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Gennaio elettrico 2022 / Senza incentivi vendite a picco

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La Dacia Spring, l'elettrica meno costosa, a gennaio supera la 500e e la Twingo Z.E.

Gennaio elettrico 2022: senza incentivi le vendite crollano, accompagnando il drammatico calo di tutto il mercato dell’auto. E la Dacia Spring supera la 500.

gennaio elettrico 2022Gennaio elettrico 2022 / La Spring, poi la 500 e la Twingo

 

gennaio elettrico 2022
Gennaio nero anche per la 500 elettrica.

È evidente che i potenziali acquirenti sono alla finestra, in attesa di capire se il governo rimetterà il bonus all’acquisto (siamo l’unico mercato europeo a non averlo). E così le vendite di EV crollano a 3.658 unità, con una quota di mercato che retrocede a un misero 3,4%. L’unica low-cost elettrica in vendita, la Dacia Spring, passa in testa con 656 immatricolazioni, e supera la 500, che non va oltre quota 548. Molti “Cinquini” elettrici in queste settimane si trovano in vendita a km zero, dopo che qualche operatore ne aveva fatto incetta acquistandole a fine anno con gli incentivi. Terza un’altra citycar, la Renault Twingo, che non arriva a 300 unità. Nella top ten, tra tanti modelli medio-piccoli, fa capolino la Ford Mustang Mach-e, ma parliamo di 71 macchine consegnate, non certo di un clamoroso successo.

gennaio elettrico 2022
La top ten delle ibride plug-in più vendute a gennaio (Fonte: Unrae).

Mercato in crisi nera, si salvano ibride e a GPL

A questo punto la palla passa nelle mani del governo. Il mercato, in generale, vaga da un crollo all’altro ed è sceso a 109 mila auto vendute, contro le 135 mila del gennaio 2021. Mese che peraltro, in pieno Covid 19, non era stato certo esaltante. “Senza interventi, la transizione ecologica verrà fortemente rallentata se non interrotta”, lamenta il presidente della Case auto UNRAE, Michele Crisci. “L’Italia rischia di rimanere fanalino di coda nelle politiche green rispetto a Germania, Francia, Spagna e Regno Unito. Condannando all’arretratezza lo sviluppo del mercato degli ECV nel nostro Paese. Già il mese di gennaio ne è una conferma con una quota di elettriche e ibride plug-in che crolla all’8,4%, perdendo quasi 5 punti rispetto a dicembre scorso”. In un mercato in crisi nera anche per auto a benzina, diesel e metano, si salvano solo i modelli a GPL (al 9,2% di quota) e ibridi (34,9%).


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74 COMMENTI

  1. Era da immaginarselo, ho provato la Cupra El born, un’auto da 44000 €. Il concessionario mi ha chiamato poi per dirmi se ero interessato, e gli ho detto che allo stato attuale con quel prezzo e senza incentivi la vedevo dura, ma se per sbaglio dovevano risbucare fuori degli incentivi interessanti potevo anche farci un pensiero.

      • Non mi piace esteticamente la id3, la El born è l’unica al momento che mi piace in estetica sia fuori che dentro. Poi per come sono fatto io prenderei la eboost, con batteria più piccola per avere una accelerazione decente, quella da me provata era buona ma non mi convinceva molto in ripresa, purtroppo i 1700kg si fanno sentire.

  2. Se vogliamo accedere alla decarbonizzazione le bev devono essere incentivate come d’altronde lo sono state le ice a tutt’oggi.
    Il 110% è sacrosanto.
    Porta lavoro, tasse ed IVA per lo stato ecologia e risparmio per le nostre tasche.
    Dovrebbe essere reso funzionale finanziato con apposito capitolo di spesa implementato nei piani urbanistici locali e reso obbligatorio con obbligo di fv sui tetti…
    Avete mai fatto un giro al sud?
    Avete presente il meridional style fatto di blocchi di sabucino ,foratoni e tondini in acciaio a vista?
    Si?
    Allora sapete di cosa parlo.
    Al nord poi con le rigidità climatiche tutto prima o poi si sbriciola quindi circoliamo con elmetto in testa?
    Metti 10 miliardi anno sul 110%
    Altri 10 miliardi anno sulle rinnovabili per 10 anni poi vediamo.
    Tanto rovinati per rovinati più buio di mezzanotte non può fare no?

    • Ho bisogno di chiarimenti su come il 110 possa portare IVA allo Stato, perché non ho mica capito.
      Se l’impresa fattura 50 mila + IVA al privato, cioè 61 mila e
      la banca si prende il credito ceduto dal privato… facciamo finta che paghi in toto l’impresa (61mila) prendendosi solo il 10% regalato in 5 anni (6100 euro). Lo Stato restituirà alla banca 13420 euro ogni anno, cioè il primo anno restituisce un importo superiore all’IVA incassata. Alla fine del quinquennio lo Stato pagherà 67100 euro per opere che senza 110 sarebbero probabilmente costate al privato 40/45mila +IVA con detrazione del 50/65 suddivisa in 10 anni (dove tantissimi avrebbero avuto capienza e lo Stato avrebbe diluito meglio l’impegno economico verso il privato o impresa-banca con cessione del credito)

      • Se provi a informarti su qualche tuo conoscente che ha usato le varie detrazioni ti renderai conto che quando c’era il 36% quasi nessuno l’ha utilizzato e ha fatto tutto in nero.
        Non tutto è al 110%, grondaie, cappotto che non va su parti riscaldate, limiti di spesa per il riscaldamento e superfici sopra gli 80mq, certi pavimenti ecc.. E per il 110% devi regolarizzare l’immobile con interventi e documentazioni fuori dal 110% che danno lavoro a geometri, termotecnici e compagnia bella. Chi non ha capienza, senza la cessione del credito, o non fa i lavori, o li fa in nero. Nel subito lo stato si becca il 38% di tasse (futuri 35%) e l’IVA sicura. Se considerassimo la sola IVA avresti più che ragione considerato che l’IVA sulle ristrutturazioni è al 10%, che sia prima o seconda casa non importa.

  3. ritornando al tema principale….. mi permetto di dire una cosa molto semplice. Fino a un mese fa…. ovunque e anche qui si leggeva di un boom di auto elettriche vendute grazie agli incentivi etc…. nel 2021….. ma è facile dire :” sono raddoppiate le vendite di auto elettriche se non triplicate grande successo e addio alle endotermiche”. si urlava al miracolo. Ma vendere 1 auto nel 2020 e venderne 2 l’anno dopo…. in proporzione ha raddoppiato. ma questo non vuol.dire un successo o che gli italiani hanno finalmente deciso di essere ecologici. i dati degli 3 anni senza pensare a quelli prima del covid erano di per sé molto deludenti. una casa autobolistica che vende 10 mila auto in un anno è in perdita. figurati venderne 600….. o 1000….. quindi quando parliamo di miracolo della transizione ecologica e boom di vendite nel settore elettrico riflettiamo jn attimo su i dati reali.

    • Si impara dai politici hehe conta che viviamo oramai in un mondo di titoli acchiappa click, se non altro qua son abbastanza onesti da creare titoli che han coerenza rispetto al contenuto.
      Quando le % che vuoi evidenziare sono ridicole, si usano i numeri assoluti, quando sono i numeri assoluti ad essere ridicoli si usano le %… Quando è periodo di propaganda sulla lotta ai migranti è la costante a ogni dichiarazione quando serve far sembrare un problema più grande di quello che è “da settimana scorsa sono quintuplicati gli sbarchi” dimenticando di dire che da una persona son passati a 5 quale effetto distorsivo ha sulla percezione di chi non si fa domande?
      Qua è diverso, la quasi totalità di chi scrive è evidente non ha questa predisposizione alla distorsione a favore delle proprie convinzioni (cosa che è normale in tutte le persone, siamo bravissimi a raccontarcela da soli spesso), ma se consideri che le auto elettriche fino a due o tre anni fa erano sostanzialmente l’aggeggio geek per pochi appassionati che ci credevano in modo molto fermo, trovarsi di punto in bianco a vedere centinaia di migliaia di auto elettriche vendute in tutto il mondo, è più che giustificato urlare al boom di vendite…
      L’errore è stato scambiare questo boom per quello che non è stato, non è stato un cambio di mentalità nel grande pubblico né una maturità tecnologica tale da migliorare sotto tutti gli aspetti l’uso dell’auto rispetto agli ultimi venti anni, la maggior parte di chi la ha presa lo ha fatto perché ha comprato un’auto che valeva 7/8k euro più di quello che la ha pagata e per avere quei temporanei benefici nel traffico cittadino etc etc, ma è anche normale sia così, non c’è infrastruttura per essere usata agevolmente con gli attuali numeri di parco circolante, è normale la cosa scoraggi i più, per assurdo è più avanti il gse con nuove idee propositive utili come l’aumento di potenza notturno gratuito per chi ha possibilità di carica casalinga, per tutti gli altri non c’è gran facilità di adozione in massa…
      Soprattutto ci dimentichiamo che è una transizione lenta, dato che è stata imposta tramite leggi e non dal mercato stesso come succede normalmente nei cambi di passo tecnologico, le tecnologie e soprattutto la ricerca dietro a nuove è sostanzialmente appena iniziata, diamoci tempo!

    • Sì, c’è un aumento rispetto al gennaio dello scorso anno, che però era stato un mese molto, molto fiacco, nel pieno dell’ondata più devastante di Covid. Ma rispetto alla seconda metà del 2021 (e al trend nel resto d’Europa) sono numeri deludenti.

  4. Se come ibridi si intendono le non plug in trattasi praticamente di auto a benzina e gasolio al 100%.

    Quindi:
    hanno alzato il metano;
    il metano ha alzato (essendoci molte centrali elettriche a metano) il prezzo dell’elettricità;
    hanno tolto gli incentivi;

    le auto a metano e le elettriche si sono fermate.

    Che fortuna per chi vende benzina, gasolio e gpl
    Che strana fortuna.

    • Che poi tra l’altro il metano è la fonte fossile meno inquinante se si lascia da parte per un attimo la co² che per la cronaca non causa il cancro.

  5. Massimo ha scritto:
    “Il 70% delle auto vendute in Italia sono prodotte all’estero: non creano ricchezza (pil) nè occupazione in Italia.”

    Mio Dio che castroneria apocalittica!!!

    Mi son caduti i maroni per terra… scusate… vado a cercarli e poi torno.
    Massimo!??!?
    La prego di rettificare. Sul serio.???
    No… perché se fa sul serio è grave..

    • Veramente la quota di prodotto italiano sul totale immatricolato arriva al 15% o poco più, dato che le Lancia Ypsilon vengono dalla Polonia, come come diverse Fiat sono prodotte in altri paesi (la 500 in Polonia, la Tipo in Turchia, la 500L in Serbia). Infatti in Italia ormai da tempo vengono prodotte meno auto che non in Slovacchia e nella Repubblica Ceca: sono numeri facilmente controllabili. Del resto fin dagli anni ’90 del XX secolo l’Italia importa più di quanto esporti

    • Probabilmente intende che non crea Pil in Italia, escludendo gli autosaloni, i mollifici, le stamperie (carrozzeria plastiche etc) , le metallurgiche di alta qualità, i fornitori di energia che vendono la corrente per l’auto, tutti i trasporti che prelevano i componenti fatti qua e li portano alle linee di assemblaggio, i produttori di magneti permanenti, di motori elettrici, di software, di hardware, di ricerca aerospaziale, le infrastrutture telco indispensabili al funzionamento completo delle elettriche… E sicuramente tanti altri interi settori che sicuramente ora sto dimenticando.

  6. Continuiamo pure a falsare il mercato auto con incentivi utilizzando soldi di tutti..
    Non hai dindini per una ‘elettrica? Amen, ti prendi uno scooter

    • anche il mercato dell’edilizia è falsato dal 110%, un’anomalia che andrebbe risolta eliminandolo.
      Se non hai i soldi per sistemarti la casa te la tieni com’e’, pazienza.

      • Anche la lotta al coronavirus è falsata dai vaccini gratis, pagati con i soldi di tutti. Non hai i dindini, crepa!

        • -Anche la lotta al coronavirus è falsata dai vaccini gratis, pagati con i soldi di tutti. Non hai i dindini, crepa!-

          Gioco, partita, incontro. 😀

          • 2 al prezzo di uno: terra chiama cervello..
            con le tasse di tutti si paga la sanità per tutti.
            incentivo è tassa (soldi) di tutti per alcuni
            è interessante notare come ci si inalberi sui “condoni” ma si sia a favore degli incentivi

          • ernesto grottaferrata 2 Febbraio 2022 at 13:35
            Cervello chiama terra 🤦
            Il 37% della popolazione lavora e con le proprie tasse paga i servizi a tutti, la sanità son più di vent’anni che viene penalizzata, con perdite in posti letto e strutture, idem scuola e ricerca, mentre esercizio è l’altro buco nero, come tutte le opere incompiute.
            I condoni, non sono da fare, salvo per piccole discrepanze, ma se uno costruisce dove non è permesso va demolita punto e basta.

        • Io non ho usufruito, quindi mi ritengo estraneo, ma l’ho pagato per chi ha voluto farselo tre volte. Ho avuto il covid e non ho usufruito del ospedale, e lo sto pagando per chi lo ha usufruito vacinati e non.

          • Dovrebbe, ma ormai il soldo comanda su tutto: ci si ammala? Pazienza, se il PIL cresce…

        • gli incentivi non sono sbagliati di per sè, servono per spingere verso una certa direzione l’economia di un paese, se vogliamo arrivare ad avere una certa indipendenza dal carbone-petrolio è giusto che lo stato incentivi a spingere nella direzione dell’obbiettivo prefissato. Diventano una stortura a mio avviso nel momento in cui gli incentivi diventano una regalia a pochi singoli a discapito della collettività, 110% è un’assurdità e andrebbe abolita. Così come gli incentivi auto che con cumulo arrivavano a 18.000 euro, una stortura. Una corretta rimodulazione sarebbe la cosa giusta, max 50% per le case, max 6-7000 euro per auto fino a 30.000 euro, oltre a scalare.

          • daniele 2 Febbraio 2022 at 16:58
            il 110% è giusto visto che arrivano dal Europa, che noi paghiamo con le nostre tasse, se non lo usiamo lo userà un altro stato, come gli incentivi sulle BEV, o siamo vi siamo a vi facciamo, tanto quei soldi li abbiamo già pagati 🤦🤦

          • daniele 3 Febbraio 2022 at 14:15
            No ma li stiamo pagando da anni e se non li usiamo noi li usano gli altri stati, perché noi tutti paghiamo una quota al Europa, dal altra parte non usando gli incentivi non facciamo nessuna riduzione di CO2 e continuiamo a pagare multe per sforamenti, oppure dobbiamo acquistare le quote da chi è più ligio, così continuiamo ad acquistare dal estero a prezzi sempre più alti.
            Per questo sia gli incentivi che usarli dovredde essere d’obbligo.

        • Tenendo conto che la maggior parte delle abitazioni in Italia sono affittate , continuano a non fare nulla, io sono in affitto e lo stesso facendo, se lei non ha voluto usufruire del bonus è un suo problema, non di chi lo a fatto.

          • certo i soldi piovono da Marte, ne riparlerà chi arriverà dopo di noi e sarà contento di avere una voragine di debiti da ripagare. mentalità tipicamente italiana , chi può arraffi e tanto peggio per gli altri. Ricorda tanto l’epoca Craxiana, tutti in pensione a spese di chi arriverà dopo e adesso siamo qui a leccarci le ferite di un sistema pensionistico depredato nei tempi d’oro dei baby pensionati e simili…

      • Il 110% è stato usato in gran parte da chi non ha assolutamente problemi economici…
        Uso molto discutibile di spesa di risorse utilizzabili in ben altro modo.

        • Cosa impediva di usarlo a chi ha problemi economici? Il 110% significa che lo Stato paga tutto, e in più gli interessi del 10% in 5 anni. Un affarone

          • Quello che vuole dire Enrico è che chi ha casa indipendente, perfetta dal punto di vista catastale e ben predisposto verso l’innovazione ed all’avere un cantiere in casa (o parte della casa) è mediamente più capace a livello di patrimonio e reddito rispetto a chi vive in condominio anni 60 con abusi edilizi, edificio per il quale il 110 sarebbe molto più efficiente. O almeno questo è quello che ho inteso e che vedo anche io tra chi ha ha fatto lavoro a spese dello Stato

        • Andrea 4 Febbraio 2022 at 13:05
          Si ma il problema di fondo è che purtroppo in Italia lige abusivismo, quindi non è colpa di altri ma di chi lo fa, ora però spara ad altezza d’uomo per dire che non sono corretti questi incentivi, perché lui ( e con lui intendo che è abbituato a infrangere le leggi ) non può farli. Allora prima se ne frega delle regole ed ora vuole che chi ha fatto tutto in regola non possa fare nulla, molto bravo ma poco etico.
          Come la volpe l’uva è acerba 🤦🤦

          • No, non è questa l’interpretazione. È l’insieme di scelte normative che sono chiaramente a vantaggio di interventi a spese della collettività senza tenere conto di dove questi interventi veramente servono, cioè i condomini nati durante il boom economico. Il 110 in condominio è molto più complesso e di difficile realizzazione rispetto alla casa unifamiliare. Aggiungiamo anche che rinnovando il bonus hanno volutamente tolto il limite ISEE per le unifamiliari, cosa secondo me scriteriata e contro i principi costituzionali della redistribuzione del reddito.
            Non cominciamo poi l’elenco di follie tecniche come l’incentivazione di normali caldaie a gas metano nel 2022, alla faccia della decarbonizzazione… ti regalo l’impianto, ma prima coibenti per recuperare due classi e solo dopo di ciò ti incentivo una pompa di calore, altro che gas…

          • Andrea 5 Febbraio 2022 at 16:55
            non è più difficile, ci vuole la volontà, iter è lunghissimo, gli abusi ci sono, possono essere per incompetenza di chi ha fatto e depositato i disegni , come è successo dove abito io , tre progetti depositati uno diverso del altro, addirittura la potrà d’ingresso età interrata a metà e il pianerottolo dava accesso dalla finestra, e altre cazzate del genere, ma un anno per mettere apposto le carte.

          • @Andrea 5 Febbraio 2022 at 16:55
            hai provato a fare in ISEE con “bettola” di proprietà e stipendio da operaio? Noi lavoriamo in 3 e mio figlio non riesce a entrare neanche nei 40.000€ per avere i “vantaggi giovani prima casa”. Figurarsi con i 25.000€ indicati (per fortuna tolti) come limite del 110%. Dovrebbe prendere residenza da un’altra parte ma noi non abbiamo una seconda casa e neanche i soldi per pagargli un affitto. Il limite ISEE, per assurdo, è per ricchi (o evasori).

        • Al solito si parla per sentito dire, come per le BEV. Chi non ha problemi economici non deve rifare il riscaldamento in un appartamento di soli 60-70mq. Il limite di spesa per l’impianto di riscaldamento ad esempio è 30.000€, sai cosa ci fai con quei soldi? E i massetti e i pavimenti chi te li paga?
          E’ uno scempio pagare il supersimabonus a chi vive in quei ruderi delle nostre periferie? Al primo terremoto che si rispetti chi pagherà i danni? Noi??? Io preferisco contribuire subito piuttosto che dopo, ma è la mia opinione.
          E’ lo stesso discorso delle auto elettriche e l’impatto sulle malattie polmonari dovute allo smog.

          • Daniele con 30k € ci fai tutto il riscaldamento , lo sto facendo con radiante a soffitto, stretto stretto ma ci si sta su 110 mq , se invece monti radiatori a bassa temperatura c’è anche un bel margine, poi deve essere tutto asseverato, e li bisogna aver un buon ingegnere, che non lasci nulla al caso e molto serio.

          • @Fabio_M: il mio commento era rivolto ad Enrico: “…Il 110% è stato usato in gran parte da chi non ha assolutamente problemi economici…”
            Chi non ha problemi economici non ha una casa da 100mq e non si sogna ad adattarsi a radiante a soffitto o, ancor peggio, a termoconvettori. A uno coi baiocchi conviene il 65% che ha limite 92.307,69€ (60k€ di detrazioni). Considera che il 65% di 50.000€ sono 32.500€, più dei 30.000€ del 110%.

          • 30.000*1,1 fanno 33000 in 5 anni contro potenziali 32000 in 10.
            Bisogna incentivare la coibentazione, la riduzione di consumo in senso stretto sì, solo dopo il passaggio a nuovi sistemi di riscaldamento che già godono del 65%…
            Il confronto con gli incentivi per le BEV lo trovo un po’ fuori luogo perché nessuno Stato mi dà 33000 euro se ne spendo 30000 di auto ecologica.

          • @Andrea: se vogliamo i numeri allora con la cessione del credito, ai 5 anni gli istituti ti danno il 90-92% (del 110 ad esempio) invece ai 10 anni ti danno l’80%. L’esempio era indicativo, il pareggio non sarà a 50.000€ ma a 55000€ , non è questo il punto, il punto è che il 110% non è particolarmente indicato a chi NON ha problemi economici. E senza cessione del credito (che al momento ha termine nel 2024) chi non ha capienza fiscale di qualsiasi detrazione non se ne fa un piffero!
            Il discorso sugli incentivi alle BEV era relativo al fatto che come per le BEV lo stato risparmierà sul futuro, meno malattie, meno crolli da terremoti, meno spese (e dipendenze) sull’energia. Non certo per 30000€ su una BEV🤣 . E per infine, ripeto che per spendere 30.000€ nel 110% ne devi spendere un bel po’ di più per le opere non comprese negli incentivi ma necessarie. Per esempio, fino a gennaio 2021 la coibentazione del tetto era esclusa. Ad oggi la coibentazione ha limite 50.000€ vedi te se riesci a coibentare una villa (chi non ha problemi economici), facendo anche il risvolto nelle finestre senza modificarne la dimensione (ammesso solo il 2% di variazione di dimensione), prova a parlare col tuo ing. cosa vuol dire allargare il vano finestra di 15cm senza cambiare l’architrave! Puoi far senza, parla col termotecnico…

      • Ma soprattutto anche il prezzo del petrolio è falsato, da sempre i governi ci buttano montagne di denaro a fondo perduto.

      • @daniele: ristrutturare costa più che costruire nuovo, guardati in giro e vedrai una marea di edifici collabenti che chi ce li ha non ha i soldi e se li “tieni com’e’, pazienza”. E intanto continuiamo a cementificare le nostre periferie.

    • Giusto, allora mettiamo anche tutti i parcheggi a pagamento e tassa di ingresso in città con la tua stufa a pistoni. Non ci stai dentro ? amen, prendi l’autobus.

    • Io sono assolutamente d’accordo.
      Peraltro bisognerebbe ricordare come gli ultimi due incentivi a fine 2021 sono stati letteralmente accaparrati dalle concessionarie. Già non è corretto l’incentivo a pioggia che aumenta esponenzialmente il prezzo di acquisto, se a questo aggiungiamo pure l’accaparramento ben venga la fine di qualsiasi incentivo.

      • Che l’abbiano fatto apposta per sollevare obiezioni come questa?
        L’aver modificato un incentivo perfettamente funzionante con uno evidentemente e prevedibilmente sbagliato, sarà stato un errore da inesperienza?

    • Anche quello delle endotermiche, ci sono stati per anni.
      Comunque sia uno si può benissimo tenere la vecchia auto, visto che non ti regalano neanche le endotermiche, blocchiamo economia non vi sono più introiti nelle casse dello stato, ulteriori tagli alla sanità, e istruzione perché solo quelle toccano, così fermiamo tutto e paghiamo milioni di euro per multe, e non facciamo nessuna transazione ecologica, chi se ne frega, Tanto noi per il 2050 non ci saremmo, e neanche i nostri figli.

      Ma che discorsi sono.
      Gli incentivi vanno fatti e vanno utilizzati, per rendere un mondo migliore.

      • non avendo incentivi, quindi poche vendite sulle elettriche, salta l’economia? zero introiti nelle casse dello stato?? un 3/4% del totale determinante per le sorti dell’italia???

        per il decennio (e oltre) in cui sono stati attivi gli incentivi auto, TUTTE le testate giornalistiche di settore (e non solo) ne hanno parlato malissimo, dicendo che poi nel lungo periodo si sarebbe arrivati alla stagnazione del mercato: cosa puntualmente avvenuta..
        ma si pensa veramente che uno non cambi auto, rifaccia la casa ecc, perché ci è affezionato? o perché nonostante le agevolazioni non ha la possibilità di sobbarcarsi certe spese? non guardiamo solo nel nostro orto.. a me, per prendere l’usato elettrico col prezzo più basso (6990) che ho visto oggi, mancano 5400 euro. non fatevi ingannare dal vostro tenore di vita, c’è ne sono altri al mondo

        • Se poi ci aggiungiamo che chi è in situazioni abbastanza “tirate” difficilmente ha una bella villetta su cui installare il suo bel fotovoltaico etc.. A prescindere qualsiasi lavoro col superbonus comunque una parte seppur piccola te la devi pagare, e convincere tutta la palazzina a farlo non è semplice, ogni tot persone che pensano di poter affrontare il sacrificio cenè altrettante che non possono, magari perché sono in affitto e il proprietario non ha intenzione di cacciare grano e poi la casa acquisterebbe valore e l’aumento dell’affitto al termine dell’accordo, per non parlare di chi abita nelle case comunali anche se volesse non può fare una fava… A mettermi in questa ottica mi preoccuperebbe molto l’enorme aumento del costo di una singola auto, che non è destinata a scendere prima di uno o due lustri per via delle scarsità di materie prime rispetto alla domanda.. Gli usati “di necessità” da mille o duemila euro che fine faranno? Esisteranno ancora? Potrò trovarne una per mio figlio quando gli servirà? O per me quando si romperà la mia?
          Gli incentivi è vero, servono per stimolare il mercato, ma mai ricordo di aver visto incentivi equivalenti a 10k euro in passato, incentivi così alti e continuati fan solo che far gioco delle case che si possono permettere di uscire con costi più alti di volta in volta senza preoccuparsi più di tanto di uscire con prezzi concorrenziali.
          Secondo me, la quantità di incentivo dovrebbe essere proporzionale ai kw di batteria installata (che è il vero maggior costo delle elettriche che va abbattuto per la gente normale) mantenendo un tetto massimo di valore dell’auto per evitare che la maggior parte vada alle super car con batterie da 100 milioni di kw, una cosa tipo “2k euro di incentivo + tot per ogni kw di batteria”, in questo modo anche le utilitarie meno onerose restano più tutelate. Spingerebbe di conseguenza le case a giocarsela sul fronte della qualità per spostare lago della bilancia a proprio favore, tutto questo abbinato a soli veicoli v2g in modo da favorire la presenza di batterie più capaci e quindi sfruttare meglio la tecnologia per stabilizzare il tutto senza svuotare la batteria nano da 10kw di una corto raggio. Così si renderebbe anche nel giusto ordine le priorità, ibride e plugin per il beneficio ambientale che portano non mi sembra corretto abbiano sostanzialmente gli stessi incentivi di una full elettrica (se paragonato al maggior costo)

          • Servono 500€ per fare il 110, il problema è se ci sono abusi, perché quelli sono a carico del proprietario.

            Il problema è che tra qualche anno ( perché non mi ricordo la data ) le cosa non efficentare usciranno dal mercato affitti, perché sarà richiesta una classe energetica minima, per il discorso CO2 e consumi.
            Di conseguenza chi ha evitato ora ne pagherà lo scotto dopo.

          • @Fabio: non esiste o perlomeno hanno bocciato il vincolo di classe minima per vendere-ereditare-affittare. Mi sembra giusto che non ci sia “obbligo” (mica siamo in Nord Corea), ma al tempo stesso il mercato dovrebbe essere più attento e premiante verso i consumi… basta che le materie prime restino care come lo sono ora e vedi quanto cercheranno efficienze energetiche migliori, snobbando le classi F-G e destinandole solo agli edifici d’epoca…

          • Andrea 6 Febbraio 2022 at 5:24
            le materie prime sono cresciute in tutti i settori, nessuno escluso, perché ci hanno chiuso e se le aziende vogliono sopravvivere devono recuperare le perdite, purtroppo gli operai non lo possono fare, poi c”e’ il discorso approvigionamento, e c’è da tener presente le quote bianche, visto che bisogna inquinare meno e queste quote chi le vende ora alza il prezzo, di conseguenza tutto aumenta.

          • Andrea 6 Febbraio 2022 at 5:24
            No il vincolo è solo sospeso, e non ti preoccupare ché lo metto, sono i soliti giochetti per fare star buona la popolazione, poi arrivano e chi c’è c’è e chi non c’è si attacca 🤷

  7. Massimo, le avevo scritto un manuale di macroeconomia o quasi (a modo mio) ma poi l’ho cancellato. Dunque, mi scusi, mi sono perso un passaggio. Cosa sarebbe corretto affermare secondo lei rispetto alla situazione economica attuale?

    • Secondo me sarebbe corretto tenere per buoni i dati ufficiali, tanto per cominciare. La situazione economica? La ripresa c’è, è robusta, ma gli effetti della pandemia ancora in corso si sentono: siamo ancora due punti % sotto il 2019 e 3-4 punti sotto l’anno record del 2007 (!!). Con un grosso problema: il debito pubblico è salito al 153% del Pil, quindi abbiamo finanziato la ripresa con risorse prese in prestito. Speriamo che siano state spese bene, altrimenti il fardello degli interessi presto ci schiaccerà. E saranno dolori

      • Si, questi soldi ce li chiederanno tutti indietro prima o poi. Chi può è meglio che cerchi di approfittarne sempre.
        Rimanendo sul tema dell’articolo si può evidenziare che senza gli incentivi il mercato si riduce e quindi l’IVA incassata dallo Stato cala. Quindi incentivando il mercato con cifre equivalenti al massimo importo IVA (sarebbe meglio solo per EV sotto ai 30.000€). facendo bene i conti si potrebbe svecchiare il parco circolante a costo relativamente basso.

  8. LA LEGA È A FAVORE DELLA CO2
    Se fosse per Salvini potremmo pure soffocare tutti nei pm 10. Niente politica, un dato di fatto che Lega non abbia rispettato le regole Europee nelle regioni da LEI amministrate. Se poi andiamo a vedere il cromo esavalente, i PFAS e i PFOA allora ci accorgiamo che sono i cavalli in groppa ai quali hanno cavalcato per anni in nome della produzione industriale. Tanto le multe Europee sono molto meno di quello che dovrebbero spendere per un ambiente pulito. Dunque possiamo capire che LEGA NORD parla con la bocca ma fa altro con il braccio.
    Secreta i dati PFAS fino a quando un TRIBUNALE le ordina di DESECRETARE.
    Adesso sono tutti pronti per tirare il freno a mano al governo Draghi. Un po’ quello che ha fatto Renzi con il governo Conte.
    Ve li ricordate i 10000 euro del governo Conte? Bei ricordi che non torneranno.
    Io non sono così convinto che abbiano capito a che gioco stanno giocando e forse il Matteo del nord lo capirà solo quando alle prossime elezioni il voto di protesta di destra finirà alla Meloni o diventerà astensione.
    Senza uscire troppo dal seminato ….
    Il telegiornale sulla prima rete annuncia un pil SPAZIALE, una disoccupazione storicamente bassa, una ripresa senza precedenti.
    Tutte FAVoLE a cui credono ancora in tanti.
    Le immatricolazioni parlano da sole ma spesso i dati non vengono letti oppure vengono parzialmente sussurrati.
    Sta bene, tanto PD e M5S hanno dimostrato di saper stringere le spalle e voltarsi dall’altra parte di fronte alla transizione ecologica. Aspettano che la facciano gli altri prima, quando lo capiranno la cassa integrazione sarà già l’anticamera del licenziamento.
    Ora mi taccio perché comunque è fiato sprecato. Neanche un presidente della repubblica hanno saputo trovare. !!! Povero Mattarella, già me lo immagino tra sette anni ancora richiamato al colle con il deambulatore o peggio. Vabbè.. fa piangere dalle risate e più che un commento diventa satira.

    • Ma quali favole? I dati del Pil e dell’occupazione sono certificati dall’Istat e da Eurostat. Il 70% delle auto vendute in Italia sono prodotte all’estero: non creano ricchezza (pil) nè occupazione in Italia.

      • Mi viene da pensare ad alcune notizie recenti riguardanti stellantis che vuole ridare tutti i soldi all’Italia, chissà cosa succederà……

      • Ci sono tantissime aziende italiane che forniscono le aziende automobilistiche straniere.
        Vedasi per esempio le gigapresse Tesla, fornite da un’azienda italiana.
        Quindi di quel 70%, una buona parte ci torna indietro.

        Certo, la cosa più bella sarebbe poter vedere più auto costruite in Italia, come lo sarà la Tonale. Ma in Italia abbiamo anche altre fonti di reddito migliori rispetto ad altri stati, per esempio il turismo.

        • La fabbrica che produce gigapresse è di proprietà cinese, Infatti ora ha trasferito in Cina la produzione per Tesla Hhanghai

      • Quali auto elettriche sono prodotte in Italia? Se uno volesse fare bene all’ambiente e all’economia (italiana), cosa dovrebbe acquistare? Domanda senza polemica.

          • Ma la batteria, il “cuore” e la componente di maggior costo (parliamo di molte migliaia di euro) di un BEV, è Samsung, non certo prodotta in Italia

          • D’accordo, ma anche molte componenti della BMW sono prodotte in Italia. Eppure si parla comunemente di auto “made in Germany”.

          • Tra qualche anno useranno quelle riciclate, prodotte in Italia.
            Però a questo andazzo che tutti remano contro, andremo anche noi a lavorare fuori dal Italia, perché perso il treno si resta in balia degli altri.

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