Greta sbarcherà al Summit delle Nazioni Unite sul clima di New York con l’energia del vento e del sole, con le vele e il motore elettrico Torqeedo, con le batterie BMW e i pannelli solari della Solbian. A bordo di Malizia II.
Greta Thunberg per volare a New York rifiuta l’aereo (ma quando arriverà quello elettrico?), impossibile il treno e sceglie, dunque, la barca. Una ad emissioni zero. Avevamo scritto dell’imbarcazione dello Yacht Club di Monaco guidata da Pierre Casiraghi e Boris Herrmann su Vaielettrico (guarda) per l’adozione di sistemi innovativi che permettono di generare energia durante la navigazione. La sovranità energetica in pochi metri quadri. Una filosofia sostenibile dal punto di vista ambientale.
L’energia dal sole dai pannelli della Solbian
L’auto produzione di energia a bordo delle barche risponde all’esigenza di far funzionare i servizi di bordo – dal frigo ai sistemi elettronici – e si può realizzare in diversi modi. Dai rumorosi ed inquinanti gruppi elettrogeni, per di più appesantiti dal carburante necessario, all’energia stoccata in banchi batteria, anche questi pesanti. Tra le alternative ci sono i più moderni idrogeneratori e l’utilizzo dei pannelli solari utili anche per il sistema di propulsione. Malizia è stata ricoperta dai pannelli della Solbian, azienda di cui è socio Giovanni Soldini.
Ogni spazio è buono per le celle
Come si può osservare nella foto, la barca è stata completamente ricoperta dai pannelli. Vediamo il metodo di lavoro: “Partendo da un preciso modello CAD 3D dell’imbarcazione, abbiamo analizzato la doppia curvatura dello scafo e del ponte per definire le possibili aree di installazione dei pannelli. Successivamente, un’analisi delle ombre ci ha permesso di ottimizzare i layout delle stringhe, la posizioni dei diodi di bypass e il sistema di regolazione MPPT distribuito realizzato su misura. La posizione dei cavi è stata progettata per evitare la penetrazione di strutture portanti e ridurre al minimo il loro percorso“. Questa la descrizione dei tecnici della Solbian. Interessante il peso piuma dei pannelli: “Dall’intero processo è risultato un sistema da 1149 Wp che utilizza due diversi tipi di celle: celle SP al centro e celle SX sui piani laterali, con un peso complessivo di soli 24,5 kg, incluso l’adesivo pre montato“.
Greta testimonial della nautica sostenibile
Sicuramente Casiraghi ed Herrmann sono così bravi che riusciranno ad evitare l’utilizzo del sistema di propulsione in navigazione. Sarà limitato alle manovre in porto. L’iniziativa avrà un’attenzione mediatica tale che andrà tutta a favore della nautica elettrica. Per di più Malizia nel 2020 parteciperà al Vendée Globe, il giro del mondo senza scalo, assistenza ed in solitario. Un’altra ottima vetrina: perché non invitare Greta come madrina, per la regata delle regate sempre più in versione ecologica?
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Milioni di ragazzi/e voteranno nei prossimi anni, ma il vero augurio è che trovino candidati di valore, capaci di portare avanti battaglie civiche ed ambientali di pubblica utilità. E purtroppo ho i miei dubbi.
Verissimo. Ma non sarei così pessimista. Gli uomini di valore ci sono. Mi preoccupa di più l’indifferenza, o addirittura l’aggressività ottusa, di tanta parte dell’opinione pubblica. Quella, appunto, che oggi insulta Greta, ieri Carola, l’altro ieri Gino Strada…
Ho letto numerose critiche su questo viaggio, che riassumo in questa domanda fatta da unamico: “Andarsene a spasso con una barca a vela che vale milioni di euro a spese dei Casiraghi contribuisce a creare un mondo migliore?”
Secondo me, muoversi con una barca a vela (del tedesco Boris Herrmann che batte bandiera del Club Yacht de Monaco di Casiraghi) che sfrutta l’energia rinnovabile non è criticabile.
Sarebbe come dare addosso a quelli che hanno acquistato le prime Tesla da 100.000 €, ma la lotta la facciamo contro l’inquinamento o contro chi, bontà sua, ha i soldi?
Se uno ha milioni (guadagnati onestamente, in ogni caso) da spendere, preferisco che cerchi di fare la differenza finanziando l’innovazione piuttosto che comprare una squadra di calcio inglese
D’altro canto il futuro è il petrolio oppure l’energia da fonti rinnovabili? L’auto come la conosciamo oggi oppure quella elettrica?
E quindi quelli “con i soldi” che ieri compravano la Tesla da 100.000 € sono quelli che hanno permesso ad altri, oggi, di avere in commercio auto elettriche più economiche; certo, non alla portata della massa, ancora, ma ci arriveremo.
Infine. Com’è che agli occhi di molti l’auto elettrica da 45.000 € è cara, mentre la grossa berlina tedesca da 60.000 non lo è?
Condivido fino all’ultima parola. Brava Greta e bravo Casiraghi
Concordo pienamente. Greta è ospite di una barca che già esiste e dove il dato più importante è l’innovazione. In particolare per la produzione a bordo di energia. Greta da molta visibilità, poi la barca parteciperà al Vendée Globe ovvero il giro del mondo in barca a vela. Qui come in Coppa America grazie ai soldi degli sponsor si testano delle tecnologie all’avanguardia che poi ricadono sulla nautica più popolare. Pensiamo ai foil oggi diffusi anche nelle tavole da surf che permettono di aumentare la velocità quindi ridurre i consumi e rendere competitive le barche elettriche. Buona giornata
Per dirla nel contesto della MoQ di Pirsig, Greta sembra sapere come funziona la motocicletta, mentre i farisei, tutti orgogliosi per le emozioni che procurano loro le splendenti e blasonate dueruote a motore termico, si scandalizzano e si ingolfano la mente di rabbioso e malevolo risentimento, che si traduce in un “Chi è questa ragazzina che vuole salvare il mondo?”. Ma Greta, fortunatamente, è incurante dei loro giudizi.
Sono esterrefatto per i commenti irridenti su Greta che arrivano non solo dai negazionisti climatici (ovviamente) e dai cretini di casa nostra che non nomino ma che tutti abbiamo sentito sproloquiare in Tv, quanto piuttosto da illuminati pensatori intimamente consapevoli dell’emergenza climatica ma altrettanto altezzosamente convinti di essere depositari unici delle soluzioni scientifiche. Non nego che una sorta di decrescita felice proposta da Greta sia antistorica, ingenua e anche controproducente. Del resto si può chiedere a una ragazzina di 16 anni un piano per la sostenibilità già costato una dozzina di riunioni plenarie fra gli esperti di tutto il pianeta? Il dramma è un altro: le soluzioni, quelle vere e praticabili, tutte descritte e identificate, non marciano come dovrebbero (e come sarebbe urgente che facessero) perché i vari Trump possono contare sull’indifferenza e l’ignoranza delle opinioni pubbliche interne (leggi elettori). In questo senso Greta ha fatto moltissimo: ha portato in piazza milioni di teenager in tutto il mondo. Nei prossimi anni voteranno, e speriamo che votino bene.
L’irrisione dell’avversario è una tecnica retorica ben nota da secoli (“argumentum ad hominem”), come strategia difensiva consistente nel distrarre l’uditorio dal vero argomento portato in discussione dalla controparte.
Ma questa sarebbe una tecnica militarmente studiata a tavolino e non è escluso che, in molti attacchi ad alto livello a Greta, effettivamente sia così, perché la prospettiva della decarbonizzazione e l’orientamente delle scelte personali e politiche alla luce della sostenibilità minano alle fondamenta le fonti di pingui rendimenti consolidati (petrolio, carbone, gas naturale, per l’energia, usa-e-getta, non-riparare-compra-nuovo, per le scelte personali etc).
Per i “cretini di casa nostra”, noti o meno, purtroppo l’Italia ha un indice di analfabetismo funzionale di livello 1 costantemente al 47% da qualche decennio, ovvero, come effetto collaterale, oltre 28milioni di nostri concittadini sono incapaci di capire quando vengono presi per il naso (famosi gli ultimi casi con l’invasione dei 600mila clandestini, rivelatasi sbagliata con un errore del 75%, o l’illusione di dare 780 euro al mese a 6milioni di poveri, che una serie di semplici operazioni aritmetiche da prima elementare avrebbe rivelato costare 780x6M*12, oltre 56 miliardi di euro l’anno…).
Quanto alla consapevolezza della gravità e dell’urgenza del problema climatico tra intellettuali, scienziati e, come dice in generale, tra gli “illuminati pensatori”, credo ci siano due fazioni.
Una prima, che lei descrive come di quelli “altezzosamente convinti di essere depositari unici delle soluzioni scientifiche” che possano salvarci e che quindi si comporta esattamente come i concittadini di Gesù, quando in sinagoga commentò il Talmud, e si sentì per tutta risposta schernito con argomenti del tipo “Ma come si permette il figlio di un falegname di commentare un testo sacro!”. Sono quelli che si stracciano le vesti per lo sdegno. Diciamo, con leggerezza, che sono quelli che ti dicono con disgusto che hai le unghie sporche, quando indichi loro la luna in cielo.
Una seconda fazione, che temo purtroppo essere in crescita, di quelli che, come l’ultimo James Lovelock, si stia convincendo che sia ormai troppo tardi per correre ai ripari “complessivamente”, ovvero che non esista una soluzione praticabile per salvare l’intero pianeta dalla deriva termica verso e oltre i +2°C medi dell’atmosfera.
Questi ultimi non vedono Greta come una ricca bambina viziata che sfrutta il suo warholiano momento di notorietà, ma come vettore di infondate speranze, come semplice rumore di fondo.
Caro Emanuele, a parte il contento del tuo commento che condivido parola per parola (ci mancherebbe…) ci tengo a dirti che leggerti è stato un vero piacere.
Grazie, Massimo, a voi per aver creato un luogo come vaielettrico.it per discutere dello stravolgimento in atto nel mondo dei trasporti e non solo.
Concordo con Massimo sul ritratto di Greta. Con tutti i limiti, e ci sono tutti e tanti, del personaggio (ma quanti a 16 anni riescono a staccarsi dai monitor dei video giochi) svolge un utile funzione di eco testimonial