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GreenGo: agrivoltaico, ex cave e impianti di accumulo

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Agrivoltaico
Un campo con impianto agrivoltaico

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Per GreenGo tre impianti agrivoltaici da 10 milioni, uno fotovoltaico in Lombardia da 3,48 MW in una ex cava, via libera dal ministero per due progetti BESS (tra Puglia e Calabria) che portano la capacità autorizzata a 129,5 MW e infine l’arrivo del manager Alberto Piva. Questo il veloce sviluppo di GreenGo negli ultimi mesi (leggi).

L’intervento agrivoltaico a San Giovanni in Persiceto di GreenGo

Al Sud tre impianti GreenGo per l’agrivoltaico

Come annunciato durante la presentazione della società uno dei percorsi principali è l’investimento nell’agrivoltaico (ben il 48% del totale).

Una conferma  anche dall’esito del primo bando del Pnrr che ha approvato tre progetti GreenGo, contributo ammissibile di 10,8 milioni con tariffa incentivante di 79,53 euro per MWh per i successivi vent’anni dall’entrata in esercizio.

Gli impianti sono ubicati in Sicilia e Calabria e già coperti da un finanziamento mediante project financing da parte di Intesa San Paolo.

Fabio Amico, business development director di GreenGo: «L’aver già dotato i progetti di risorse finanziare per la costruzione ci rende estremamente confidenti di riuscire a completare la costruzione e mettere in esercizio gli impianti entro la fine del 2025 in largo anticipo rispetto alla scadenza di giugno 2026 del Pnrr».

I progetti selezionati sono: Hyperion Srl. Soparita, provincia di Catania, potenza di 7,95 MWp; Solar Community Srl. Arango, provincia di Catanzaro, potenza di 6,71 MWp; Uberna Srl. Margherita, provincia di Crotone, potenza di 8,28 MWp.

La produzione attesa è di 43,6 GWh annui, equivalente al consumo di circa 17.000 famiglie italiane e al risparmio di 14.000 tonnellate di CO2 equivalente annue.

GrrenGo punta anche sull’accumulo

Dopo l’agrivoltaico da GreenGo pronti a realizzare un impianto in una ex cava della Lombardia

Con la società veicolo – la  Sunflow Srl – GreenGo si è aggiudicata gli incentivi per realizzare a Pieve Albignola, siamo in provincia di Pavia in Lombardia, un impianto fotovoltaico da 3,48 MW.

Il progetto Livia “prenderà il sole” in una ex cava, ripristinata dal punto di vista ambientale, rappresentando così un esempio virtuoso di rigenerazione di ambienti degradati.

La tariffa incentivante ventennale aggiudicata è pari a 76,61€/MWh, con un ribasso pari al 2,62%. Sempre in Lombardia si è avviata la collaborazione con Astrea Energia per lo sviluppo di un impianto fotovoltaico.

Non solo impianti di produzione. GreenGo in questi mesi ha avuto il via libera per due impianti di stoccaggio di energia (BESS – Battery Energy Storage System).

Si traduce in oltre 0,5 GWh di capacità di accumulo nel Sud Italia.
I due nuovi sistemi approvati sono a Montagna (Catanzaro da 30 MW con uno stoccaggio di 120 MWh) e Tagliata (a Foggia con 50 MW per un ciclo di accumulo da 200 MWh).

Il manager Alberto Piva

Si punta sulle acquisizioni, nella società entra il manager Alberto Piva

Si tratta di buoni risultati. E la società cresce anche sul lato risorse umane. Si registra l’ingresso di Alberto Piva. Il manager, ricoprirà il ruolo di Head of Business Development and and M&A, è  esperto nelle operazioni di merger e acquisizioni.

Un altro passo avanti come sottolinea il Ceo Giuseppe Mastropieri: «Gli obiettivi dichiarati sono: crescita della pipeline a 2.5 GW entro il 2025 e sviluppo a 3.0 GW con presenza strategica nel Nord Italia dei nostri progetti entro il 2026».

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1 COMMENTO

  1. Trovo interessante e molto utile che nel comunicato vengano riportato anche le tariffe ventennali a cui verra’ venduta l’energia di questi inpianti FTV

    tra 70 e 80 euri al MWh sono tariffe tipiche per il FTV di grande taglia assegnate nella aste competitivive al ribasso italiane indette periodicamente dal GSE, in base ai quantitatvi (contingenti disponibili) e tempistica stabiliti dai vari decreti FER, i quali a loro volta almeno in teoria dovrebbero seguire i suggerimenti tecnici di Terna

    sono un poco alte (in Germania nonostante il meno sole, le aste del FTV utility scendono a 50 euro MWh, e in Spagna ancora meno), ma comunque convenienti per noi, visto che il nostro prezzo medio dell elettricita’ all ingrosso e’ circa 108 euro al MWh

    in questo senso il termine “incentivi” va contesualizzato, perche’ stiamo risparmiando, non sovvenzionando

    poi che le tariffe siano un po gonfiate viene dalla distorsione italiana di un mercato ancora poco libero e trasparente, per la difficolta’ con cui vengono concesse nuove autorizzazioni per gli impianti rinnovabili, questo da un lato moltiplica le richieste anche fittizie di nuovi impianti da sottoporre a iter di autorizzare, sperando che almeno qualcuna faccia progressi nell iter di autorizzazione in un numero di anni meno esagerato, dall altro limita fortemente il numero di impianti che poi vengono autorizzati ogni anno, e quindi limita il numero di partecipanti alle aste, creando poca poca competizione sui prezzi tra i fornitori partecipanti, i prezzi nell asta non scendono quanto potrebbero

    lo stesso schema di autorizzazioni a realizzare gli impianti (lente e difficili da ottenere) che permettono poi di partecipare alla prima asta al ribasso disponibile del GSE per contratti pubblici di fornitura (contratti Cdf), si applica anche per eolico

    e nei contratti delle aste, viene indicato che l’impianto dovra’ poi essere costuito e collegato in rete per fornire energia entro un certo tempo massimo, ad. es. 1 o 2 anni, senno’ avra’ penali crescenti e o rescissione

    e tra poco, dopo varii rinvii, inizieranno anche le aste pubbliche per gli accumuli di rete (mercato MACSE), queste aste mi pare di capire saranno tenute direttamente da Terna

    PS se un impianto rinnovabile o un accumulo energia autorizzati ad essere realizzati non vogliono partecipare alle aste pubbliche, o non riescono ad aggiudicarsi un contratto a queste aste e non vogliono aspettare l’asta successiva, possono in alternativa vendere energia sul libero mercato

    potranno vendere energia e servizi con contratti di lunag durata a prezzi quasi fissi stipulati direttamente con grossi utilizzatori (contratti PPA, tipicamente a circa 50 euro al MWh), oppure giocarsela, specie se sono FTV abbinati ad accumulo BESS, vendendo energia al prezzo orario variabile stabilito per l’elettricita’ all’ingrosso ogni ora e ogni giorno in borsa energia

    https://www.vaielettrico.it/prezzo-marginale-dellenergia-elettrica-cosi-siamo-schiavi-del-gas

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