Google ha annunciato l’integrazione di Gemini, il suo nuovo assistente vocale basato su intelligenza artificiale generativa, all’interno di Android Auto. Il sistema, già utilizzato da milioni di automobilisti, si prepara così a un’evoluzione significativa: un’interazione più naturale, personalizzata e meno distrattiva alla guida. Il lancio è previsto nei prossimi mesi, con disponibilità iniziale sui veicoli compatibili e, in seguito, anche sui modelli con sistema operativo Google Built-In.
La notizia interessa anche il mercato italiano, dove Android Auto è largamente diffuso e dove l’integrazione di Gemini potrebbe rappresentare un vero e proprio salto tecnologico nell’esperienza a bordo.
Con Gemini, Google trasforma la guida in un dialogo continuo
Il principale punto di forza di Gemini è la capacità di gestire conversazioni vocali più naturali e contestuali, superando i limiti dei comandi vocali tradizionali. Ad esempio, sarà possibile chiedere “Trova un ristorante vegano lungo il percorso” e ricevere risposte pertinenti basate sulle preferenze dell’utente, la posizione corrente e le recensioni online.
Gemini è inoltre in grado di memorizzare dettagli personali, come la lingua preferita per ciascun contatto o le abitudini di guida, offrendo un’assistenza realmente personalizzata. Traduce messaggi in tempo reale, risponde con uno stile coerente e adatta le sue funzioni alle esigenze quotidiane.
Una delle novità più attese è “Gemini Live”, una modalità in cui l’assistente resta sempre in ascolto, pronto a fornire risposte o suggerimenti proattivi. Che si tratti di pianificare un viaggio, gestire la riproduzione musicale o rispondere a un messaggio, l’interazione con Gemini sarà continua e dinamica, senza dover attivare ogni volta l’assistente con un comando vocale.
Patrick Brady, Vicepresidente di Android for Cars, ha definito questa evoluzione una delle più importanti nell’ambito della mobilità smart, sottolineando come l’obiettivo sia quello di rendere la guida «più produttiva e divertente».
Auto elettriche compatibili con Android Auto
Numerosi modelli di auto elettriche già presenti sul mercato potranno beneficiare dell’integrazione con Gemini. Tra questi spiccano la Hyundai Ioniq 5 e 6, la Kia EV6, la Ford Mustang Mach-E e la Volkswagen ID.4. Anche le compatte come la Fiat 500e, la Mini Electric e la Honda E offriranno un’interazione potenziata grazie all’assistente AI di Google. Completano il quadro modelli come la Renault Scénic E-Tech, la Mazda MX-30, la BMW i4 e la Polestar 2, già predisposti per un’esperienza digitale evoluta a bordo.
Il nostro mercato è dunque già ricco di modelli compatibili con Android Auto, ma l’effettiva disponibilità di tutte le nuove funzioni sarà legata alla sottoscrizione del servizio Google One AI Premium, necessario per sbloccare tutte le capacità dell’assistente.

La nuova partita tra Google e le altre big tech dell’ IA si gioca anche sulle quattro ruote
Con l’arrivo di Gemini, Google punta a ridefinire il ruolo dell’assistente vocale in auto, spingendosi oltre i limiti delle interazioni tradizionali. La concorrenza non resta a guardare: Apple lavora a un CarPlay sempre più immersivo, mentre Amazon continua a sviluppare soluzioni basate su Alexa. Ma è la qualità dell’integrazione, e non solo la presenza a bordo, che determinerà chi saprà davvero trasformare l’auto in un ambiente intelligente e su misura per l’utente.
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Non capisco: la novità si riferisce ad Android Auto (quindi disponibile per tutti gli infotainment che lo integrano a prescindere da marca e modello) o ad Android Automotive (che è il “sistema operativo” di alcuni modelli specifici)?