La stroncatura del Fraunhofer ISI

Gli autori del documento sostengono che «l’uso a breve e medio termine di e-carburanti elettrici nel trasporto su strada ha poco senso». Qui di seguito i motivi, basati sulle attuali conoscenze scientifica e tecnologiche
Uno spreco di energia verde per l’idrogeno
- La produzione globale di elettricità da fonti rinnovabili dovrebbe quasi raddoppiare per raggiungere una quota globale del 10% di idrogeno verde necessario a produrre carburanti sintetici a sufficienza per coprire il fabbisogno previsto nel 2050. Ciò significa che gli e-fuels rimarranno scarsi e costosi per molto tempo venire.
E-fuels indispensabili per industria, aerei e navi
- L’uso dell’idrogeno verde e dei combustibili sintetici dovrebbe essere concentrato su quelle applicazioni per le quali non sono disponibili alternative economiche per raggiungere la neutralità dei gas a effetto serra, come l’industria siderurgica, i prodotti chimici di base, le raffinerie e il trasporto aereo e marittimo internazionale. Circa il 15% della domanda energetica finale della Germania nel 2045 sarà solo in queste applicazioni. Ciò significa che difficilmente rimarrebbero quantità utilizzabili di combustibili sintetici per il trasporto su strada.
Costeranno una follia anche nel 2050
- L’uso su larga scala di e-carburanti in automobili e camion non è economicamente sostenibile. Le perdite di conversione sono enormi e alternative come l’elettrificazione diretta sono fino a cinque volte più efficienti in termini di consumo di elettricità. In confronto, gli e-fuel sono costosi e le famiglie a basso reddito difficilmente potranno permetterseli in futuro. Gli studi ipotizzano un prezzo compreso tra 1,20 e 3,60 euro al litro per gli e-fuel nel 2050, anche dopo il raggiungimento di significativi potenziali di riduzione dei costi, oltre ai costi per tasse, imposte, margini di profitto, spese di distribuzione e costi di ricerca e sviluppo. Le tasse e le imposte da sole probabilmente aumenteranno il prezzo al litro di un euro. Per fare un confronto: il prezzo al litro per i combustibili fossili senza tasse e imposte è attualmente di circa 0,60-0,70 euro al litro.

Mille euro per ogni tonnellata in meno di CO2, assurdo
- Se si valutano i costi per la protezione del clima, i costi di riduzione della CO 2 per le auto con e-fuel nel 2030 sono di circa 1000 euro per tonnellata di CO 2 e quindi molto superiori a quelli della mobilità elettrica o di altre misure di protezione del clima. Ciò significa che al momento ci sono pochissime ragioni per cui lo stato sostenga i carburanti elettronici per auto e camion come parte di una strategia di protezione del clima.
Bassa efficienza, e resta il nodo inquinamento
L’impronta ambientale degli e-fuel è problematica: emettono NO x , monossido di carbonio e particolato quando vengono bruciati in un motore a combustione interna. Inoltre, la loro efficienza complessiva è bassa e la richiesta di energia per la loro produzione è elevata. La forte espansione delle capacità di generazione di elettricità necessarie per questo è associata, tra l’altro, ha enormi fabbisogni in termini di terreno e materie prime critiche, che ha un impatto negativo sulla valutazione del ciclo di vita degli e-combustibili.
Ostacolo all’evoluzione della tecnologia elettrica
- L’introduzione sul mercato a breve termine degli e-fuel non è necessaria dal punto di vista dell’apertura tecnologica. La pianificazione odierna prevede che gli e-fuel rispettino gli standard sui carburanti attualmente validi in modo che non siano necessari ulteriori sviluppi nei motori o nelle stazioni di rifornimento. Sono quindi la produzione di combustibili sintetici e l’accelerazione della produzione che determinano l’apertura tecnologica. Tuttavia, poiché gli e-fuel saranno necessari per altre applicazioni, come il trasporto aereo internazionale, si può presumere che il loro sviluppo progredirà indipendentemente dal trasporto su strada. Se, contrariamente alle aspettative, le previsioni scientifiche odierne per gli e-carburanti si rivelassero troppo pessimistiche, il loro utilizzo per il trasporto su strada potrebbe ancora essere preso in considerazione in seguito.
Anche il Prof. Dr. Martin Wietschel, responsabile del Competence Center Energy Technology and Energy Systems presso Fraunhofer ISI e coautore del documento di discussione, sottolinea le possibili minacce degli e-fuels alla trasformazione complessiva del settore dei trasporti in Germania. «Dal punto di vista degli studi odierni _ scrive _, il sostegno agli e-carburanti nel trasporto su strada potrebbe avere un impatto negativo sulla trasformazione del settore dei trasporti». La loro introduzione, infatti «potrebbe rallentare le iniziative essenziali nella direzione della mobilità elettrica o di altre forme alternative di mobilità, perché sono necessari segnali chiari, pianificazione e certezza delle aspettative per una trasformazione di successo del settore dei trasporti».
poi ricordiamoci che con gli e fuel il problema della co2 non si risolve : tanta ne usiamo per fare e fuel tanta ne emette il motore con efuel piu’ gli interessi visto che nella combustione si brucia aria che contiene a sua volta co2 .
Il piagnisteo del Fraunhofer ISI è completamente incomprensibile. Davvero non si capisce cosa teme. Se già oggi, dati alla mano, i camion elettrici e a idrogeno sono molto più convenienti di quelli a benzina e se già oggi alimentare un’auto a e-fuel è infinitamente più costoso che andare a corrente o idrogeno, qualcuno può spiegarmi in parole semplici qual è il timore di questo istituto?
Il pieno sulla mia Giulietta, 60 litri di diesel, costa 102 euro (e se ci andassi a 130 km/h fisso ci farei 1014 km). Ma secondo voi davvero quanti sono disposti a spendere oltre 1000 euro per farci gli stessi km con una Giulietta? Che poi su una Porsche devi moltiplicare almeno per 3, quindi 3000 euro per 1000 km! Sono i costi di un jet privato con pilota! Quindi davvero questo enorme timore del Fraunhofer ISI è completamente incomprensibile. Di cosa sta parlando davvero?
Inoltre se io fossi un milionario, acquisterei la famosa Porsche brum-brum il 31 dicembre 2034 e ci camminerei i successivi 50 anni della mia vita andandoci con la economicissima benzina verde che, lo ricordo, RIMARRA’ IN COMMERCIO REGOLARMENTE AL PREZZO DI OGGI. Perché mai dovrei acquistare il 1 gennaio 2035 la versione a e-fuel che poi diventa anche complicato girarci perché i distributori di e-fuel saranno pochi e perché gli e-fuel costano una fucilata? Ma anche esistessero tali figli di sceicco, sono talmente tanti da ostacolare la diffusione delle auto elettriche e talmente tanti da convincere i produttori a sfornare modelli ad-hoc per loro?
O il Fraunhofer ISI teme che ci possano essere margini enormi di efficienza per portare il costo degli e-fuel a 2 euro al litro (e qui tutti i professori a scrivere che non è assolutamente possibile, io da ignorante resto alla finestra a guardare e non mi sbilancio, dopotutto dicevano la stessa cosa sui biocarburanti e guarda un po’ sono in vendita regolarmente al costo del diesel) oppure stima che il numero di milionari in Germania è talmente alto che questi non solo sarebbero disposti a camminare con la loro auto ad e-fuel nonostante i costi proibitivi ma addirittura sarebbero in grado di ostacolare la conversione alle auto elettriche.
Eh no cari miei, c’è qualcosa che non torna, c’è un sottinteso di cui non si sta parlando qui … parafrasando per una volta i complottisti, “noncielodicono” cosa temono davvero …
“RIMARRA’ IN COMMERCIO REGOLARMENTE AL PREZZO DI OGGI” l’hai scritto tutto maiuscolo per evidenziare la fallacia del ragionamento?
Già, perché nel dicembre 2034 il prezzo della benzina non sarà certamente quello di oggi. E nel 2045 il prezzo sarà ancora diverso, e via discorrendo man mano che il futuro diventa più remoto. Ad onor del vero non sappiamo neppure quanto saranno inasprite le tasse sui carburanti non ecologici da oggi al 2035 e oltre
Per tornare alla tua, il problema del Fraunhofer è che dirottare fondi su strade dettate più dall’isteria che da analisi oggettive è più o meno come dare i soldi a Nokia per produrre telefoni con la tastiera o come darli ad Alitalia per continuare ad esistere.
I prezzi di benzina ed elettricità varieranno ma chi ti dice che la benzina o il diesel nel 2035 costeranno di più? Magari l’opec per scongiurare la fuga verso le bev non applicherà aumenti o addirittura riduzioni. Vallo a sapere… Di certo saranno regolarmente in vendita
L’opec lavorerà sullo “zoccolo duro” e spennerà i propri clienti come polli, prima che sia troppo tardi.
piagnisteo?
ma hai letto lo studio?
ti dice niente il fatto che sia uno “studio scientificao”?
Non metto in dubbio i dati scientifici sull’inquinamento, mi sfugge il nesso causale tra prezzo enorme e successo di massa. Se costerà tanto come lo studio dice di essere convinto, nessuno lo comprerà. Ti chiedo: come mai le auto a metano sono oggi lo 0.1% del mercato e quelle al GPL l’8%? Perché il metano costa il 70% in più e nessuno lo compra. Se allora la “nuova benzina” aumenta non del 70% ma, come dice lo studio, del 1000%, perché lo studio teme che l’e-fuel sarà un successo e moltissimi lo preferiranno all’elettrico?
Perché il metano ha i difetti delle elettriche: scarsa autonomia, tempi di rifornimento superiori a quelli dei liquidi, code ai distributori, pochi punti di rifornimento, costi di manutenzione elevati ricorrenti (sostituzione bombola) e in aggiunta, impossibilità di rifornirsi H24. Il GPL è legato ai carburanti tradizionali, il metano no, ha dinamiche di prezzo indipendenti e il suo utilizzo prioritario è volto alla produzione di energia elettrica e al riscaldamento, nei prossimi anni non è difficile immaginare che il prezzo non possa tornare a livelli precrisi.
Scusa, giusto una correzione anche se ormai -visti i numeri delle vendite- risulta “poco utile”-; rifornirsi h24 è possibile da circa un anno (sto andando a memoria, non ricordo la data precisa) e i distributori che si sono adeguati ci sono. Certo i numeri son quelli che sono e tutto il resto del discorso non fa una piega (giusto per far la punta alla matita, le bombole si cambiano a revisione ogni 4 anni, alla fine son 50 euro/anno). Sul prezzo alla pompa siamo che sicuramente non tornerà mai più ai 94 centesimi/kilo ma ci stiamo riavvicinando (1.4 ad oggi, in calo costante da un po’ ormai). Ovvio e prevedibile che tutti i carburanti cresceranno in prezzo, inclusa l’energia elettrica*
*si lo so che se te la produci in casa, come dovremmo fare tutti per legge, l’energia è praticamente gratis però non credo affatto che vedremo questo crollo nel suo prezzo; ci sarà sempre “la scusa” per tenerlo alto, ma qui so di essere io sul filo del complottismo e me ne scuso davvero 🙂
Paolo
Lo so che hanno (con decenni di ritardo) permesso il rifornimento self, però, ad esempio, a Modena e provincia non lo permette nessun distributore (che io sappia). E quelli che non si sono adeguati, non lo faranno più.
Per essere più chiari: nell’intera Emilia Romagna ci sono SEI distributori a metano self-service che possono rifornire contemporaneamente 12 auto; i Supercharger Tesla sono 7 ma il più piccolo ha 8 stalli e possono rifornire contemporaneamente 80 auto. Poi ci sono le altre migliaia di colonnine tra quick e fast e ultrafast open 24H.
Per il prezzo: si, non tornerà nemmeno quello a 5 centesimi o meno al kWh, perchè dovrà essere ricaricato delle accise che si perdono sui carburanti, in un qualche modo.
Puntualizzazioni, comunque, apprezzate!
Ma infatti tutti parlano di “imposizione” delle BEV da parte dell’UE.
E NON é un caso, secondo me, é l’ammissione implicita che H2 ed E-fuel non hanno chmace contro le BEV. Perché gli e-fiel NON sembrano appunto pensati per uso di massa primo perché 120 mld di L di e-fuel non é cosa semplice da fare, secondo perché anche a guardare gli scenari più favovirevoli si parla di 1,6-2,0 L di costo produzione. Manca IVA, accise, trasporto, distribuzione. Giusto per capirci ci sono 1,1€ su un L di benzina oltre al costo di produzione. Quindi 2,7/3,1€ L. Ciaone, io la vedo cara già oggi ad 1,75 figurarsi ad un € in più se la comprerei mai.
Tornando al diesel anche la mia 308 HDi 115 con 50l di gasolio fa 1000/1050 Km in autostrada. E intanto che é in autostrada viaggia circa ai consumi di una BEV. Quindi quell’uno/due volte al mese che faccio l’autostrada, per quel tratto pareggio un’elettrica.
Il problema sorge gli altri 28/29gg del mese dove con un pieno fa 800 Km spendendo 87,5€ quando una MG4 per fare 800 Km, caricata a casa mi costerebbe MENO DI TRENTA EURO (30 VS 87,5).
Ed in questo conto non ho messo il FV solo la spesa energia come da mio contratto (circa 10€cent a KWh materia energia).
Perché tranne piccole nicchie la gente NON vive in autostrada ma in città e cittadine.
Enzo, ragiona per favore!
Gli E-fuel sono un problema in quanto:
-Possono drenare fondi pubblici in ricerca che sappiamo già NON avere un futuro
-Possono drenare fondi pubblici in distributori, depositi e tubazioni che varranno usate pochissimo
-Possono drenare investimenti privati che non daranno mai un tornaconto economico.
Tutto ciò, essendo i capitali disponibili comunque limitati, porterà ad un rallentamento della ricerca e del progresso tecnologico
È tutto molto teorico. Quanti spiccioli pubblici e privati finiranno a finanziare gli e-fuel esclusivamente per le auto dei privati? Mah…
Anche perché i finanziamenti per gli e-fuel per aerei e navi vanno bene secondo l’istituto, quindi …
Enzo, ragiona per favore!
Ma lui ragiona solo che non ragiona col cervello ragiona col cu…. e non pensate male, intendo col cuore. Quando sente puzza, scusa, profumo di benzina va o in sollucchero, quando sente uno scoppiettio puzzone si bagna, il profumo degli NOx lo fanno sballare. Non c’è nulla da fare ha una dipendenza insanabile, non c’è metadone che tenga.
Ho posto un quesito: com’è possibile che lo studio, che pure si dice certo che l’e-fuel costerà tantissimo, possa temere un successo dello stesso? Se l’e-fuel costerà 6,7 o 10 euro al litro come fa ad avere un successo di massa talmente profondo da arrivare a rallentare la diffusione dell’elettrico?
5 risposte al mio commento tutte fuori focus. Contributi utili alla discussione: zero.
Siccome la contraddizione in termini è palese perché è palese che nessuno, tranne pochissimi sceicchi, acquisterebbero la benzina 10 € al litro allora è inevitabile porsi ancora un’altra domanda: affinché gli e-fuel arrivino a contrastare la convenienza dell’elettrico cosa dovrebbe accadere? E la risposta è: l’e-fuel dovrebbe costare molto meno e arrivare a costare poco tanto che le persone potrebbero scegliere di rimanere con l’auto a scoppio. E come fa l’e-fuel a costare poco? E qui le ipotesi che vedo io sono 2: gli e-fuel vengono incentivati dallo stato (il che significa che per ogni litro, dal costo di circa 10 euro, lo stato ne spende di tasca sua ben 8!; gli e-fuel a regime costeranno molto meno. Scartando la prima ipotesi (nessuno stato ha così tanti soldi da sperperare) l’unica spiegazione plausibile che risponde a tutte le domande è che il Fraunhofer ISI teme che per il 2035 saranno inventate delle tecnologie e ci saranno innovazioni tali che l’e-fuel arriverà a costare circa 2 euro al litro (oggi è impossibile), diventando così un’alternativa concreta, sul profilo economico, per l’auto elettrica.
Diversamente tutto questo allarmismo appare ingiustificato.
-il Fraunhofer ISI teme che per il 2035 saranno inventate delle tecnologie e ci saranno innovazioni tali che l’e-fuel arriverà a costare circa 2 euro al litro-
Il mio Andreotti teme ben di peggio, ma finchè Abbotto o Armaroli non mi danno la risposta che sto aspettando non vi dico niente. 🤭
No guarda, sei tu che sei fuori focus.
La risposta alla tua domanda è già dentro l’articolo, bastava leggerlo con più attenzione, o capirlo.
Lo spiego più facile, così magari il messaggio passa meglio: il problema è che c’è il rischio che si investano soldi in una tecnologia inutile.
Vuoi un esempio? Si chiama Mirai.
Non ci sarebbe nulla di male a farlo, ovviamente, se non fosse che abbiamo poco tempo per ridurre le emissioni su tutti i fronti, infatti dice che gli e-fuel avranno certamente un ruolo, ma che serviranno più avanti e in settori difficili da elettrificare. E oggi il trasporto leggero non è più difficile da elettrificare, quindi gli e-fuel sono solo una forma di rallentamento di questo processo.
È più chiaro così?
E se così fosse perché “temere”? Alla fine se un L di e-fuel costasse 2€ (troppo per me, io passerei comunque) buono vuoldire che tengo la mia 308 HDi altri 15 anni tranquillamente emettendo zero nel computo totale.
A quel punto però i più terrorizzati dovrebbe essere l’OPEC, visto che campano vendendo petrolio, SE arriva una tecnologia che permette di sequestrare CO2, usando energia da rinnovabile (parliamo di un mucchio di TWh per 100 mld di L di e-fuel) e produrre carburante a 2€/L il problema è loro.
Perchè con tutte quelle rinnovabili (centinaia di GW di eolico e FV) chi ha un garage/posto auto (50/60%) caricherà a casa la propria BEV a 4 lire il resto a 2€/L girerà a bilancio CO2 zero.
Il cerino in mano resterebbe a chi vende petrolio perché perderebbe tanti importanti e ricchi clienti. A me personalmete, se riescono a portarli ad 1€/L ANCORA più contento così tengo la 308 per i viaggi lunghi ed una utilitaria BEV da 300 Km WLTP per l’uso di tutti i giorni.
Ma ci credo solo quando lo vedo.
@Leonardo: “E-fuels indispensabili per industria, aerei e navi
L’uso dell’idrogeno verde e dei combustibili sintetici dovrebbe essere concentrato su quelle applicazioni per le quali non sono disponibili alternative economiche per raggiungere la neutralità dei gas a effetto serra, come l’industria siderurgica, i prodotti chimici di base, le raffinerie e il trasporto aereo e marittimo internazionale. Circa il 15% della domanda energetica finale della Germania nel 2045 sarà solo in queste applicazioni. Ciò significa che difficilmente rimarrebbero quantità utilizzabili di combustibili sintetici per il trasporto su strada”
Io ho letto questo. Quindi se anche l’istituto scrive che gli “E-fuels sono indispensabili per industria, aerei e navi” mi sembra inevitabile che gli investimenti ci saranno a prescindere dal fatto che poi gli stessi saranno usati anche in (minima) parte per le automobili. Costando comunque una cifra importante (sempre secondo l’istituto) non saranno appetibili per le auto. Ovviamente la produzione sarà tarata sulla domanda, ma se gli e-fuels costeranno 10 euro al litro nessun automobilista li comprerà.
Io condivido (pur in assenza di fonti) il “timore” di Alessandro che prevede che gli e-fuels potrebbero costare 2 euro al litro o addirittura meno perché solo un prezzo basso giustificherebbe l’allarme per un uso esteso anche nel mondo auto. Delle 2 l’una: o il prezzo degli e-fuel è destinato a crollare e quindi l’allarme è giustificato oppure è inutile allarmismo perché a 10 euro al litro nessun automobilista è così pazzo da fare questo passo.
@Alessandro: scava scava, la risposta utile che cercavo me la sono trovata: https://www.efuel-alliance.eu/efuels/costs-outlook
“This means that in 2025, diesel will cost EUR 1.22 for customers at filling station. In 2050, eDiesel will cost between EUR 1.38 and EUR 2.17 (according to current taxes and duties). In 2025, petrol with an eFuels admixture will cost between EUR 1.34 and EUR 1.36; in 2050, prices for ePetrol are expected to be between EUR 1.45 and EUR 2.24 (also according to current taxes and duties).
Climate neutrality thus remains affordable for everyone.”
Quindi l’eDiesel costerà nel 2050 tra 1.38 e 2.17 Euro/Litro, l’ePetrol tra 1.45 e 2.24 Euro/Litro, il tutto comprensivo delle attuali tasse e accise. Ora finalmente si spiega il timore del Fraunhofer ISI e quello che noncielodicono: noncielodicono che gli eFuel, secondo la eFuel Alliance, arriveranno a costare come la normale benzina. E se così fosse, in effetti, sarebbe un vero cambio di scenario.
Non avresti dovuto scavare e scavare. La tua cara (e interessata) e-fuel Alliance l’abbiamo linkata più volte La “via degli e-fuel”? Da Stoccarda al Cile e ritorno. Il Fraunhofer Institute è un’eccellenza mondiale ed è indipendente. Ma se tu ne sai di più, tanto di cappello
Enzo, quello che sto pensando io è ancora piu diabolico. Roba da rettiliani illuminati. Il numero fondamentale è quello che sto chiedendo (per adesso invano).
Se quel numero quadra coi conti, il mio pensiero diabolico potrebbe corrispondere a qualcosa che fa mettere in movimento una quantità spropositata di denaro che, in barba a qualsiasi principio di buon senso, produrrebbe un concatenarsi di eventi dall’esito quanto meno divertente. Diciamo così. 🙄
Chiaro che se i numeri non quadrano, allora ho pensato male e ho fatto peccato senza indovinare.
enzo, sono persone semplici con pensieri semplici ma certezze assolute: come puoi pretendere che ti seguano nel ragionamento?
metti che poi siano costretti a convenire con te su certe incongruenze.. 😱 e che le certezze diventino meno “assolute”.
ai loro occhi è meglio che tu sia quello che fa millemila km a 300 all’ora in autostrada senza fermarsi.. 🤷♂️
@Alessandro credimi hai destato la mia curiosità e stavolta non ho idea a cosa stai pensando, resto con la suspense …
@Ernesto accontentiamoci di confrontarci con i nostri simili, pensare di piacere e di essere compresi da tutti in questo mondo è un delirio. Va bene così, non importa …
Un abbraccio a tutti e buona Pasquetta.
Farò esattamente così anch’io: prenoterò la mia ultima Porsche con largo anticipo.
E il 456 gt?
Mi fai il prezzaccio? 😇
La distinzione sta tra il casa lavoro e passione , sulla passione nn si bada a spese,; la passione ti fa circolare anche tutti i giorni con un benzina da 4km litro come faccio io e me ne frego dei cartelli con blocco del traffico per emissioni inquinanti
Senza energia elettrica le pompe x la benzina funzionano?
questa non è male! 🙂
oltre al fatto che è verra
presente i distributori a pompa di anni anni fa? ecco..
ne vedi molti nella tua zona?
qui in zona Cuneo per esempio dopo il fuoco e la ruota hanno inventato anche altre cose…
Come conciliare un distributore a pompa manuale con chi si lamenta oggi di 20 minuti di attesa per ricaricare?
Per la serie: invochiamo coerenza e apertura mentale negli altri ma a noi è concesso il ridicolo pur di avere ragione.
Ma si facciamo sto e- fuel per accontentare i porschettari e il loro brum brum. Non capisco perché non abbiamo mantenuto i lumi a olio di balena visto che qualche volta manca la luce, favorendo così una sola tecnologia.
Anche cento anni fa qualche riccone si sarà tenuto un po’ più a lungo la carrozza.
Io ho un tarlo nella testa che mi sta facendo pensare male come faceva Andreotti. Vorrei tanto sapere dal professor Abbotto o dal professor Armaroli se esiste una stima anche solo attendibile di quanti kilowatt di corrente elettrica servono IN TUTTO per fare un litro di benzina sintetica partendo dai processi di cui sopra. Una volta che avessimo quel numero, potrei capire se sto facendo peccato e se per caso ho indovinato.
Se cerchi online si parla di circa 27/30 kWh a litro
Petta, io voglio tutto.
Partendo dall’acqua e contando anche l’elettrolisi per ottenere l’idrogeno.
Fosse davvero 30 kw lt, ma credo di no, il mio andreotti starebbe saltando di gioia. 🙄
Un litro di benzina (solo di elettricità) costerebbe ai prezzi attuali dell’elettricità da bolletta circa 10€, moltiplica per 1,5/2 che è il carico tra altri costi e utili. Su questo non ho messo le accise e l’IVA.
Grazie ma non mi interessa il costo in euro.
Vorrei sapere quanti kw/lt servono dall’inizio alla fine.
ciao,ci provo un kg di h2 verde ci vogliono 55 kw di fotovoltaico .aggiungi 25-30 kw per la conversione e fuel e fanno 85 kw . poi stoccaggio e distribuzione dipende dai km che separano la produzione dal consumatore ,cosa della quale nessuno tiene conto neanche adesso per la distribuzione di idrocarburi vari ! ebbene per un litro di efuel ci faccio tot 20 km se va bene .con la mia springhina ci faccio 600 km . tutto fuori topic ma va bene cosi !
Ok lascismo perdere stoccaggio e distribuzione. Siamo sugli 85 kw… forse andreotti ha sbagliato, devo fare un po’ di conti…
Un regalino da parte del ministro Lindner ai suoi amici della Porsche. 😉
Certamente un regalo. Pensa invece che ci sono partiti che prendono soldi per fare favori all’industria che li finanzia.
Io non credo che sia saggio ostacolare o vietare i motori a scoppio e legarci a doppio filo a una sola tecnologia per la mobilità, se questa non è adeguata a tutte le necessità per cui è necessario spostare dei mezzi. Pensiamo ad esempio alle ambulanze, che spesso sono poche e a seconda dei casi potrebbero dover essere pronte a muoversi incessantemente senza certo il tempo di stare ore in ricarica; e in caso ci fosse un terremoto tipo quello in turchia, o un disastro naturale che interrompesse la rete elettrica? Un blackout? Ma anche (facciamo corna, è uno scenario estremo ma..) un attacco bellico? I mezzi di soccorso (ambulanze, ma anche vigili del fuoco, mezzi che trasportano beni di prima necessità) ma anche tutti i privati cosa farebbero, resterebbero tutti a piedi nell’impossibilità generale di ricaricare e potersi spostare? Non si tratta di scenari di tutti i giorni, ma sono comunque casi da considerare seriamente perché sono possibili (a parte, spero, quello bellico). Non sto scrivendo questo post con intento polemico, volevo solo sapere se qualcuno ha riflettuto su queste cose, perché banalmente diamo per scontato che l’elettricità possa sempre essere disponibile ma in certi casi non è così. Non sarebbe meglio lasciare spazio a più opzioni, fermo restando il problema ambientale?
Okkio che una auto /ambulanza con una colonnina Fast si ricarica in 20 minuti !
Di che cosa stiamo parlando ?
Non solo, le ambulanze sono spesso ferme nei parcheggi delle pubbliche assistenze, che se dotati di colonnine consentono di averle sempre cariche e pronte all’uso senza la necessità di andare a rifornire presso un distributore.
Per le emergenze è meglio dotare protezione civile, militari, ospedali o altri enti preposti alla gestione delle emergenze con gruppi di continuità per poter ricaricare i mezzi.
Continuare ad avere dei mezzi termici perché l’elettricità è disponibile nel 99,99% dei casi sarebbe abbastanza stupido.
Quindi sì i motori termici non moriranno, ma non conviene averli a bordo dei mezzi di trasporto.
Ma infatti questi mezzi possono tranquillamente essere prodotti ed alimentati come ora. E direi anche giustamente
La benzina chiaramente in caso di catastrofi e guerre è sempre disponibile. Molto meglio legarsi ancora a una sola tecnologia che oltre a mantenere i soliti ignoti ci ammazza lentamente e nessuno se ne accorge.
Chiedi al ucraini se trovano facilmente i carburanti in questi periodi neri tratti di guerra e soprattutto a che prezzi
Chiediti come si stanno facendo la corrente a casa; generatori diesel
Il ragionamento potrebbe essere condivisibile ma perchè non si faceva quando ci siamo legati mani e piedi a pochi produttori di “petrolio”… che vuoi mai facciano le guerre, tengano soggiogati popoli, decidano di produrre o non produrre, decidano i prezzi come più conviene loro?
Il timore l’abbiamo solo nel passaggio all’elettrico.
Bah!!! sembrano tanto preoccupazioni pelose.
Ti rendo edotto del fatto che dittatori che tengono “soggiogati” i popoli sono sempre esistiti (e continueranno ad esistere) prima della scoperta dell’utilizzo degli idrocarburi in modo massivo. Per quanto riguarda i prezzi, come per tutte le cose, è un equilibrio fra domanda ed offerta. Mi pare che fin’ora sia andato tutto decisamente bene.
Certamente a parte un paio di crisi energetiche è andato tutto decisamente bene, importando petrolio e gas e esportando guerre.
Man mano che l’EROEI di petrolio e gas scende però le.guerre si avvicinano sempre di più, e ora ce l’abbiamo alle porte di casa.
Quindi nessuna garanzia che vada ancora bene per molto, anzi.
Ti rendo edotto che il problema delle dittature si presenta solo se riguarda i cinesi, le auto elettriche e/o loro componentistiche.
Diversamente dittature et similia sono considerate una manna dal cielo.
Neutralità Tecnologica.
Le prossime elezioni Europe sono vicine.
Sognare un Parco auto completamente BEV è puro gioco di Stile.
Ben venga la promiscuità tra BEV (mi auguro per quanto possibile visti i limiti intrinseci della tecnologia ancora più evolute alla voce Autonomia) e Termiche così da soddisfare le diverse esigenze di vita quotidiane dei cittadini che vivono in realtà territoriali completamente diverse fra loro
Sono pienamente d’accordo con la frase finale “… sono necessari segnali chiari, pianificazione e certezza delle aspettative per una trasformazione di successo del settore dei trasporto”.
Questa frase racchiude il motivo della normativa europea per il blocco delle vendite di auto e furgoni leggeri con motori a combustione.
Non è essere contro gli ICE a prescindere, ma è la constatazione che noi tutti se non abbiamo una necessità difficilmente ci muoviamo dalla nostra confort zone.
D’altro canto mi piacerebbe che l’umanità non facesse la fine degli abitanti dell’isola di Pasqua (mi riferisco a quelli che hanno lasciato le statue).
In più, ribadisco che la normativa vorrebbe vietare i motori a combustione interna. Che senso avrebbe lasciarli perché ci sono gli e-fuel o i biocarburanti?
Tutte le risorse spese inutilmente per produrli potrebbero essere dirottati per sviluppare le BEV nei sui componenti critici (leggasi batteria) o per trovare alternative.
Non ricordo bene, ma alcuni anni fa si parlava di un gel/fluido da usare come accumulatore di energia elettrica che una volta esausto poteva essere rimosso dal pseudo serbatoio/batteria per poi essere rigenerato e rimesso come un carburante. Forse qualche altra ricerca in questo campo potrebbe essere fatta e se risulterà fattibile l’ansia da batteria scarica e tempi lunghi di ricarica passerà (tornato al modello di business dei carburanti, peccato perché l’idea di auto produrre l’energia per far muovere una BEV mi stuzzica tantissimo).
Costa tanto l’apparecchio/apparecchi, il processo e’ costoso di sé, meglio il bio.
…e coltivare un’area grande un po’ più dell’Italia
isole comprese
solo per soddisfare, con i biocarburanti, il fabbisogno italiano.
lo ritieni fattibile?
te lo vedi il mais piantato in mezzo al lago di Garda o in cima al Monte Bianco?
conti fatti e condivisi qui nei commenti di Vaielettrico
un paio di settimane fa
Possiamo girarla come vogliamo ma di certo i biocarburanti non sono sostenibili su larga scala.
che sia il mercato a decidere. Se qualche nostalgico dell’ottano sara’ disposto a pagare per la sua macchina benzina che costa come quella dei jet, faccia pure. Credo che smettera’ presto.
Non credo proprio. Tu ragioni con le tue possibilità, ma devi capire (anche se non o farai) che ci sono persone che spendono il tuo budget mensile per una cena. E lo fanno più volte al mese.
Libero di farti spennare da Salt Bae per una bistecca che trovi più buona e ad un centesimo del prezzo in una qualunque trattoria toscana…. contento tu
-Salt Bae-
Che comunque sulle batterie al sodio ne sa a bizzeffe.