Geotermia, risorsa sottoutilizzata. Se ne parla a Roma l’11 e 12 marzo

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Il 1° Italian Geothermal Forum per un Piano Nazionale di Azione per la Geotermia, in calendario per l’11 e 12 marzo prossimi a Roma, affronterà il tema delle risorse geotermiche italiane sottoutilizzate. .

Utilizzando infatti solo il 2% del potenziale presente in tutto il territorio italiano nei primi 5 km di profondità, la geotermia potrebbe soddisfare il 10% della domanda di elettricità in Italia al 2050 e, contemporaneamente, oltre il 50% del fabbisogno per riscaldamento e raffrescamento degli edifici residenziali, pubblici e commerciali.

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Le centrale Enel di Lardarello in Toscana

La fonte geotermica è costante, continua, pulita, disponibile ovunque e a minimo impatto ambientale. Rappresenta inoltre la chiave di volta per una riduzione delle

bollette energetiche per famiglie e imprese. Gioca perciò un ruolo determinante nel mix energetico italiano per centrare l’obiettivo 2050 delle zero emissioni nette.

L’accordo per una strategia europea per la geotermia e la disponibilità dei Ministeri
competenti a un piano d’azione nazionale sono il quadro di riferimento indispensabile dal
quale partire per il rilancio del settore. È necessario però mitigare il rischio esplorativo e semplificare gli iter autorizzativi.

Il 1° Italian Geothermal Forum, di In Fieri e organizzato da Mirumir offrirà un’occasione unica per esplorare le ultime tecnologie e tendenze emergenti nel settore nonché per un confronto con le istituzioni nazionali e europee. Il programma https://www.mirumir.it/wp-content/uploads/2025/01/PROGRAMMAGEOTHERMAL-FORUM_2025-0901.pdf include infatti sessioni plenarie con dibattiti sugli
scenari di mercato attuali e futuri. Sono inoltre previste sessioni tecniche parallele dedicate alla produzione geotermoelettrica, al teleriscaldamento, alle pompe di calore, allo
geoscambio, alle CER termiche e ai minerali strategici dalle brine geotermiche.

E’ possibile registrarsi e ottenere il biglietto gratuito a questo indirizzo: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-italiangeothermal-forum-1104349512119?aff=oddtdtcreator

Visualizza commenti (2)
  1. caprone manicheo

    A mio avviso la geotermia per questo governo ha due brutti difetti:

    – non arricchisce i petrolieri;
    – contribuirebbe ad abbassare il costo dell’energia elettrica.

  2. Per chi salta fuori con “abbiamo l’Etna e non lo sfruttiamo”, ricordo che (a monte della burocrazia e mancanza di visiole strategica, costante italiana), lo sfruttamento del geotermico può rilasciare gas naturali come anidride carbonica (CO₂), idrogeno solforato (H₂S) e metano (CH₄). In alcune zone, come la Toscana (la centrale di Larderello in Toscana è stata la prima centrale geotermica al mondo, costruita nel 1913) l’estrazione ha portato a problematiche ambientali legate alle emissioni.
    L’Etna è una potenziale fonte di energia, ma l’attività vulcanica è altamente instabile, rendendo complicata la costruzione di infrastrutture sicure e longeve. Inoltre, le zone attorno al vulcano sono densamente popolate e protette da vincoli ambientali, rendendo difficile lo sviluppo di grandi impianti. E poi, ovviamente, c’è purtroppo il NIMBY.

    Per chi “ma l’Islanda lo fa”, ricordo che in Islanda, le risorse geotermiche sono abbondanti e facilmente accessibili in tutto il territorio grazie alla sua posizione direttamente sopra una dorsale medio-atlantica, con un’enorme attività vulcanica e una crosta terrestre molto sottile. Questo rende il calore geotermico più facilmente accessibile, con temperature elevate già a profondità minime. Inoltre, l’attività vulcanica islandese è generalmente meno esplosiva (per lo più di tipo effusivo) e più prevedibile. L’Italia ha sì risorse geotermiche significative, ma distribuite in zone limitate (Toscana, Lazio, Campania e Sicilia). L’Etna e altri vulcani italiani sono caratterizzati da un’attività esplosiva e da movimenti tettonici complessi, che rendono più imprevedibile il comportamento del terreno. Inoltre, il calore geotermico spesso si trova a profondità maggiori, richiedendo perforazioni più costose e difficili.

    Detto questo, viva il geotermico! Con la giusta ricerca e innovazione, potremmo sfruttarlo meglio, magari non per risolvere da solo il problema energetico, ma certamente come parte della soluzione.
    Speriamo che questo forum sia una buona partenza!

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