Greyp è la e-bike scondo Rimac, marchio che produce supercar elettriche. Ora arriva la bici ipertecnologica che si chiama G6
Ci siamo occupati diverse volte delle Rimac. Azienda croata che sta facendo parlare molto di sé per i modelli di auto elettriche molto sportive e tecnologiche. La creatura di Mate Rimac piace così tanto che persino Porsche ha deciso di entrare nel capitale acquistando il 10% della società.
Rimac non produce solo hypercar proponendosi come una Tesla europea, è il fornitore di soluzioni per auto elettriche, a cominciare dal pacco-batterie, di moltissimi big dell’automotive. Come testimonia anche la collaborazione con Koenigsegg. Adesso è arrivato il momento di esplorare il mondo il mondo delle ruote per il vulcanico Mate Rimac.
Arriva la e-bike G6 marchio Greyp
Il nuovo marchio di casa si chiama Greyp, e il primo modello sfornato semplicemente battezzato G6. Ci sono voluti 4 anni per lo sviluppo della nuova G6: una e-MTB da Trail/Enduro tecnologica e dal design aggressivo. Una bici che si adatta alle condizioni del rider e in automatico modifica l’assetto della bici per favorire la pedalata. Ciò avviene grazie a vari sensori per l’elaborazione di più di 50 dati di telemetria e al cardiofrequenzimetro. Con il quale monitora il battito cardiaco e permette di regolare il livello dell’assistenza elettrica.
La G6 è equipaggiata con un motore MPF da 250W e una batteria estraibile a celle LG Chem da 700 Wh 36V che garantisce un’autonomia di circa 100 km. Il telaio è in fibra di carbonio T700 con escursione anteriore e posteriore di 150 mm e una geometria ottimizzata per ruote 27,5″ Plus. Mostrata in anteprima a Ginevra e presentata ufficialmente il 15 marzo scorso, è una e-bike che farà parlare di sé.
«A differenza dei produttori di biciclette tradizionali che fondamentalmente combinano le biciclette con componenti elettrici, abbiamo sviluppato la bicicletta attorno a una trasmissione elettrica, a una serie di sensori e a una connettività avanzata», parola del patron Mate Rimac. «Le caratteristiche dei sistemi e l’ecosistema che mostriamo oggi sono molto più importanti della bici stessa. Credo che siamo riusciti a combinare il ciclismo e l’esperienza digitale integrando sensori e telecamere. Collegando le bici a Internet e sviluppando un ecosistema per creare un’esperienza di guida completamente nuova. Abbiamo investito quattro anni nello sviluppo. Crediamo che questa bici sia il punto di svolta per la nostra azienda».
Con G6 Rimac reinventa la e-bike
Sembra una full suspended dedicata al downhill, con sospensione posteriore rockshox e batteria posizionata sul tubo fra le ginocchia del rider. Nessun cavo a vista, per un look pulito e una maggiore sicurezza nell’offroad.
Nella parte frontale è installata una action cam e una videocamera sotto la sella per ottenere la visuale posteriore, in modo da poter scattare foto e video in tempo reale, inoltre è dotata di una eSim integrata con connessione gratuita ad internet fino al 2022, che consente un controllo della bici da remoto. Ad esempio, per bloccarla completamente in caso di furto o scattare immagini a distanza e altre opzioni.
Tutta questa tecnologia è controllata dall’App per smartphone che può essere posizionato frontalmente sulla dashboard connessa via Bluetooth al CIM (Central Intelligence Module).
La G6 sarà disponibile in 3 versioni con prezzi rispettivamente di 6499 € per la Greyp G6.1 Bold FS, 6999 € per la Greyp G6.2 Espert FS e 7499 € per la Grey G6.3 Rebel FS.
Un primo tentativo “esagerato”
Nel 2016 era stata la volta della G12, subito battezzata “supercar” della categoria. Grazie ad una batteria da ben 3kWh, ci sono auto ibride con batterie più piccole, Greyp G12H, la nuova bici elettrica di Rimac, garantisce un’autonomia sino a 240 chilometri con una singola ricarica. Un prezzo superiore ai 10mila euro, unita a una velocità “fuori legge” di 70 km/h, non hanno portato al successo quella che di bici a pedalata assistita aveva poco. Pesa (tuttora è acquistabile sul sito aziendale) inoltre 107 chili: i pedali ci sono ma servono a ben poco.