A Genova si sperimentano i primi bus elettrici grazie ad un accordo con la ditta Rampini. Una collaborazione pubblico privato tutta da conoscere.
Mica facile far muovere gli autobus elettrici in una città di saliscendi come Genova. Serve potenza, ma i liguri ci credono è una settimana fa hanno fatto partire la sperimentazione del sistema di mobilità sostenibile. In prima fila l’azienda dei trasporti, l’AMT, con un bus elettrico messo a disposizione dall’operatore Rampini: ” Per due mesi i tecnici AMT avranno a disposizione, in comodato d’uso, un bus elettrico dell’azienda umbra Rampini SpA, per poter testare il mezzo in ambito genovese – si legge nel comunicato aziendale -.Una sfida interessante per capire se le tecnologie attuali dei mezzi elettrici siano compatibili con le caratteristiche orografiche della nostra città”.

Su strada per raccogliere dati
Prove tecniche di circolazione a emissioni zero. Un programma pianificato nei dettagli:”A questa prima prova seguiranno altre sperimentazioni con veicoli di tipologie e dimensioni diverse. Obiettivo della sperimentazione è proprio raccogliere dati sulle performance dei mezzi, per definire il modello di trasporto pubblico locale del futuro”. Insomma a Genova sono concentrati nei test, ma il dato interessante è la collaborazione con un privato.
E la politica? Sostiene l’iniziativa: “E’ una sperimentazione che va nell’ottica di una mobilità smart e più rispettosa dell’ambiente, aspetti sui quali la Giunta Bucci intende costruire un nuovo modo di intendere la mobilità – parole di Stefano Balleari vice sindaco e assessore ai trasporti – E’ il primo passo verso la mobilità eco sostenibile che avrà un ruolo determinante nella Genova del futuro”. Nello specifico il bus elettrico Rampini verrà impegnato nella linea 518, interna all’ospedale San Martino. Un percorso non facile: “Un tracciato impegnativo che ben rappresenta la complessa orografia cittadina. Gli spunti offerti dalle pendenze delle salite e dal carico di passeggeri potranno fornire dati significativi rispetto alle prestazioni e all’autonomia del mezzo”.
L’obiettivo? Abbandonare il termico a Genova
Dall’azienda spiegano con Marco Beltrami, Amministratore Unico, le tematiche tecniche e soprattutto la volontà di abbandonare il termico: “Offrire mobilità sostenibile è l’obiettivo di AMT e vogliamo farlo in maniera valida e “industrialmente sostenibile”, non solo perseguire le mode. Sperimentazioni come questa ci aiutano a capire le prestazioni in linea dei mezzi ma anche tutte le problematiche legate alla ricarica notturna; tutti elementi che ci consentiranno di sviluppare un progetto integrato (filobus, metro, autobus elettrici,…) di graduale abbandono del termico”.
Volontà confermata dall’idea di sperimentare il bus: “anche su linee urbane diverse per raccogliere il maggior numero di dati utili per valutare in prospettiva l’introduzione nella flotta aziendale di mezzi elettrici”. Il progetto rientra nel programma #AMTinnova, Innovazione, Ricerca e Sviluppo che Amt ha avviato nell’ambito del Piano nazionale Impresa 4.0.