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Grandi manovre nel fotovoltaico tra Iren e European Energy

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Grandi manovre nel fotovoltaico: European Energy ha concluso un accordo con Iren per la cessione di due impianti fotovoltaici in Puglia, Troia e Palo del Colle.

grandi manovre nel fotovoltaicoGrandi manovre nel fotovoltaico: ceduti due impianti in Puglia per 166 milioni

E se fosse l’impennata nei prezzi dell’energia a dare una spinta alle installazioni di impianti eolici e fotovoltaici? La prima a muoversi è una grande utilitydel Nord-Ovest come Iren. Il contratto  comprende l’acquisto dell’impiantodi Troia(Foggia), 103 MW di capacità installata. Attualmente è il più grande in Italia a connessione unica, ultimato e connesso alla rete nel 2020 in piena emergenza Covid. E il parco fotovoltaico di Palo del Colle (Bari), 18,5 MW di capacità installata, con pannelli con tecnologia tracker. Quest’ultima, seguendo in tempo reale il percorso del sole, a parità di superficie utilizzata aumenta la produzione annua del 15% rispetto ai pannelli fissi. L’operazione ha un enterprise value di 166 milioni. In entrambi i casi European Energy ha curato l’onero iter: fase autorizzativa, progetto e sviluppo, fino al collegamento alla rete.

Alessandro Migliorini di European Energy

Migliorini: “L’Italia è strategica per European Energy”

European Energy e Iren hanno poi stipulato una partnership sulla pipeline di sviluppo dell’azienda danese in Italia articolata sui siti di Lazio, Sicilia e Puglia. E pari a 437,5 MWp, di cui 38,80 già autorizzati: Iren, in esclusiva, potrà investire in diversi stadi temporali. European Energy è specializzata da oltre 20 anni in soluzioni tecnologiche e progetti nelle rinnovabili. È attiva in Italia dal 2014, dove continuerà a sviluppare nuovi impianti. Alessandro Migliorini, Country Manager Italia, spiega: “L’accordo con Iren rappresenta un punto di arrivo, con la cessione di importanti asset già in esercizio. Ma anche di ripartenza grazie alla partnership strategica che riguarda la pipeline di impianti di prossimo sviluppo. Come European Energy Italia, proseguiamo la strategia di investimentipari a 1 miliardo di euro, destinati alla realizzazione di nuovi impianti in diverse regioni della penisola”.

grandi manovre in Puglia

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67 COMMENTI

  1. Non mi è chiara una cosa….
    Produrre elettricità tramite rinnovabili vuol dire essere “schiavi” del meteo, che come tutti sanno NON è costante.
    Faccio un esempio.
    Ho un conoscente con una villetta a schiera, 12mq di pannelli e produce DI PICCO 3kw, ma non costanti lungo tutto il giorno (ovvio) e nemmeno lungo tutto l’arco dell’anno (altrettanto ovvio), ci son momenti in cui produce zero (la notte, ovvio di nuovo, o quando piove o quando è nuvolo), a cosa gli servirebbero a sto punto i pannelli ? Cosa ci alimenterebbe ?
    E io invece, che vivo in un condominio SENZA un tetto a falde ? Dove li piazzo i pannelli ?
    Non parlatemi di turbine eoliche, perchè non tutti vivono sul tavoliere delle puglie o in vallate trentine battute dal vento quasi costante.
    Parlate di pannelli come se fossero la soluzione a tutto, ma avete vagamente presente quanto dovranno migliorare in efficienza prima di esserlo davvero ?
    Colonnine con tettoie “pannellate” ? Si ok, per alimentare forse qualche lampada led la notte…
    Tetti delle case ? Come dicevo sopra e mica tutti possono permetterselo (non solo in termini economici, che con gli incentivi diventano anche abbordabili (si, ma son soldi che cmq lo stato “vorrà indietro” in un modo o l’altro), ma anche pratici, se come me ad esempio non hanno un tetto proprio).
    Turbine eoliche ? Andatevi a leggere i problemi di queste ultime e l’efficienza che garantiscono (a fronte di un impatto ambientale terribile, visto che sono delle torri alte decine di metri che con il loro moto impattano anche sulla fauna aviaria).
    Altro ? Le maree ? Si ok, a livello nazionale FORSE, ma il Mediterraneo non è il Mare del nord….
    Certamente il solare è quello più pratico e attuabile dalla maggioranza della popolazione, ma non prendetelo come la panacea di tutti i mali, non basta un pannellino sul tetto di casa per far tutto.
    Per me la strada va cercata nelle rinnovabili E in altro (il nucleare, per esempio), non solo loro.

    • Lei è poco informato
      Esistono gli accumuli ,
      Cinetici,usati per l’idroelettrico da secoli
      Chimici,sempre più a buon mercato .ioni di sodio .detto aria,seconda vita batterie automotive ,che nei prossimi anni diventeranno significative

      Per quanto riguarda le aree ,secondo me
      Quelle piú adatte ed economiche sono i margini
      Di autostrade Tangenziali Ferrovie
      Riguardo alla discontinuitá delle rinnovabili
      Non é un problema quando le fonti sono molte e l’energia si SCAMBIA tra città regioni stati
      Si guardi l’intervista di Bernabei ENEL di Montemagno su YouTube.
      È il responsabile degli impianti di produzione energia

      • Ferro aria non detto aria
        Presto V2G vehicle to grid
        B2G build to grid

        Presto saranno disponibili batterie stazionarie chimiche da centinaia di kWh
        Con pochi migliaia di eur

        • Ok, è un pò che sento questa parola “PRESTO”….
          Quando ricicleranno le batterie auto ? PRESTO
          Quando le auto avranno più autonomia ? PRESTO
          Quando costeranno al pari di una termica (DI PARI LIVELLO aggiungo)? PRESTO
          Quando avremo batterie d’accumulo economiche ? PRESTO
          Quando avremo energia pulita ? PRESTO
          E’ un pò che lo si dice….
          Cmq volevo farvi notare una cosa… i 12mq di pannelli del mio conoscente stanno attualmente producendo la bellezza di 600W (seicento), oggi con il Sole di una bella giornata di Gennaio al Nord Italia.
          Spannometricamente, in UN GIORNO invernale fa sui 3KWh, a Luglio , senza impedimenti (nuvole), siamo su 8KWh (e ha un picco di 2KW per 3 orette).
          Quanto finisce nella batteria eventuale ? Se ci attaccasse una EV, praticamente zero, non basterebbe la produzione istantanea per caricare decentemente (sempre che sia l’UNICA cosa che succhia corrente, quindi no condizionatori, lavatrice, lavastoviglie…) e parlo dell’estate.
          Non parlo di un’area di pannelli piccolina eh, son cmq 12mq.

          Se pensiamo a enormi campi fotovoltaici, la prospettiva è la medesima, ossia la produzione verrebbe quasi totalmente assorbita e poco o nulla finirebbe nelle fantomatiche batterie da “centinaia di KWh” per tamponare le giornate di produzione scarsa o azzerata.

          Change my mind.

          • Anch’io sono nel nord Italia, quasi al confine con la vicina svizzera.
            Impianto da 6kW, ieri, ottima giornata, ha prodotto 15,5kWh, con punta di potenza massima di 3,8kW.
            Non male per essere a gennaio.
            Direi che l’impianto del suo amico ha qualche problema.
            Nel corso dell’anno 2021 ho prodotto complessivamente 8,15MWh, consumandone 7,75.
            Quindi sono ancora in positivo di ben 400kWh. Ero convinto di 600, come detto in altri commenti, mi sono sbagliato e me ne scuso.
            Il mio impianto è la prova che il FV funziona anche al nord, figuriamoci sui tetti delle case in sud Italia, dove l’insolazione è maggiore e per più ore durante la giornata.
            Certo, di notte prelevo energia dalla rete, e la produzione di quella energia è fatta con il 55% da non rinnovabili, ma di giorno immetto energia in rete facendo sì che vengano utilizzate meno fonti fossili per la produzione.
            Facciamo un conto annuale, quante fossili si possono risparmiare facendo così?
            Pian piano che si installeranno pannelli su tutti i tetti disponibili, si ridurrà la dipendenza dalle fossili che rimarranno, forse, per gestire i picchi di richiesta, almeno fino a quando gli accumuli chimici non saranno installati in numero considerevole.

          • Presto significa OGGI per chi può ..
            presto quando le tecnologie matureranno per la massa
            mai sentito parlare di powerwall Tesla
            c’è gente che per “divertimento” ne ha intallati 3 per avere una casa autonoma , che produce più energia di quello che consuma ,auto compresa

            3kW di fotovoltaico costavano 20 milioni di vecchie lire
            oggi costanno 3000 eur , mega inflazione dell’ingresso dell’euro incluse
            vale anche per le batterie al Litio

            non è necessario che gli utenti mettano tutti i pannelli sul proprio tetto
            anche pechè ci sono le città d’arte che non possono,GIUSTAMENTE,essere toccate .
            è stata fatta un’analisi da parte di ENEL che basterebbe lo 0,4% del territorio agricolo lo ZERO virgola QUATTRO percento
            che inoltre potrebbe essere anche compatibile con l’agricoltura
            si chiama
            AGRIVOLTAICO

            personalmente , come ho scritto sopra , trovo per le rinnovabili
            più adatto e logico l’utilizzo dei margini di strade Autostrade,tangenziali e Ferrovie

            perchè non incidono
            sul paesaggio
            sulla fauna
            sull’agricoltura (nemmeno in bene come l’agrivoltaico)

            e hanno un costo logistico molto basso
            inoltre può essere un “pretesto” per contollare e manutenere
            le opere viarie di questo paese
            e prevenire tragedie come quelle del Morandi di Genova

            i miei due centesimi di progresso , non ci crederete , ma è VERAMENTE a buon mercato

            si guardi l’intervista che le ho segnalato se vuol imparare qualcosa
            altrimenti continui pure con rifiutare un futuro migliore
            conservando un presente che mantenuto così come è poterà disastri economici e umani , sempre peggiori di anno in anno
            buon shampo di sabbia

      • Ah, dimenticavo, il nucleare di rinnovabile non ha proprio nulla. nulla.
        Cosa rinnovi?
        Riesci a ricreare l’uranio dalle scorie?

    • Secondo me stai affrontando la problematica con l’approccio sbagliato.
      In Italia consumiamo mediamente 300 TWh di energia, cioè 300 miliardi di kWh, di cui 66 per le case, 125 per l’industria, 100 per il settore terziario (commercio, sanità, illuminazione, istruzione, ecc). Significa che in media ogni giorno consumiamo 820

      I pannelli da 12 metri quadri per 3 kW di potenza hanno sì una produzione incostante, ma hanno una costanza di produzione media annuale pari a 3.000/3.500 kWh a seconda della latitudine-esposizione-ecc del tetto in questione. Se consideriamo solo il lato domestico, significa che coprendo 20 milioni di tetti con 12 mq di pannelli avremmo compensato la produzione attuale residenziale. Le centrali termoelettriche che lavorano di giorno potrebbero ridurre fortemente la loro produzione durante le giornate di sole per 7-8 mesi l’anno e questo significherebbe una bilancia commerciale migliore, minori emissioni di CO2, ecc ecc

      Considera anche 20 milioni di tetti per 12 mq cad. sono semplicemente 247 km quadrati. Per fare un paragone, se coprissimo di pannelli l’estensione della città di Trapani (270 km quadrati) avremmo sufficiente produzione per compensare i consumi di tutte le abitazioni italiane. Niente male, no? Immaginiamo perciò dei campi fotovoltaici dove più rendono (anche in forma di cooperativa, così che chi vive in condominio possa acquistare la propria quota di pannelli che non può installare sulla propria testa e goderne dei vantaggi), e poi sui tetti delle abitazioni, sui capannoni, ed avremmo sufficiente potenza – certamente discontinua – per compensare integralmente i 300 TWh di consumo. Il passo successivo è stoccare quell’energia per non dover spegnere le rinnovabili a favore delle centrali termoelettriche, che non funzionano come un motore benzina di un’auto, e qui viene in aiuto l’eolico ed i sistemi di accumulo. Per esempio il Regno Unito è avanti e con il progetto in Marocco sta portando avanti un impianto solare+eolico+accumulo in grado di garantire l’8-10% della produzione nazionale richiesta. Con un solo impianto. https://xlinks.co/morocco-uk-power-project/ Noi abbiamo molto più sole dell’UK e potremmo sfruttare benissimo il Sud Italia per la creazione di questi nuovi impianti che ci renderebbero facilmente indipendenti. Invece abbiamo fatto il 110% che ha raddoppiato i prezzi dei materiali per cappotti-pannelli-pompe di calore…

    • Come già detto da Nello esistono sistemi di accumulo, da anni ormai, sono vere e proprie batterie, belle grosse come quelle dei veicoli elettrici, da sistemare in garage o altrove.

      Installare oggigiorno i pannelli solari senza installare anche il sistema di accumulo per utilizzare l’energia di notte non ha secondo me più alcun senso.

      Coi pannelli solari va comprato anche la batteria/sistema di accumulo. Scelta obbligata proprio.

      • In realtà non, finché c’è lo scambio sul posto spendere per l’accumulo è un controsenso economico ed ecologico

        • l’accumulo lo usa anche il gestore di rete
          sono decenni che campiamo col nucleare francese
          di notte con quell’energia i francesi non ci fanno nulla
          la vendono a “noi” a basso prezzo , i nostri gestore l’hanno sempre usata per pompare acqua da valle nei bacini in quota
          il bacino idrico è una batteria gravitazionale !!
          per poi rivendere l’energia di giorno a un prezzo migliore ;
          a volte PURE AI FRANCESI !!!
          con l’arrivo MASSICCIO delle auto EV , è probabile che i francesi non avranno più surplus da svenderci
          se noi non lo stostituiamo l’energia francese presto ,con le rinnovabili, entro pochi anni ,burocrazia e politica permettendo ..
          FINIREMO NEI GUAI MOLTO GROSSI !!
          i francesi per via dei costi elevati del nucleare compreranno energia entro pochi anni da Spagna e Portogallo
          Portogallo che nel 2021 è stato il paese dei record con le rinnovabili in Europa

          oltre ai bacini idrici , la rete italiana ha già una certa quantità di accumulo chimico
          inoltre sono in sperimentazione sistemi economici di accumulo mediante la compressione di gas , quella più promettente sembra un paradosso e la compressione di co2

          io penso però che l’accumulo chimico basato su materiali più diffusi e ecosostenibili saranno il futuro prossimo (decenni)
          quelle più promettenti per uso domestico sono gli ioni di sodio
          migliaia di appassionati OGGI in tutto il mondo realizzano batterie stazionarie di qualche decina di kWh con le LiFePo4 importate dalla cina
          presto le sostituiranno con le Na+ , l’elettronica dei bms resterà la stessa visto che le celle Na+ lavorano alle stesse tensioni delle LiFePo4

          per i gestori di rete sono più promettenti le Ferro-Aria , ci hanno investito magnati come Gates Bezos e aziende come ArcelorMittal
          o le batterie a flusso

    • Secondo, in realtà è possibile installare i pannelli anche sul tetto del condominio, ci sono delle norme e ci vuole il consenso degli altri condomini mi pare.

      Ovviamente se in un secondo tempo altri condomini volessero utilizzare anche loro i pannelli solari non so come funziona, se deve essere lasciato spazio libero per tutti o se devi tu condividere i tuoi pannelli, ma comunque si può.

      Va da sé che se la superficie del tetto deve essere suddivisa fra molti condomini non è abbastanza per staccarsi dalla rete elettrica.

      Va bene probabilmente per piccoli condomini, tipo dove vivo io siamo 5 unità abitative, e secondo me così avrebbe ancora senso (sempre con batteria di accumulo).

      Ma poi le rinnovabili mica si limitano alle installazioni casalinghe per Diana. Bisogna un po’ informarsi e interessarsi.

      Ci sono interi campi di pannelli solari. Mai visti? Non ci credo.

      Pare che lei abbia come l’idea che le rinnovabili siano solo installabili in casa, bizzarro.

      Eolico casalingo? Mai visto, ci sta esista pure.

      L’eolico di solito è posto in zone molto ventose o in mare (eolico offshore)

      Quindi niente panico! Nessuno è “schiavo del meteo” ; )

      • Le consiglio di seguire ogni tanto qualche blog sulle energie rinnovabili tipo questo :

        http://www.rinnovabili.it

        E che altro vuol fare la sera a casa oltre leggere quel che succede nel mondo? Io lo faccio ogni santo giorno.

        La conoscenza oggi è pure gratis, a portata di smartphone, quindi non ci sono più scuse.

    • Guadi abbiamo fatto una simulazione reale per il tetto di casa 150 mq abitazione nord Italia, si possono montare fino a 23kwp la produzione annua si traduce in 27000kwh io ne consumo 6000 aggiungi altri 3000 di PDC per un totale di 9000kwh il surplus è il doppio del fabbisogno, quindi energia disponibile per la comunità, se tutti facessimo la nostra parte l’energia elettrica potremmo venderla al estero e guadagnare tutti.

  2. Domanda al volo per chi guida elettrico :

    Quali tempi di ricarica garantisce una colonnina da 50kW?*

    *Spiegazione :
    Ho scaricato l’app ChargeMap e ho potuto verificare che nella città ci sono 0 stazioni di ricarica con potenza di 100 o 350kw.
    Ci sono però 3 stazioni di ricarica con potenza di 50kW.**

    **Premesso che mi serve un punto di vista per chi come me non può ricaricare a casa. E che quindi dovrei usare in modo esclusivo queste colonnine da 50kw, e prospettando tempi di ricarica molto lunghi, cioè superiori alla mezz’ora, e dovendo aspettare sul posto, mi servirebbe un’ autonomia abbastanza grande da limitare questa sfacchinata a 1 max 2 volte alla settimana.

    • 50 kW x un’ora = 50 kWh
      mezz’ora 25kWh
      15 minuti = 12,5 kWh

      il problema è l’auto , per quelle uscite da 2 anni nessun problema PSA VW
      per quelle “anzianotte” , una ricarica veloce , non è un problema , molte di seguito ad andature elevate , può essere un problema
      a batteria calda la leaf carica lenta per protezione
      altre hanno problemi se la batteria è troppo fredda

      ci sono altre app

      per i viaggi prova ABRP
      per le colonnine
      quella più “antica” e si spera aggiornata ,NEXTCHARGE

      • P.S.
        per Tesla 50kW è acqua fresca ,
        ogni auto ha una curva di ricarica , per quelle recenti , 50 kW sono gestiti benissimo
        solo dall’80% in su alcune riducono la potenza in ingesso e aumenta il tempo

        io ho una phev non una bev , ma sono un perito elettronico 😀

      • p.s. del p.s.
        per avere un’idea delle curve di ricarica delle varie auto ,
        spesso cambiano leggermente con gli aggiornamenti dell’auto
        c’è FASNED
        mettete il nome del vostro modello di auto e vi da la curba di ricarica testata dagli utenti

          • Volendo fare un calcolo grossolano, per vivere sereno una 50ina di chilometri al giorno per 6 giorni, più eventuale viaggio nel capoluogo di regione a circa 75 chilometri, cioè 150 andata/ritorno, fanno 300+150=450.

            In questo modo potrei fare una ricarica di 1 ora il sabato durante la spesa + eventuale 1 o 2 ricariche “al volo” di 10/15 minuti in settimana per sicurezza per ulteriori 100 (se 1) o 200 (se 2) chilometri aggiuntivi di sicurezza.

            Forse se po’ fa, e senza stravolgere le mie abitudini 🤔

          • devi tenere anche dell degrado nel tempo
            le batterie attualli , mediamente , perdono il 20% della capacità in 10 anni
            poi c’è anche il freddo , i due mesi invernali , anche lì una perdita sensibile
            fossi in te farei una prova , ne noleggerei una per una settimana e vedrei l’effetto che fa

            io ho preso una phev usata nel 2019 , non c’era l’incentivo e non c’erano le auto che ci sono adesso con batterie da 50 kWh in su ,
            vado in ev tutti i giorni fino a 40 k di inverno ,
            mi irrita usare il termico ,preferisco stare al freddo ,
            averlo saputo ..
            avrei aspettato un anno

          • Nello, sa che non mi torna proprio la curva di ricarica del sito Fastned?
            Ho una foto (per cui sono certo di quello che dico) della mia Model 3 SR+ che al 96% di batteria sta ancora accettando 33 kW di potenza, ad un Supercharger V3 da 250kW. Era Settembre con temperatura esterna 24°, quindi condizioni ottimali (e avevo fatto il preriscaldamento batteria), ma ero partito dal 30% circa. Al 100% (perchè quella volta lì avevo tempo e poi ero curioso) ci è arrivato con 22kW (nel senso che ha retto fino a 22kW in modo molto costante e segnava ancora 99% poi è crollato negli ultimi 30 secondi fino a 2kW per poi concludersi la carica).
            Non che cambi molto, eh…

          • FASTNED è solo una raccolta di curve fatte da utenti ,
            riguardo a Tesla le curve cambiano e sono cambiate anche più volte , con gli aggiornamenti OTA dell’auto

            Model 3 SR poi ..
            oggi Model 3 e basta ;D
            è l’auto che ha usato nel corso del tempo ,batterie di diversi costruttori
            cinesi,giapponesi e di diverse chimiche
            almeno 3 tipi di batterie diverse e almeno due chimiche
            ogni tipo ha la sua curva di ricarica
            la discussione più in voga un anno fa erano le model 3 SR “cinesi” con batterie LFP
            comportamento diverso dalle nmc usate in precedenza
            oggi diventate di serie ,sul modello base ,anche sui modelli prodotti in usa e probabilmente anche quelle che usciranno dalla Giga Berlin

            FASTNED è solo un sito dove ci si può fare un’idea di come grossomodo caricano i vari modelli ..
            oggi come oggi , non mi stuperei che ci siano ,lievi differenze anche tra auto consegnate nel 2020 e quelle consegnate oggi

            il sito può migliorare e diventare più preciso se gli utenti trasmettono le proprie ricariche , se trovate discordanti ..
            altrimenti accontentiamoci del depliant dell’auto
            o cerchiamo su youtube “tipodimacchina charge time ”
            dove è più facile che qualche utente si sia divertito a pubblicare le sue esperienze

            i miei due centesimi

          • occhio che la potenza erogata può dipendere anche dalla rete elettrica/ colonnina
            soprattutto per quelle più potenti , è facile che la potenza erogata venga ridotta se ci sono molte macchine collegate alla colonnina e/o nel piazzale

          • @Nello
            Si, si, certo, in realtà esistono tante varianti di Tesla… la mia è una LFP
            Tesla è molto avara di informazioni su questo proprio perchè si riserva di cambiare la chimica a suo piacimento.
            L’ho comprata da 50kWh netti e dopo alcuni mesi me l’hanno alzata a 52,5 kWh, per dire… con un aggiornamento OTA. Poi hanno migliorato la curva di ricarica a freddo, ma hanno peggiorato la rigenerativa, poi l’hanno rimigliorata, a freddo.
            Ogni mesetto arrivano novità… non ci si sta dietro!

            Grazie per il sito, non lo conoscevo.

          • @Nello
            Magari le stazioni di ricarica Fastned arrivassero anche in Italia, io che seguo su YouTube “FullyCharged” conosco le fantastiche stazioni di Fastned da alcuni anni.

            Purtroppo in Italia non sono sbarcati, ultimamente sono invece sbarcati in Francia.

            Ritengo che il sistema Fastned abbia successo per 2 ragioni :

            1) si può pagare con la carta di credito se non vado errato

            2) la più importante, hanno ampi tetti come le stazioni di servizio tradizionali (in più però hanno pannelli solari) che rendono le stazioni visibili anche da lontano.

            La critica maggiore che faccio infatti agli altri operatori è che sono poco facilmente individuabili da lontano. Senza app non le vedi.

            E poi comunque un tetto è comodo per non prendere acqua o sole cocente d’estate.

            Go Fastned Go!

            @GiulioB

            Ritieniti fortunato ad avere una batteria LFP [Litio Ferro Fosfato (Phosphate)] sono enormemente più sicure e non esplodono nemmeno se le torturi, e pazienza se hanno un po’ meno densità energetica.

            LFP tutta la vita (costano pure meno)

            No LFP no party!

          • @EVFanatic
            Sono ben contento, infatti, mi spiace solo che reggono male il freddo (sotto gli 8° la rigenerativa si riduce) ma ben contento che la batteria gradisca la carica completa senza degrado, anzi, ti chiedono di farla ALMENO una volta alla settimana: è come avere il 20% in più di capacità. Autoscarica inesistente. Ho letto di persone che hanno dovuto lasciarla ferma 3 settimane, l’hanno prima “spenta” (si, una Tesla si può mandare in deep sleep, spegne tutto tranne il modem LTE e il bluetooth e rimane in attesa di un Wake On Lan da uno dei due canali – o dalla chiave RFID in locale) e al ritorno la batteria aveva perso lo 0%, complice anche la temperatura “normale” (se fossero stati sottozero, ogni tanto avrebbe riscaldato la batteria).
            E posso sventolare in faccia ai soliti detrattori che io di cobalto ne ho zero.

            Relativamente alle colonnine: per assurdo anche i TeslaCharger sono “imboscati” nei cortili di alberghi e ristoranti e a volte si fanno fatica a trovare, non ci sono mai cartelli, entri in un cortile e poi vai a vista!

  3. Sono ingenuo o si potrebbe incominciare a “obbligare” abitazioni e imprese a installare fotovoltaico sui tetti, magari con qualche carotina tipo detrazioni?

    • C’è già la detrazione del 50%.
      Non bastava, hanno fatto il 110%.
      Se dovesse servire altro, la carotona dovrebbe spingere da dietro.

      • È solo una mia idea, ma con il 110% e relativo aumento dei prezzi alla fine lo Stato finanzia sì tanto ma in termini di potenza installata – kWh di accumulo spende un mare di soldi? Mi sta sembrando un intervento poco efficiente, con il doppio rischio che dopo 3 anni di prezzi gonfiati questi non torneranno più indietro…

        • Che i massimali siano altissimi, lo penso anch’io sin da quando è uscito il decreto.
          Però l’intenzione è buona, ovvero smuovere il mercato e cominciare a rendere più efficienti gli edifici.
          Più efficienza, vuol dire meno consumi, quindi meno energia.
          E spostare i riscaldamenti e gli spostamenti dai combustibili liquidi/gassosi all’elettrico permette di poterlo autoprodurre.
          Considerato che il 55% dell’energia elettrica che consumiamo la importiamo, ha un senso.

          • Per la precisione importiamo meno del 10% dell’energia elettrica che consumiamo

          • Sig. Massimo, ha ragione, si è trattato di un errore non visto e non capisco come quel cretino di un t9 abbia corretto. In origine era “non rinnovabile”.
            Mi scuso ancora.

        • Conviene a tutti perché pagare salatissime multe per CO2 meglio investire quei saldi in efficentamento, oltretutto se arrivano dal Europa meglio il recovery Planl deve anche a questo

          • Massimo Degli Esposti 17 Gennaio 2022 at 22:09
            Si Massimo ma importiamo gas e non poco.
            Quindi intento del 110% è quello di installare PDC così oltre ad essere più efficiente delle caldaie a gas si elimina il gas e si predilige elettrico, in modo da ridurre il fabbisogno del gas che acquistiamo dal estero e dai prezzi che continuano a schizzare verso l’alto

          • Nulla da dire sull’efficacia del superbonus 110%. La prima fonte di energia rinnovabile è il risparmio di energia.

  4. Un paese come l’Italia installa meno fotovoltaico che la Germania.

    Non me ne capacito.

    Anche se i prezzi dei pannelli (+accumulo) non sono ancora scesi quanto sperato.

    Anni fa immaginavo che li avremmo potuti comprare nei vari brico-qualcosa o in promozione negli iper con finanziamento a tasso zero, come un articolo qualsiasi. E invece…

    Che illuso.

    • si comprano nei brico ..
      ci sono pannelli arrotolabili per campeggiatori con lampade led ricaricabili e caricabatterie per cellulari

      oggi un impianto da 3 kw costa meno di 3000 euro di materiale , batterie a parte
      5 anni fa costavano il doppio
      15 anni fa 4 volte tanto

  5. In Puglia e in prevalenza la Daunia si è fatto scempio del territorio con fotovoltaico selvaggio ed Eolico selvaggio . Ho censito circa 1300 rotori guardando Google Earth . Ora nessuno ha pensato di utilizzare le pendici del Gargano per installare il PV . Sotto Rignano Garganico fino alla pianura starebbe bene il ultrà Mega impianto senza occupare terreno utile agricolo come si è fatto finora . Guardate e pensateci .

    • Nucleare (fissione) no (giustamente).
      Petrolio no (ancora più giustamente)
      Carbone no.
      Fotovoltaico no.

      Avete rotto voi del deturpamento dei pannelli solari.

      Fate una bella cosa, voi che avete la bacchetta magica auto-assumetevi al ministero e fate come Gesù, la moltiplicazione dei watt gratis.

      I pannelli solari non deturpano un bel nulla, e punto, fine delle discussione per quanto mi riguarda. Io li trovo bellissimi. Anzi, noni trovo, lo sono e basta.

      Non vuole deturpare il panorama? Inizi lei allora a sganciarsi dalla rete elettrica, si scaldi col fuoco e illumini la casa con le candele. Rinunci al frigorifero e alla lavatrice, magari ha tempo per lavare al lavatoio per varie ore come faceva mia nonna, e invece se ne sta a usare watt e watt prodotta da chissà cosa no? a cominciare dai watt di energia che servono a commentare su internet contro i pannelli solari che le possono dare quei watt senza inquinare.

      Un po’ di senso della misura e pudore no?

      • Ma il top dei top sono quelli che rompono le palle per le pale eoliche off shore a 10 o 20 miglia! Gli direi, se non fosse un problema di tutti, tenetevi il carbone allora e smettete di rompere il caxxo. Siamo circondati dal mare, potremo avere tante di quelle pale eoliche da esportare in tutti i paesi circostanti e invece…..qui deturpano il paesaggio ai bagnanti, la fanno rumore, qua non va bene la nemmeno….certe volte anche gli amministratori locali passano il segno con queste proteste senza senso: allora tenetevi il carbone così intossichiamo anche i turisti, oppure le isole che hanno corrente con i generatori diesel giusto per accendere le lampadine e lasciano impianti fotovoltaici scollegati perchè è fallita l’azienda che li ha installati: roba da italietta.

    • Facci capire Damiano: in he modo è stato fatto scempio del territorio? Chi ha dato le autorizzazioni? Lo divo per capire, senza alcuno spirito polemico.

  6. Con il caro energia lo stato aiuterà le aziende a pagare le bollette a fondo perduto. Non sarebbe meglio incentivare o addirittura pagare totalmente (tramite sconto dale tasse) alle aziende l’impianto fotovoltaico. Così le aziende avrebbero un aiuto strutturale e duraturo nel diminuire le loro bollette, mentre lo stato, avendolo regalato gli impianti, si terrebbe tutta l’energia prodotta in eccedenza…. Pensare che spinta al risparmio energetico sarebbe

    • Ci sono già da qualche anno, è che a molte aziende non frega un c@z perché non puntalo al green e di conseguenza non si informano e non investono e poi si lamentano.

      • secondo me non è questione di non puntare al green, è proprio proprio ignoranza:
        se quelle stesse aziende fossero almeno parzialmente indipendenti a livello elettrico grazie al fotovoltaico
        il problema del caro bollette sarebbe per loro parzialmente risolto.

        ma niente: è che sono abituate a pensare a domattina, e basta, tanto sanno che qualche politico accondiscendente lo troveranno sempre
        come quel senatore, molto noto nella mia zona (cuneo) che stamattina su sito di news locali molto conosciuto si spertica in elogi del nucleare e sulla sua necessità.
        il senatore è ampiamente over 60, peraltro: cosa.volete che gli interessino i rischi connessi, i tempi di costruzione, i costi di mantenimento, il costo dell’uranio, quand’anche cominciassimo oggi col nucleare ci sarebbe tutto il tempo per lui per non doversene più noccupare e non dover render conto di quel che afferma

  7. Esatto già pensare che le colonnine sono sprovviste di coperture che oltre che comodo per non bagnarsi sarebbero utili per alloggiarci sopra dei pannelli!credo che i siti che hanno utilizzato per questi investimenti fossero liberi da altri utilizzi quindi non vada a colpire il settore alimentare!

  8. Auto elettriche
    Strade elettriche
    Tangenziali elettriche
    Ferrovie elettriche

    entro 3 anni !!
    altro che terra dei cachi

    • Corea del Sud, ci andai nel 2013, quanti ricordi, quei campi gialli con quelle costruzioni di colore blu.

      E poi la pulizia e la sicurezza nelle città, metro pulitissima e col 4G+ già allora, il cassiere che viene col tablet per farti strisciare la carta di credito senza che tu vada da lui, e tante altre chicche, uno choc culturale.

      Ma la campagna (vista dal treno veloce KTX) me la ricordo ancora molto bene proprio come si vede nel video. E poi gli abeti (o pini, non so niente di botanica) altissimi.

      • io in Corea non ci sono mai stato
        ma penso che le idee semplici , siano le più valide
        queto tipo di campi fotovoltaici lineari lungo strade e ferrovie , sono l’ideale secondo me

        hanno bassissimo :
        impatto ambientale
        impatto paesaggistico
        impatto sull’agricoltura
        imppatto sulla fauna selvatica

        inoltre hanno costi logistici irrisori

        nelle tangenziali come l’esempio , immagino il Grande Raccordo Anulare di Roma ..
        la pista ciclabile COPERTA che unisce le periferie ..
        è OMAGGIO !!

        i miei due centesimi di razionalità
        P.S.
        impianti così lungo Autostrade e Ferrovie
        potrebbero essere un occasione per controllarne lo stato delle opere e fare manutenzione straordinarie
        per evitare tragedie come quella del Morandi di Genova

  9. Ottimo, ma prima di andare a coprire i campi che potrebbero produrre cibo, non si potrebbe prevedere tutti i parcheggi strade e autostrade piazzali, i tetti delle case e dei capannoni dovrebbero esser già tutti coperti ma purtroppo non è così.

      • I pannelli a casa penso che una bella fetta di popolazione se lo possa permettere!non sono cifre inarrivabili!

      • Tra un pò li regalerà lo stato come sta già facendo con il Superbonus 110, a patto di cedere gratis l’eccedenza.
        Se come Italia dovremo installare 7-8 Giga watt di potenza rinnovabile dovranno battere tutte le strade, compreso agevolare pensantemente l’installazione di FV con accumulo c/o i privati.

        • Ho un “bellissimo” magazzino di 230 mq, le lascio immaginare il tetto. Non avendo particolare necessità “energetiche” in quel luogo, tipo che non devo mica tenere al caldo le cose che ci tengo dentro siano esse di lavoro siano esse mie personali, al momento mi guardo bene dal spendere anche solo €1. Ma se le cose dovessero andare come dice lei, li aspetto al varco. Ma che proprio non vedo l’ora, sarò il primo adire di sì!

        • Non so, a me pare che tutte le mosse fin qui fatte portino alla conservazione del mercato dell’energia, sotto qualsiasi forma, nelle mani di pochi grossi gruppi di multinazionali.
          Renderanno difficoltoso e costoso per i singoli cittadini rendermi in parte autonomi e poi agevoleranno e foraggeranno le grosse società energetiche.
          Sarei contento di sbagliarmi, naturalmente.

          • Forse lei si è perso il superbii US 110%. Ma anche la detrazione del 50% per il FV ed il 65% per le PdC.
            Quando ho voluto installare il mio FV, non ho trovato grossi impedimenti. E nell’anno 2021 ha prodotto 600kWh più di quelli che ho usato.

        • “Lo stato li regalerà” traduzione tanti “sfigati” pagheranno per pochi privilegiati, ecco penso che così suoni più realistica la cosa. Tutti col braccino corto in attesa che lo stato “regali”, se ho una proprietà e la valorizzo è giusto che caccio dei soldi , è ovvio che con questa mentalità (regalie di stato) tanto lontano non andremo … e certo sono green con il portafoglio degli altri (traduzione di un altro detto più conosciuto).

      • Lo stato con il recovery Planl che ha rifinanziato il superbonus 110% così facendo non si dipende più dagli altri non si pagano le mega multe per la CO2 prodotta e ci guadagna tutta la collettività.
        L’importante è fare perché stra qui a piangerci addosso non porta a nulla, il oltre la sovrapproduzione finisce alla collettività che non ha spazio sufficiente per montare impianto fotovoltaico, quindi alla fine dei conti è un guadagno per tutti

      • Per esempio lo Stato (sconto fiscale del 50%) o con il Superbonus del 110% se nel quadro di un efficientamento complessivo degli edifici. Basta informarsi

        • Salvo che le cose non siano cambiate in questi ultimissimi giorni, purtroppo la categoria catastale C ( e cioè la stragrande maggioranza dei capannoni e degli edifici produttivi) non può beneficiare del superbonus. Mannaggia. Il mio capannone è un c/3. Di nuovo mannaggia.

          • Ci sono già per i capannoni e non 110% ma di più, ora non seguo in azienda ma da noi stanno facendo grossi investimenti per il green oltre alla 4.0 e alle certificazioni ambientali.

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