Gli 8 falsi miti sui veicoli elettrici che possono generare confusione tra gli utenti meno esperti. Li h stilati privati, Geotab, leader globale in ambito IoT.
Gli 8 falsi miti, dai consumi alla minore sicurezza
1- È difficile prevedere i consumi e gestire l’ansia da autonomia
“Come sempre la conoscenza è la migliore soluzione per gestire sprechi e preoccupazioni. Spesso i conducenti di veicoli elettrici tendono a essere eccessivamente cauti nell’esaurimento dell’autonomia. Imparare a leggere le stime e a pianificare i percorsi consente di avere sempre una visione chiara su come gestire l’energia rimasta. Mentre evitare di ritardare le ricariche rappresenta un valido aiuto per la gestione della cosiddetta “ansia da autonomia”. Si tratta di poche, semplici abitudini da far entrare nel quotidiano“.

2– Le batterie contengono livelli di energia e sostanze chimiche che li rendono più pericolosi di quelli con motore a combustione interna
“I veicoli elettrici non sono solo sicuri, possono esserlo anche più di quelli tradizionali. Oltre a standard elevati volti a evitare la fuoriuscita di sostanze chimiche dalle batterie, offrono importanti vantaggi dal punto di vista strutturale. Si pensi allo spazio di solito occupato dal motore a combustione: un’area che offre una zona di deformazione più ampia, in grado di assorbire energia nelle eventuali collisioni. E dare maggiore protezione a conducente e passeggeri. Inoltre, il posizionamento del pacco-batterie consente di abbassare il baricentro e distribuire il peso in modo più uniforme. Prevenendo rischi di ribaltamento“.
Gli 8 falsi miti, dallo stile di guida alle batterie
3– Lo stile di guida non influisce sulle performance dei veicoli elettrici
“I veicoli elettrici si configurano da tre a quattro volte più efficienti degli equivalenti con motore benzina o diesel nel convertire l’energia in movimento. Ma anche qui le abitudini di guida si rivelano determinanti per le performance dell’auto. È fondamentale evitare stili di guida aggressivi. Riducendo il più possibile accelerazioni e frenate non necessarie, così come l’eccessiva velocità, per contenere i consumi. Anche il carico influisce sulle prestazioni della batteria: i carichi più pesanti implicano maggiore utilizzo di energia“.
4– Le batterie devono essere completamente cariche per dare la resa migliore
“I veicoli elettrici utilizzano batterie agli ioni di litio di varie forme, con un’elevata densità energetica. E, rispetto ad altre batterie, hanno meno probabilità di perdere la carica quando non utilizzate. Tuttavia, sono soggette a un processo di deterioramento nel tempo e la loro capacità di stoccare energia ed erogare potenza diminuisce. Esistono alcune accortezze per prolungarne la durata: tra queste, il monitoraggio dello Stato di Carica. Contrariamente a quanto si pensi, una carica molto elevata per lunghi periodi non contribuisce a una vita più lunga della batteria. Ne aumenta i livelli di stress, al pari di uno stato di carica troppo ridotto. È buona norma, soprattutto nei periodi di inutilizzo, evitare di mantenere la batteria completamente carica o scarica“.
Quanto influisce il freddo (temperatura ideale a 21,5°)
5 -Le condizioni climatiche non influiscono sulla durata della batteria
“I sistemi di riscaldamento e raffreddamento sono mantenuti in funzione dalla stessa batteria che alimenta il veicolo. Di conseguenza, la distanza percorribile con una sola carica varia molto in base alla temperatura. I dati di Geotab dimostrano che la temperatura ideale per il funzionamento di un’elettrica si attesta intorno ai 21,5° C. Se non esiste il modo di controllare il clima, ci sono però alcune accortezze in grado di migliorare l’autonomia. In inverno, ad esempio, sedili e volante riscaldati utilizzano meno energia rispetto al sistema di riscaldamento tradizionale. In estate si può pensare di azionare la sola ventola o di abbassare i finestrini, se la temperatura lo consente“.
6– I veicoli elettrici non possono auto-ricaricarsi
“Al contrario, sono dotati della cosiddetta “frenata rigenerativa”, che invia energia cinetica alla batteria ogni volta che il conducente frena. Decelerando gradualmente, è possibile recuperare la maggior parte dell’energia utilizzata dall’auto per frenare, ottimizzando l’efficienza. Un sapiente utilizzo permette di non ricaricare fino al massimo livello: a differenza delle auto a benzina, sono in grado di recuperare energia durante la guida“.
Guidare è noioso e la manutenzione costa tanto
7– La manutenzione dei veicoli elettrici è costosa
“In realtà, il minor numero di parti mobili e l’assenza di accumulo di particolato riduce i costi di manutenzione dei veicoli elettrici. Se i veicoli a combustione interna presentano rischi comuni come candele difettose o cinghie dentate danneggiate, infatti, quelli elettrici non dispongono di tali componenti e non vanno quindi incontro ai relativi costi di manutenzione. Anche i freni sono soggetti a minore usura: i sistemi di frenata rigenerativa, che catturano e recuperano l’energia altrimenti persa nell’attrito, sottopongo a uno sforzo notevolmente inferiore le pastiglie“.
8– Guidare veicoli elettrici è noioso
“Se la rumorosità ridotta può inizialmente disorientare gli appassionati delle quattro ruote, è l’accelerazione veloce e fluida dei veicoli elettrici a conquistarli.
Le auto a combustione interna necessitano infatti di molti giri per raggiungere la coppia massima, mentre le elettriche hanno accesso a gran parte della coppia fin da subito e offrono quindi un’accelerazione più rapida che, oltre a essere fondamentale in casi specifici come l’ingresso in autostrada, rende la guida più divertente. Lo confermano quasi 8 europei su 10, che secondo una recente indagine Nissan, si dichiarano soddisfatti della loro esperienza con l’elettrico e la trovano addirittura migliore delle aspettative“.
vediamo di fare un po’ di chiarezza xchè c’è MOLTA disinformazione!
1) non è necessario fermarsi mezz’ora a caricare.. carichi quanto ti serve, spesso (sempre) è sufficiente una pausa caffè!
2) il 99% delle ricariche si fanno a casa e 400 km sono circa 6€… poi se non hai la possibilità di caricare a casa ci sono molte offerte/tariffe che comunque costano molto meno del GPL (figuriamoci benzina e gasolio)
3) le batterie sono garantite per il 70% della loro capacità per 8 anni o 160000 km. Questo non vuol dire che devi poi sostituirle, ma che POTRESTI avere un calo di massimo il 30% di autonomia entro quella fascia di anni/km…
4) con i soldi che spendi per manuntenere un motore a scoppio che faccia 250/450 mila chilometri ti viene fuori un’altra auto.. l’elettrica è praticamente esente da manutenzione
Aggiungo che con i soldi risparmiati tra carburante/bollo/assicurazione te ne viene fuori un’altra di auto in 10 anni
Non vado oltre…
X fortuna che ci sei tu a far chiarezza!!! 1 ) pausa caffè , solitamente è di qualche minuto, siccome le colonnine in stragrande maggioranza sono ac cosa ricarichi?
2) la stragrande maggioranza degli italiani non può ricaricare da casa
3) 30% in meno, ti pare poca cosa?
4) manutenzione Mazda, sono 150 euro all’anno in concessionaria, da un privato molto meno, cifrona!!! Il costo in più x comprare una elettrica lo ammortizzi in minimo 6 anni …. così x chiarezza !
1) Se percorri oltre 400km di certo non vai a caricare in AC, cerci una fast (te lo propone già il navigatore) e in un attimo è carica. E da assiduo utilizzatore so per certo che ce ne sono in abbondanza per girare senza alcuna ansia o problema di sorta.
2) Acquisteranno una flat per caricare che costa comunque meno di un mese di gpl
3) sui 500 km di autonomia delle macchine di oggi si, è poco… figuriamoci poi se addirittura questo ti costringa a far cambiare batterie.. ma per piacere
4) 150€ saranno olio e filtri. Non penso proprio che farai solo queste operazioni di manutenzione in 6 anni e/o 250/450 mila chilometri!
Poi ripeto che a quelli vanno aggiunti i soldi risparmiati di carburante (le colonnine costano meno della pompa a parità di km), bollo inesistente e assicurazione (un anno rc base 100€… tu?).
Per non parlare delle prestazioni e piacere di guida che non puoi nemmeno paragonare….
Ma di che stiamo a parlare….
Continuate pure a girare con le vs ICE che tanto prima o poi sarete obbligati ad aprire gli occhi….
tutto vero ma paragoni aleatori.
Non puoi dire che un auto EV da 500 km e poi la Fiat costa meno DEL GPL, perché l’unica auto EV che da 500 KN è una Tesla.
Anche tutti i ragionamenti che fai decadono se per fare 500 km e paghi l’auto MINIMO 60000 euro o compri una diesel che fa lo stesso per 30000 euro, non ci sono i risparmi che dici anche se li sommi tutti.
Flat o non flat se stai in condominio ogni volta devi portare e riprendere l’ auto alla colonnina.
L auto elettrica non è ancora per tutti.
Poi non importa essere animosi o agitarsi, fra qualche anno sarà obbligatorio.
Personalmente finché sarà permesso userò un diesel.
Buona sera Giovanni,
che l’auto elettrica non sia per qualsiasi situazione, qui lo ripetiamo ogni giorno.
Se lei ritiene che l’unica auto elettrica omologata per 500 km di autonomia sia prodotta da Tesla, forse non è molto aggiornato su cosa propone il mercato e a quali prezzi si acquistino oggi queste auto in Italia.
Volkswagen ID.3 Pro S, 554 km WLTP, costa 35.699 Euro al netto dell’incentivo statale senza rottamazione, 32.699 Euro al netto dell’incentivo statale con rottamazione, e, a puro titolo di esempio, 29.699 Euro al netto anche dell’incentivo regionale in Trentino. Addirittura meno nelle regioni nelle quali l’incentivo locale è più alto.
Hyundai Kona 64 kWh (484 km WLTP) costa 39.000 Euro al netto dell’incentivo statale senza rottamazione 35.000 Euro se si rottama e ancora meno se ci sono anche incentivi locali.
Un’auto diesel o gpl non fanno lo stesso per metà prezzo. Magari non tutti possono adottare oggi un’elettrica in luogo di un’auto termica, Giovanni. Ma questo non significa che per molti non possa costituire un vantaggio.
Poi se lei la vuole vivere come un’imposizione, sappia che questo le impedirà di vederne le potenzialità. Farà si, come è già successo, di chiuderle gli occhi. E questo è un peccato.
sig Paolo
Gli incentivi sono buoni in Lombardia e forse Piemonte o forse altre regioni. Di sicuro da noi in Toscana non aiutano molto.
Il ciclo WLTP è tutto fuorché realistico non è sicuramente un’ autonomia vera. Solo la Tesla, e non tutte fanno i 500 km a velocità standard p.e. in autostrada. Proprio pochi giorni fa abbiamo letto di quel signore sempre sul blog vado elettrico che con la Citren WLTP 350 km a 130 in autostrada faceva 175 km e per farne 300 doveva andare a 70 km in autostrada!
Il nostro sito si chiama Vaielettrico, please. Il ciclo WLTP, come abbiao scritto centinaia di volte, rappresenta in modo realistico i consumi su un percorso misto, cioè quello che interessa abitualmente un automobilista. Spesso l’autonomia reale è anche molto superiore.
Giovanni,
cerchi di analizzare con attenzione le cose. Non sia superficiale.
Non ho capito per quale motivo gli incentivi in Toscana non aiutino, ma passiamo oltre…
Il ciclo WLTP è il ciclo WLTP. Come spiegato anche al signore che guida una e-C4 elettrica, se un’auto è omologato per 350 km nel ciclo WLTP, non significa che questa sarà la sua autonomia a qualsiasi velocità, temperatura, dislivello e carico dell’auto. Ovviamente. Se succedesse il contrario la fisica sarebbe un’opinione.
O si parla di esperienze dirette in prima persona o con “Bepi ha detto che Tony” non si va da nessuna parte…..
Io ho un’ID3 omologata WLTP per 420KM. In 10000 km percorsi (inverno ed estate) non sono mai sceso sotto i 380… come spesso sono arrivato anche a più di 500…
Ma sicuramente sarà la mia auto che è “fallata” e Bepi e Tony hanno ragione
per Paolo e davide che hanno scritto sotto
ho capito ma il ciclo WLTP confermate che a velocità autostradali e molto ottimistico . Lo ha spiegato tante volte ma io vado in autostrada a 120 km/h e i 500 km WLTP divengono 350. Questa è la situazione reale.
Contributi statali puri come in Toscana. Se si assume che l’unica auto EV è la Testla 65000 euro ridotto a 55000 con gli incentivi non cambiano nulla una diesel da 30000 euro rimane più conveniente oltre che più pratica. Cmq io non li ho 55000 euro.
sig. Davide fare sempre 380 km e a volte 500, è ben diverso che FARNE SEMPRE ALMENO 500.
È matematica.
Giovanni, il ciclo WLTP prevede che l’auto venga testata in 4 fasi, due urbane e due extraurbane, per un percorso complessivo di 23,25 km in 30 minuti, a una velocità media di 46,5 km/h
Per nessun motivo al mondo l’autonomia rilevata in queste condizioni potrà mai corrispondere a quella a 120 o 130 km/h.
Detto questo, nessuna elettrica attualmente in commercio, nemmeno una Tesla Model S Long Range (prezzo 100.000 Euro) le consente 500 km a velocità autostradale. Glielo consentirebbe forse la versione Plaid appena presentata (130.000 Euro) e certamente la Mercedes EQS (che ha già dimostrato di poter percorrere oltre 600 km a velocità autostradale). Ma il punto è un altro, sig. Giovanni:
nel momento in cui lei si dovesse rendere conto di un vantaggio nell’elettrico rispetto al termico, sia esso economico o ecologico o di comfort, è allora che forse potrebbe “digerire” il fatto di non poter viaggiare per 500 km senza soste.
va bene, hai ragione. Ciao
Signor Giovanni io vedo molta faziosità nelle sue affermazioni… intanto l’affermazione che l’unica vera EV sia una Tesla l’ha tirata fuori lei e non è condiviso da chi le EV le utilizza… anche io penso che Tesla abbia una marcia in più riguardo a lunghi viaggi ed infatti la.mia scelta è caduta su di lei ma la seconda faziosità nelle sue affermazione è che la Tesla parte da 65K € quando invece il modello base, cioè la mia la M3 SR+ costa 48K € che al netto degli incentivi statali scende a 38K € ben lontano dai 55K da lei indicati come spesa minima… e, da possessore le posso assicurare che già con la mia si fa qualsiasi viaggio con tempi non tanto dissimili da un termico (se guidi in sicurezza, cioè senza la pretesa di fare 1K km senza fermarti mai…) pur avendo “solo” 300 km reali come autonomia autostradale (a 130 kmh)… glielo posso assicurare perché già ce l’ho fatti viaggi lunghi fino a 1100 km in una sola giornata….
Ma anche volendo darle ragione e pretendendo i 500 km reali in autostrada vorrebbe dire passare alla M3 LR che di listino costa 55K € e perciò con gli incentivi nazionale scende a 45K €… sicuramente non 2 lire ma comunque ben 10K in meno da quanto indicato da lei… direi che lei partecipa allo sport più diffuso quando si parla di auto elettriche, il “taroccaggio dei dati”…. è facile asserire che non conviene quando si gonfiano i prezzi di listino di almeno 10K € (addirittura 17K prendendo la mia M3 SR+)…. un po più di onestà intellettuale sarebbe gradita, se c’è quella poi si può discutere di tutto ed accetto qualsiasi posizione ma finché si parte a discutere su basi completamente inventate ogni discussione perde di significato ed ogni posizione perde di valore ai miei occhi
sig Paolo la penso come lei ed è quello che ho scritto fino ad adesso. Quando avrò una convenienza per acquisto+gestione di una EV la acquisterò di sicuro. Per adesso e per l’uso che faccio io non c’ è. Fino a quel momento e se necessario fino a quando permesso continuerò con altri tipi di auto. L’ambiente è importantissimo ma ritengo molto ingiusto che i primi a rimetterci in soldi veri siano i soli automobilisti.
sig. Davide grazie a lei!
Giovanni, ovviamente può fare le scelte che meglio crede. Ci mancherebbe.
Ma mi creda, nei casi in cui è possibile utilizzarla, un’elettrica non costa certamente di più, ma di meno di una termica.
E se posso permettermi, metta per un momento in discussione l’uso che fa lei dell’auto. Magari scoprirà che ce n’è un altro, altrettanto valido, che la fa risparmiare e la fa vivere meglio.
Anche se non può percorrere 500 km in autostrada tutti d’un fiato. Ma deve fare una piccola sosta.
sig Moreno legga quanto scrive Paolo Mariano, (non io), per le autonomie: 500 km reali in tutte condizioni le garantisce solo la Tesla plaid….inutile discutere se di spendono 35000 oppure 30000 euro….ci vogliono ben altre cifre….
Io non credo di essere fazioso, cerco sempre di tenere le cose nell’ambito del reale e provato, poi tutti possono sbagliare..
Via, prenda atto che qualcuno ne sa più di lei, non foss’altro perchè guida auto elettriche da anni. Il suo onore è salvo ugualmente e ci risparmia qualche litro di bile.
sig Massimo 4 agosto ore 22, 23. Dice a me oppure a Paolo Mariano? Premesso che non capisco perché ha tanta bile solo perché qualcuno non la pensa come lei, io ho già dato ragione a Paolo Mariano. Mi dica a chi altri devo darla.
Sig. Paolo le ho dato ragione per la discussione tecnica ecc. Mi sembra puerile finire con i soliti consigli personali: non faccia 500 km di seguito in autostrada e si sentirà meglio. Siamo tutti diversi e a me 500 km non mi danno problemi, anzi adesso con il covid e l’ estate, preferisco proprio non fermarmi agli affollatissimo autogrill o simili se non proprio necessario per il bagno.
Quello che va di moda adesso è :
“quando caricheremo tutti insieme 40 milioni di auto la sera , la rete elettrica collasserà !!”
batterie STAZIONARIE ..
queste sconosciute .
si enuncia il problema è poi si da subito la soluzione. Il mondo è proprio facile e bello!
Io non credo che arriveremo fra 40 anni con questo problema, semplicemente perché l’auto elettrica non è la soluzione definitiva e molto prima troveranno di meglio.
Quando sento parlare di batterie mi viene il voltastomaco: sono così vecchie che esistevano già prima dell’auto!
Non è la soluzione anche considerando il fatto che la auto endotermiche, a benzina o a gasolio, causano solo il 15% dell’inquinamento nel pianeta.
Gli aerei “solo il 4%, le navi “solo” il 2%, l’industria “solo” il 20%, le abitazioni…Quindi avanti così, madama la marchesa.
e i camion per strada che sono indietro di 20 anni rispetto alle auto?
Bisogna ridurre l’inquinamento ma perché deve essere proprio l’automobilista quello che ci rimette di più?
che tristezza deve avere , costretto a doverle usare tutti i giorni in uno smartphone o in un laptop ..
pensi che 30 anni fa , un dynatac 3000 , alias cellulare pesava 800 grammi
nei primi anni 90a ricordo che consegnai a un ingegnere che progettava dighe un sistema di rilevazione GPS , che si portava in uno zaino e pesava più di 15 Kg
è cambiato poco da allora
maledette batterie “vecchie” ..
-_-
E quello che mi domando anche io!
Fortuna che ci sei tu che non capisci nulla di auto elettriche e apri comunque bocca…
1) le ricariche in cui aspetti l’auto sono quelle nei lunghi viaggi, ergo nelle autostrade non certo in città…. è nelle autostrade (o appena fuori dai casellj) non ci sono le colonnine quik (22 kw in AC) ma le ultrafast (in DC che arrivano anche a 350 kw) e se hai un auto cve può ricaricare tipo a 150 kw (certamente non una city-car) il tempo di ricarica è quello necessario per prendersi un caffè o di andare a fare un bisogno…
2) ad oggi indubbiamente chi ha un box è facilitato ma non è vero che la stragrande maggioranza non ce l’ha anzi secondo me almeno il 50% delle auto non dorme in strada semplicemente perché non ci sarebbe abbastanza spazio… il fatto è cge quelle che stanno in strada sono visibili mentre quelle nei box no quindi sei portato a pensare che tutte o quasi le auto siano parcheggiate in strada ma non è così….
3) il 30% è il massimo che puoi perdere alla fine della garanzia non certo quello cge perderai con certezza… come tutte le garanzia sono tarate non sul valore normale ma su uno mokto più basso infatti le batterie Tesla di una decina di anni fa sai quanti km hanno fatto in media prima di perdere il 30%? La bellezza di 350K km non i 180K a cui termina la garanzia… ed in ogni caso la perdita non è una perdita di prestazioni ma unicamente di autonomia (massima capienza del serbatoi) che nell’uso quotidiano si traduce in nessuna perdita perché l’autonomia massima dell’auto non la utilizzi mai e nei lunghi viaggi vuol dire al massimo di aver bisogno di una sosta in più… tutte le altre caratteristiche dell’auto restano come al primo giorno al contrario del motore termico che invecchiando si “addormenta”
4) 150 € all’anno se fai meno di 15-20K km sennò fai più tagliandi all’anno… è 150 € sarà il costo del tagliando più “leggero” (e già sono pochi….) non di certo di tutti perché quando vanno cambiate cinghie, cinghiette, frizioni, cambi e tutte quelle cose che un auto elettrica non ha per niente mentre sul termico ci sono e non durano per tutta la vita dell’auto altro che 150 € spendi…. nella manutenzione ordinaria di un auto termica (che non è unicamente il cambio olio e filtri) spendi enormemente di più di 1500 € in 10 anni, io direi che spendi almeno 4 o 5 volte tanto se ti va bene…. è comunque I risparmi di una elettrica non si limitano ai costi di manutenzione ma c’è anche il costo del rifornimento che è circa 1/3, il bollo che non si paga o al massimo (dopo il sesto anno) si paga 6 o 7 volte di meno, l’assicurazione RCA dimezzata, i parcheggi sulle strisce blu gratuiti e l’accesso libero alle ZTL…. metti insieme tutte queste cose ed è un attimo raggiungere 1500 € annui di spese in meno..
Così x chiarezza, visto che nella tua testa non c’è n’è tanta….
Invitiamo tutti a moderare i termini o saremo costretti a cassare i post. Grazie.
non so su che base o ricerca scientifica dice che i cellulari sono meno pericolosi di una cosa che peraltro praticamente ancora non esiste.
Fa malevtutto fuorché le auto elettriche.
Per me è una discussione inutile e un po’ assurda, molto semplicemente: chi vivrà vedrà…..
Appunto, perchè lei è così ossessionato da una cosa che non esiste, mentre non si preoccupa dei gas di scarico che respira ogni giorno?
Sulla semplice base che il cellulare è un ricwvitore/estintore (al contrario dell’automobile dove le batterie ed il motore non hanno alcun bisogno di ricevere o estere alcun che verso l’esterno perciò possono tranquillamente essere.schermati, non è che ci voglia qjale strana tecnologia per schermare un campo magnetico….) è per l’altro fatto non per nulla secondario che un campo magnetico ha tanto più modo di essere dannoso tanto più l’oggetto che lo genera è vicino a quello su cui genera l’effetto dannoso e per i cellulari li abbiamo sprecare a mm da parti molto sensibili del nostro corpo ed il loro lavoro principale è quello di emettere qualcosa di abbastanza potente da raggiungere il ripetitore di turno….
Sono applicazioni cometamemte diverse e non servono grandi studi per capire che la pericolosità per la persona del proprio cellulare è enormemente maggiore a quella ipotetica di un auto elettrica dove le parti ad alta tenzione che possono generare campi magnetici possono essere facilmente chiuse in involucri che isolano il mondo esterno da i campi magnetici generati da queste…. nell’auto è potenzialmente più pericolosa (per gli altri utenti della strada più che per i passeggeri stessi che sono all’interno di un abitacolo che può esso stesso fare da schermo…) nella parte dell’antenna utilizzata per la connessione ad internet (che ormai tutte le auto hanno a prescindere da se elettriche o termiche) rispetto alle batterie e i motori elettrici….
Però chi ha fatto i “grandi studi” (governi, Oms, Università internazionali) ha concluso che non esiste alcun rischio elettromagnetico nè con i cellulari, nè con i ripetitori radio-Tv, nè con gli elettrodotti ad alta tensione. Tantomeno con le auto. Parliamo di cose serie per favore.
Ma si è bello fare un po’ di complottismo. Ci vogliamo mettere il 5G e le scie chimiche?
Scherzi a parte ….a me l’unica cosa che un po’ mi lascia dei dubbi è che ovunque vada mi ritrovo radio Maria che bypassa la chiavetta USB…
Bravo!!!
Ogni tanto ci vuole un po’ di ironia.
io nella gabbia di faraday ci tengo solo i canarini
si infatti ho detto da quando avremo un numero consistente di auto elettriche oltre al 50% del circolante, allora potremmo vedere i problemi in situazioni non riproducibili in laboratorio.
Pensi a quante cose nate buone e innocue sono divenute un disastro per l’umanità dopo la larga diffusione, p.e. dall’ eternit alla plastica…
poi ci sono quelli veri:
– è opportuno non caricare le batterie al 100%
– che i veicoli elettrici creano campi magnetici e quando saranno un numero consistente dovremo scoprire quali e quanti effetti avranno.
La “potenza” massima dei campi elettromagnetici emessi (irradiati) dai veicoli elettrici e dalle colonnine di ricarica è già soggetta a norme chiare e stringenti (ad esempio CEI EN 61851-1 sistemi di ricarica e direttiva 2007/46/CE autoveicoli), valori che sono considerati dalla comunità scientifica internazionale sicuri per l’uomo.
È molto più pericoloso il campo magnetico generato dai nostri cellulari, compreso quello che con tutta probabilità ha utilizzato lei per mettere questo commento, visto che quando lo utilizziamo lo teniamo a pochi millimetri dal nostro cervello e quando lo teniamo in tasca non va meglio specie per noi maschietti….
Non mi sembra che per questi ci sono mai stati tutte queste levate di scudi….. questa storia dei campi magnetici a ne sembra una delle tante scuse strumentali utilizzate ad arte per generare disinformazione da parte di quella filiera che con l’avvento dell’elettrico andrà a sparire o quasi…
A prescindere da quello che tu sospetti, io spero che le auto a benzina e gasolio, magari ibride, non scompaiano mai.
Sono superiori nel piacere di guida, non devono fermarsi per più di mezz’ora per la ricarica dopo solo 400 km, ricarica che costa quasi quanto un pieno di gasolio, in autostrada a 135 km/h con una guida fluida il consumo di carburante è basso, non costano migliaia di euro in più all’acquisto e dopo 150 000 km non devono sostituire le batterie che ne costano altrettante migliaia, infatti un motore a benzina può percorrere almeno 250 000 km e uno a gasolio anche 450 000, se ben mantenuti.
Per questi motivi e molti altri, che non cito, io non acquisterò mai un’auto elettrica.
Giammai!!!
ha dimenticato un piccolissimo particolare: inquinano molto meno, le elettriche, di un’auto tradizionale. Certo, queste cose non sono importanti, il pianeta e noi godiamo di ottima salute…