In Germania l’annuncio della possibile chiusura di due stabilimenti Volkswagen, la prima volta nella storia dell’azienda, e il drastico calo delle immatricolazioni delle auto elettriche (-36,8% a luglio su base annua) ha spinto il Governo tedesco a riattivare gli incentivi alle Bev. Anche la Spagna li ha riattivati (leggi qui), non l’Italia dove, bruciati in otto ore i fondi stanziati, sono del tutto scomparsi. E si blocca ancora il mercato in attesa di quelli del 2025.
Ora la proposta è di uno sconto fiscale
Il governo di coalizione del cancelliere Olaf Scholz ha deciso di presentare al parlamento una proposta di riduzione fiscale per promuovere l’uso delle auto elettriche. Una scelta che arriva dopo che l’anno scorso ha interrotto bruscamente il programma di sostegno dedicato ad accelerare la transizione energetica del settore automotive.
La Germania dopo la misura governativa ha assistito al tonfo delle nuove immatricolazioni: sono diminuite del 36,8% a luglio su base annua. Secondo l’agenzia Reuters i consumatori tedeschi sono stati frenati nell’acquisto oltre che per la mancanza di incentivi dal numero insufficiente di stazioni di ricarica e dall’autonomia non ancora sufficiente delle auto elettriche.
Detrazioni al 40%, a scalare per 4 anni
Il progetto approvato dal gabinetto del cancelliere Scholz prevede che le aziende potranno detrarre fino al 40% del valore dei veicoli elettrici – in modo retroattivo da luglio 2024 – nel primo anno, poi il 24% nel secondo, 14% nel terzo e del 6% nel quarto anno.

Il governo stima che la misura avrà un costo medio annuo di circa 465 milioni di euro tra il 2024 e il 2028.
Si alza l’asticella: le auto aziendali elettriche fino a 95.000 euro potranno ora beneficiare di un trattamento fiscale preferenziale, prima riservato ai modelli fino a 75.000 euro.
Dalla Germania massimo sostegno all’industria
Il ministro dell’Economia Robert Habeck ha dichiarato che il governo continuerà a sostenere la transizione energetica dell’industria automobilistica tedesca ai veicoli elettrici. Parole che arrivano dopo che Volkswagen ha annunciato che potrebbe chiudere degli stabilimenti in Germania per la prima volta nella storia dell’azienda.
Brindano negli uffici dell’associazione dell’industria automobilistica VDA: “Si tratta di un segnale importante e giusto, di cui c’è urgente bisogno, soprattutto alla luce della brusca interruzione del bonus alla fine dello scorso anno e della domanda e vendita più debole di veicoli elettrici”.
Queste nuove misure fanno parte del pacchetto del governo per stimolare la crescita economica della Germania.
In Italia al contrario non se ne parla più. Chi vuole comprare elettrico aspetta la nuova tornata del 2025, deprimendo il mercato.
Anche basta con gli incentivi (per tutti eh, non solo per le EV).
Ormai le batterie costano quanto o meno di un motore termico e di tutte le “cianfrusaglie” che gli girano attorno.
Che vogliono i signori costruttori? che gli Stati cioè i cittadini regalino loro gli impianti e si mettano a 90° per cambiare auto ogni 3 anni?
Se hanno fatto così tanti soldi da disprezzare il giusto guadagno derivante dal lavoro, mollino tutto e vadano in spiaggia o ai giardinetti.
Altrimenti tirino fuori prodotti decenti a prezzi accessibili per i cittadini degli Stati in cui intendono vendere i loro prodotti.
Incentivi, ancora incentivi? Io UE direi a questi signori che gli incentivi pubblici si danno eventualmente per risollevare indirettamente le sorti di aziende in difficoltà,non per risollevarne aziende che strapagano i propri manager e staccano dividendi agli azionisti come se non ci fosse un domani (non penso sia necessario fare nomi per capire di chi stiamo parlando).Tesla ha rischiato di fallire con Model3 e ora si vendono i risultati, vetture almeno 10 anni avanti e credo di parlare a ragion veduta avendone da poco acquistata una dopo aver guidato VW Audi BMW e Lexus. Quindi io governo varo pure una tornata di incentivi ma te azienda abbassi i prezzi,e riduci gli utili senza licenziamenti e senza delocalizzazioni, altrimenti ben vengano Tesla e Cinesi vari a farvi le scarpe, troppo facile e comodo così cari miei.
Cara VW vai a riprenderti Diess, che era correttamente impostato a tutto elettrico, era intelligente e soprattutto era UMILE.
se l’hanno csmbiato un motvo c’è … forse non volevano che i 10 miliardi che devono recuperare in 2 anni diventassrro 20 o 30 🙂
Appena ho letto della ipotetica chiusura delle fabbriche in Germania ho pensato subito a un ricatto verso il governo per riattivare gli incentivi. E infatti…….
come si potrebbe calcolare il “valore” incentivabile?
1) filiera auto termica è sussidiata (come tanto altro, turismo, agricoltura, etc) direttamente (raffinerie, ricerche petrolifere, agevolazioni iva, rete di distribuzione, etc) e anche indirettamente (danni sanitari)
conto a spanne (forse basso) per l’italia 400e a italiano ad anno (di cui 250e i danni sanitari, calcolo Ispra), questo aiuta i prezzi delle auto termiche a non essere più alti di circa 400 euri x 15 anni (tempo medio rottamazione delle auto) = 6000 euro
mettere 5000-6000 euro di incentivi alle BEV, si va giusto a pari come livello di incentivazione con le termiche
2) magari c’è poi un vantaggio nell’indotto della nuova filiera elettrica (Italia e Germania sono i due principali esportatori europei di questa componentistica; cavi, inverter, pompe di calore, componeti di impianti rinnovabili e di reti alta tensione, etc)
3) minore dipendenza da importazioni di petrolio
4) poi si aggiunge un calcolo economico (che non saprei fare) sui ritorni per lo Stato e per l’indotto del costrutture quando si compra un’auto (o si aiuta una ditta a comprarla), ma questo vale sia per ICE che per BEV, ed è anche consumismo
forse sommando si arriva a valutare cifre belle alte come ancora “convenienti” da fornire come incentivo alle BEV, in una strategia che guarda in avanti anche oltre i primi 2-3 anni futuri, ci andrei piano a irridere la Germania, potrebbero aver ragione loro
Si dovrebbe sottrarre la tassazione dal calcolo, sempre a spanne dico?
Accise, IVA, bollo, etc. insomma quanto rientra sull quota sussidiata?
ok, il bollo
l’iva non mi pare, c’è comunque sia sul veicolo che sulla corrente,
idem le accise, ci sono nell’elettricità; quelle sui carburanti sembrano di più ma se togli le partite di giro alla filiera rimane proprio poco allo Stato
manca un dettaglio, i bo us alle ICE prevedono la rottamazione soprutto di euro 0 e 1 .. il bonus da 6000 euro per le BEV non prevede nulla a riguardo e i danni alla salute delle euro 0 e 1 acuistndo ina BEV senza rottamazione continuano a esserci, se si volesde fare qualcosa di serio ok manteniamo i 6000 euro però a fronte di una rottamazione di euro 0 o 1 altrimenti si dimezza a 3000 come lo sconto fatto da tesla.
L’Italia farebbe meglio a non fare l’errore della Spagna e della Germania (se lo fa). Gli “incentivi” sono soldi pubblici dati alle aziende private, basta è ora di finirla. Automobili che costano più di una casa fuori città, non è possibile. È ora che i produttori abbassino i prezzi, invece ogni 2 anni inseriscono “nuova” nel nome, cambiano un po’ l’estetica e alzano il prezzo di continuo. Le Elettriche hanno già rotto le scatole prima ancora di essere vendute, e le colonnine e le ricariche con l’energia al doppio del costo e problemi su problemi. Io voglio un’auto che non devo organizzare se dovessi andare da qualche parte, se mia figlia che sta a centinaia di km di distanza dovesse aver bisogno urgente (o viceversa io di lei), magari di notte, dovendo pure attraversare campagne e colline senza autostrada, devo poterlo fare conscio che il “carburante” non sia né un problema ne “una pausa”. Elettrico non va bene per tutti, chi lo vuole se lo compri, per tutti andrà quando avremo altre tecnologie in grado di fare il pieno in 30 secondi (quando le batterie saranno sostituibili e ci saranno il self service per farlo). Gli incentivi sono un altro errore sulle BEV perché sono macchine che compra chi si può permettere di spendere quelle cifre, come il famoso 110% che è andato ai benestanti (oltre che ai truffatori) a spese degli operai che vivono in affitto
Cambiamo disco per favore. Tutto quello che scrive lo leggiamo da sette anni, e sempre da chi di auto elettrica non sa nulla. Siete ormai una simpatica macchietta
Mi auguro sua figlia sia più sveglia di lei e in caso di bisogno chiami un’ambulanza.
si ma per l’ambulanza deve mettersi in coda .. prima ci dono un sacco di persone che scrivono continuamente su certi forum … ogni riferimento è ovviamente putamente casuale 🙂
invece le ICE le regalano, con meno di 20.000 euro porti a casa una panda hybrid o poco più. Quando gli itagliani apriranno gli occhi sarà sempre troppo tardi.
con 20000 ti danno anche una tesla .. ma senza volante ruote e batteria 🙂
a proposito su autoscout una panda a km 0 la trovi a meno di 13000 euro … non farti fregare da quello che te l’ha proposta a 20000 🙂
Trenta secondi per il pieno!? Miiii!
Allora ci toccherà mettere un parafulmine sulle elettriche per caricare in un secondo e batterti. Si può fare!
Io ho fatto il 110 ed ho una leaf elettrica e non sono benestante. Mi sa che qualcosa non torna 😄
bene spiegaci allora come fai perchè a mè qualcosa non torna, mia figlia tra affitto, bollette, spesa al supermercato, GPL, qualche vestito e 100 che li tiene per le vacanze e qualche we, dei suoi 1600 euro di stipendio quando va bene ne risparmia 200 … altro che ristrutturare la casa e acquistare auto elettriche, se la sua si rompe al massimo potrebbe permettersi una usara sotto i 9 – 10000 euro con un prestito in banca.
Guadagna pure bene…
Lunga vita all’auto di sua figlia, ma in caso con gli incentivi del 2025 ne potrà prendere una sui 10mila euro (termiche difficile che la trovi) e risparmia subito in carburante, bollo, parcheggi…. e mette qualcosa da parte oppure guardi l’usato dove ci sono auto a meno o intorno a 10mial euro https://www.vaielettrico.it/tag/auto-elettriche-usate/
ma basta incentivi che paga tutta la popolazione accidenti! tanto finiranno un’altra volta, e quando finiranno sarà punto e a capo! è il mercato che comanda, fatto dalle persone che le auto le comprano perché poi le possono usare senza che queste siano un’ulteriore problema: semplici da usare, ottima autonomia, capillarità dei punti di rifornimento, accessibiltà funzionale degli stessi (ci vado ed è libero o si libera in 5 minuti, ci vado e funziona sempre), chiarezza dei costi (non 1000 app da usare), poca speculazione sui costi, velocità di rifornimento energetico. se le bev non vendono è perché (almeno in italia) sugli ultimi 4 punti non ci siamo. e non ci saremo neanche dopo l’eventuale prossima tornata di incentivi!
Comincia prima tu! Rendi per cominciare gli sconti sul carburante che hanno pagato anche gli automobilisti elettrici.
vero ! basta sussidi , 60 miliardi dati negli anni passati alle case petrolifere dovrebbero bastare .
sono d’accordo eh? non è che io sia contro i sussidi per le bev e basta. sono contrario ai sussidi che vanno contro alla volontà del mercato. se un paese non è competitivo, non è mettendo dazi che lo diventa, se intanto non si rimbocca le maniche per tornare alla produttività; e purtroppo non è il caso dell’italia.
Capperi, Olaf Scholz veloce come Giorgia Meloni!
Quanti anni fa Volkswagen aveva annunciato che voleva chiudere uno stabilimento?
Il più grande incentivo é il prezzo a kWh è la capillarità ricarica. Per il costo del mezzo, ricordo che aziende non sono fatte solo di vetture ma anche di nezzi da lavoro, ergo furgoni e mezzi pesanti, che non costano quanto una vettura.
bonus si ma solo per le aziende, per i privati 0 … vedremo se e quanto avrà successo.
In questo articolo di 6 anni fa leggo: “Le immatricolazioni di auto aziendali rappresentano in Italia circa il 24% del totale contro il 62% della Germania, il 55% della Gran Bretagna, il 49% della Spagna e il 43% della Francia.” [ https://www.agenziacarbonin.com/2018/11/28/auto-e-fisco-italia-e-germania-a-confronto/ ]. A quanto pare tra deduzione e ammortamento la Germania ha una storia di omaggi di auto aziendali incredibile, costa più la carta igienica in un’azienda che un’auto nuova … certo, quando uno stato i soldi li ha e non sa come spenderli …
Corretto. Sono flotte il 60% delle auto vendete in Europa ma, solo per le elettriche, siamo al 90% in UK ad esempio.
Concordo su quanto scritto sopra, il vero incentivo dovrebbe essere sul costo dell’energia. Le auto da 90k sul mercato dell’usato non vanno da nessuna parte, UK docet.
Incentivi ad auto elettriche fino a 95.000 euro? Ma siamo su Scherzi a parte? Si può avere l’incentivo anche per rottamare lo yacht o il jet privato?
È la volta buona che apro una linea di credito ,invece di finire casa prendo un bel macchinone con ecobonus 🤣
Si vive con il fido bancario non con i soldi sul conto….
Beh ma è un progetto del gabinetto… Ho detto tutto.