 13:00. Il precedente record era del 2015 quindi sempre nell’ultimo decennio.
    Eppure la priorità continua a essere fare 800km filati in autostrada

        • Infatti per colpa di alcuni str… Leggere sempre che meritiamo di estinguerci rompe. C’è da imporre le cose a chi non capisce e danneggia tutti gli esseri viventi non dire che ormai tutto è perduto e allora tanto vale estinguersi.
          Io al momento ho un auto a GPL non potendomi permettere l’elettrico ma giro il più possibile in bici che è il mezzo meno inquinante e alla fine spesso è pure più comodo dell’ auto. Poi altri due temi fondamentali sono consumi e cementificazione sfrenata. Nella mio capoluogo di provincia ci sono più di 12mila immobili vuoti eppure continuano a costruire nuovi lotti e non si trova un affitto nemmeno a pregare e tutto ciò ovviamente crea danni ambientali ed economici.

    • … questo weekend ho fatto il bagno in mare … come fosse settembre … a 22 gradi, ma ero nel livornese … non a Miami…

    • Quindi lei sta affermando che se da domani tutti avessimo l’auto elettrica magicamente le temperature tornerebbero ad essere “normali” per il periodo (che poi cosa significhi non lo so)? Questa sua affermazione è supportata da qualche “studio scientifico”? Chiedo senza polemica

      • caro @marcovers777

        l’adozione dei trasporti elettrificati (da due ruote in su) è solamente una parte di tutto il lavoro di decarbonizzazione (ed eliminazione sostanze tossiche emesse dai combustibili fossili).

        [se da domani tutti avessimo l’auto elettrica magicamente le temperature tornerebbero ad essere “normali” ] ?
        ovviamente no, ci vorranno vari decenni e comunque siamo pure fortemente in ritardo rispetto agli obiettivi che già 25 anni fa erano stati stabiliti (e non rispettati, anzi… derisi da molti negazionisti dei cambiamenti climatici…ed ora ne vediamo pienamente gli effetti anche alle nostre latitudini… e con frequenza ricorrente.. come le tasse!)

        https://www.duegradi.eu/news/conferenze-clima/
        …. giusto per una cronologia di quanti anni son stati persi.. e di quanto siamo “fuori obiettivo della riduzione delle temperature globali”.

        Le auto elettrificate sono soltanto una parte di ciò che anche i comuni cittadini possono fare per ridurre le PROPRIE emissioni di gas tossici e climaalteranti.
        Se non ci si può permettere (al momento) il cambio tecnologia, basta comunque Ridurre i km percorsi in auto ICE, usando quanto più possibile TPL, bici, piedi !! , o passaggi da chi magari la BEV già è riuscito a prenderla.

        Importantissimo sarebbe anche NON tentar di “remare contro” , perché alla lunga è autolesionistico (prima o poi qualche “conto da pagare” la natura lo presenta a tutti… tra chi perde casa, lavoro, auto, generi alimentari cancellati da siccità o alluvioni) , perché comunque vivere in ambienti inquinati fa ammalare (63000 decessi prematuri contabilizzati solo in Italia nel 2023).

        Ovviamente la parte più grande delle emissioni è quella Industriale e Produzione energetica…. ma (se Dio vuole ! ) sarà la prima che si convertirà a breve termine !!
        Chi resterà indietro nell’adozione di energie (F.E.R. = BASSO COSTO ) sarà tagliato fuori dal mercati globale ed interno …

        • Un’ altra bella fetta di inquinamento è anche il riscaldamento e raffreddamento domestico con sistemi vecchi di decenni e case in classe g. Bisogna agire su tutto come dici tu. Io al momento giro il più possibile in bici altrimenti vado di gpl e spero che possa uscire una segmento b elettrica a buon prezzo. Ma sti problemi ambientali causano anche danni all’ economia e quindi all’ occupazione,cosa che invece tanti non capiscono. Tutto è interconnesso e a maggior ragione il clima e la biosfera. Invece qua sembra quasi che paghino giornali per diffondere falsità per giustificare abitudini private e delle imprese sbagliate e vecchie di decenni senza volontà di rinnovamento.

          • Bravo Howl !
            Infatti non sarebbe indispensabile cambiare auto se ci si accontentasse di rinunciare ad un po’ di comodità, beneficiando però di risparmio di soldi, vantaggi di salute e forma fisica (e minori spese sanitarie), minori necessità di manutenzioni vetture (usandole meno …). Ovviamente non tutti e non sempre possono usare mezzi alternativi… Ma chi può (e dovrebbe) farlo sono comunque tanti.
            Così come la riduzione di ore e temperature in casa e posti lavoro fa fare minori sbalzi all’ organismo e quindi ancora vantaggi sia fisici che economici…basta una canottiera ed un maglione più caldo, in estate (ora lontana) usare split a temperature -5 gradi rispetto all’ esterno ed in deumidificazione per stare molto bene… evitando pure acciacchi da colpi di freddo.

            Bisogna cominciare a diffondere una contabilità mensile di quanto ci costano i ripristini danni ambientali e sanitari causati da crisi climatica (comprese le zoonosi..sempre più frequenti e pericolose! )

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