Great Wall: «Italia, arriviamo. Ecco i nostri prodotti»

Great Wall Motors Wey 03


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Le parole del brand e marketing director Europe di Great Wall Motors, Thiemo Jahnke: «Semplificati gli allestimenti a disposizione: ecco le vetture in gamma per l’Europa».

Great Wall Motors
Da sinistra: GWM Ora 03, GWM Wey 07 e GWM Wey 03

Il nome Great Wall Motors, per chi mastica un po’ di automotive, rimanda alla mente soprattutto certi pick up e mezzi pesanti comparsi sul mercato europeo alla fine degli anni ’80 e all’inizio del decennio successivo. Da lì, poi, un lento ingresso sul mercato anche delle passenger cars, con alcuni modelli che non sono mai riusciti ad entrare, però, nel cuore degli italiani. Ora il gigante cinese ci riprova, con una nuova offensiva di prodotto e una nuova strategia. Volta, come vuole il trend del momento, alla sostenibilità economica e ambientale.

Great Wall Motors, l’offensiva in Europa per il 2024

Nella due giorni ospitata presso le QC Terme di Roma Fiumicino abbiamo potuto provare la nuova Great Wall Wey 03, che si candida al ruolo di ammiraglia per il mercato italiano del brand asiatico. Una vettura molto funzionale, pratica, dal ricercato gusto luxury negli interni e con una dotazione tecnologica estremamente ricca: «Vogliamo offrire il massimo del nostro know how anche a chi decide di acquistare la versione d’ingresso, che noi denominiamo già premium – le parole di Thiemo Jahnke, brand e marketing director Europe di Great Wall Motors -: di fatto abbiamo semplificato gli allestimenti a disposizione e le vetture in gamma».

Le novità: addio ai marchi Ora e Wey

La novità principale riguarda l’addio, a meno di due anni dal lancio, dei due brand Ora e Wey. «Diventano delle linee di prodotto di Great Wall Motors, che rimane il brand che verrà rilanciato – prosegue ancora Thiemo Jahnke – e la nostra line up di prodotto, da gennaio, sarà composta da quattro vetture: Ora 03 e Ora 05, Wey 03 e Wey 05».

Great Wall Motors ha iniziato a produrre veicoli nel 1984. E oggi, stante quanto comunicato dalla stessa azienda, è leader di mercato in Cina nel settore Suv e pick up. L’export verso l’estero è iniziato nel 1997 e negli ultimi due anni si è registrata una netta accelerata verso le nuove motorizzazioni. Nel 2021 rappresentavano solo il 5% del totale del venduto, oggi la previsione è di chiudere il 2023 a quota 23%. Ed entro il 2030 le vetture che verranno immesse sul mercato saranno al 100% elettriche. Primo passo verso la neutralità carbonica dell’azienda prevista per il 2050.

L’arrivo in Europa della fabbrica di batterie di Svolt

Assieme all’ampliamento del mercato europeo, nel 2024 arriverà in Europa anche la prima fabbrica di batterie Svolt. Azienda fondata nel 2018 e detenuta da Great Wall Motors all’80%, si occupa per l’appunto di sviluppo e commercializzazione delle batterie per auto elettriche. «Aprirà in Saaland, in Germania. E ci permetterà di avere tutto fatto in casa, ottimizzando i costi e potendo sviluppare la nostra personale piattaforma da 800 volt. Ma Svolt lavora anche per altri brand, tra cui figurano anche Stellantis e Geely» precisa Thiemo Jahnke.

La strategia europea di Great Wall Motors: i prodotti

Parlando di strategia commerciale, Thiemo Jahnke ammette che Great Wall Motors si trova in ritardo rispetto alla concorrenza: «Dobbiamo muoverci, lo spazio inizia a ridursi per entrare nel mercato. Motivo per il quale abbiamo deciso di rendere GWM il nostro unico brand consumer, con una forte proposition verso comfort, produzione artigianale, tecnologia, sicurezza e design».

Great Wall Motors Ora 3 full electric.

Ad oggi l’azienda ha venduto in Europa poco più di 600mila vetture. E punta ad un ritorno sull’investimento nel corso di un periodo di 2/3 anni. Individuato il target in una proposizione demografica che racchiude persone di cultura medio-alta o aspirante tale, sono state avviate già nel corso del 2022 e del 2023 alcune partnership, che hanno permesso al brand di entrare in Irlanda, Regno Unito, Germania, Israele e Svezia.

Nel 2024 l’offensiva sarà estesa a Portogallo, Spagna, Italia e quasi tutti i principali paesi dell’ovest Europa (esclusa la Francia). «Il nostro portfolio prodotto, per l’ingresso nel mercato europeo, prevede due vetture totalmente elettriche, la city car Ora 03 (venduta in Germania ad un prezzo di 37mila euro che promette 420 km di autonomia, ndr) e la Ora 07, sedan da 522 km di autonomia che passa da zero a 100 km/h in 4,3 secondi (prezzo in Germania 42mila euro, ndr). Oltre a due vetture ibride plug in, la Wey 05, suv che offre 146 km di autonomia e interni luxury; e la Wey 03, family car di alta qualità per materiali interni, sistema di infotainment e che rappresenta una best in class per diversi fattori. Inoltre, nel 2025, avremo almeno un altro nuovo prodotto, un C-suv della linea Ora».

In Italia si parte dalla Wey 03 ibrida plug in

Ancora Thiemo Jahnke: «Non ci consideriamo un brand premium, ma portiamo i nostri prodotti nella parte alta dei singoli segmenti con prezzi estremamente competitivi. I competitor? Cupra Formentor, Kia Sportage e il nuovo Volkswagen Tiguan». La Great Wall Motors Wey 03 verrà lanciata con un prezzo d’ingresso tra i 45 e i 50 mila euro. Promettendo di offrire una vettura estremamente accessoriata che s’inserisce in un contesto molto concorrenziale. Ma dove tutte le vetture sono più piccole di dimensioni e offrono potenze combinate inferiori.

E sul mercato italiano? «Stiamo negoziando con potenziali partner ma ancora non abbiamo chiuso nessun accordo – conclude Thiemo Jahnke – quello che possiamo dire è che puntiamo ad una copertura globale del territorio nazionale. Vogliamo unirci ad un big dealer che abbia un network già collaudato. Non avremo grandi budget a disposizione per le campagne marketing, sicuramente non andremo in televisione ma saremo molto focalizzati in investimenti sul digital».

Visualizza commenti (2)
  1. Sicuramente dalle foto pubblicate traspare una buona ricerca della qualità ed una certa cura del particolare. Quello che lascia però un po’ perplessi sono i prezzi: la WEY3 a quasi Euro 50K va in concorrenza diretta con brand molto più blasonati, anche se con una dotazione di serie meno ricca. E il fatto di chiamarsi Great Wall non aiuta certo a “mascherare” la sua origine
    Anche la Ora 3 (che fantasia, speriamo solo che i clienti non si lamentino che sono tutte uguali ….) che in Germania costa 37K Euro mi pare un po’ fuori mercato per essere una vettura da città: a quei perzzi i consumatori italiani non sembrano particolarmente entusiasti, prova ne sia che le vendite latitano. Ed avvicinandosi in fatto di prezzi alla “zona Tesla” il rischio di essere sovrastati è quanto mai reale.
    Sinceramente per la citycar mi sarei aspettato prodotti magari un po’ meno sofisticati e dotati (ma non troppo) e con prezzi d’attacco vicini allla prossima Citroen E-C3. Mi sbaglierò ma con questo posizionamento di mercato se ne vedranno pochine

    1. La GWM ORA 3 proprio una city car non è visto che fa parte di un segmento C, ovvero è una diretta concorrente delle cinesi MG4 e BYD Dolphin.
      Sicuramente un prezzo più allineato a questi modelli la farebbe diventare più interessante, specie nelle versioni base.

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