Giorgetti riparla di incentivi, ma quando arrivano? Il ministro dello Sviluppo economico ha riaperto le speranze mettendo in fibrillazione tutto il settore.
Giorgetti riparla di incentivi: “Ci siamo lavorando con il MEF”
“Nonostante le difficoltà sono ottimista sul fatto che nelle prossime settimane, insieme con il MEF, presenteremo proposte per incentivi al settore automotive”. Giorgetti ha messo nero su bianco in una nota ufficiale quanto detto nel corso della riunione con i rappresentanti di Confindustria, Anfia e imprese della filiera. Il ministro dice di avere già chiesto nelle scorse settimane al governo di attivare un sistema di incentivi per il settore, in crisi anche a causa della transizione ecologica. Ribadendo il suo impegno in una replica inviata proprio a noi di Vaielettrico.it. “L’incontro di oggi è stato anche occasione per fare una ricognizione sugli strumenti e risorse messe a disposizione del Mise. Per sostenere una filiera strategica del sistema produttivo del paese. Con l’obiettivo di garantire l’equilibrio tra esigenze economiche, ambientali e sociali“, afferma la nota.
Fare presto! O il mercato si pianta del tutto…
Come interpretare quel “garantire l’equilibrio tra esigenze economiche, ambientali e sociali”? Sembra di capire che, se e quando incentivi ci saranno, non si limiteranno all’elettrico. Il settore è talmente in crisi (vedi le immatricolazioni di gennaio) da far pensare che l’aiuto riguarderà tutte le auto sotto una certa soglia di emissioni, sulla falsariga del bonus 2021. Ma c’è un aspetto fondamentale da considerare ed è il fattore tempo. Quando un ministro annuncia l’imminente arrivo di incentivi, è normale che tutti i potenziali acquirenti si fermino, aspettando lo sconto statale. Per le elettriche 4 mila euro nell’ultima tornata, ma in passato si era arrivati anche a 8 mila con rottamazione. Questo significa che nelle settimane a venire il mercato è destinato a piantarsi del tutto, infliggendo ai concessionari un altro mese di sofferenza. Viene da rispolverare un famoso, vecchio titolo di giornale, stampato a titoli cubitali. “FATE PRESTO!“.
SECONDO NOI. CI si può aspettare che i nuovi Bonus decorrano da marzo. È evidente che i due ministeri-chiave, MISE e MEF, ne stanno parlando da tempo. E i dati drammatici in arrivo dal mercato danno una spinta a un’idea finora solo abbozzata. Ma andare oltre il 1°marzo sarebbe un autogol, visto l’effetto che ha questo tipo di annunci.
E nuovi incentivi per l’acquisto (anche online) di biciclette elettriche non ci sono all’orizzonte?
A compensare i disagi che hanno oggi gli early adopter e a velocizzare una transizione necessaria.
Ci sono persone che saranno late adopter: pagheranno le BEV a prezzo pieno (nel frattempo sarà anche calato il prezzo, speriamo), perchè dovranno alla fine comunque comprarle, e avranno continuato ad inquinare per 10/15 anni e staranno pagando il carburante fossile un prezzo spropositato e magari una ecotassa, arrabbiati con gli “illuminati” maledetti dell’elettrico, rei di avere sperperato il denaro pubblico.
A me ricordano certi soggetti che lamentano i miliardi spesi per i vaccini anticovid, in fondo è solo un’influenza, è morto solo qualche vecchio che tanto doveva morire comunque.
Forse c’è un modo per limare un pò i prezzi anche senza incentivi: eliminare i concessionari fatti di venditori svogliati e per lo più incompetenti. Acquisto on line, consegna a domicilio e al posto di 20 concessionari della marca X mettano 10 centri assistenza dedicati, volgarmente detti il meccanico/ elettrauto.
Così, tra l’altro, tagliamo una parte delle litanie piagnone del comparto auto
Insomma, il sistema di vendita Tesla.
My 2 cents:
– incentivi principali solo alle elettriche 100%
– incentivo “simbolico” alle plug in, niente alle micro ibride et similia
– anzichè sconto sul listino, riduzione aliquota IVA o detrazione in cinque anni dell’
IVA
– incentivi solo su singolo codice fiscale e per le partite iva vincolato all’istallazione di colonnine ad uso anche dei dipendenti.
– DIVIETO DI VENDITA DEL VEICOLO PRIMA DI 3/4 ANNI, PENA DECADENZA DEI BENEFIT
– DIVIETO AI CONCESSIONARI DI INTESTARSI L’AUTO PER ACCAPARRARSI GLI INCENTIVI in mezza giornata e lasciare a secco i privati cittadini (vero Stellantis con le 500e a km zero immatricolate nel 2021?)
Sugli ultimi due punti sarei inflessibile
Molto condivisibili.
Rimodulerei solo sul “simbolico” alle plug-in: incentivo per CO2 fino a 20 gr/km (così includi le plug-in con batteria generosa) con tetto di 40.000€ (imponibile) per tagliare fuori chi comunque se la comprerebbe ugualmente (cioè il segmento D e E e a salire, Tesla in testa).
Aggiungerei che ci sia un listino unico per tutta Europa, per evitare che i prezzi lievitino “magicamente” ove l’incentivo è più alto.
Dubito potranno arrivare a breve. Sicuramente questi annunci affosseranno ancora di più il mercato.
Per uscire dagli incentivi devono fare un piano almeno su 5 anni con incentivi a decrescere. Incentivi a spot, ogni tanto a secondo di com’è gira producono gli effetti che vediamo.
Tra incentivi zero e caro bollette mi sa che il 2022 sarà un anno buio per l elettrico. Pensavo fosse il mio anno x il salto ma forse conviene aspettare ancora
Bel modo di abbattere ulteriormente le vendite dopo aver tolto gli incentivi: creare aspettative per nuovi incentivi futuri che non arrivano 😉 Sono geniali!
Trapela la bozza del Giorgetto!!!
Ier sera se ne sono scolate due di bozze alla trattoria VECIA PADANIA. La scusa era quella di non riuscire a tornare a casa per la nebbia ma … che sfortuna… non c’era neanche un “fia’ de foschia”.
Comunque l’era proprio bon El valpolicella coi pm10, i Pfas e i cromi esavalenti che alla fine sono giunti a una decisione irrevocabile: Gli incentivi s’hanno da fare. … o meglio… ghei demo quattro schei a sti estremisti verdi.
Incentivi calmierati con un plafond nazionale di 300.000 euro divisi tra tutti.
8000 euro per l’acquisto di un euro 4 – 5 o 6.
2000 euro per auto con emissioni da 95 g in giù eeee 1500 euro per le elettriche pure o plug in che abbiano almeno almeno 350 cavalli vapore.
+ lo sconto del concessionario e il bollo gratis a tutti per due anni.
Solo a chi chiama entro le 22 in regalo un filtro FAP oppure un sacchetto di carbonella per barbecue.
QUESTA È LA LEGA..
Non rimaniamoci male quando arriverà l’ecobonus in stile Papete.
con il crollo del mercato così evidente ..
l’unica cosa da fare ,secondo me, è abbassare l’iva per qualche anno
una mucca che da poca iva all’erario
è meglio di una mucca morta
che di iva non ne da affatto
Occorre anche però uscire dalla logica degli incentivi, anche perché appena gli incentivi finiscono il mercato si ferma in attesa dei nuovi (quanti acquirenti di auto sono già oggi in attesa degli incentivi?).
Andrebbero trovate soluzioni più intelligenti, ad esempio abolendo i dazi sull’import di auto dall’estero, favorendo così l’arrivo di nuovi investitori nel nostro paese (come fatto dalla Norvegia che è diventato infatti il punto di approdo di tutti i produttori internazionali).
Inoltre gli investimenti andrebbe fatto nel settore energetico, per tenere bassi i prezzi delle bollette (qualcuno ha detto Duferco?).
Questi investimenti vanno a beneficio di tutti, anche di chi l’elettrica ce l’ha già, mentre trovo insensato dare 8000 euro ad una persona che magari fa pure pochi km l’anno per l’acquisto dell’auto, meglio 8000 euro spesi per una pala eolica che in termini di benefici sulla co2 darà risultati di gran lunga maggiori. Invece ad oggi il governo non sta facendo nulla, ha un piano sulle rinnovabile ma dove sono i progetti concreti? E intanto i tempi stanno scadendo e rischiamo di perdere pure i soldi del PNRR …
si, sono daccordissimo con Fabio, ma non solo l’eventuale incentivo deve essere richiesto dalla persona o società che effettua l’acquisto…… a scanso di equivoci
Esatto, come gli incentivi 2019
Infatti è incomprensibile come abbiano fatto a sbagliare il rinnovo di un incentivo funzionante.
Sbagliare un provvedimento nuovo (tipo il bonus facciate) è comprensibile, ma modificare in peggio qualcosa di funzionante…pensar male si fa peccato ma…
So essere poco pertinente all’articolo… Ma pensate che in tutto il comune di borgo val di taro (circa 10000 abitanti) ma comune e paese di riferimento della medio alta val taro (sono presenti vari supermercati, tra cui un ampio conad, un ospedale, molti negozi, un polo scolastico di istruzione superiore con vari licei ed istituti tecnico,…) non c’è una sola colonnina di ricarica.
Più volte negli ultimi 20 mesi ho chiesto al di dato, assessori e proprietari del conad…
In comune dicono che dovrebbero arrivare 3…. A mesi…. Ma lo dicono da fine 2020…
Come si può pretendere che la gente di questi luoghi abbia il coraggio di passare all’elettrico?…
@Mattia: basta avere la possibilità di istallare una WallBox in un cortile privato/box .
Ricaricando la notte, si ha sempre la batteria carica al mattino .
Le colonnine stradali servono soprattutto ai non residenti: meditate gente
meditate.. e quando avete finito, se non avete cortile/box, chiedete a paolo
In un paese di 10.000 anime immagino vivranno tutti in condomini senza box… o forse saranno quasi tutte abitazioni singole o villette plurifamigliari?
esatto!! e tutte con almeno 5/6000 mq di giardino, boschetto e corso d’acqua. il tutto sparso su qualche migliaio di kmq
va che non sta parlando di Sesto S.Giovanni, in qualunque comune (fuori dalle città) la maggior parte degli abitanti ha a disposizione un box privato!
Sapendo cosa pensano… Potrebbero incentivare diesel benzina e GPL lasciando senza nemmeno un euro ibride plug in ed elettriche pure. I nostri politici vogliono quella transizione ecologica….
Sarebbe ora ma solo alle emissioni zero
Belle queste immagini di 30 persone riunite a pensare agli incentivi. Dato il numero sono certo che stavolta il meccanismo di assegnazione non sarà demenziale come l’ultima volta dove le concessionarie si sono accaparrate tutto. ( Il commento è ironico).
Già solo il fatto di annunciarli senza lanciarli è sinonimo di incompetenza…