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Germania sempre più elettrica: VW in testa

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La Volkswagen ID.4, prima tra le elettriche in Germania in aprile.

Germania sempre più elettrica: la quota di EV vendute sul totale è salita al 14,3% in aprile, con quasi 30 mila immatricolazioni. In Italia siamo al 3,1%…

Germania sempre più elettricaGermania sempre più elettrica: quota EV al 14,3% (in Italia è al 3,1%…)

Anche nelle auto a batterie la Germania si conferma la locomotiva d’Europa. Nonostante la battuta d’arresto di Tesla, che notoriamente concentra le consegne nelle ultime settimane del trimestre. Dal 12,3% dell’aprile 2022 siamo passati al 14,3% del mese scorso, due punti percentuali in più. Male invece la vendita di ibride plug-in, a cui il governo di Berlino non concede più incentivi: qui la quota è precipitata dal 12.0 al 5,8%. Con la Tesla in stand by, la Volkswagen si è presa finalmente la testa della classifica, piazzando ID.4/ID.5 al 1° posto con 2.723 auto vendute, seguita dalla ID.3 a 2.050. Il Model Y conquista comunque la 3° piazza a 1.636, seguita da altri due Suv del gruppo VW, la Skoda Enyaq (a 1.405) e la Audi Q4  (1.370). Ancora deludente il risultato della Fiat 500e, a lungo sul podio: in aprile è stata solo settima (981 immatricolazioni), preceduta anche dalla Smart ForTwo (1.248).

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L’Audi Q4, al 5° posto in Germania nelle vendite di aprile.

La Fiat 500e continua a perdere posizioni, bene l’Audi Q4

Completano la top ten la Cupra Born (934), la Mini Cooper (920) e la Mercedes EQA (850). La cinese MG 4 è appena fuori dalla top ten, undicesima a 827. Ma non è difficile prevedere che nelle prossime settimane Tesla si prenderà un’ampia rivincita. Consolidando quello che è già comunque un netto primato nel totale del primi 4 mesi 2023. Qui il Model Y è ampiamente leader, con un totale di 13.779 immatricolazioni, e al quarto posto c’è il Model 3 (non pervenuto in aprile) a quota 4.387. La Volkswagen si difende con il secondo posto di ID.4/ID.5 (8.034) e il terzo di ID.3 (6.530). Nel quadrimestre la 500e è al sesto posto, a quota 3.698, preceduta anche dalla Audi Q4 (4.234). Insomma: pian piano il gruppo Volkswagen inizia a prenderci le misure, con una gamma più competitiva e tempi di consegna più umani. Ma Tesla, anche grazie ai suoi continui ribassi dei prezzi, resta di un altro pianeta. Per ora.

  • Capire l’auto elettrica divertendosi, con video di pochi secondi: guarda gli shorts di Paolo Mariano 

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19 COMMENTI

  1. Quindi secondo i dati da voi riportati rispetto al 2022 le vendite complessive di PhEV ( plug-in + EV) sono crollate da quasi un 25% delle auto nuove vendute a meno del 20% delle auto nuove vendute nell’aprile 2023, con conseguente forte aumento di benzina e diesel.

  2. Forse mi confondo con i numeri ma cosa vuol dire la frase conclusiva “Ma Tesla, anche grazie ai suoi continui ribassi dei prezzi, resta di un altro pianeta. Per ora.”?
    Il gruppo Volkswagen nel 2023 vende 25.299 veicoli in Germania mentre Tesla solo 18.166, un 30% in meno.
    Per chi non lo sapesse ID.3, ID.4, ID.5, Enyaq, Q4 e alcuni altri modelli non in classifica condividono la stessa piattaforma MEB e all’atto pratico sono lo stesso veicolo prodotto nella stessa linea di montaggio con un allestimento differente.
    Con questi numeri, sempre che non mi stia confondendo, Volkswagen ha già sverniciato Tesla in Germania.

    • E’ esattamente il contrario, guarda i primi 4 mesi del 2023, Tesla e’ nettamente in testa. Tesla tende a concentrare le consegne a fine trimestre, a fine giugno penso che Tesla manterra’ la testa della classifica.

    • Questa mi sembra un’osservazione intelligente, tra un po’ sarà una situazione da tenere d’occhio, quando scadranno i noleggi 3-4 anni…

      • Ce ne sono già adesso, sia in Germania che in Olanda. Sia Tesla model 3 (Y è troppo giovane) che le prime id.

        • Se aumenta notevolmente la quota di mercato quindi il numero di vendite si abbassa notevolmente il prezzo quindi non è così che oggi già ci sono o meglio i prezzi sono ancora estremamente alti anche quelli dell’usato.

      • 😂😂😂 si si certo dopo 3/4 anni batterie esauste… Come disse Totò ma mi faccia il piacere va……!

    • Ovviamente è in tedesco, ma andare alla fonte è sempre la cosa migliore: https://www.bdew.de/media/documents/STRERZ_Q1_2023_17Apr2023_f%C3%BCr_Presse.pdf

      Sintesi per il primo quadrimestre 2023:
      Nucleare 4,2%
      Carbone fossile 11,5%
      Lignite 17,7%
      Metano 15,8%
      Olio pesante 0,8%
      Idroelettrico 2,9%
      Eolico terrestre 25,7%
      Eolico offshore 4,7%
      Fotovoltaico 5,3%
      Biomasse 7,7%
      Termovalorizzatori 0,8%
      Geotermico 0,04%
      Altre fonti 2,9%

      Le rinnovabili sono il 47% (e siccome parliamo dei primi 4 mesi dell’anno, il fotovoltaico è scarso).

      Nell’intero 2022 le rinnovabili sono state il 45% della produzione, meglio dell’Italia.

      • Però Guido, dobbiamo ammettere che bruciare lignite e carbon fossile non sia proprio la cosa più furba da fare. Secondo l’ISPRA https://www.isprambiente.gov.it/files2020/pubblicazioni/rapporti/Rapporto317_2020.pdf, la lignite produce 101 tonnellate di CO2 per TJ di energia termica prodotta, il gas naturale 56,1. Non siamo lontani dalla metà, e a conti fatti la CO2 emessa per produrre 1 kWh di energia in Italia credo sia nettamente inferiore di quella prodotta in Germania anche se la produzione da rinnovabili da loro è superiore alla nostrana.

        • Sì è corretto Marco ma i tedeschi hanno piani ambiziosi per eliminare i fossili nei prossimi anni.
          Noi storicamente abbiamo scelto il gas perché più pulito rispetto al carbone però non è una buona ragione per dormire sugli allori altrimenti neppure noi riusciremo a raggiungere gli impegni presi in fatto di riduzione delle emissioni.di CO2

        • Certo, innegabile. Però in soli 2 anni si sono spostati del 10% sulle rinnovabili… Erano al 38% nel 2021. Forse perché hanno una coalizione semaforo che include anche i verdi e la sinistra, ma gli impegni di decarbonizzazione li stanno mantenendo alla grande. Sul passato purtroppo non possiamo più intervenire, così come nel passato della Cina, l’importante è di non parlare del loro mix al passato.

          • Mi perdoni, ma dire che la Germania sta mantenendo gli impegni di decarbonizzazione non sta né in cielo né in terra!
            https://www.destatis.de/EN/Themes/Economic-Sectors-Enterprises/Energy/Production/Tables/gross-electricity-production.html

            Negli ultimi tre anni hanno aumentato a dismisura la generazione da carbone (parliamo di un terzo della produzione elettrica, solo in Polonia si fa peggio!) e, in parte, di rinnovabili a scapito di nucleare e gas. Ovvero: negli ultimi tre anni le loro emissioni sono cresciute di molto, almeno per il settore elettrico. Se continua questo trend fra tre anni emetteranno ancora più di oggi. Altroché impegni e piani ambiziosi 😂

          • Caro ABC, le rispondo io perché quella che racconta è soltanto una parte della storia. L’altra parte è quella in cui c’è stata una crisi del gas con prezzi stellari e una crisi del nucleare in Francia che ha visto la Francia diventare importatrice di energia elettrica anziché esportatrice. Aggiungiamo che i tedeschi hanno spento le restanti centrali nucleari in quanto ormai programmato da tempo.
            Non c’è ragione alcuna per cui il trend del carbone debba continuare, anzi è il primo obiettivo dei tedeschi di eliminarlo dal mox

        • Esatto Marco, basta verificare la quantità di CO2 emessa rispetto alla Francia per rendersi conto che la Germania NON è un modello energetico, visto quello che bruciano.
          Pure noi con il nostro mix siamo messi meglio, anche se entrambi abbiamo vissuto senza preoccuparci troppo per il futuro grazie al gas Russo.

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