Grave incidente alla periferia di Shanghai per un SUV-coupé elettrico NIO EC6, che dopo l’impatto ad alta velocità contro una barriera in calcestruzzo si è letteralmente diviso in due. Sotto shock ma illesi i due occupanti del veicolo. Intanto NIO allontana le speculazioni e “difende” i protocolli di sicurezza della propria auto…
Dalle prime ricostruzioni, pare che il SUV abbia colpito l’estremità di una struttura in cemento a velocità sostenuta. L’impatto è stato tale che c’è stato il distacco della sezione posteriore dell’auto, mentre l’abitacolo anteriore è rimasto in posizione relativamente stabile. Di fatto, evitando danni gravi al guidatore e al passeggero che, per sua fortuna, gli era a fianco.

Schianto violento, ma NIO si difende…
La notizia dell’incidente ha fatto il giro dei media locali, alimentata dai sospetti che l’auto elettrica, ricca di sistemi automatici, possa aver avuto un qualche ruolo attivo nell’incidente.
Anche se le indagini per appurare le responsabilità sono ancora in corso, NIO ha subito chiarito che, al momento dello schianto, la vettura non utilizzava alcun sistema di assistenza alla guida, evitando così speculazioni frequenti in casi simili.
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L’azienda ha inoltre confermato che, dopo l’urto, le porte si sono sbloccate automaticamente e le maniglie si sono dispiegate come previsto dai protocolli di sicurezza, consentendo ai passeggeri di uscire rapidamente.

La batteria da 100 kWh è ancora integra
Uno degli aspetti più rilevanti riguarda il comportamento del pacco batteria da 100 kWh, che secondo NIO non ha registrato incendi né instabilità termiche.
Considerando che la sicurezza delle batterie è tema centrale anche nel dibattito europeo, il fatto che il pacco sia rimasto integro nonostante un impatto così estremo rappresenta un elemento importante, pur senza poter costituire di per sé un elemento di riferimento tecnico.
Le autorità cinesi stanno comunque conducendo l’indagine ufficiale e, fino alla pubblicazione di un rapporto tecnico, non è possibile valutare in modo affidabile aspetti come deformazione dell’abitacolo, prestazioni dei sistemi di ritenuta o percorsi di carico strutturale.
EV, il nodo sicurezza
E’ utile ricordare che singoli eventi estremi non rappresentano automaticamente l’indicatore di una progettazione carente o efficace: ogni valutazione richiede test controllati e dati ufficiali.
Il modello NIO EC6, destinato principalmente al mercato cinese, non è ufficialmente commercializzato in Europa, ma casi simili è giusto che vengano comunque monitorati da tutti colori che sono interessati alla sicurezza degli EV di nuova generazione.
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Ed anche qui sI vede bene la qualità dei prodotti cinesi.
Sembra segata in due col dremel, che le portiere si siano aperte subito non mi pare importante, visto che i passeggeri potevano comodamente uscire dalla “porta di sicurezza posteriore”…..
Il tipo di danno, con distacco della parte posteriore, mi fa dubitare delle capacità progettuali del produttore
con impatti ad alta velocità (sia contro oggetti fissi che mobili) ciò che realmente conta è salvaguardare gli occupanti mantenendo l’abitacolo quanto più integro possibile, pazienza se poi l’auto è da buttare (a volte bastano urti a 30kmh per far danni economicamente non riparabili sulle auto moderne. Dalla foto si evince che comunque non ha “perso” la coda nè la famosa batteria sostituibile (che non è strutturale come su altre BEV) evitando di “lanciare” pericolosi “proiettili” molto pesanti…
Le segnalo che dalle foto appare un distacco del pianale in corrispondenza dell’ultima parte del brancardo, che appare tranciato di netto davanti al complesso del retrotreno. La parte che arriva fino a tutto il giroporta posteriore dovrebbe costituire una sorta di capsula di sicurezza, cosa che non sembra si sia verificata. Certamente non si può valutare la solidità strutturale solo sulla base di queste foto, ma la prima valutazione non è tranquillizzante
comunque c’è anche un limite fisico a cosa puoi attutire/decelerare in un urto laterale un auto in uno schianto a tot velocità… questa sembra aver compito di taglio l’estremità della barriera di cemento.. come fosse una lama alta 90 cm, caso insolito in un incidente, e a velocità molto forte se vedi nell’altra foto come è stata spezzata la barriera di cemento
credo che quasi qualunque auto avrebbe avuto un esito castastrofito, accartocciandosi e sbriciolandosi intorno allo spunzone della barriera.. questa tutto sommato ha fatto un mezzo miracolo della Fisica.. “mezzo” perchè in qualche punto doveva pur cedere per assorbire la decelerazione
impressionante è l’altra foto, quella in cui si vede come è stata spezzata la barriera di cemento con una base di 60 cm.. l’urto deve essere stato esagerato.. allora chapeau all’auto direi che non ha accortocciato l’abitacolo, e la piattaforma della batteria penso aiuti.. piuttosto si strappano o schiacciano le estremità ma non la cellula abitacolo
Vero…questo è un crash test “non voluto” ma dall’ottimo risultato.
Aggiungo anche che è una controprova a uno tra i mille falsi problemi addebitati al battery swap “chissà cosa succede a una batteria rimovibile in caso di incidente!!!”. Risposta: nulla
nessuna fiammata all’impatto… e neppure successivamente (se l’auto fosse stata ICE 🔥🔥🔥💥).
Ora in Cina si stan concentrando al massimo per realizzare batterie (e veicoli) al massimo della sicurezza ottenibile con le (LORO) tecnologie, come riscontriamo anche nei nostri test Euro Ncap dove primeggiano. BYD ha recentemente lanciato una nuova direzione di studio per portare a ZERO DIFETTI le proprie produzioni…
Noi , in Europa invece…. ci teniamo le nostre caffettiere per un altro decennio (almeno finché non ci rimpiazzeranno dall’interno… visto che in Ungheria stan cominciando ad assemblare un altro stabilimento BYD… consoliamoci che almeno ci saranno molti fornitori italiani ex Stellantis)