La traversata atlantica di Greta Thunberg ha fatto il pieno di polemiche. Evitare l’aereo per la barca a vela ad emissioni zero è affare da multimilionari. Sarà in parte vero, ma l’evento è stato il più grande spot per la nautica elettrica.
Sarà vero quello che scrive il giornalista di Repubblica Federico Rampini ovvero si tratta di “una simpatica provocazione che nessuno può permettersi di replicare salvo pochi appassionati e per lo più multimilionari, con tanto tempo libero a disposizione”. Ma è altrettanto vero che sono decine di migliaia – e ben pochi i milionari – gli iscritti alla FIV ovvero la federazione italiana vela. Una comunità che comprende tanti adolescenti che si muovono con la forza del vento, i potenziali ed i migliori ambasciatori dei motori elettrici. In un mondo dove l’elettrico è ancora in parte sconosciuto servono eventi di portata mondiale per portarlo dentro le barche dei diportisti.
Greta Thunberg accolta da barche elettriche
Per sottolineare l’uso di energie ad emissioni zero Greta è stata accolta a New York, dopo due settimane di navigazione in Atlantico a bordo della barca a vela Malizia II, da una piccola flotta di barche elettriche, oltre che da barche a vela. Incontro organizzato dal produttore di motori elettrici Torqeedo. Greta e l’equipaggio – composto da Pierre Casiraghi e dallo skipper Boris Herrmann – sono stati assistiti e scortati in modalità emissioni zero fino a Manhattan.
Pubblicità per i motori elettrici e pannelli
La pubblicità maggiore è per il marchio tedesco Torqeedo, senza dimenticare gli italiani della Sobian che producono i pannelli installati nella barca, ma le ricadute saranno per tutti i produttori. La rilevanza mediatica della traversata oceanica farà aumentare la conoscenza dei motori a batteria.
Parla Ballin, il Musk della nautica
Parole positive da Torqeedo: “Il team Malizia ha inviato un messaggio importante: esiste un’opzione di navigazione a basse emissioni”. Teoria di Christoph Ballin, CEO e co-fondatore di Torqeedo, considerato l’Elon Musk della nautica.
Greta scortata da tender con Deep Blue 50
Le barche elettriche armate di motore Torqeedo hanno sostenuto le manovre di Malizia II quando è partita da Plymouth, nel Regno Unito. Per l’accoglienza a New York Torqeedo ha messo a disposizione due tender alimentati da Deep Blue 50 ed un gommone, per aiutare le manovre attraverso i canali di navigazione affollati del porto di New York ed attraccare nella Marina di North Cove a Manhattan.
Herrmann, il velista elettrico
“Siamo onorati di aiutare Greta nella sua missione e di svolgere un ruolo nel richiamare l’attenzione sulla minaccia rappresentata dal riscaldamento globale e sulla necessità di sviluppare soluzioni alternative di mobilità senza carbonio“. Parole di Boris Herrmann, skipper del team Malizia II.
IL NOSTRO PARERE-Legittime le critiche, ma la traversata è stato uno degli spot a più basso costo per la promozione nella navigazione a emissioni zero. Quindi, benvenuta Greta
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Alle tante polemiche ecco quelle recenti per la foto di Greta con dietro di lei una bottiglia di plastica, visione sufficiente a bollarla come falsa ed ipocrita. Naturalmente la bottiglia può essere stata portata a bordo da altri, ricordiamoci che lei era ospite a bordo, ma a questo punto se io che sono per la mobilità elettrica fossi fotografato accanto ad un suv diesel di qualcun altro, di colpo sarei un ipocrita?
Resta il fatto che è la conferma che che la plastica e’ ovunque e talvolta e’ difficile da evitare. Ci vorra’ tempo per avere bioplastiche realmente riciclabili o altre alternative. Dato che una barca da regata deve viaggiare leggera va da se’ che le borracce in metallo non sono la soluzione, quindi adesso obtorto collo bisogna usare la plastica talvolta.
Io stesso che cerco di ridurre l’uso di plastica mi ritrovo con il sacco sempre pieno. perche’ il mercato non offre cosi’ tante alternative. ad esempio lo yogurt cerco di prenderlo in vetro anche se mi costa di piu’ ma non e’ sempre fattibile.
In ogni caso si dovrebbe parlare di inquinamento, di sfruttamento, di riscaldamento climatico ed invece eccoli tutti lì a parlare del passaggio in barca o della bottiglia e, in concreto, non si parla più del problema globale, ma di chi parla del problema, cercando in ogni modo di sputtanarlo. Un depistaggio perfetto, mi vien da dire.
Nei giorni scorsi con i miei amici c’è stata un’accesa discussione sull’antipatia di molti verso Greta, perd iverse ragioni, in parte anche comprensibili, però a me interessa COSA dice una persona e non CHI la dice, nel senso che ci sono persone, che siano artisti, politici o persone comuni, che detesto profondamente, ma che talvolta hanno detto o fatto la cosa giusta, che io ho apprezzato nonostante la mia viscerale antipatia.
Tralasciando il personaggio “naif”, la simpatia o antipatia, soprattutto quella arrivata “dopo”, basandoci su quanto espresso nel discorso che l’ha fatta conoscere, un paio di anni fa, qualcuno ritiene che abbia detto cose inesatte?
Grazie Paolo per un intervento ricco di riflessioni. Le critiche sono legittime così come simpatie ed antipatie. Quello che però ci interessa di questa storia è l’aver fatto mettere in agenda la questione ambientale. E aver trascinato pacificamente in piazza le nuove generazioni che chiedono meno plastica, meno emissioni, meno idrocarburi…
Ho storto anche io un po’ il naso, ma c’è anche da dire oltre a quanto scritto che lo avesse fatto chiunque altro non ci sarebbe stato questo effetto mediatico (oramai è presa di mira, i media si focalizzano su dei simboli scelti un po’ a caso tra tanti altri e cercano di farli amare e odiare), e quindi nemmeno tutte queste polemiche. Quindi…che cosa si vuole contestare a sta ragazza? Di aver fatto una cosa che fanno una marea di persone con un mezzo più caro? Se avesse usato una barca a remi la avrebbero accusata di cercare scoop e fare scena.
Condivido completamente. Questo evento ha acceso un riflettore sulla nautica elettrica, il resto è noia.
La storia delle barche elettro-solari è cominciata tanti anni fa :
https://docs.google.com/document/d/1if7xnOE7vuym06n45g_rYXFBNM-6ZCLP/edit
Grazie Leonardo per l’interessante documento, anche se di barche elettriche e solari ne circolavano anche prima nel mondo.