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Nucleare 1/ Governo e operatori vogliono costruire fino a 20 “mini” centrali

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Governo e operatori hanno un obiettivo: costruire fino a 20 mini centrali nucleari con la nuova tecnologia “modulare” entro il 2050. Potrebbero coprire fino al 10% della domanda di energia, per un costo complessivo di 50 miliardi di euro, accompagnando così le rinnovabili nella transizione energetica.

Saranno di piccole dimensioni, costeranno anche meno, avranno una potenza ridotta rispetto agli impianti tradizionali, ma sono pur sempre centrali nucleari. E il governo, assieme agli operatori e alle società di settore, ne vorrebbero costruire una ventina.

Fin dalle sue prime battute dopo le elezioni che hanno portato la coalizione di destra al potere, il governo Meloni ha annunciato tra i suoi obiettivi il ritorno del nucleare in Italia, giustificandolo con il fatto che “le rinnovabili da sole non potranno sostituire i fossili“.

governo centrali nucleari
Un reattore SRM durante il trasporto.

La tecnologia degli Small (o Advanced) Modular Reactor

Lo vuole fare non costruendo impianti tradizionali, per intenderci con reattori superiori ai 600 megawatt di potenza istallata, ma con mini-centrali che sfruttano la tecnologia SMR o Amr.

Il primo acronimo sta per Small Modular Reactor, nel secondo Advanced Modular Reactor nel caso di reattori di quarta generazione. Si tratta di impianti più piccoli con reattori che hanno potenza compresa tra 100 e 450 megawatt, per cui si possono anche “modulare”. E, a detta dei sostenitori di questa tecnologia in via di sperimentazione, presentano una serie di vantaggi.

Il progetto SRM di Westinghouse

Il governo Meloni spinge sul ritorno all’atomo: ecco i vantaggi delle mini centrali nucleari

Ma quali? La risposta è arrivata anche in questi giorni dal Forum di Cernobbio, dove è stato presentato uno studio da parte di Edison, Ansaldo Nucleare e Teha Group. Le mini centrali possono produrre “energia decarbonizzata, programmabile e modulabile“.

Inoltre, “la  modularità riduce i tempi ed i costi di costruzione, la sicurezza è rafforzata, la scala dimensionale minimizza consumo idrico e del suolo“.

Lo studio rivela anche gli obiettivi comuni di governo e operatori sulle centrali nucleari, che – per la cronaca – hanno già avuto l’endorsement del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. Nonché dalla platea del Forum di Cernobbio: imprenditori, manager, finanzieri, consulenti presenti per l’83% si sono detti favorevoli al ritorno del nucleare.

“Impatto economico di 50 miliardi”

Ma torniamo allo studio presentato da Edison (società privata), Ansaldo Nucleare (società a controllo governativo) e da Teha Group (la società di consulenza che organizza Cernobbio).

Il report parla di almeno “20 impianti small modular reactor/advanced reactor che possano soddisfare circa il 10% della domanda elettrica al 2050“. Saranno in grado di “abilitare un impatto economico superiore a 50 miliardi di euro (circa il 2,5% del pil italiano del 2023) attivando fino a 117mila occupati diretti, indiretti e indotti dal 2030-35 al 2050“.

Ministro ambiente
Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.

Il governo non parla di costi dell’energia e dei tempi: ma la nuova tecnologia non sarà pronta prima del 2030

A Cernobbio, il progetto è venuto allo scoperto. E’ stato uno dei punti chiave dell’intervento del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto:Siamo un paese che ha esperienza e conoscenza. Credo che ci siano le condizioni per avere un player nazionale del nucleare, naturalmente aperto” ai privati.

Peccato che nessuno parli di tre aspetti quanto meno controversi. Il primo riguarda i costi per gli utenti: l’energia nucleare, secondo gli ultimi studi costa almeno il doppio dell’energia rinnovabile. In pratica, serviranno contributi pubblici.

Poi c’è la questione dei tempi. Come si vede dallo studio l’impatto sul Pil si avrà a partire dal 2030, prima difficilmente partiranno i cantieri. Sempre che partano, visto che non c’è ancora un progetto “industriale” in nessun Paese del mondo sul nucleare modulare. E anche i più ottimisti parlano del primo reattore non prima del 2030.

E siccome “il veleno sta nella coda”, bisognerebbe anche sapere dove saranno individuati i siti: ma un Paese che non vuole pale eoliche vorrà 20 nuove centrali nucleari, per quanto “mini?

Rinvio per le colonnine nei distributori

Nonostante questo sia risaputo, le operazioni di “marketing” per spingere sul ritorno del nucleare in Italia si stanno moltiplicando. I ministri del governo Meloni, come abbiamo visto, ne sono i primi ambasciatori.

Qualche giorno prima di Pichetto a Cernobbio, era intervenuto il ministro delle Imprese Adolfo Urso. Ha annunciato la riforma della rete dei distributori, dove si prevede la realizzazione di colonnine per la ricarica elettrica in tutte le stazioni di servizio.

Per anticipare le polemiche sui costi della ricarica, Urso ha garantito che il prezzo alla colonnina calerà sicuramente, non appena l’Italia costruirà le nuove centrali nucleari con la tecnologia modulare. Quindi se va bene non prima di 6-7 anni. 

Per la cronaca, il provvedimento è stato precipitosamente ritirato in Consiglio dei ministri per le proteste del sindacato dei gestori degli impianti, secondo i quali favorirebbe solo le grandi imprese petrolifere. Sicuramente una bella partenza…

LEGGI ANCHE e guarda il VIDEO: La missione impossibile del ritorno al nucleare

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59 COMMENTI

  1. A tutti coloro che dicono: “il nucleare costa troppo, l’energia prodotta col nucleare costa troppo”, consiglio di guardarsi questo video: https://www.youtube.com/watch?v=v4NS8wAi9J0&t=3s
    Sono 23 minuti in cui vengono riassunte tutte le risposte ai quesiti più comuni sul nucleare (costo, sicurezza, tempistiche, ecc.)

    Per chi fosse pigro: costruire centrali nucleari costa, si, l’energia nucleare costa, si, ma abbassa il prezzo dell’energia in bolletta. Incredibile, vero? Eppure è così: il beneficio per i cittadini è un prezzo dell’energia più basso, perché il nucleare funge “da batteria” quando la domanda di energia elettrica è alta e le altre fonti rinnovabili non riescono a soddisfarla, evitando dei picchi di costo nei momenti in cui non c’è sole e non c’è vento.

    Viva il nucleare, viva le rinnovabili. Sogno un paese che non lotta pro o contro una tecnologia, ma che pensa a come utilizzare al meglio le tecnologie esistenti per ridurre gli inquinanti clima alteranti e a ridurre il prezzo dell’energia in bolletta.

  2. Stanno facendo un nuovo ponte sullo stretto. Intanto cominciano a spendere soldi da dare agli amici degli amici. Fra 20 / 30 anni non sarà stato fatto nulla ma i soldi saranno andati dove volevano loro.

  3. Buongiorno vogliono produrre centrali nucleari tradizionali ora perché quando arriveranno le centrali a fusione 10-15 anni dovranno buttare tutti i progetti, inoltre non dicono dove prendono il combustibile la Francia ha miniere in africa l’Italia sarà dipendete da qualcuno non è bastato il gas? il vento ed il sole sono gratis e sono di tutti.

    • Mi piace il tuo ottimismo!
      Invidio profondamente la tua fiducia nel fatto che entro 15 anni arriveranno le centrali a fusione

  4. Urso (a Cernobbio): “Stiamo lavorando ad una Newco italiana con partnership tecnologica straniera per costruire reattori nucleari in Italia”

    Newco + Necleare

    Mettete insieme le parole e risolvete il dilemma. La famosa società che stanno “preparando” per spillarci i nostri soldi davanti agli occhi.

  5. Essendo di per se un fallimento prima ancora di iniziare ovviamente trova in prima fila un paese fallito governato da falliti

  6. Finalmente hanno inventato i reattori SMR che producono benzina/gasolio. Perché a 70.000 auto/anno e con le colonnine a 80cent a KWh le HPC non credo serviranno per BEV queste centrali.

  7. La questione è sempre politica, ed è l’incapacità di costruire grandi infrastrutture, assieme all’impatto ambientale usato come clava per impedire lo sviluppo economico, produzione di energia in primis che è la base di tutto il resto.
    Le dighe no, perché interrompono il flusso di nutrienti a valle e sconvolgono gli ecosistemi. Quando saltano, poi, è disastro vero.
    Le centrali termiche sono il peggio, ma la parte maggiore dei danni è diluita nel tempo e paradossalmente la gente non se ne accorge.
    Le rinnovabili intermittenti hanno un effetto caotico sulla rete elettrica, ma tanto è materia per specialisti e noi guardiamo solo il LCOE. E gli accumuli comunque non li vogliamo.
    Le centrali nucleari neanche a parlarne.
    Eppure dal punto di vista tecnico nucleare come baseload e rinnovabili+ accumuli per il resto sono uno scenario relativamente semplice. La Francia ha decarbonizzato la produzione di elettricità in una decina d’anni negli anni ’80. Si può fare anche ora.
    I sussidi? Perché, le rinnovabili non sono sussidiate? Il mio fotovoltaico è stato ampiamente pagato dai contribuenti. Togliamo tutto, mettiamo una tassa sulla CO2, anche in fase di produzione dell’impianto, e vediamo cosa resta in piedi.

  8. Al momento si progetti di reattori nucleari SMR c’è ne sono tantissimi, solo due paesi al mondo al momento hanno reattori SMR realizzati, installati e in esercizio e sono la Russia e la Cina. Fondamentale i reattori nucleari SMR li possiamo paragonare, per dimensioni e potenza, ai reattori nucleari militari delle navi o sommergibili a propulsione nucleare.

      • Io sono curioso di sapere con 50 miliardi
        Quanto geotermico e quanto biogas si potrebbe produrre, visto che l unico vantaggio dell atomo è la produzione costante, anche se gli accumoli servirebbero anche alle centrali nucleari

        • poi 50 non è il costo, ma secondo loro sarebbero le ricadute sull’indotto; il comunicato è scritto in forma ambigua per far pensare che sia il costo, sono i metodi da pubblicitari perecottari

          il costo lo stimerei 220-260 miliardi, per 8 GW effettivi ( 11 GW nominali) per coprire 10% del mix del 2050

          tante altre scelte sono molto meglio, ottimo anche potenziare la produzione biogas e geotermico (in evoluzione, pare si riprenderà a fare nuove installazioni)

    • Già detto: compriamo Ottobre Rosso, lo ancoriamo in porto a Voltri e col reattore ci illuminiamo la Lanterna e pure Genova valà. 🤭

  9. È da quando leggo Vaielettrico e commento che sostengo che ci sia una guerra tra lobby del petrolio e quella del nucleare.
    A nessuno industriale frega nulla dei cambiamenti climatici e dell’aria che si respira, a loro interessano i soldi.
    L’Europa che puntava sulle elettriche, sulla eliminazione delle caldaie a gas e dei fornelli per cucinare con la fiamma per sostituirlo con quelli a induzione usa l’ambiente come scusa per poi costruire centrali nucleari.
    E le faranno, statene certi, basterà staccarci la corrente un paio di ore al giorno lamentando chissà quali problemi e glielo permetteremo perché senza elettricità siamo incapaci di vivere

    • In realtà la lobby del petrolio e quella del nucleare vanno a braccetto. Le lobby che sono in guerra oggi sono quelle della old economy contro quella della new economy, e siccome il petrolio è un fattore di rischio per la prosperità economica futura la new economy sogna di liberarsi della old economy.
      Come in tutte le guerre tra una generazione e l’altra la vincita della nuova generazione è scontata ma nel frattempo saranno botte da orbi.

    • -L’Europa che puntava sulle elettriche, sulla eliminazione delle caldaie a gas e dei fornelli per cucinare con la fiamma per sostituirlo con quelli a induzione usa l’ambiente come scusa per poi costruire centrali nucleari.-

      Lo vado ripetendo da anni. 😉

        • Non ho detto che il destino è per forza quello, ma vedrai che ci proveranno di sicuro. Chiaramente a spese del pubblico/degli stati. E vorranno anche essere ricordati come i salvatori della patria o simili.

          Del resto, a saper e voler leggere fra le righe, lo dice a chiare lettere anche l’articolo del carissimo Vittorio Milani: ad oggi, senza nucleare, per decarbonizzare l’ultimo 10-15% in tempi rapidi tipo 2050, bisogna fare i salti mortali tripli e lanciarsi in una “decrescita” che potrebbe essere diversamente felice.
          Il resto vien da sè.

          • Stanno arrivando il secondo e il terzo pezzo di Milani che ti spiegheranno come “salti mortali e decrescita felice” che non siano affatto necessari. Chiamiamoli piuttosto investimenti intelligenti. Non mi pare che il nostro governo sia su questa strada. Ma Germania, Spagna, Portogallo, Regno Unito e perfino la Francia sì.

          • Il problema è che con il nucleare non ci puoi coprire l’ultimo 15%, al massimo ci copri il primo 10-15 % che ormai è già abbondantemente coperto dalle rinnovabili.

          • L’Italia è un paese che, indipendentemente dal colore del governo, rifiuta categoricamente di essere moderno. Quindi non mi aspetto niente di buono a prescindere.
            Attendo con curiosità la seconda puntata.

          • -Il problema è che…-

            …che voi non capite che io non faccio il tifo per il nucleare, ma che so perfettamente come ragionano i “farabutti”. 🤣🤣🤣

          • a livello di pubblicazioni scientifiche, quasi tutti gli scenari prevedono che al 2050 avremo mix 100% rinnovabili

            l’articolo che citi illustra un modello Aspo che testava l’effetto di parametri datati ( scenario rinnovabili “RSE 2050” per l’italia), per es. escludeva l’eolico off-shore e le pompe di calore

            aggiornando i parametri, la stessa simulazione, secondo Ing Marco Giusti (anche lui di Aspo), fornisce 650 TWh annui, con cui copre 550 TWh di consumi e circa 20 TWh netti di accumulo stagionale, cioè un residuo del 4%

            Aspo sostiene che quel residuo conviene farlo con la filiera dell idrogeneo verde, da cui fare metano verde da stoccare e poi bruciare in centrali termiche a ciclo Allam, che catturano naturalmente la Co2 (letteralmente non hanno il camino dei fumi) realizzando un ciclo della Co2 chiuso, senza svenarsi economicamente in sistemi di cattura della Co2

            e anche questa previsione è acerba e verrà superata, quasi ogni anno si trovano soluzioni migliori o migliora l’efficenza di qualcosa già noto; o anche Aspo potrebbe aver sottostimato il ruolo futuro del biometano (che va fatto per forza per limitare le emissioni del settore agricolo) o dello sviluppo (Hyper-grid) dei collegamenti tra gli Stati europei (nella simulazione usarono solo la portata degli elettrodotti dell’epoca)

  10. altra bufala è che possano modulare la potenza,
    non possono velocemente e non conviene neppure a livello di costi

    li chiamano modulari perché nella fiaba di Memole vorrebbero produrli con parti prefabbricati e affiancarne tanti piccoli (moduli) in ogni centrali; era l’idea della Centarle di Vogtle in Georgia (4 moduli, cioè 4 reattori) ma è stata un fiasco

    Westinghose sezione America ha dichiarato fallimento durante le cause civili intestategli per la lievitazione dei costi di costruzione dei sui impianti modulari

    Ora arriva Ansaldo, che ha seguito i progetti ed è assegnataria dei diritti di vendita in Europa, e questa “sola” c’è la vuole rivendere a noi, che simpatia questi “prenditori”

  11. E le scorie?

    In fondo al Mediterraneo,

    oppure,

    in qualche sfortunato paese africano.

    Paese africano dove poi faranno ammazzare qualche giornalista che ha scoperto troppo.

    • o più probabilmente in un deposito dedicato, visto che non sono più gli anni ’60 e la filiera è controllatissima da enti internazionali

  12. Nel paese dove la gente protesta per un pannello sul tetto, o su terreni abbandonati, o per una pala eolica figurarsi quanti anni ci vorranno per trovare i siti che accettano il nucleare e soprattutto i depositi delle scorie (si, anche i piccoli reattori lasciano scorie radioattive per migliaia di anni). Oppure li mettiamo sui treni come accade ancora oggi per quelle ospedaliere ? Su dai, è solo propaganda per giustificare il mantenimento del monopolio statale su gas e benzinee magari qualche bella mazzetta sui progetti relativi ( come è stato per il Mose ..ma vedrete che anche il ponte sullo stretto ci darà grandi soddisfazioni a riguardo)..

    • sono d’accordissimo con te,non puo abbattere un albero marcio figurati trovare un sito per 1 centrale..mi viene da ridere

  13. ahh ci volevano i piccoli reattori modulari, il futuro del nucleare… di 10 anni fa:

    https://arstechnica.com/science/2023/11/first-planned-small-nuclear-reactor-plant-in-the-us-has-been-canceled/

    https://undark.org/2023/07/20/the-big-problem-with-small-nuclear-reactors/

    https://news.stanford.edu/stories/2022/05/small-modular-reactors-produce-high-levels-nuclear-waste

    https://ieefa.org/resources/small-modular-reactors-still-too-expensive-too-slow-and-too-risky

    poi si parla di 2050 (tempo verosimile per avere i primi reattori online, al di là dei proclami), per puntare su una tecnologia non comprovata a questo punto potevano puntare sui piccoli reattori a fusione (su cui tanti stanno scommettendo), facevano più bella figura

  14. Gli SMR sono già un fallimento e pare che si tratti di un esperimento fallito, quindi non si farà nemmeno in Italia. Le colonnine nei distributori, oggettivamente, le può costruire solo chi della mobilità elettrica non ha capito davvero nulla.

  15. Grossa truffa a debito pubblico
    Grossa sottostima dei costi
    Grossa sottostima della tempistica

    50 miliardi non basterebbero neanche a fare i depliant,
    ma intanto ingrasserebbero contratti con penali di rescissione

    non viene indicata la potenza in GW complessiva,
    che permetterebbe di sbufalare la stima dei costi

    ==== confronto costi x KWh cosi evitiamo la fuffa

    — 2-9 cents/kwh rinnovabili
    (ma in italia aggravio +30% per ostacoli autorizzazioni)
    — 9-13 cents/kwh metano (prezzi europa)
    — 15-23 cents/kwh reattori nucl. grandi (usi civili)
    — 23-60 cents/kwh reattori piccoli SMR (usi militari)

    ==== furbetti di ansaldo

    reattori SMR non sono proponibili in ambito civile, e ipotetici “nuovi” modelli che per magia fossero meno costosi da quanto già noto, avrebbero un tempo di sviluppo e test di 20-25 anni prima di essere commerciabilizzabili

    sono i soliti proclami da venditori per far credere che ci sia qualcosa di “nuovo” “magicamente” con tempi brevi e costi bassi dei reattori “vecchi” che già hanno deluso

    che io sappia Ansaldo punta a moltiplicare il fatturato (vista intervista recente al suo AD) saltando in groppa alla frode rivendendo come intermediario i comuni reattori da 1 GW di derivazione Westinghouse

    sono reattori non piccoli, ma in teoria li definiscono “modulari” (in parte sono prefabricati in fabbrica), eppure in America per installarne 2 in Georgia presso la centrale di Vogtle, rettori 3 e 4 :

    – ci hanno messo dal 2009 al 2024, sono 16 anni in un sito facile,
    facile perchè nel sito c’era già una centrale a cui hanno aggiunti altri 2 reattori

    – in tale periodo hanno speso 34 miliardi di dollari per installare questi 1,6 GW effettivi ( 1+1 GW nominali), da rivalutare all’inflazione di oggi, e a cui aggiungere poi i costi di gestione e la rata finale per lo smantellamento e gestione scorie

  16. Io non capisco perché installare reattori smr per non consumare più fonti fossili. Ok, bene che non si voglia più bruciare petrolio. Però a questo punto perché non usare le fonti rinnovabili ed i sistemi di accumulo che sono tecnologie già collaudate e disponibili? Intanto non si andrebbe in contrasto coi referendum no atomo. E credo che fra convincere una popolazione a farsi installare dietro casa quattro pale eoliche o una centrale nucleare non ci sia dubbio su chi vincerebbe. Poi resta il fatto che l’italiano medio abbocca a tutte le stupidaggini che TV e social gli propinano e quindi nascono i comitati no a tutto. Ho già visto no alle pale eoliche perché deturpano l’ambiente, disturbano l’ uccello padulo, creano problemi ai Canadair , deviano le falde acquifere ed altre amenità. No a piccole centrali idroelettriche perché il Vajont… quando qui vicino a me i francesi nella valle del Roja ne hanno parecchie che usano tranquillamente e non hanno nessun impatto visivo e non creano nessun pericolo. No ai pannelli FV perché consumano il suolo – invece le colate di cemento dei mega centri commerciali no – poi con l’effetto albedo riscaldano l’aria, poi non si possono smaltire a fine vita ecc. No a sistemi di accumulo nei container, neppure se interrati perché … Boh ??? E via dicendo. A questo punto? Facciamo il nucleare? Dove? A che costi? In che tempi? E le scorie? Tutti gli italiani sono d’accordo? Continuiamo a bruciare gas ? Preso dove? Dal rigassificatore sulle navi? Oppure un po’ di carbone? E comunque paghiamo la corrente il doppio degli altri pur avendo contatori con potenze installate ridicole. Sinceramente sono soddisfatto di avere scelto di installare i miei 5,6 kW di fotovoltaico con 10,4 kWh di accumulo, se poi si degnassero dopo 3 mesi di darmi l’ok per la connessione alla rete (per fortuna 2 kW sono già connessi dal 2008) potrei sfruttare anche il benedetto scambio sul posto a vantaggio non solo mio ma di tutti in quanto in certi momenti con batteria carica ( non potendo immettere in rete è in modalita stand alone) ho produzione di 300 W ( solo per i consumi domestici) quando potrei produrre 5 kW e darli alla rete. Ma siamo in Italia, calma e gesso…il riscaldamento globale ringrazia

    • “Che cos’è Matrix? È controllo. Matrix è un mondo virtuale elaborato al computer, creato per tenerci sotto controllo, al fine di convertire l’essere umano in questa.”

      traduzione della metafora

      “Che cos’è controllo. E un mondo reale elaborato a tavolino , creato per tenerci sotto controllo, al fine di convertire l’essere umano in un criceto che ha bisogno della sua dose quotidiana di energia per non impazzire”

      Chi controlla l’energia è i media controlla il pianeta

      le rinnovabili , con i loro difetti di complessità , oramai largamente risolti;
      rompono questo schema per sempre

  17. Avrei una proposta, se potete, recapitatela direttamente a Meloni, Pichetto e colleghi del governo a favore del ritorno al nucleare: le centrali le costruiscono ognuno di fianco a casa sua.
    No, perché, anche quando se ne parla tra amici/colleghi, c’è sempre quello che è d’accordo col ritorno al nucleare, ma appena gli chiedi se la vorrebbe nel suo paese di residenza, il discorso cambia !

    • soprattutto se sono sicuri che pochi pulciosi GW fatti con i reattori costerebbero 50 miliardi, e non 250 miliardi, che ci mettessero solo soldi loro come investitori privati

      senno è l’ennesima grassazione ai danni del debito pubblico, cioè di noi, tentata per drenare il drenabile prima che come Stato arriviamo al default, è l’assalto delle iene all’animale ferito..

    • Io scambierei molto volentieri l’impianto di stoccaggio di oli minerali che ho vicino a casa con una centrale nucleare. Anche non SMR. Più sicuro, più posti di lavoro (qualificati), elettricità meno cara, minore impatto ambientale.

  18. Il Ritorno al nucleare è una scusa per non fare niente e continuare a bruciare gas
    Un’altra supercazzola per limitare la filiera delle rinnovabili, soprattutto gli accumoli ( e non parlo solo di accumulo chimico)
    Fa molto figo e molto macho.

  19. Quello del nucleare in Italia è solo una grande truffa dove questi signori vogliono che gli italiani paghino i loro astronomici stipendi per dire delle fesserie. Lo sanno tutti che gli SMR economicamente non sono ancora convenienti e probabilmente non lo saranno mai. Poi c’è quella società, come si chiama…..nucleo? Beh quella è una scatola vuota dove hanno investito le grandi famiglie della finanza italiana e che avrà il compito di mungere le finanze dello Stato su progetti che non porteranno a nulla.

  20. Ma un SMR da 450MW non mi pare così più piccolino di una centrale, per così direi tradizionale, da 1400MW di potenza.
    Li spacciano per piccoli come container, ma quando mai?
    Forse il taglio da 20kW…
    3 SMR da 450MW hanno potenza equivalente.
    Con 3 volte i sistemi di controllo, gestione e sicurezza, 3 volte i sistemi di generazione.
    Allora, perché 3 SMR da 450MW devono costare meno di una centrale da 1400MW?
    Se poi prendiamo quelli più piccoli, da 100MW, il conto diventa impietoso.
    14 volte di tutto.
    A pare mio, verranno a costare di più.
    Di conseguenza l’energia generata costerà più di quella prodotta da una centrale “convenzionale”, che a sua volta costa più di qualunque altra forma di generazione.
    E dovremmo essere felici di averli?

    Che poi,, i Italia non vogliamo i generatori eolici e ci piantiamo questi SMR dietro casa?

    • Visto che la corrente che ci vendono (tutta!) viene prezzata al costo della fonte più alta (ora il gas via nave)
      Introdurre una fonte ancora più costosa (nucleare SMR) fatta coi soldi pubblici (a spese nostre! ) significa poi avere margini incredibili (tutti loro) sulla quota comunque prodotta con F.E.R. (su cui vanno silenziosamente avanti).

      Socializzare i costi, privatizzare i guadagni.

      A breve, per la gioia degli italiani, una nuova voce in bolletta…per finanziare la bella centrale nucleare dietro casa; 20 SMR in Italia? Quasi una per regione….

      Ed ora aspetto notizie anche dalla Sardegna…ove pensano di metterla a divorare acqua…

      • Giusta osservazione, ma soprattutto alzando il prezzo non vanno fuori mercato le centrali a gas, perché sappiamo tutti che aumentando la quota di rinnovabili a basso prezzo le prossime vittime dopo il carbone sono le centrali a gas. Mentre sappiamo c’è chi sogna di produrre e vendere ancora tanto gas nel prossimo futuro…

    • Ma infatti è tutta fuffa, di commerciale non c’è ancora nulla, e il nodo dei costi (dal punto di vista tecnico non ci sarebbero problemi, a parte il discorso delle scorie) non è mai stato risolto.
      È la classica non soluzione piazzata lì per fare caciara nella speranza di comprare ancora un po’ di tempo per gli idrocarburi.

      • Leonardo purtroppo non è caciara.. è un modo per :
        1) “finestre di Overton”: iniziare a parlarne pubblicamente per farci accettare l’ argomento..approfittando dell’ esasperazione della gente di fronte all’ aumento dei costi energia (da loro provocato e controllato)
        2) avere la “scusa” di piazzarci subito in bolletta energetica una voce a favore del finanziamento futuri SMR, così intanto fanno cassa a spese di tutti noi (invece che usare gli extra profitti realizzati in questi anni).
        3) come dici tu…dare sempre più tempo e margini di guadagno all’ industria idrocarburi, beneficiando anche di accise e IVA su prezzi elevati (con le alternative F.E.R. mantenute artificialmente care).

        L’ unica “ribellione” è che chiunque può si metta il “pozzo di petrolio” (il FV e accumulo) in casa e azienda….anche se purtroppo tasseranno anche quello…alla faccia della transizione energetica, dei crescenti costi sanitari per malattie dipendenti da inquinamento…tragica perdita di competitività delle nostre imprese che non possono svincolarsi dai prodotti petroliferi..

        • D’accordo su tutto, io ho detto che è tutta fuffa non caciara, perché gli SMR sono solo un pretesto per spillarci soldi ovviamente.
          Per il fotovoltaico, salta chi può, purtroppo chi abita in città spesso non ha modo di approfittarne.

          • Se seppelliscono l’ utilità delle Comunità Energetiche Rinnovabili….non ne potrà approfittare nessuno di quelli che stanno in condomini o con tetti non propri o non ben esposti…
            E siccome sappiamo bene quanto il governo faccia proclami ambientalisti e stoppi tutte le iniziative a favore….

            Al momento bisogna sperare in iniziative private di illuminati imprenditori…o anche di comuni ( o gruppi di comuni) che si facciano il loro progetto cui far partecipare la popolazione.. magari tramite una utility apposita

          • E poi, mai come in Italia, i Governi vanno e vengono, anche questo troverà la sua naturale fine, seppellito come molti altri dall’accumularsi delle boiate.

          • Lasciando noi a pagarne il nuovo debito pubblico cumulato.
            Le tradizioni Italiane che perdurano nel tempo..

    • il comunicato originale è una trollata da marcheting ingannevole:

      ” soddisfare circa il 10% della domanda elettrica al 2050″
      ….. ma senza indicare quanti GW sarebbero

      ” ..può abilitare un impatto economico complessivo per il Paese superiore a 50 miliardi di Euro..”
      …. sembra ma non è il costo dichiarato (che infattti non corrispoderebbe), è l’indotto che secondo loro attiverebbe

      ==== conto rapido

      al 2050 la potenza media Italiana per generare 700 TWh annui sarà circa 80 GW;
      10% sarebbero 8 GW effettivi, cioè circa 11 GW nominali

      se fatti con nucleare sono 220-260 miliardi (di più se con reattori piccoli),
      e 20-30 anni di attesa; e in Italia costi e tempi lievitano più che altrove

      Germania in 12 mesi del 2024 installerà rinnovabili per 25 GW nominali, pari a circa 5 GW effettivi; in 24 mesi avrà installato la stessa potenza effettiva del fantomatico programma a lungo termione Edison-Ansaldo, e spendendo moltomeno

      === più i costi per l’attesa

      per progetti lunghi da realizzare, andrebbe poi aggiunto nel calcolo anche il costo del metano bruciato nell’attesa (circa 8 miliardi per 1 GW per ogni 10 anni di attesa) e il corrispondente “costo” della Co2 emessa (altri 3-4 miliardi per 1 GW per ogni 10 anno, al valore attuale dei crediti perla Co2)

      e i danni indiretti al sistema produttivo dovuto ai prezzi alti del kwh ( che non so quantificare ma non sembrano noccioline)

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