Home Auto Gennaro, primo tassista in Tesla: “Elettrico a vita”

Gennaro, primo tassista in Tesla: “Elettrico a vita”

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Gennaro Borreli di Modena è il primo tassista italiano a lavorare con una Tesla, l’ha comprata nel 2015, una Model S 85 D con cui ha percorso 300mila chilometri ed è super contento della sua scelta.

“E’ un altro mondo. Faccio il tassista da quasi 20 anni, ma da due anni e mezzo il mio taxi è elettrico: un Tesla Model S 85 D con cui ho fatto 300mila chilometri. Non tornerei mai indietro, elettrico sempre“. Gennaro Borrelli, del consorzio Area Taxi, da settembre 2015 è stato il primo tassista Tesla d’Italia, ora da due mesi c’è anche Gregorio Malavolti a Firenze. Tra i primi tassisti in elettrico. Gennaro lavora a Modena; dopo l’intervista, quasi insiste per farci fare un giro sul suo bolide silenzioso e mostrarci la potenza e tutti i benefici della sua vettura elettrica.

Indubbiamente ci crede il ragazzo di 44 anni che a metà degli anni ’90 seguiva le prime corse di auto e moto elettriche, “roba per pochi”;  nel 2005 era passato alla Prius ibrida e, appena ne ha avuto la possibilità, ha investito sulla Tesla. “Ora molte case produttrici hanno migliorato le loro auto, ma quando l’ho presa io era l’unica che mi permetteva di lavorare come  con una macchina normale. Tesla non è solo una macchina, ma tanti servizi, anche se quando ho iniziato io c’era poca informazione. Poi è arrivato il forum dei teslari e questo mi ha dato una grossa mano“. Per rafforzare le sue parole mostra lo smartphone, tutte le applicazioni, tutto quello che può fare ed offre la tecnologia Tesla.

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Le difficoltà? A Modena, servono più colonnine fast

Gennaro ricarica grazie alle 6 colonnine di Modena Sud e alle 8 di Campogalliano, tutte fast. Ma non bastano. “A noi servono le colonnine veloci. La situazione è migliore a Carpi, Bologna, Reggio Emilia dove te la giochi. A Modena ne servono altre. Con i tempi morti che abbiamo, se ogni posteggio taxi adottasse una colonnina veloce la situazione sarebbe diversa. Prendiamo Firenze. Ragazzi!!! 70 licenze elettriche e ci sono 2 o 3 colleghi che hanno preso l’elettrica anche fuori dal bando. Sono passati dall’ibrido e dal termico all’elettrico. Ma a Firenze hanno fast dappertutto, hanno i servizi, hanno le colonnine. Va bene anche condividere la colonnina  con i non tassisti”.

Benefici economici? “Risparmio circa il 20%”

Risparmia Gennaro? “Si grosso modo un  20%. Per esempio, finora di manutenzione, più che altro per sostituzione di pezzi usurati, ho speso circa 10mila euro. Con un’auto di pari prestazioni un tagliando normale sono circa 700/800 euro  io ogni 30 mila km spendo 1000 euro. Prima con le auto termiche sono rimasto a piedi non so quanto volte, con una a 200mila chilometri ho spaccato il motore e ho speso 10mila euro a cambiarlo. Ci sono colleghi che hanno fatto anche 500mila chilometri, ma ho fatto due conti, ed uno è  arrivato a spendere 50mila euro”. E Gennaro quanto spende? “Io con quello che spendevo di gasolio mi ci pago la rata della macchina. Hai capito? Faccio un esempio: spendevo per la rata 300 euro al mese,  e poi altri 400 euro al mese di carburante; qui spendo 600 euro e mi pago  la macchina“. Ma per la corrente quanto spendi? “Io ho il vecchio contratto ENEL:  fino a settembre e spendo 1 euro al giorno e ho tutta la corrente che voglio. Poi con Tesla, per i vecchi owners le ricariche sono gratuite a vita nei super charger. Questo, altro che servizio: è un vero e proprio benefit. Io mi sono fatto questi conti prima di fare la scelta. E non torno indietro”. Gennaro presto avrà a Modena un altro collega a  batterie: “Accadrà in giugno con, una Nissan Leaf“. Il verbo si diffonde, anche se a fatica. A Bologna l’assessore alla mobilità Irene Priolo vuole concedere nuove licenze solo ai taxi elettrici (guarda). Ma le polemiche fioccano. Va meglio a Trento, dove la Provincia incentiva generosamente i tassisti che optano proprio per l’auto con motore a batterie.

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