La Dacia Spring: il ribasso del prezzo a 14.900 spinge le vendite.
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Gennaio elettrico 2025: il superprezzo di 14.900 euro spinge la Dacia Spring al primo posto nelle vendite, davanti alla Citroen eC3, finalmente in consegna.
Gennaio elettrico 2025: la Citroen e-C3 sale al 2° posto
La Citroen e-C3: dopo una lunga attesa, finalmente in consegna.
C’è chi, come l’Unione di costruttori Unrae, parla di un mercato ancora debole. E chi invece, come l’associazione delle aziende dell’elettrico, Motus-e, parla di “balzo in avanti“. I numeri si prestano a entrambe le interpretazioni: è vero che rispetto al gennaio del 2024 si sono vendute quasi 4 mila auto elettriche in più (6.729 contro 2.984). Ma è vero anche che la quota di mercato resta inchiodata al 5%, tra le più basse in assoluto in Europa. E a guidare la top10 non sono più le solite Tesla, ma i i modelli meno costosi, come la Spring (961 immatricolazioni) con il suo super-prezzo e la Citroen e-C3 (418), finalmente in consegna. All’8° posto sbuca la Renault 5, con 185 vetture vendute, l’antipasto di numeri ben più consistenti attesi per i prossimi mesi. La Model Y, di gran lunga regina nel 2024, scivola in 3° posizione con 265, in attesa di una nuova spinta in arrivo con la nuova versione. Male i costruttori tedeschi, soprattutto Volkswagen, che piazza la sola ID.3 nell top 10, con 168 auto vendute.
Le 20 auto più vendute in Italia in gennaio – Tutte le motorizzazioni Le tabelle sono tratte dal sito Unrae.it.
Boom delle ibride, ora al 45% di quota, il disel scende al 9%
Anche nel primo mese del 2025 è proseguito il boom delle ibride, che ora valgono il 45,0% del mercato. Anche se si tratta in gran parte di mild hybrid, con uno scarso apporto dell’elettrico: sono al 33,5%, contro l’11,5% delle full hybrid. Continua invece la crisi delle alimentazioni tradizionali: le vendite di auto a benzina sono in calo di 3,3 punti, al 26,9% di quota, mentre il diesel scende al 9,3%. Il Gpl si ferma al 10,2% di share, mentre il metano esce di scena e non immatricola vetture. Infine le ibride plug-in risalgono al 3,6% di quota, rispetto al 2,8% del gennaio 2024. Nel complesso le auto con la spina, elettriche comprese, valgono l’8,6% delle preferenze. Infine un cenno sulle vendite in Francia, con i costruttori locali sugli scudi: in gennaio prima è risultata la Renault 5, con 2.813 immatricolazioni, seguita dalla Citroen e-C3 a quota 1.500 e dalla Renault Scenic con 1.177.
Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Continuo a rimanere sbigottito dai numeri della Panda, vettura arretrata su ogni cosa, battuta dalla sandero a mani basse su tutto… eppure continua a vendere
Non è un pensiero mio, ma riporto quello che ho sentito dire da una persona: la Panda è riparabile da chiunque in qualsiasi momento, con i pezzi di ricambio reperibili dappertutto ed a basso costo.
Quindi, se hai in mente di tenere l’auto tra i 10 ed i 20 anni, è l’deale
Infatti il boom delle vendite rispetto a gennaio 2024 è dato dal fatto che allora le elettriche non sj vendevano perche la gente adpettava j bonus ed ora molte di quelle allora vendute le stanno immatricolando, mafarj dopo averle furbamente ritardato per poterle immatricolare nel 2025 per pagare meno penalizzazioni per la CO2, i veri numeri sj vedranno da febbraio in poi e li si capirà se veramente le piccole citycar elettriche fanno presa o neno sugli automobilisti italiani
Un breve commento relativo alle ibride, più precisamente relativo a questa frase: “Anche se si tratta in gran parte di mild hybrid, con uno scarso apporto dell’elettrico: sono al 33,5%, contro l’11,5% delle full hybrid.”.
Bene, quando mi capita di parlare di questi argomenti, non ho trovato ancora una persona che sapesse la differenza tra Mild e Full Hybrid. Tanti non sanno nemmeno che esistono, e pensano che le ibride vadano comunque tutte ricaricate tramite presa di corrente
se mi sbaglio mi scuso in anticipo, ma dal tuo commento mi pare di capire che non è chiara la differenza tra mild e full hybrid. Le prime danno solo un aiuto al motore in fase dii accelerazione soprattutto da fermo (sono solo dei grossi start and stop). Le seconde sono quelle che permettono di fare anche una manciata di km in elettrico (5 km nel caso della Yaris)anche senza avere una presa di ricarica. Quelle col cavo sono le ibride plug in.
Si si sorry, ho letto male il tuo primo intervento, ovviamente come costo elevato intendevo le plu-in che personalmente ritengo non esser ne carne ne pesce per cui di dubbia utilità
BEV, c’è una parcellizzazione delle vendite spaziale, 3.613 auto con 66 modelli diversi, forse troppa carne al fuoco, figlia di versioni a petrolio adattate ad elettriche, a prezzi ancora troppo alti (le seconde). Le prime 10 son (quasi) tutte versioni solo elettriche, se si concentrassero su quelle abbassando un pò i prezzi .. ma ci stiamo arrivando forse..
Continuo a rimanere sbigottito dai numeri della Panda, vettura arretrata su ogni cosa, battuta dalla sandero a mani basse su tutto… eppure continua a vendere
Non è un pensiero mio, ma riporto quello che ho sentito dire da una persona: la Panda è riparabile da chiunque in qualsiasi momento, con i pezzi di ricambio reperibili dappertutto ed a basso costo.
Quindi, se hai in mente di tenere l’auto tra i 10 ed i 20 anni, è l’deale
Sarà che finalmente stanno iniziando ad arrivare quelle prese l’ anno scorso con gli incentivi…. da ottobre che “aspetto”
Infatti il boom delle vendite rispetto a gennaio 2024 è dato dal fatto che allora le elettriche non sj vendevano perche la gente adpettava j bonus ed ora molte di quelle allora vendute le stanno immatricolando, mafarj dopo averle furbamente ritardato per poterle immatricolare nel 2025 per pagare meno penalizzazioni per la CO2, i veri numeri sj vedranno da febbraio in poi e li si capirà se veramente le piccole citycar elettriche fanno presa o neno sugli automobilisti italiani
Un breve commento relativo alle ibride, più precisamente relativo a questa frase: “Anche se si tratta in gran parte di mild hybrid, con uno scarso apporto dell’elettrico: sono al 33,5%, contro l’11,5% delle full hybrid.”.
Bene, quando mi capita di parlare di questi argomenti, non ho trovato ancora una persona che sapesse la differenza tra Mild e Full Hybrid. Tanti non sanno nemmeno che esistono, e pensano che le ibride vadano comunque tutte ricaricate tramite presa di corrente
Distinguerle è facile … quelle che sj ricaricano col cavo sono quelle col listino parecchio superiore alle altre 🙂
se mi sbaglio mi scuso in anticipo, ma dal tuo commento mi pare di capire che non è chiara la differenza tra mild e full hybrid. Le prime danno solo un aiuto al motore in fase dii accelerazione soprattutto da fermo (sono solo dei grossi start and stop). Le seconde sono quelle che permettono di fare anche una manciata di km in elettrico (5 km nel caso della Yaris)anche senza avere una presa di ricarica. Quelle col cavo sono le ibride plug in.
Si si sorry, ho letto male il tuo primo intervento, ovviamente come costo elevato intendevo le plu-in che personalmente ritengo non esser ne carne ne pesce per cui di dubbia utilità
BEV, c’è una parcellizzazione delle vendite spaziale, 3.613 auto con 66 modelli diversi, forse troppa carne al fuoco, figlia di versioni a petrolio adattate ad elettriche, a prezzi ancora troppo alti (le seconde). Le prime 10 son (quasi) tutte versioni solo elettriche, se si concentrassero su quelle abbassando un pò i prezzi .. ma ci stiamo arrivando forse..