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Auto cinesi, il governo ci ripensa: “Non le finanziamo con i nostri incentivi”

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Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato l’azzeramento da parte del governo del fondo per gli incentivi all’acquisto di auto elettriche, ibride o a basse emissioni. “Non tagliamo i fondi alle imprese che vogliono riconvertire, tagliamo i fondi per le rottamazioni all’acquisto di auto elettriche prodotte in Cina”.

Tutte le contraddizioni del governo di destra. Da un lato, ha chiesto a Bruxelles il rinvio della scadenza del 2035. Quando l’Europa non consentirà più l’acquisto di auto con motore endotermico. Il governo italiano ha sostenuto che sarebbe la morte della filiera dell’auto in Italia. Ma dall’altro lato, con un semplice colpo di penna, ha tagliato 750 milioni per la nuova legge di Bilancio destinati al fondo Automotive.

Soldi che, volendo, avrebbero potuto sostenere la rottamazione di vecchie auto con modelli a basse emissioni. E, di conseguenza, sostenere quella filiera di cui il governo Meloni si dice paladino.

Singolare, a dir poco, è la motivazione con cui il ministro Giorgetti ha spiegato il taglio al fondo Automotive.Noi non tagliamo i fondi alle imprese che vogliono riconvertire, tagliamo i fondi per le rottamazioni e incentivi all’acquisto di auto elettriche prodotte in Cina o altri paesi. Le risorse per gli accordi di sviluppo e ogni forma di intervento che chi fa impresa in questo settore voglia fare, ci sono e ci saranno“.

Il ministro Giancarlo Giorgetti: sbloccati gli incentivi a noleggi e flotte. (foto: MISE).

Lo stop del governo agli incentivi per l’auto appare come una ritorsione contro Stellantis

Un Giorgetti in formato “non passi lo straniero” e che rifiuta di finanziare incentivi che finiscono nei bilanci delle case automobilistiche straniere? ma come potrebbe essere diversamente, dato che in Italia la produzione di autovetture delle fabbriche Stellantis, alla fine dell’anno a stento raggiungerà il mezzo milione di vetture?

In realtà, il taglio ai fondi per il sostegno all’automotive ancora una volta appare coe una “ripicca” contro Stellantis. Colpevole di non aver garantito la quota di produzione chiesta dal governo. Un milione di auto all’anno contro le circa 350 mila attuali.

E pensare che i nuovi fondi per la rottamazione erano stati promessi dal ministro delle Imprese Adolfo Urso nel tavolo automotive con i sindacati nell’agosto scorso. Ora, invece, Urso si è riallineato alla linea del governo. «L’epoca dei bonus è finita». Al massimo ci sarà un recupero di fondi, attorno ai 500 milioni, ma «solo per sostenere le imprese della componentistica. L’industria è al collasso, non solo in Italia, ma in Europa».

Tutto questo avviene a poche ore dal discorso tenuto dal commissario Ue ai Trasporti sostenibili, il greco Apostolos Tzitzikostas. Per ottenere la conferma dell’incarico al Parlamento europeo, ha ribadito il suo impegno a raggiungere il target del 2035, che prevede lo stop de facto alla vendita di nuove auto con motori endotermici.

In altre parole, l’Italia conferma il suo isolamento. Rimane in Europa ultima per numero di auto elettriche immatricolate. E senza una industria automobilistica di rilievo in Europa a causa delle difficoltà di Stellantis. E appaiono tramontate le speranze di poter ospitare una fabbrica cinese nella penisola, come sperava di fare il ministro Urso. Come dire: il governo si è incartato.

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57 COMMENTI

  1. c’è una cosa che si dimentica sempre di sottolineare: Stellantis NON è un’azienda italiana, qui ha solo qualche fabbrica che cerca in ogni modo di chiudere (e tiene aperta solo per ricattare il governo di turno in carica), ma è di proprietà francese e ha la sede in Olanda.
    Le piccole aziende della filiera automotive che ci sono in Italia lavorano già con marchi esteri e non sono tutte legate a Stellantis.
    Anche dR in Italia fa solo assemblaggio di componentistica prodotta all’estero (e quindi NON alimenta la filiera automotiv italiana)

  2. “Noi non tagliamo i fondi alle imprese che vogliono riconvertire, tagliamo i fondi per le rottamazioni e incentivi all’acquisto di auto elettriche prodotte in Cina o altri paesi. Le risorse per gli accordi di sviluppo e ogni forma di intervento che chi fa impresa in questo settore voglia fare, ci sono e ci saranno“: non capisco lo scandalo. In fondo è esattamente quello che ha fatto negli anni passati la Cina, prima incentivando la costruzione di una filiera dei BEV, come dimostrato anche dalle inchieste della Commissione europea, e solo dopo prevedendo incentivi all’acquisto

    • Per il semplice motivo che credono di salvare l’industria automobilistica ma sono talmente ignoranti da non capire che dal altra parte stanno distruggendo export verso la Cina e già oggi si cominciano a vedere i contraccolpi , ma con un governo miope che continua ad elogiare la crescita ( che vede solo lui ) mentre nella realtà le aziende sono in sofferenza.
      Spero che vadano a casa il prima possibile.

      • Guardi che la bilancia dell’intercambio commerciale Cina-Italia è pesantemente a favore della Cina: questo fatto sta lentamente distruggendo, o ha già distrutto, molte componenti della nostra struttura industriale. Non le dice niente il caso dell’industria italiana degli elettrodomestici “bianchi”? E potrei citare altri esempi.

    • E dovrebbe cadere perché ? Gli incentivi sono soldi pubblici e io ho sempre detto che i soldi pubblici NON dovrebbero mai essere dati a chi compra auto indiscriminatamente. Tutti questi incentivi pagati da tutti, finiscono sempre a favorire chi potrebbe non neccessitarne, come il famoso 110% sull’edilizia. Gli incentivi non vanno dati (se non a persone con isee basso), è fuori dubbio che le auto hanno un costo esagerato (costano come case anzi più di case in comuni non grandi città) e aumentano solo per il fatto di aver cambiato l’estetica. Taglino gli esagerati costi di tutto l’esagerato marketing e mettano prezzi umani e vedrete che il mercato riparte. Poi un auto oggi e come la prima casa, la “prima” auto dovrebbe essere impignorabile e non subire blocchi amministrativi e quant’altro perché oggi è una necessità non un di più. Che lo facciano e il mercato tornerà ad aumentare. Per quanto riguarda l’elettrico a me pera una grande … Che non servirà a nulla ma la decisione è meramente per obbligare il mercato a smuoversi. Vista la mia età difficilmente arriverò a vedere un mondo in elettrico, anzi mi auguro che neppure i miei figli riescano a vederlo. Quindi NO ad incentivi per queste macchine dal costo esagerato perché questi soldi sono anche i miei che mi spezzo la schiena per pagarli

      • guarda, potrei darti ragione su tutto, però devi anche tenere in considerazione un fattore, sta moda dei suvvetti da citta, vedi ad esempio la yaris, o la 500 obesa etc… quelle vetture costano care, 1 perchè sono di segmento superiore, 2 perchè sono ibride… se costruissero ancora il pandino endotermico con finestrini a manovella e zro infotainement, probabilmente costerebbe ancora i famosi 9 milioni…

      • Si vero che son soldi pubblici che tutti noi paghiamo con le nostre tasse, ma a questo punto perché continua a togliere fondi per scuola, sanità e transazione, mentre continua ad aumentare per esercito e armi , a questo punto meglio il resto che esercito e armi , ma la guerra porta sempre introiti ai soliti pochi , il resto no .
        Quindi a mio avviso in fase di denuncia dei redditi ogni cittadino dovrebbe dichiarare come e dove devono essere investite le proprie tasse.

      • concordo, quindi per coerenza togliamo anche tutti gli incentivi ai combustibili fossili (che cubano come 3 finanziarie) che sono anche soldi miei che mi spacco la schiena per pagarli

  3. Sig.r Degli Esposti, non ho detto che la mia potenziale cliente ha sempre percorso 20.000 km l’ anno, nel corso della vita cambiano molte cose, lavori, situazioni familiari, domicili, figli che prendono la patente come nel caso della signora in questione e di conseguenza utilizzo ulteriore della vettura, ecc.
    Per quanto riguarda la rottamazione eventualmente ricevuta dalle societa’ di autonoleggio le risulta che abbiano vetture euro 0/1/2/3/4 ?
    Non credo proprio dal momento che dopo 4/5 anni solitamente vengono immesse nel mercato dell’ usato se non prima.
    La vettura della signora e’ del 1997 e ad oggi ha 27 anni non 33.
    Sig.r Baccarini, lei confronta i dati di consumo di quando era nuova non di adesso, scommetto che non rispecchia piu’ i dati dichiarati nello stato attuale.
    Proprio per questo motivo a mio avviso e’ meglio incentivare a togliere queste vecchie auto in favore delle elettriche in quanto hanno inquinanti molto pericolosi allo scarico,

    • Pierluigi,
      Se scrive che le termiche peggiorano i consumi invecchiando si attira le ire degli amanti ICE…
      Il mio è un discorso generale sui fatto che in 25 anni è cambiato molto sul fronte inquinamento (e solo per questo andrebbe indiscutibilmente rottamata la Saxo) ma poco (20%) sul fronte CO2 perché il termico ha esaurito i margini di miglioramento e la chimica non fa sconti, gli unici netti progressi ci sono stati introducendo una parte di elettrico (le full Hybrid) e io allora dico, perché limitarsi ad una parte quando si può avere il tutto? Parliamone di flotte e di noleggio, il fattore prezzo per un privato nei segmenti inferiori a D è ancora limitante, si vede la luce nel settore C ma il B e soprattutto A sono ancora deserto.

  4. E si che basterebbe almeno ridurre l’iva.
    “Il governo si è incartato” è il riassunto perfetto.

    Che tristezza. :/

  5. Dubito che il libero mercato favorisca la transizione.
    Lo sviluppo del sistema BEV è decollato allo scopo di realizzare la transizione.

  6. Visione miope della situazione. Quando un’auto cinese arriva in Italia, arriva anche un patrimonio di litio, che riciclato può ridiventare batteria all’infinito (a patto che non mandiamo le batterie da riciclare all’estero). È un trasferimento netto di litio dalla Cina all’Italia, che se è sovvenzionato dalla Cina, oltre che dall’Italia, è un fatto positivo.

    • Non comprendo, è come se per acquistare un pneumatico comprassi tutta l auto, se il punto è il trasferimento di batterie produciamo il producibile in Europa e compriamo solo batterie,no???forse mi sfugge qualcosa…

      • Ti sfugge che un pneumatico è la centesima parte di un’auto, in buona parte si consuma e non è un materiale raro. La batteria è un terzo del valore dell’auto, il litio che contiene è un materiale prezioso e non si consuma.

      • Se anche le batterie cinesi sono sovvenzionate dallo Stato (non saprei dire se e quanto) certo che andrebbe bene comprare solo le batterie, ma come consumatore a me interessa l’auto per muovermi, mentre allo Stato italiano dovrebbe interessare il litio della mia auto, per questo avrebbe un senso mantenere gli incentivi statali anche sulle auto cinesi.

        • Auto o batterie al momento cambia poco la maggior parte arriva dalla Cina , il problema di fondo è che le case automobilistiche europee non hanno mai fatto investimenti seri per la transazione visto e considerato che gli incentivi li hanno sempre avuti, quello che non capisco è che fino a qualche tempo fa lo stato elargiva direttamente i fondi alle case automobilistiche per preservare stabilimenti e posti di lavoro, che poi alla fine abbiamo visto che fine hanno fatto gli stabilimenti e i posti di lavoro, poi sono passati au bonus rottamazione, la differenza sostanziale è stata che al posto di elargirli a fondo perduto qualche cittadino con la rottamazione ne ha usufruito, e lo trovo giusto e valido.

  7. La motivazione mi pare di lana caprina.
    In realtá la situazione dei conti pubblici è disastrosa, e stanno dirottando questi fondi alle spese militari….
    Ho iniziato ad ascoltare pubblicitá in radio delle Forze Armate Italiane, con il motto “sono vicine al paese e ai cittadini”: cui prodest?

    • Abbiamo un obbligo di arrivare a 2,5% del pil sulle spese militari; obbligo è sottoscritto da tutti i paesi Nato, l’incentivo alla rottamazione dell’auto non è un obbligo. L’acquistò dell’auto elettrica la si può fare con sconti delle case automobilistiche anche senza bonus statali

      • Abbiamo sottoscritto un impegno con la Commissione Europea anche sulla diffusione della mobilità sostenibile

        • In effetti i droni a pile con sotto attaccato il proiettile dell’ RPG hanno sensibilmente decarbonizzato il settore.
          Solo qualche anno fa, li avrebbero fatti volare con un 2 tempi a miscela 😉

          • sembra quasi una barzelletta ma l’uso del trone in campo militare (sia volante che di terra ed acqua) sta soppiantando tantissimi sistemi e crea business molto più che in altri settori. Io ne ho approfittato prendendo tutti e tre i brevetti ENAC tramite l’ UNUCI che dalle mie zone si sono adoperati a organizzare dei corsi ,a spiegare questi mezzi ed a supporto per la formazione necessaria all’acquisizione dei brevetti.

        • sicuramente, ma tra i due obblighi qual’è prioritario? Secondo me la risposta è scontata non perchè non ritenga la mobilità sostenibile necessaria ma dietro a un F35 si muovono molti interessi, denari, tecnologia e lavoro , molto più che fare una vettura o un monopattino. Con le situazioni geopolitiche attuali personalmente ritengo che sia estremamente necessario rafforzare l’investimento nella difesa in senso ampio, dalle “normali” forze dell’ordine all’apparato militare e relativi mezzi che attualmente tutto è assolutamente inadeguato e sottodimensionato; a levello europeo non c’è e non c’è mai stata sovranità militare e chiadiamo a papà USA supporto in tutto , abbiamo solo 120 carri ariete!!! (mezzo oramai obsoleto), siamo impreparati nell’utilizzo dei droni a scopo bellico e nella relativa controffensiva, l’artiglieria e il munizionamento sono vecchi di cinquant’anni a via così. Per fare il minimo necessario dovremmo portare la spesa militare almeno ai 50 mil di eur.

          • Se ho ben capito siamo nella stessa situazione del ventennio quando durante le parate circolavano gli stessi mezzi per farli sembrare più numerosi. Speriamo che almeno non si commetta lo stesso errore alleandosi con il pazzo sbagliato (Putin o Trump) anche se la scelta forse sarà obbligata a meno di un sussulto di orgoglio generalizzato europeo.

  8. L’unica cosa certa è l’incompetenza dei vari ministri e politici di turno, troppo concentrati a difendere gli interessi delle lobby e dei loro amici, invece di occuparsi dei problemi degli italiani

  9. Se parte degli incentivi vanno ad ingrassare le imprese di autonoleggio, ne possiamo fare anche a meno

    • Perchè mai? Saranno pur sempre auto elettriche in circolazione, al posto di auto diesel e benzina. E a guidarle saremo tutti noi, non gli azionisti delle società di noleggio.

        • Che domanda è? Pensino quello che vogliono, ma ogni auto elettrica in più è un’auto a petrolio in meno.

          • Ma che affermazione semplice! È utile anche se la maggior parte del suo tempo resterà ferma?? Io ho risposto al suo “perché mai?” perché mi sembra la classica risposta di chi crede ad un ideale con le fette di salame sugli occhi anche quando un utente afferma un dato di fatto. Le società di noleggio hanno preso auto elettriche per via dei grandi incentivi perché è una forma di guadagno. Avrebbero fatto la stessa cosa a parità di incentivo con ibride e benzina classiche, quindi non si bacchetti chi scrive una ovvietà! Io sono stanco di questa stucchevole diatriba tra hater e pro elettrico. Io sono un ecologista e la vera battaglia da fare è contro i capitalisti che hanno visto un nuovo business nell’ecologia. La vera ecologia è una scienza esatta e come la gravità non tiene conto della scienza economica le cui leggi sono decise dall’uomo. Io, lo stop delle termiche non lo farei nel 2035…ma l’altro ieri! Ci sono cose che devono essere fatte anche in perdita senza guadagno con la cinghia tra i denti. La politica, e le lobby che comandano attualmente, ci stanno portano in una lotta che non è elettrico si/ elettrico no, bensì “scegli come morire! Di fame o sotto il fango?” ….peccato che, continuando cosi, molti moriranno di fame mentre tutti moriremo sotto il fango!!! …
            A me dà fastidio questo atteggiamento, dovete essere più obbiettivi, critici, e anche cattivi, con le persone che contano e non prendervela con i sempliciotti che di fatto hanno scritto una cosa vera. Si, gli incentivi dati alle compagnie di noleggio hanno permesso/permetteranno di avere un guadagno puramente economico. Punto.

            P.s. so per certo che ci sono molti concessionari che hanno immatricolato auto elettriche e quelle auto elettriche sono ferme lì negli showroom oppure nei garage. Avrei voluto avere il microfono quel giorno. In questo modo hanno mitigato la perdita della non vendita ev.
            Ribadisco, questa politica di incentivi non è ecologia è solo puro business…ripeto: “scegliete come morire” se si continua su questa strada….

            P.p.s. continuate pure a fare il vostro lavoro come meglio credete, per me la questione finisce qui… ognuno con le proprie convinzioni. 11/10 anni sono tanti vediamo come ci si arriva e se ci si arriva… Buon lavoro!

          • Di fronte a tanta rabbia, non mi resta che la resa. Stia sereno e buona giornata

          • Grazie Ichi per avere esposto in maniera piuttosto articolata quello che intendevo lasciar intendere col mio breve commento.
            Nonostante ciò, non mi ritengo un sempliciotto e non mi sento in alcun modo offeso dalle patole di MDE.
            Riguardo al contenimento emissioni, comprendo perfettamente il suo concetto: Uno vale uno.
            Poi c’è tutto il resto, da te e da altri espresso che a mio avviso ha un peso considerevole.
            Destinando integralmente i fondi alle persone fisiche non possiamo sapere se sarebbero stati sfruttati integralmente, oppure no ma considerati anche i vari slittamenti, volete farmi credere questo sia stato il modo giusto di erogarli?

          • Mi perdoni Massimo: la sua affermazione è giustissima, ogni auto elettrica in più è un’auto a petrolio in meno, e quindi visto che i nostri non producono auto elettriche o se le producono hanno costi impossibili per acquistarle cosa faccio ? Metto i dazi del 35% in modo che diventi poco sostenibile avere l’acquisto di una ev cinese. E l’auto a petrolio, vecchia, continua a girare. Boh.

          • Lei è fuori tema. Si discuteva sugli incentivi ottenuti per l’acquisto di auto a noleggio.

          • -Io sono un ecologista e la vera battaglia da fare è contro i capitalisti-

            Cominciavo a sentir nostalgia di quel retrogusto di anguria… era un po’ che mi mancava… ehehe…

          • Io ho risposto alla sua affermazione che ogni auto bev in più è un’auto a petrolio in meno ma non mi pare che la commissione europea faccia di tutto per mettere in circolazione più bev possibili. Se ritiene il commento fuori tema lo cancelli pure, non vorrei inquinare il thread , che già di inquinamento ne abbiamo a sufficienza

      • Salve sig.r Degli Esposti, non è corretto ciò che ha scritto, le compagnie di autonoleggio hanno già una scontistica molto riservata per l’acquisto di auto nuove ed hanno in flotta vetture molto recenti quindi meno inquinanti oltre al fatto che ci lucrano sopra per il servizio che offrono, giustamente.
        Deve poi vedere in quanti preferiscono noleggiare un’ auto elettrica piuttosto che una termica.
        Gli incentivi hanno come obiettivo quello di ” svecchiare ” il parco auto dando la possibilità a chi non può di poter cambiare la propria vecchia vettura, inquinante e meno sicura.
        Per il lavoro che svolgo e non solo è stato desolante dire ai clienti che non hanno ” fatto in tempo ” a prenotare il bonus statale, nello stesso giorno di apertura, che i fondi erano gia terminati, rei di essere andati prima a lavorare per poi passare a fare il contratto, clienti sconsolati, dopo mesi di attesa per l’entrata di questi benedetti incentivi che delusi ed adirati continuano a girare con le loro vecchie auto, come una Citroen Saxo del 1997 in pessime condizioni sia di carrozzeria che di meccanica con conseguente odore allo scarico di combustione non ottimale oltre che fumo azzurrognolo sintomo di consumo di olio, e pensare che la cliente, con isee sotto i 35.000 euro aveva deciso di acquistare la nuova Dacia Spring, quindi avremmo avuto emissioni zero invece di non si sa quanto !!
        Immagini in tutta Italia quanti casi come questo.

        • Una dotazione di 400-500 milioni di euro (il residuo dell’anno precedente più i fondi 2024) avrebbe consentito di sostituire un numero doppio di auto inquinanti con auto elettriche. Se è questo che intende, concordo pienamente. Ma non vedo il nesso con gli incentivi finiti alle società di noleggio: ai fini della transizione energetica ogni auto elettrica al posto di una termica produce un beneficio. E ne produce di più, quanti più chilometri percorre. Converrà con me che un’auto a noleggio o in leasing, da questo punto di vista, incide molto più di una Citroen Saxo del 1997 che in 33 anni non può avere avuto una percorrenza media superiore ai 10 mila km all’anno.

          • Sig.r Degli Esposti rispondo sia a lei che al sig.r Baccarini.
            Sul fatto che una vettura elettrica inquini notevolmente di meno rispetto ad una termica non l’ho mai messo e mai lo mettero’ in discussione, anzi.
            Personalmente sono pro elettrico nonostante sia un amante delle auto in generale, specialmente classiche se non storiche.
            Il problema e’ che in giro ci sono molte vetture vecchie ed inquinanti, oltre che per la loro vetusta’ omologativa anche per la manutenzione poco accurata, quindi per limitare il piu’ possibile l’ inquinamento gli incentivi, a mio avviso, andrebbero dirottati verso questi casi.
            Che senso ha’ dirottarli anche a chi gia’ possiede un parco auto da noleggiare nonostante abbia da offrire vetture euro 6 d temp se non euro 6 e ?
            La domanda che vi porgo e’ questa : e’ meglio far sostituire una vecchia auto con una elettrica oppure dare un’ alternativa a noleggio ad una termica euro 6 ?
            Io vivo nel Lazio e vi assicuro che di rottami fumanti viaggianti in giro ce ne sono piu’ di quanto si possa immaginare.
            Le formule di noleggio sono proposte anche dalle case madri, basta andare sui rispettivi siti.
            Quello che ha esposto il sig.r Ichi e’ vero, quante auto elettriche km 0 ci sono ferme nelle concessionarie ?
            Provate a parlare con i venditori se riescono a venderle, io da venditore plurimarche vi assicuro che e’ molto, molto difficoltoso.
            A parte casi come Tesla e qualche altra auto il resto dell’ elettrico realmente in giro purtroppo stenta, non c’e’ niente da fare attualmente, quindi anche i dati di immatricolazione non corrispondono al 100% a livello pratico.
            P.s Le societa’ di noleggio hanno una forza economica che il privato solitamente non ha e quanti privati ci sono in Italia che non avendo potuto usufruire degli incentivi continuano ad ” inquinare notevolmente ” l’ aria e non solo ?
            A parte casi particolari, come ad esempio per un discorso affettivo, di un’ auto storica o di futuro interesse storico collezionistico le persone viaggiano con vecchie auto perche’ hanno poca possibilita’ di acquistarne una nuova elettrica, se poi gli viene tolta anche la possibilita’ dell’ incentivo ……….

          • I noleggiatori non acquistano auto per tenerle in garage. Se acquistano elettriche con incentivo le metteranno a reddito, a canoni più appetibili. Andranno a sostituire Euro 6? Ok, i miglioramenti come inquinamento da gas tossici non saranno enormi, le emissioni di CO2 saranno comunque dimezzate. Ma se li spalmiamo su 40 mila km annui anzichè sui 10 mila scarsi della signora con la Saxo del 1997 il vantaggio sarà molto sensibile. Per inciso: le Saxo del 1997 sono esentate dalla revisione?

          • Signor Mariotti, lei è nel posto giusto, se ha delle auto elettriche km 0 qui potrebbe trovare i suoi prossimi clienti. Fornisca qualche offerta alla redazione e vediamo se non è così.

          • Sig. Pierluigi, se parliamo di altri inquinanti, ha ragione, una Euro6d inquina molto meno di una Euro 0 o 1 e visti gli oltre 45.000 morti annuali nella sola pianura padana per inquinamento da trasporti, sarebbe una fantastica cosa.
            Ragionando in termini di cambiamento climatico, quindi di CO2, purtroppo non cambia molto.
            Una Citroen Saxo del 1997 1.4 nel ciclo misto consuma 6,5 litri 100 km, contro i 5,3 di una Panda hybrid del 2024, ben peggiore a livello di prestazioni, quindi nemmeno direttamente comparabili. Dopo 30 anni (con una presunta hybrid), abbiamo risparmiato il 18% di consumi: non è una rivoluzione. La mia Honda Civic del 1998 aveva gli stessi consumi, ma era una segmento C e non una segmento A (e 35 CV più della Panda 2024).
            Il limite dei motori a benzina è stato raggiunto da decenni. Se oggi abbiamo miglioramenti, è solo nelle ibride: cioè una parte di elettrico, il miglioramento deriva soltanto grazie a quello…

        • Sig. Mariotti,
          “meno inquinanti” è relativo. La quantità di CO2 emessa è direttamente proporzionale al consumo, punto.
          Se il parco macchine anzichè fare mediamente 20 km con un litro ne fa 22 (valori a caso tanto per chiarire il concetto) abbiamo ridotto l’emissione del 10% di CO2.
          Se il parco macchine fosse fatto al 50% di BEV avremmo ridotto l’emissione di CO2 del xx % (che no so quantificare perchè non posso calcolare ad occhio la riduzione data la maggiore emissione in produzione), sicuramente superiore al 10%.
          Le termiche hanno raggiunto i loro limiti, su questo spero siamo d’accordo, nessun miracolo è preannunciato: la CO2 emessa è vincolata dalla chimica, ogni kg di benzina bruciata vengono emessi oltre 2,5 kg di CO2.
          Anche chi tira fuori le ibride dicendo che consumano meno (ed è verissimo) dimentica che hanno a loro volta componenti in più (tra cui la batteria…) e che NON consumano meno in autostrada di una non ibrida, lo fanno soltanto in uso urbano ed extraurbano, dove le BEV stravincono a mani basse (io in urbano raramente supero i 110Wh/km con clima acceso, cioè 9 km con 1kWh, una ibrida per consumare meno, dovrebbe fare 80/90 km con un litro). Parlando delle full hybrid, ovviamente, le mild hybrid sono un aggiramento delle procedure di omologazione: una Panda Hybrid emette comunque 119 gr/Co2 km, valori che 20 anni fa in una segmento A avremmo considerato “ordinari”.
          Le compagnie di autonoleggio contribuiscono fortemente a danneggiare il settore delle BEV (ora sta migliorando) a causa di due comportamenti incredibili: pretendere la restituzione del “serbatoio” pieno (anzichè, banalmente, fare pagare ogni kWh mancante 50 centesimi – su cui guadagnerebbero ampiamente) e NON dare spiegazioni chiare e dettagliate ai clienti: “meno sbatti” per chi consegna l’auto e ha fretta. I governi (non solo quello italiano) avrebbero dovuto spingere fortissimamente sulle stesse, avrebbero dovuto mettersi in mezzo tra le compagnie di noleggio e i produttori ed erogare incentivi in modo diretto, partecipando alle trattative: le persone avrebbero scoperto che le BEV non sono il demonio, quale migliore pubblicità e quale migliore sistema per vincere il pregiudizio?

          • Giudo, 2.5 kg di CO2 vero però.basterebbe passarle a GPL che questo valore scenderebbe a 300g il 12% … certo non sarebbe lo 0 però l’impianto (coi bonus) costerebbe solo 1100 euro … meno di un trentesimo dibina tesla e un ventesimo di una EC3 così molte più persone se lo potrebbero permettere e l’ambiente ne otterrebbe un gran beneficio.

            https://energasq8.it/comparazione-ciclo-di-vita-gpl/

          • Sig.r Degli Esposti le rispondi qui, i noleggiatori a lungo termine, i quali hanno gia’ una scontistica molto ma molto forte da parte delle case costruttrici, certo che hanno l’ interesse di mettere a reddito le loro auto, pero’ il fatto e’ che loro non tolgono dalla strada vecchi mezzi inquinanti.
            Mi permetta di precisarle una cosa, lei sostiene che la mia potenziale cliente percorra 10.000 km l’ anno, mi spiega da dove le viene questa convinzione ?
            Se le dicessi che invece percorre oltre 20.000 km annui ?
            Le assicuro che ci sono auto ex noleggio messe in vendita che dopo 4 anni hanno 53.000 km certificati, cosi’ come ci sono quelle che in 3 anni ne hanno oltre 150.000, non si puo’ generalizzare.
            Per quanto riguarda la revisione…………. quante auto diesel dotate di filtro antiparticolato in origine ci sono che fumano parecchio in accelerazione dal momento che il filtro stesso e’ stato eliminato per i problemi che piu’ volte ha causato ?
            Soprattutto per chi non viaggia spesso in autostrada o strade statali.
            Eppure sono ok con la revisione.

            P.s. Io non ce l’ho con le compagnie di noleggio, ma se soldi pubblici devono essere dati che ne usufruiscano chi ne ha piu’ bisogno, questo in generale non soltanto nel settore auto.
            C’e’ chi ha usufruito del bonus edilizio 110%, stando bene economicamente, per sistemarsi completamente la casa non principale per poi adibirla a B&B !!
            Gli hanno montato anche infissi nuovi sostituendo quelli montati 6/7 anni fa sempre a taglio termico, rivenduti usati !!
            I bonus ben vengano ma se fatti a dovere.

          • Saprà di certo che gli incentivi potevano essere con rottamazione o senza rottamazione (molto meno consistenti). Le società di noleggio, come i privati, potranno aver fruito degli uni o degli altri. Complimenti alla sua cliente che percorrendo 20 mila km all’anno, in 33 anni avrà percorso 660 mila km. ma mi consenta qualche dubbio. Dalle mie parti un’auto manomessa non passa alla revisione. Non so dalle sue. Il superbonus 110% non c’entra nulla.

          • No, Antonio, non confondiamoci: 300 grammi è la quantità di CO2 per PRODURRE il GPL. La sua combustione, ragionando in litri e non in kg così è più semplice il ragionamento e il raffronto, produce 1610 gr contro i 2340 della benzina. Considerando che il potere energetico è inferiore e quindi il consumo è più alto di un 10% rispetto al benzina (ho avuto QUATTRO auto a GPL consecutive), diventano 1770 grammi contro 2340. E’ il 24% in meno della benzina, che non fa certo schifo.
            E’ un miglioramento sicuramente, ma anche qui ci sono dei limiti: non puoi alimentare tutto il parco auto a GPL, è un prodotto di scarto della raffinazione di petrolio, le quantità sono limitate (il 3%), nemmeno volendo puoi prendere una tonnellata di petrolio e ottenere esclusivamente GPL, non è possibile, il limite teorico è circa il 40% ma con un notevole incremento di energia necessaria (quindi emissione di CO2…) e aumento dei costi crescenti al crescere della percentuale.

          • Antonio Gobbo: “e l’ambiente ne otterrebbe un gran beneficio.”

            Ah, si smetterebbe di produrre e trasportare GPL? Processo che è comunque inquinante? ne ha tenuto conto?

            Ah ma tanto costa meno, solo questo importa.

            Quando i soldi saranno carta straccia… ne riparleremo…

          • @antonio gobbo

            buongiorno, auto a Gpl emette meno polveri, non meno Co2, sennò avremmo già risolto

            – gpl ( e metano) emettono un po’ meno Co2 al km (un po’, non cambia molto) nella fase di combustione, ma con il dubbio che ci siano invece più emissioni nella filiera a monte

            – “300 gr di emissioni” che ha letto sul sito sono solo per il processo di preparazione di 1 kg di GPL, poi ci sono da aggiungere le emissioni delle filiera a monte, e soprattutto quelle a valle, cioè la combustione nel motore

          • vero errore mio scusate il GPL emette il 14% in meno a benzina di CO2 però in conpenso il GPL riduce nettamente le emissioni. Garantisce una riduzione del 55% di ossidi di azoto rispetto alla benzina, e addirittura del 96% rispetto al diesel che da un punto di salute pubblica non è poco.
            https://energit.it/quanto-inquina-un-auto-a-gpl/

  10. Mah arrivati a questo punto forse la scelta di non mettere più incentivi sia la cosa migliore stellantis e fiat se ne sono presi di miliardi in questi anni con risultati ridicoli. Nel 2025 dovranno vendere più elettriche quindi di conseguenza ci sarà un interessante abbassamento dei prezzi altrimenti dovranno produrre meno quindi minori guadagni e minori quote di mercato poi se vogliono chiudere è una scelta loro! Vedremo cosa accadrà nel 2025 certo è che a questo punto preferisco che ci sia chiarezza in questo senso invece di giocare con i fondi di metterli dopo 6 mesi o più.

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