Gli agenti di commercio bocciano l’auto elettrica. O, meglio, la stroncatura arriva da un giornale on line legato all’Usarci, una delle organizzazioni degli agenti. Ce la segnala Bruno, che invece usa una Tesla per il suo lavoro e ne è del tutto soddisfatto. Vaielettrico risponde, come sempre alla mail info@vaielettrico.it
Gli agenti di commercio: “Le EV? Solo uno specchietto per le allodole…”.
“Sono un agente di commercio e viaggio in Tesla da oltre tre anni, contentissimo. Oggi ho ricevuto questo articolo. ‘AUTO ELETTRICA? NO, GRAZIE! GLI AGENTI DI COMMERCIO LA BOCCIANO‘. Nel testo si legge poi: “Percorrono, ogni anno, 60/70mila km in auto. Gli agenti di commercio sono, dunque, una delle categorie più autorevoli e con maggior esperienza diretta per esprimere una valutazione sulle vetture elettriche… Un tema che sta facendo discutere molti colleghi all’interno della categoria e non solo. Soprattutto alla luce delle imposizioni dell’Unione europea per l’abbandono dei veicoli a combustione entro il 2035… L’auto elettrica sembrerebbe, a prima vista un’ottima soluzione, ma non è così. Perché in realtà spesso è solo uno specchietto per le allodole, legato alle tematiche green e alla possibilità di auto-sostentamento energetico. Per non parlare delle questioni connesse alla guerra in Ucraina e all’aumento delle materie prime di produzione e all’aumento dei costi della benzina…“. Bruno Galli
Argomenti risibili, strumentalizzando lo spauracchio del 2035
Risposta.Gli agenti di commercio (e l’autore dell’articolo) possono stare tranquilli e acquistare tutte le auto che vogliono fino al 2035 e tenersele ben oltre. Senza tutto questo vittimismo sulle “imposizioni dell’Unione Europea“, che riguardano scadenze alle quali la tecnologia dei veicoli a batteria sarà molto diversa (migliore) rispetto a quella di oggi. Dopo di che molte delle argomentazioni usate per demolire le auto elettriche di oggi sono risibili. Chi viaggia molto sa bene che le colonnine ci sono, anche nelle tratte lunghe e in autostrada. E che i prezzi delle ricariche, grazie agliabbonamenti flatutilizzati proprio da chi fa molta strada, sono ben inferiori al costo dei rifornimenti di benzina o gasolio. Per non parlare della manutenzione, che è praticamente assente, mentre invece comporta costi salati per le auto tradizionali. Quanto al deterioramento delle batterie, chi usa l’auto per lavoro di solito acquisisce il mezzo con noleggi a 3-4 anni. Al termine dei quali può restituirlo e passare a un’auto con batteria immacolata.
La risposta di ev va bene tranne l’attacco: Nonostante tutta la buona volontà messa dei petrolieri per continuare ad usare mezzi di trasporto antichi per il loro tornaconto, le case automobilistiche hanno capito che il futuro, prossimo no al 2035, è l’auto spinta da un motore elettrico. Perchè è PIU’ in tutti i sensi. E le decine di migliaia di persone salvate da morte certa in Italia per Leucemie e tumori del sangue e del circuito linfatico ringrazieranno. Morti dovute agli idrocarburi aromatici (bella parola per identificare dei potenti cancerogeni) messi nelle benzine verdi (altra bella parola per identificare uno scrato di produzione del processo di cracking).Nessuno Benzinaro s’e’ mai domandato perchè l’abitacolo della macchina si riempi di quel profumo tipico della trielina? La famosa marmitta catalitica funzione dopo pochi MINUTI dall’accensione del motore e fino ad allora ci sniffiamo Benzene, Toluene, ecc…
Buona sniffata a tutti!
Ma se gli agenti commercio non vogliono le BEV ma preferiscono le auto gasolio, ma a voi cosa importa? Come per altri articoli tutti che si infervorano… ma cosa vi frega se loro preferiscono il gasolio? Non capisco tutto questo fervore, tifo da stadio, prendere sul personale tutto quanto. Vogliono il gasolio, la benzina? Per me possono anche berselo a pasto al posto della ferrarelle… io ho la mia Bev ne sono contento, la uso e… ciao!!!
Credo che non sia il modo giusto di pensare l’EV.
L’EV esiste in quanto necessaria per la transizione ecologica non per altri motivi.
Poi che sia o possa essere pure migliore… tanto meglio.
Se gli agenti di commercio , come i tassisti, fossero in grado di pensare a possibili alternative avrebbero già scelto elettrico .
Conosco di un agente che viaggia in Mercedes 8 cilindri a GPL
Partiamo da un presupposto, gli agenti di commercio non sono tutti uguali, ci sono quelli che fanno una tratta lunga lavorano e tornano in giornata, ci sono quelli che come raggio dall’ufficio non si spostano oltre i 70/80 km ma hanno 5 o 6 appuntamenti al giorno (che per forza di cose non è sempre possibile averli tutti vicini), in entrambi i casi si parte da un presupposto, dai potenziali clienti (per molti sono la maggior parte del lavoro esterno) non ricarichi, normalmente quando vai da loro nemmeno son così felici di doverti dedicare tempo e iniziare scroccando 10€ di elettroni non aiuta di certo, dai clienti acquisiti non ricarichi perché spesso stai venti minuti fai quello che devi fare e tene vai, ammesso che abbiano colonnine da dedicare ai fornitori, come se ogni azienda mette a disposizione una ricarica per qualunque mezzo gli arriva. Quando vai dai clienti hai 2 possibilità, o sono in piena citta/centro paese dove trovi parcheggio col lanternino per non diverti fare 1km a piedi con borse, campionari etc sotto sole o temporali per entrare in modo presentabile (ahimè è un lavoro dove l’impressione fa tanto) le colonnine in sostanza è praticamente impossibile trovarle in un raggio accettabile,laltra situazione è l’azienda in centri produttivi dove le colonnine in pratica non esistono.
Quindi una carica durante la giornata lavorativa o la fai in pausa pranzo, che quando va bene è di un oretta sempre se il cliente precedente non ha avuto un imprevisto e ti ha ricevuto con mezz’ora di ritardo facendoti andare lungo, ma l’appuntamento dopo è di lì a mezz’ora e hai giusto il tempo di arrivarci in auto.
Mai visto un commerciale, e ne ho conosciuti a centinaia, avere l’agenda precisa e rispettata ogni giorno, ma nemmeno un giorno a settimana, forse è dico forse un giorno al mese va come da programma, i clienti tardano, ti chiedono di andare prima, ti fanno finire dopo 10 minuti perché succede qualcosa in azienda che li richiede altrove, ti powticipano gli appuntamenti, li annullano quando ti sei fatto mezz’ora di auto e sei a 5 minuti da loro…
In tutta questa incertezza devi cmq infilare una ricarica di almeno mezz’ora per sperare di arrivare a fare la strada per l’ultimo appuntamento, perché il cliente può avere problemi, tu devi essere puntuale, un incidente è giustificabile, un ritardo perché devi caricare è disorganizzazione e perdi affidabilità agli occhi del cliente.
Chi fa tratte lunghe per pochi o un solo appuntamento è forse più facile da gestire, nel senso che quella mezz’ora 40min di ricarica all’andata è al ritorno le togli al tuo tempo personale e incide meno sul lavoro pratico.. Ma cmq..il tempo è quello che è a nessuno piace buttarlo aspettando in autostrada mentre fai il pieno, quando potresti arrivare dai tuoi figli mezz’ora prima (come hai sempre fatto) e avere il tempo di accompagnarli a scuola perché non devi mettere in conto mezz’ora in più di viaggio.
Eh ma se prendi una tesla 500km li fai… Primo, perché devo spendere 60k per una long range quando fai la stessa cosa con auto da 20/30k, sarà che c’è questo miraggio del rappresentante miliardario, ma molti (anzi la maggior parte) dei venditori che fanno la vita da 6 appuntamenti, guadagnano, al netto delle tasse, quanto un impiegato… Esistono migliaia di venditori tipo folletto, reti assicurative d’assalto, quelli porta a porta, tutte quelle pseudo reti vendita che fanno feste lussuose per coprire il fatto che sottopagano ogni contratto che gli portano gli agenti, così devono farne sempre di più ogni mese per guadagnare come l’anno prima, gente che esce di casa alle 8 e rientra, quando va bene prima delle 23….
E in tutto questo… Li biasimate anche perché “eh ma ci stai dentro con una carica al giorno notturna”, ma chi cazzo ha voglia dopo che è in giro da 15 ore di ricordarsi ogni fottuta volta di attaccare il cavo, di stressare la batteria con almeno 365 cariche all’anno coi costi e tempi di sostituzione. Come affronta una partita Iva il fermo del mezzo per tempi abnormi in caso di incidente? Lo fa pagando centinaia di euro in assicurazioni per gli imprevisti, soldi che escono oltre a quelli dell’auto…
Ahh si risparmi sulla benzina.. Che però scarichi dalle tasse (le ricariche elettriche si possono già dichiarare senza problemi che voi sappiate?) ma l’auto, oramai non riesci più a scaricarla come si faceva tot anni fa, quindi spendere il doppio in acquisto beh, non è una bellissima cosa anche potendo scaricare, soprattutto non tutte le categorie dei venditori e commerciali han le stesse regole.
Quando in ogni singolo parcheggio a strisce bianche, in centro città come nella zona industriale a 30km da qualunque altra forma di vita, ci sarà una presa di ricarica, allora si potrà gestire anche questa professione in maniera tranquilla e agevole con l’elettrico, ma oggi è una rogna aggiuntiva in tutto e per tutto per chi ha già tante tante altre cose da tenere in piedi come un giocoliere ogni giorno.
Mi scuso (ed è la prima volta sappiatelo hehe) per la lungaggine, ma essendo stato in ognuno dei ruoli descritti sopra, mi son sempre reso conto che chi non ha mai fatto il commerciale o il venditore sostanzialmente non ha quasi mai la più pallida idea di come sia la sua vita lavorativa (ma anche privata dato che è facile lavorare 7/7 e le amicizie e relazioni nascono li), li vedono sempre come quelli coi soldi, che fanno un cazzo dalla mattina alla sera tanto che son sempre vestiti bene e puliti. Ovviamente non generalizzo troppo, i commerciali han tutti genitori mogli e mariti e figli che vedono esattamente com’è anche se dall’estero
Aggiungo una considerazione finale, sopra ho parlato di professionisti che già fanno questo lavoro da tempo e hanno una certa prevedibilità di entrate, ma in questo momento elettrica rappresenterebbe una fortissima spesa per un neopatentato che vuole avviarsi per la prima volta a questa professione, se con una termica da 2k euro ti metti in condizioni di poter almeno fare gli appuntamenti quando non hai nemmeno idea di quando inizierai a guadagnare più di qualche centinaio euro… Beh… È un enorme scoglio per chiunque non abbia genitori che gli regalano auto da 60k (che già con 25k trovi autonomie ridicole impossibili da gestire sempre in tranquillità)
commento esemplare verso chi, facendo tutt’altro, pretende di insegnare come si lavora..
è una cosa fastidiosa (almeno per me): tutti stupidi tranne chi ha la bev
Però dovresti considerare che chi oggi guida una bev, proviene certamente da un’auto endotermica e può fare il confronto, mentre chi parla male delle bev, non ne ha mai provata una (salvo rare eccezioni). Non è che voi siete stupidi, ma parlate di qualcosa che non conoscete affatto, quindi senza alcuna cognizione in materia.
L agente , come i Tassisti e altri dovrebbero fare i analisi costi e benefici e poi decidere .
Come capo area ho incontrato diversi agenti e ho viaggiato su auto di tutti i tipi .
Benzina Metano Diesel e GPL .
Per cui non vedo perché non possano valutare soluzioni elettriche
@Xardus, quello che hai descritto è vero, ho colleghi che fanno quella vita, però una domanda mi viene spontanea, ti sembra normale e giusto sostenere quei ritmi? Non meritaste pure voi una vita più “normale”. Inoltre ti chiedo, il giorno che non si potrà più entrare nelle città con le termiche, e sta succedendo sempre più spesso, come farete? E fra una trentina d’anni, quando non ci sarà più la possibilità ne di comprare auto termiche ne nuove ne vecchie, la vostra categoria cosa farà? Ci state pensando? Attenzione la mia domanda è solo per capire come vi stiate preparando, perché prima o poi il D-DAY arriverà per tutti. L’azienda per cui lavoro ha iniziato con le plugin per dirigenti e quadri, ma da quello che ho capito il prossimo turno toccherà alla rete vendita, non so c’è in progetto a breve di passare al full elecrtic.
Io ho fatto il venditore per aziende di semiconduttori e ho fatto quel tipo di vita , senza mai essere agente , ma la vita era quella .
Sono d accordo che non tutti gli agenti sono uguali in quanto i prodotti proposti non sono uguali .
Sicuramente i km percorsi sono più elevati della media dei comuni mortali e a volte il serbatoio piccolo e gli inconvenienti hanno portato a velocità superiori .
Per un agente di zona l auto elettrica è un po’ borderline e diciamo che servirebbe un auto che permettesse di fare il giro tipico senza ricaricare, questo vuole dire almeno 450 di autonomia il che limita abbastanza i modelli .
Io consiglio di iniziare a giocare con anrp per simulare il viaggio del giorno dopo così da capire se potrà essere una soluzione intelligente,risparmiosa e rispettosa dell’ ambiente
Saremmo tutti contenti se le batterie durassero per lo meno il doppio di quello che durano oggi.
Peccato che il raddoppio di capacità della batterie è stato introdotto con le batterie al litio dopo che per quasi 50 anni hanno fatto la storia le batterie al piombo per la loro capacità.
Ci aspettiamo che in 12 anni raddoppino queste per davvero?
Perché quanto durano oggi ?
Un tassista di Milano ha già fatto 300 Milà km e la batteria è degradata all 85,% ma funziona benissimo, fa solo meno strada
Ho avuto modo di confrontarmi qualche giorno fa con alcuni agenti ed effettivamente c’è un problema corposo, non limitatamente all’auto elettrica ma più in generale in riferimento alla sicurezza.
Alcuni, non tutti, hanno manifestato queste necessità:
– 4-500 km di autostrada senza fermarsi per un totale a/r 800/1000 km
– 150/170 km/h di andatura di crociera con accelerazione massima per immissioni e sorpassi
– pausa pranzo 20 minuti
– no pipì
L’auto elettrica, in questo quadro, è l’ultimo dei problemi che noto.
Hai descritto uno che vive in auto e non visita i clienti , si comporta da pirata della strada e va in giro con il pappagallo per fare la pipì .
Chissà perché tutti gli agenti che ho conosciuto si adattavano a pranzi interessanti con percorsi di 300 km giorno .
Percorsi importanti ma gestibili con una Tesla
quindi hai parlato con gente che ha lavorato per una settimana e poi ha smesso.
quindi diciamo che ogni mezz’ora di guida si fermano dal cliente che li aspetta ansioso per firmare il contratto e via di corsa verso il prossimo sempre pronto per una sveltina, il venditore illustra ciò che vende ed il cliente compra immediatamente senza contrattare.
per sfiga può succedere che gli offrano un bicchiere d’acqua perchè il parlare veloce asciuga la gola, sfiga perchè poi il venditore è costretto a pisciare nella bottiglia, e chi ha tempo di fermarsi!
poi velocità di crociera 150-170 km/h perchè il tempo è denaro e soprattutto il venditore non è un taxista o un camionista ma il suo business arriva col contatto col cliente.
quindi immagino anche telefonate fiume mentre si guida.
mi chiedo e ti chiedo:
poi che succede la settimana dopo? perchè immagino che arrivino al venditore copiose multe per eccesso di velocità con allegato detrazione di punti sulla patente.
arrivo al punto: il tuo venditore lavora una settimana, poi il suo stipendio va in multe e gli tolgono la patente per alcuni mesi .
ma sei sicuro che i venditori che hai interpellato non ti abbiano preso in giro per non dire preso per il culo?
Io guido per 7.000 km al mese. Molto raramente capitano 1000/1200 km a/r in giornata e comunque ci si ferma dal cliente per qualche ora.
Chi percorre 300/400 km al giorno, ma anche 600 e si ferma almeno 3 ore dai clienti non dovrebbe avere particolari difficoltà ad usare un auto elettrica. Io personalmente non riuscirei, anche perché mi costerebbe molto più del diesel tra consumi a 130 e costo effettivo del carburante/energia ma, ripeto, per molti non sarebbe un problema. Ma poi l’auto da 150.000 km a chi la rivendono, usata magari male e con motori da sostituire?
Caricando tanto fuori casa, si usano le flat “corpose”, sia EnelX che BeCharge, per cui il costo si abbassa a circa 0,31/0,35€/kWh.
Ed il risparmio rispetto ad un diesel c’è.
Un venditore serio prende l’auto NLT, così non ha da preoccuparsi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Per qualsiasi problema, auto sostitutiva e dopo 3 anni la si cambia.
Io sono sui 4000/4500 km al mese, nessun problema con id3.
Qualche tempo fa ci fu una pseudo indagine in azienda, il motivo furono un paio di incidenti in auto un po’ sospetti. Venne chiesto quanti chilometri facevamo durante l’anno, qualcuno rispose anche più di 60000. Di per se la cifra non è enorme, fanno più o meno 250 km/giorno, ma per percorrerli ci si impiega mediamente 3 ore. L’amministrazione iniziò a chiedersi se questo fosse normale e da li a poco arrivarono delle restrizioni dettate dalla corporate che imposero non più di 600 km/giorno per un totale di 10 ore tra lavoro e viaggio. Andiamo ancora in Sicilia in auto quando dobbiamo trasportare attrezzatura? Certo che si, ma visto che la nostra sede si trova a Bergamo, ci si imbarca a Civitavecchia alla sera e al mattino seguente si sbarca a Catania o a Palermo. Per i colleghi che invece devono andare in Calabria o in Puglia, pernottano a Roma o a Pescara e il giorno successivo si raggiunge il posto di lavoro. Cambiando il modo di intraprendere i viaggi l’azienda è fallita? Certo che no, in compenso abbiamo beneficiato tutti di un miglioramento della qualità della vita lavorativa. Concludo, lo so che non è facile cambiare le brutte abitudini, ma con un po’ d’impegno ce la si può fare.
Scusate, ma i tutor in autostrada non mandano la multa solo agli agenti di commercio!
visto che parlate di 150/170 km/h
Per quello che ne so i limiti sono 130 km/h e forse qualche trattata a 150km/h.
Ps se non ricordo male le autostrade italiane fin dagli albori sono state progettate per velocità massime di 140 km/h, superare quelle velocità nella maggior parte delle auto le sospensioni dovrebbero andare in risonanza (ma posso sbagliare) a discapito della sicurezza.
Mi sono sbagliato ma di poco
Dalla treccani
“La rete autostradale italiana. – Al 1° gennaio 1977 essa era la seguente (v. anche carta a pag. 207).
Caratteristiche geometriche. – Sono legate alla velocità di progetto (App. II, 1, p. 330) e ai volumi di traffico. Le velocità di progetto sono nella maggior parte dei casi comprese fra 100 km/h (tronco Firenze-Bologna della A1) e 160 km/h (tronco Bologna-Milano della A1).”
Sarebbe interessante sapere dagli agenti di commercio che oggi usano EV e che ne sono entusiasti come organizzano le loro giornate di lavoro, se ricaricano la notte a casa o devono per forza prevedere delle tappe anche durante la giornata (immagino di sì e magari ne basterebbe solo una in pausa pranzo, ma devi trovare la colonnina nel posto giusto)
Comunque esistono gli e-fuel qui di NON vedo il problema.
Basta che non glieli paghiamo NOI (che così é sempre facile) potranno girare con le ICE per altri 50 anni. Sempre che ne trovino nei concessionari fra 20.
Ma chi tra i rappresentanti che hanno commentato ha mai chiesto di pagargli il carburante? Negli ultimi anni sono state ‘contribuite’ parecchie BEV in compenso..
Gli agenti sono gli unici che possono detrarre il costo del carburante al 100 % dal proprio imponibile , mentre ad esempio un venditore di una azienda che fa la stessa attività può scaricare il 20% .
Mi sembra chiaro che se diminuisci imponibile paghi meno tasse , o no ?
Gli agenti di commercio mi risulta ,siano gli unici a scaricare al 100 % i costi del carburante, per questo usano veicoli dai consumi importanti. Come farebbero a scaricare i costi a casa ?
Abbonamento pagato dall’azienda. La mia anziché rimborsarmi il carburante mette a suo carico l’abbonamento (flat mi pare si chiami il più conveniente) e mi finanzia l’installazione di una Wall box. Il problema non è a casa: tra i miei clienti ce ne stanno molti che sono in mezzo al niente e di sicuro non posso chiedere di collegare l’auto alla presa di casa. Ma allo stesso tempo non ho voglia di fermarmi 2 volte in autostrada per 30/40 minuti a ricaricare o peggio aspettare che si liberi la colonnina di ricarica. Con autonomia a 130 di 900 km (la mia auto attuale), tempi di ricarica più veloci e maggior numero di colonnine di ricarica io e i miei colleghi saremmo i primi ad optare per l’elettrico.
Hai ragione, queste persone che non riescono a capire la perdita di tempo nel fermarsi a ricaricare in autostrada.
30/40 min fermi a ricaricare dovendo utilizzare il tempo per pipì, caffè, sigaretta.
Non capiscono che non avete bisogno di un attimo di pausa relax.
Tirare il fiato? Ma che, scherziamo?
Che se sovviene la voglia di un panino saltano sia la linea che almeno 7/8 appuntamenti.
E poi come si fa a fatturare?
Se fermarmi o no deve essere una mia scelta, non un’imposizione dettata dalla tecnologia. Se guido per 500 km e non voglio fermarmi, non mi fermo. Non tutti abbiamo necessità a fermarci, tant’è che dopo la guida o inizio a lavorare o se torno a casa vado a fare sport, di certo non mi rilasso perché ero comodamente seduto
Non capisco perché così tanti organi di stampa, organizzazioni che rappresentano specifiche categorie sono tanto avverse alle elettriche ed in generale alla de-carbonizzazione del sistema produttivo e commerciale.
Mi spiego. Già con l’ETS e prossimamente con l’ETS II i costi dovuti all’uso dei combustibili fossili schizzeranno alle stelle e pertanto sarebbe loro interesse de-carbonizzare l’attività produttiva, il trasporto e gli edifici produttivi per mantenere i costi accettabili.
Oppure c’è tutto l’interesse a far schizzare i costi per poi giustificare dei rincari che potevano essere evitati?
Ricordo che l’Ets II riguarda i distributori di combustibili destinati a edifici e trasporto su strada. Entrerà in vigore nel 2027 (anche se la Commissione Ue avrebbe voluto nel 2026), ma potrebbe essere ritardato di un altro anno.
In questo caso non si tratta di un quotidiano o blog generalista, che scrive per partito preso. Si parla dell’organo online di una organizzazione di categoria dei rappresentanti di commercio. Cioè di quella categoria che rappresenta il worst case per l’elettrificazione: tutte quelle condizioni avverse che spesso vengono descritte in questo blos come rappresentate da ‘uno su un milione’.
Essere fondamentalisti non aiuta nel convincere e coinvolgere gli incerti, negare aprioristicamente che esistano sacche di difficoltà nemmeno.
Lei si sbaglia: si tratta di un organo di informazione generalista con un preciso orientamento politico-ideologico di taglio sovranista e negazionista climatico. Concordo con lei: essere fondamentalisti non aiuta, da qualunque parte si stia.
Nel caso specifico, Roberto, val la pena navigare un istante nel sito della testata in questione, che si chiama Electro Magazine ed è una sorta di organo politico dei sovranisti di ultradestra, anti euro e nagazionisti climatici. Come dicono i francesi “tout se tient”.
Scusa mon chèr, ma allora perchè rilanciate ste vaccate pubblicate su riviste che nessuno conosce e non… chessò.. l’articolo della Gabanelli che abbiamo letto qualche giorno fa sul Corriere? 😝😝😝😝😝
Ma come “che altro aggiungere”?
Ma come?!? Ma cosa mi tocca sentire?!? 😂😂😂😂
Una volta che il primo giornale nazionale fa un servizio esemplare e che addirittura per qualche ora lo mette come titolo principale di HP… e tu non suoni la grancassa? Ma subito! A martello! E con la mazza pesante! 😂😂😂 Ma santo il cielo amico mio, e dire che quello che di gran lunga dovrebbe insegnare le cose sei tu a me… ♥️
Caricamento...
Perchè mai? Il Corriere ha scritto quello che Vaielettrico scrive da anni e i lettori sanno benissimo.
Caricamento...
Ma infatti la notizia non è tanto quello che i lettori sanno già benissimo, quanto che adesso sappiamo che “lo sa” anche il Corriere. Cosa non sempre scontata di questi tempi, credo converrai con me (sole24 su tutti).
Comunque ci mancherebbe, ovviamente. 😇
Caricamento...
Lo youtuber NickSimon7 è agente di commercio, possiede una Model 3 Long Range e ne è entusiasta.
Perché è una persona che sa fare i conti .
da parte mia vorrei capire come si fa a scaricare i costi energia allo stesso modo dei semplici timbri sulla carta carburante….
I timbri sulla carta carburante non si fanno più da 4 anni. Per detrarre anche i costi energetici basta fare il contratto della corrente di casa a nome dell’agente di commercio, costerà di più la corrente e l’iva sarà al 22% ma detraendo tutto all’80% (e al 100% se l’agente dimostra di avere un’auto privata uguale.o superiore a quella di lavoro) comunque i costi dimezzato).
Ma gli agenti di commercio fanno tutti 600/800 Km al giorno?
E mangiano sempre in auto durante la guida?
Che vita infame.
La risposta di ev va bene tranne l’attacco: Nonostante tutta la buona volontà messa dei petrolieri per continuare ad usare mezzi di trasporto antichi per il loro tornaconto, le case automobilistiche hanno capito che il futuro, prossimo no al 2035, è l’auto spinta da un motore elettrico. Perchè è PIU’ in tutti i sensi. E le decine di migliaia di persone salvate da morte certa in Italia per Leucemie e tumori del sangue e del circuito linfatico ringrazieranno. Morti dovute agli idrocarburi aromatici (bella parola per identificare dei potenti cancerogeni) messi nelle benzine verdi (altra bella parola per identificare uno scrato di produzione del processo di cracking).Nessuno Benzinaro s’e’ mai domandato perchè l’abitacolo della macchina si riempi di quel profumo tipico della trielina? La famosa marmitta catalitica funzione dopo pochi MINUTI dall’accensione del motore e fino ad allora ci sniffiamo Benzene, Toluene, ecc…
Buona sniffata a tutti!
Ma se gli agenti commercio non vogliono le BEV ma preferiscono le auto gasolio, ma a voi cosa importa? Come per altri articoli tutti che si infervorano… ma cosa vi frega se loro preferiscono il gasolio? Non capisco tutto questo fervore, tifo da stadio, prendere sul personale tutto quanto. Vogliono il gasolio, la benzina? Per me possono anche berselo a pasto al posto della ferrarelle… io ho la mia Bev ne sono contento, la uso e… ciao!!!
Credo che non sia il modo giusto di pensare l’EV.
L’EV esiste in quanto necessaria per la transizione ecologica non per altri motivi.
Poi che sia o possa essere pure migliore… tanto meglio.
Se gli agenti di commercio , come i tassisti, fossero in grado di pensare a possibili alternative avrebbero già scelto elettrico .
Conosco di un agente che viaggia in Mercedes 8 cilindri a GPL
Partiamo da un presupposto, gli agenti di commercio non sono tutti uguali, ci sono quelli che fanno una tratta lunga lavorano e tornano in giornata, ci sono quelli che come raggio dall’ufficio non si spostano oltre i 70/80 km ma hanno 5 o 6 appuntamenti al giorno (che per forza di cose non è sempre possibile averli tutti vicini), in entrambi i casi si parte da un presupposto, dai potenziali clienti (per molti sono la maggior parte del lavoro esterno) non ricarichi, normalmente quando vai da loro nemmeno son così felici di doverti dedicare tempo e iniziare scroccando 10€ di elettroni non aiuta di certo, dai clienti acquisiti non ricarichi perché spesso stai venti minuti fai quello che devi fare e tene vai, ammesso che abbiano colonnine da dedicare ai fornitori, come se ogni azienda mette a disposizione una ricarica per qualunque mezzo gli arriva. Quando vai dai clienti hai 2 possibilità, o sono in piena citta/centro paese dove trovi parcheggio col lanternino per non diverti fare 1km a piedi con borse, campionari etc sotto sole o temporali per entrare in modo presentabile (ahimè è un lavoro dove l’impressione fa tanto) le colonnine in sostanza è praticamente impossibile trovarle in un raggio accettabile,laltra situazione è l’azienda in centri produttivi dove le colonnine in pratica non esistono.
Quindi una carica durante la giornata lavorativa o la fai in pausa pranzo, che quando va bene è di un oretta sempre se il cliente precedente non ha avuto un imprevisto e ti ha ricevuto con mezz’ora di ritardo facendoti andare lungo, ma l’appuntamento dopo è di lì a mezz’ora e hai giusto il tempo di arrivarci in auto.
Mai visto un commerciale, e ne ho conosciuti a centinaia, avere l’agenda precisa e rispettata ogni giorno, ma nemmeno un giorno a settimana, forse è dico forse un giorno al mese va come da programma, i clienti tardano, ti chiedono di andare prima, ti fanno finire dopo 10 minuti perché succede qualcosa in azienda che li richiede altrove, ti powticipano gli appuntamenti, li annullano quando ti sei fatto mezz’ora di auto e sei a 5 minuti da loro…
In tutta questa incertezza devi cmq infilare una ricarica di almeno mezz’ora per sperare di arrivare a fare la strada per l’ultimo appuntamento, perché il cliente può avere problemi, tu devi essere puntuale, un incidente è giustificabile, un ritardo perché devi caricare è disorganizzazione e perdi affidabilità agli occhi del cliente.
Chi fa tratte lunghe per pochi o un solo appuntamento è forse più facile da gestire, nel senso che quella mezz’ora 40min di ricarica all’andata è al ritorno le togli al tuo tempo personale e incide meno sul lavoro pratico.. Ma cmq..il tempo è quello che è a nessuno piace buttarlo aspettando in autostrada mentre fai il pieno, quando potresti arrivare dai tuoi figli mezz’ora prima (come hai sempre fatto) e avere il tempo di accompagnarli a scuola perché non devi mettere in conto mezz’ora in più di viaggio.
Eh ma se prendi una tesla 500km li fai… Primo, perché devo spendere 60k per una long range quando fai la stessa cosa con auto da 20/30k, sarà che c’è questo miraggio del rappresentante miliardario, ma molti (anzi la maggior parte) dei venditori che fanno la vita da 6 appuntamenti, guadagnano, al netto delle tasse, quanto un impiegato… Esistono migliaia di venditori tipo folletto, reti assicurative d’assalto, quelli porta a porta, tutte quelle pseudo reti vendita che fanno feste lussuose per coprire il fatto che sottopagano ogni contratto che gli portano gli agenti, così devono farne sempre di più ogni mese per guadagnare come l’anno prima, gente che esce di casa alle 8 e rientra, quando va bene prima delle 23….
E in tutto questo… Li biasimate anche perché “eh ma ci stai dentro con una carica al giorno notturna”, ma chi cazzo ha voglia dopo che è in giro da 15 ore di ricordarsi ogni fottuta volta di attaccare il cavo, di stressare la batteria con almeno 365 cariche all’anno coi costi e tempi di sostituzione. Come affronta una partita Iva il fermo del mezzo per tempi abnormi in caso di incidente? Lo fa pagando centinaia di euro in assicurazioni per gli imprevisti, soldi che escono oltre a quelli dell’auto…
Ahh si risparmi sulla benzina.. Che però scarichi dalle tasse (le ricariche elettriche si possono già dichiarare senza problemi che voi sappiate?) ma l’auto, oramai non riesci più a scaricarla come si faceva tot anni fa, quindi spendere il doppio in acquisto beh, non è una bellissima cosa anche potendo scaricare, soprattutto non tutte le categorie dei venditori e commerciali han le stesse regole.
Quando in ogni singolo parcheggio a strisce bianche, in centro città come nella zona industriale a 30km da qualunque altra forma di vita, ci sarà una presa di ricarica, allora si potrà gestire anche questa professione in maniera tranquilla e agevole con l’elettrico, ma oggi è una rogna aggiuntiva in tutto e per tutto per chi ha già tante tante altre cose da tenere in piedi come un giocoliere ogni giorno.
Mi scuso (ed è la prima volta sappiatelo hehe) per la lungaggine, ma essendo stato in ognuno dei ruoli descritti sopra, mi son sempre reso conto che chi non ha mai fatto il commerciale o il venditore sostanzialmente non ha quasi mai la più pallida idea di come sia la sua vita lavorativa (ma anche privata dato che è facile lavorare 7/7 e le amicizie e relazioni nascono li), li vedono sempre come quelli coi soldi, che fanno un cazzo dalla mattina alla sera tanto che son sempre vestiti bene e puliti. Ovviamente non generalizzo troppo, i commerciali han tutti genitori mogli e mariti e figli che vedono esattamente com’è anche se dall’estero
Aggiungo una considerazione finale, sopra ho parlato di professionisti che già fanno questo lavoro da tempo e hanno una certa prevedibilità di entrate, ma in questo momento elettrica rappresenterebbe una fortissima spesa per un neopatentato che vuole avviarsi per la prima volta a questa professione, se con una termica da 2k euro ti metti in condizioni di poter almeno fare gli appuntamenti quando non hai nemmeno idea di quando inizierai a guadagnare più di qualche centinaio euro… Beh… È un enorme scoglio per chiunque non abbia genitori che gli regalano auto da 60k (che già con 25k trovi autonomie ridicole impossibili da gestire sempre in tranquillità)
commento esemplare verso chi, facendo tutt’altro, pretende di insegnare come si lavora..
è una cosa fastidiosa (almeno per me): tutti stupidi tranne chi ha la bev
Però dovresti considerare che chi oggi guida una bev, proviene certamente da un’auto endotermica e può fare il confronto, mentre chi parla male delle bev, non ne ha mai provata una (salvo rare eccezioni). Non è che voi siete stupidi, ma parlate di qualcosa che non conoscete affatto, quindi senza alcuna cognizione in materia.
confermo su tutta la linea: l’agente si fa con il diesel, ora e per sempre. I bevvisti che parlano a vanvera non ci interessano
L agente , come i Tassisti e altri dovrebbero fare i analisi costi e benefici e poi decidere .
Come capo area ho incontrato diversi agenti e ho viaggiato su auto di tutti i tipi .
Benzina Metano Diesel e GPL .
Per cui non vedo perché non possano valutare soluzioni elettriche
@Xardus, quello che hai descritto è vero, ho colleghi che fanno quella vita, però una domanda mi viene spontanea, ti sembra normale e giusto sostenere quei ritmi? Non meritaste pure voi una vita più “normale”. Inoltre ti chiedo, il giorno che non si potrà più entrare nelle città con le termiche, e sta succedendo sempre più spesso, come farete? E fra una trentina d’anni, quando non ci sarà più la possibilità ne di comprare auto termiche ne nuove ne vecchie, la vostra categoria cosa farà? Ci state pensando? Attenzione la mia domanda è solo per capire come vi stiate preparando, perché prima o poi il D-DAY arriverà per tutti. L’azienda per cui lavoro ha iniziato con le plugin per dirigenti e quadri, ma da quello che ho capito il prossimo turno toccherà alla rete vendita, non so c’è in progetto a breve di passare al full elecrtic.
Io ho fatto il venditore per aziende di semiconduttori e ho fatto quel tipo di vita , senza mai essere agente , ma la vita era quella .
Sono d accordo che non tutti gli agenti sono uguali in quanto i prodotti proposti non sono uguali .
Sicuramente i km percorsi sono più elevati della media dei comuni mortali e a volte il serbatoio piccolo e gli inconvenienti hanno portato a velocità superiori .
Per un agente di zona l auto elettrica è un po’ borderline e diciamo che servirebbe un auto che permettesse di fare il giro tipico senza ricaricare, questo vuole dire almeno 450 di autonomia il che limita abbastanza i modelli .
Io consiglio di iniziare a giocare con anrp per simulare il viaggio del giorno dopo così da capire se potrà essere una soluzione intelligente,risparmiosa e rispettosa dell’ ambiente
Saremmo tutti contenti se le batterie durassero per lo meno il doppio di quello che durano oggi.
Peccato che il raddoppio di capacità della batterie è stato introdotto con le batterie al litio dopo che per quasi 50 anni hanno fatto la storia le batterie al piombo per la loro capacità.
Ci aspettiamo che in 12 anni raddoppino queste per davvero?
Perché quanto durano oggi ?
Un tassista di Milano ha già fatto 300 Milà km e la batteria è degradata all 85,% ma funziona benissimo, fa solo meno strada
Ho avuto modo di confrontarmi qualche giorno fa con alcuni agenti ed effettivamente c’è un problema corposo, non limitatamente all’auto elettrica ma più in generale in riferimento alla sicurezza.
Alcuni, non tutti, hanno manifestato queste necessità:
– 4-500 km di autostrada senza fermarsi per un totale a/r 800/1000 km
– 150/170 km/h di andatura di crociera con accelerazione massima per immissioni e sorpassi
– pausa pranzo 20 minuti
– no pipì
L’auto elettrica, in questo quadro, è l’ultimo dei problemi che noto.
Hai descritto uno che vive in auto e non visita i clienti , si comporta da pirata della strada e va in giro con il pappagallo per fare la pipì .
Chissà perché tutti gli agenti che ho conosciuto si adattavano a pranzi interessanti con percorsi di 300 km giorno .
Percorsi importanti ma gestibili con una Tesla
Dai clienti non ricarichi
Ma 300 km giorno li gestisci senza ricarica
Anche con una ID4. Ma siete fanatici monotematici proprio, eh!
i tuoi dati mi hanno incuriosito
quindi hai parlato con gente che ha lavorato per una settimana e poi ha smesso.
quindi diciamo che ogni mezz’ora di guida si fermano dal cliente che li aspetta ansioso per firmare il contratto e via di corsa verso il prossimo sempre pronto per una sveltina, il venditore illustra ciò che vende ed il cliente compra immediatamente senza contrattare.
per sfiga può succedere che gli offrano un bicchiere d’acqua perchè il parlare veloce asciuga la gola, sfiga perchè poi il venditore è costretto a pisciare nella bottiglia, e chi ha tempo di fermarsi!
poi velocità di crociera 150-170 km/h perchè il tempo è denaro e soprattutto il venditore non è un taxista o un camionista ma il suo business arriva col contatto col cliente.
quindi immagino anche telefonate fiume mentre si guida.
mi chiedo e ti chiedo:
poi che succede la settimana dopo? perchè immagino che arrivino al venditore copiose multe per eccesso di velocità con allegato detrazione di punti sulla patente.
arrivo al punto: il tuo venditore lavora una settimana, poi il suo stipendio va in multe e gli tolgono la patente per alcuni mesi .
ma sei sicuro che i venditori che hai interpellato non ti abbiano preso in giro per non dire preso per il culo?
Io guido per 7.000 km al mese. Molto raramente capitano 1000/1200 km a/r in giornata e comunque ci si ferma dal cliente per qualche ora.
Chi percorre 300/400 km al giorno, ma anche 600 e si ferma almeno 3 ore dai clienti non dovrebbe avere particolari difficoltà ad usare un auto elettrica. Io personalmente non riuscirei, anche perché mi costerebbe molto più del diesel tra consumi a 130 e costo effettivo del carburante/energia ma, ripeto, per molti non sarebbe un problema. Ma poi l’auto da 150.000 km a chi la rivendono, usata magari male e con motori da sostituire?
Caricando tanto fuori casa, si usano le flat “corpose”, sia EnelX che BeCharge, per cui il costo si abbassa a circa 0,31/0,35€/kWh.
Ed il risparmio rispetto ad un diesel c’è.
Un venditore serio prende l’auto NLT, così non ha da preoccuparsi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Per qualsiasi problema, auto sostitutiva e dopo 3 anni la si cambia.
Io sono sui 4000/4500 km al mese, nessun problema con id3.
Qualche tempo fa ci fu una pseudo indagine in azienda, il motivo furono un paio di incidenti in auto un po’ sospetti. Venne chiesto quanti chilometri facevamo durante l’anno, qualcuno rispose anche più di 60000. Di per se la cifra non è enorme, fanno più o meno 250 km/giorno, ma per percorrerli ci si impiega mediamente 3 ore. L’amministrazione iniziò a chiedersi se questo fosse normale e da li a poco arrivarono delle restrizioni dettate dalla corporate che imposero non più di 600 km/giorno per un totale di 10 ore tra lavoro e viaggio. Andiamo ancora in Sicilia in auto quando dobbiamo trasportare attrezzatura? Certo che si, ma visto che la nostra sede si trova a Bergamo, ci si imbarca a Civitavecchia alla sera e al mattino seguente si sbarca a Catania o a Palermo. Per i colleghi che invece devono andare in Calabria o in Puglia, pernottano a Roma o a Pescara e il giorno successivo si raggiunge il posto di lavoro. Cambiando il modo di intraprendere i viaggi l’azienda è fallita? Certo che no, in compenso abbiamo beneficiato tutti di un miglioramento della qualità della vita lavorativa. Concludo, lo so che non è facile cambiare le brutte abitudini, ma con un po’ d’impegno ce la si può fare.
Scusate, ma i tutor in autostrada non mandano la multa solo agli agenti di commercio!
visto che parlate di 150/170 km/h
Per quello che ne so i limiti sono 130 km/h e forse qualche trattata a 150km/h.
Ps se non ricordo male le autostrade italiane fin dagli albori sono state progettate per velocità massime di 140 km/h, superare quelle velocità nella maggior parte delle auto le sospensioni dovrebbero andare in risonanza (ma posso sbagliare) a discapito della sicurezza.
🤦♂️🤦♂️🤦♂️
Mi sono sbagliato ma di poco
Dalla treccani
“La rete autostradale italiana. – Al 1° gennaio 1977 essa era la seguente (v. anche carta a pag. 207).
Caratteristiche geometriche. – Sono legate alla velocità di progetto (App. II, 1, p. 330) e ai volumi di traffico. Le velocità di progetto sono nella maggior parte dei casi comprese fra 100 km/h (tronco Firenze-Bologna della A1) e 160 km/h (tronco Bologna-Milano della A1).”
Sarebbe interessante sapere dagli agenti di commercio che oggi usano EV e che ne sono entusiasti come organizzano le loro giornate di lavoro, se ricaricano la notte a casa o devono per forza prevedere delle tappe anche durante la giornata (immagino di sì e magari ne basterebbe solo una in pausa pranzo, ma devi trovare la colonnina nel posto giusto)
Comunque esistono gli e-fuel qui di NON vedo il problema.
Basta che non glieli paghiamo NOI (che così é sempre facile) potranno girare con le ICE per altri 50 anni. Sempre che ne trovino nei concessionari fra 20.
Ma chi tra i rappresentanti che hanno commentato ha mai chiesto di pagargli il carburante? Negli ultimi anni sono state ‘contribuite’ parecchie BEV in compenso..
Gli agenti sono gli unici che possono detrarre il costo del carburante al 100 % dal proprio imponibile , mentre ad esempio un venditore di una azienda che fa la stessa attività può scaricare il 20% .
Mi sembra chiaro che se diminuisci imponibile paghi meno tasse , o no ?
Gli agenti di commercio mi risulta ,siano gli unici a scaricare al 100 % i costi del carburante, per questo usano veicoli dai consumi importanti. Come farebbero a scaricare i costi a casa ?
Abbonamento pagato dall’azienda. La mia anziché rimborsarmi il carburante mette a suo carico l’abbonamento (flat mi pare si chiami il più conveniente) e mi finanzia l’installazione di una Wall box. Il problema non è a casa: tra i miei clienti ce ne stanno molti che sono in mezzo al niente e di sicuro non posso chiedere di collegare l’auto alla presa di casa. Ma allo stesso tempo non ho voglia di fermarmi 2 volte in autostrada per 30/40 minuti a ricaricare o peggio aspettare che si liberi la colonnina di ricarica. Con autonomia a 130 di 900 km (la mia auto attuale), tempi di ricarica più veloci e maggior numero di colonnine di ricarica io e i miei colleghi saremmo i primi ad optare per l’elettrico.
Hai ragione, queste persone che non riescono a capire la perdita di tempo nel fermarsi a ricaricare in autostrada.
30/40 min fermi a ricaricare dovendo utilizzare il tempo per pipì, caffè, sigaretta.
Non capiscono che non avete bisogno di un attimo di pausa relax.
Tirare il fiato? Ma che, scherziamo?
Che se sovviene la voglia di un panino saltano sia la linea che almeno 7/8 appuntamenti.
E poi come si fa a fatturare?
Se fermarmi o no deve essere una mia scelta, non un’imposizione dettata dalla tecnologia. Se guido per 500 km e non voglio fermarmi, non mi fermo. Non tutti abbiamo necessità a fermarci, tant’è che dopo la guida o inizio a lavorare o se torno a casa vado a fare sport, di certo non mi rilasso perché ero comodamente seduto
Non capisco perché così tanti organi di stampa, organizzazioni che rappresentano specifiche categorie sono tanto avverse alle elettriche ed in generale alla de-carbonizzazione del sistema produttivo e commerciale.
Mi spiego. Già con l’ETS e prossimamente con l’ETS II i costi dovuti all’uso dei combustibili fossili schizzeranno alle stelle e pertanto sarebbe loro interesse de-carbonizzare l’attività produttiva, il trasporto e gli edifici produttivi per mantenere i costi accettabili.
Oppure c’è tutto l’interesse a far schizzare i costi per poi giustificare dei rincari che potevano essere evitati?
Ricordo che l’Ets II riguarda i distributori di combustibili destinati a edifici e trasporto su strada. Entrerà in vigore nel 2027 (anche se la Commissione Ue avrebbe voluto nel 2026), ma potrebbe essere ritardato di un altro anno.
In questo caso non si tratta di un quotidiano o blog generalista, che scrive per partito preso. Si parla dell’organo online di una organizzazione di categoria dei rappresentanti di commercio. Cioè di quella categoria che rappresenta il worst case per l’elettrificazione: tutte quelle condizioni avverse che spesso vengono descritte in questo blos come rappresentate da ‘uno su un milione’.
Essere fondamentalisti non aiuta nel convincere e coinvolgere gli incerti, negare aprioristicamente che esistano sacche di difficoltà nemmeno.
Lei si sbaglia: si tratta di un organo di informazione generalista con un preciso orientamento politico-ideologico di taglio sovranista e negazionista climatico. Concordo con lei: essere fondamentalisti non aiuta, da qualunque parte si stia.
Nel caso specifico, Roberto, val la pena navigare un istante nel sito della testata in questione, che si chiama Electro Magazine ed è una sorta di organo politico dei sovranisti di ultradestra, anti euro e nagazionisti climatici. Come dicono i francesi “tout se tient”.
Scusa mon chèr, ma allora perchè rilanciate ste vaccate pubblicate su riviste che nessuno conosce e non… chessò.. l’articolo della Gabanelli che abbiamo letto qualche giorno fa sul Corriere? 😝😝😝😝😝
Perchè ce l’ha chiesto un lettore. La Gabanelli ha fatto un servizio pressochè esemplare; che altro aggiungere?
Ma come “che altro aggiungere”?
Ma come?!? Ma cosa mi tocca sentire?!? 😂😂😂😂
Una volta che il primo giornale nazionale fa un servizio esemplare e che addirittura per qualche ora lo mette come titolo principale di HP… e tu non suoni la grancassa? Ma subito! A martello! E con la mazza pesante! 😂😂😂 Ma santo il cielo amico mio, e dire che quello che di gran lunga dovrebbe insegnare le cose sei tu a me… ♥️
Perchè mai? Il Corriere ha scritto quello che Vaielettrico scrive da anni e i lettori sanno benissimo.
Ma infatti la notizia non è tanto quello che i lettori sanno già benissimo, quanto che adesso sappiamo che “lo sa” anche il Corriere. Cosa non sempre scontata di questi tempi, credo converrai con me (sole24 su tutti).
Comunque ci mancherebbe, ovviamente. 😇
Lo youtuber NickSimon7 è agente di commercio, possiede una Model 3 Long Range e ne è entusiasta.
https://www.youtube.com/channel/UC9F19TbNRFm8k6RlYJi6Akw
Perché è una persona che sa fare i conti .
da parte mia vorrei capire come si fa a scaricare i costi energia allo stesso modo dei semplici timbri sulla carta carburante….
Ci sono wall-box intelligenti che forniscono rendicontazione delle ricariche effettuate, una la vende anche Elli-Volkswagen.
I timbri sulla carta carburante non si fanno più da 4 anni. Per detrarre anche i costi energetici basta fare il contratto della corrente di casa a nome dell’agente di commercio, costerà di più la corrente e l’iva sarà al 22% ma detraendo tutto all’80% (e al 100% se l’agente dimostra di avere un’auto privata uguale.o superiore a quella di lavoro) comunque i costi dimezzato).