Generatori diesel per la Gigafcatory Tesla in costruzione in Germania. Lo scrive il sito Automobilwoche, che accusa: Elon Musk predica bene, ma razzola male.
Generatori diesel per far partire la fabbrica
Ancora una volta Tesla è accusata di non andare tanto per il sottile pur di aprire in tempi brevi la fabbrica di Grünheide. Dopo le rimostranze per il taglio degli alberi e i potenziali problemi per le forniture di acqua alle popolazioni della zona, ora arriva la vicenda dei generatori. Secondo il sito tedesco, Tesla utilizza centinaia di generatori e unità di potenza per avviare la produzione. Tutto alimentato a gasolio e a olio combustibile. Il problema sarebbe nato perché l’azienda non è riuscita in tempo utile ad effettuare tutti gli allacciamenti e gli adeguamenti per servirsi della rete elettrica. Automobilwoche fa notare che davanti a rivelazioni come questa fa sorridere quel che Tesla scrisse in un ricorso a un Tribunale locale per sbloccare i lavori. Ovvero che la transizione energetica e nei trasporti è la sua sfida più importante, per riavere un pianeta pulito. Obiettivo nobile che fa a pugni con quel che succede a Grunheide.
La GigaBerlin è un percorso a ostacoli, anche con gesti di boicottaggio
Vedremo che cosa risponderà Tesla all’accusa di consumare migliaia di litri di carburante per avviare la fabbrica da cui uscirà il Model Y per i mercati europei. Quel che è certo è che la costruzione della GigaBerlin si sta rivelando un percorso a ostacoli, tra ricorsi delle popolazioni e proteste degli ambientalisti.
Un malumore salito di tono con un gesto qualificato come terrorismo dalla Polizia. E rivendicato da una sedicente formazione denominata Vulkangruppe con queste parole: “Tesla non è né verde, né ecologica né sociale. Abbiamo interrotto l’alimentazione elettrica al cantiere della Gigafactory vicino a Berlino nella notte dal 25 al 26 maggio. Dando fuoco a sei cavi ad alta tensione posati fuori terra. Tesla…pratica lo sfruttamento in tutto il mondo, distrugge i mezzi di sussistenza e utilizza relazioni di sfruttamento coloniali. Il nostro fuoco si oppone alla menzogna dell’auto verde“.
Esiste una corrente di pensiero ecologista avversa a Tesla, e non ha tutti i torti, in effetti la fabbricazione di una Tesla comporta un elevato dispendio di energia e minerali che sarebbe giustificata se queste auto fossero usate in modo molto intensivo per questioni lavorative, ma in realtà molte Tesla che vengono acquistate sono sottoutilizzate o utilizzate per turismo poco eco sostenibile e più che altro esibite come un trofeo Radical-chic.
Bisogna assolutamente che quando uno acquista una EV si valutino bene quale tipo di auto serva, soprattutto la capacità della batteria, insomma non acquistare una M3 se lo stesso servizio può essere svolto egregiamente anche da una e-Up per esempio
Una EV in cui la maggior parte del pacco batteria resta inutilizzato durante la giornata e usato al 100% solo in poche occasioni sarebbe un acquisto sbagliato e dannoso per l’ambiente, meglio per quelle poche volte accettare i fare uno sforzo e fermarsi alle fast.
Guarda che chi acquista una Tesla lo fa per utilizzarla come prima auto della famiglia altrimenti può spendere la metà se gli serve semplicemente una city car…
Io ho una M3 SR+ ed ho acquistato Tesla appunto perché nel panorama delle auto elettriche a parer mio è praticamente l’unica che può essere una prima auto…
Io faccio circa 20-25K km all’anno e saranno tutti fatti con la Tesla… chi invece compra un e-up per forza di cose deve avere un’altra auto come prima auto familiare sia per un discorso di spazi (ti ci voglio veder a fare un viaggio con tutta la famiglia in una city car pura delle dimensioni di una e-up che sia elettrica o termica….) che di autonomia…
Quindi a parer mio sono meno sostenibili le e-up se sono un’auto in più (che non sostituisce una termica ma che vi si aggiunge) rispetto ad una Tesla che ha si una batteria più capiente (ma se vai su di una SR+ parliamo comunque di 50 kw che non è un valore esagerato) ma che permette di togliere del tutto dalla strada una termica visto che può svolgere il compito di prima auto.
Comunque non serve tutto questo utilizzo intensivo per raggiungere la parità rispetto a qualsiasi termico, bastano 40-50 K km che nella completa vita di un auto poca roba è….
Con 20/25k km all’anno penso che la M3 si “Guadagni da vivere”
Oggi giorno in ogni famiglia ci sono almeno due auto, mi domando in termini di impronta ecologica complessiva sia meglio avere tre famiglie con due auto ciascuna, per un complessivo di 5 termiche e una M3 o piuttosto sempre tre famiglie e ciascuna avere un’ e-Up e una termica.
Dipende dai chilometraggi che si riescono a fare, se le e-Up fanno 10k km/a, 3 e-Up ne fanno 30k km, se la M3 ne fa 25 km ci siamo, l’importante che queste M3 marcino altrimenti risulterebbero uno spreco visto il loro costo la relativa impronta ecologica per costruirle.
Per come la penso io qualsiasi auto che non viene utilizzata è uno spreco a prescindere se è termica o elettrica….un elettrica, anche se facesse 10K km l’anno nella sua vita non avrebbe difficoltà a raggiungere la parità rispetto ad una termica a livello di impronta ecologica dato che questa di norma non è posta a più di 40-50 k km…. in più dell’impronta ecologica del termico andrebbe condideratonanche tutto ciò che si usa nei vari tagliandi (olio, filtri, cinghie, pastiglie freni, frizioni, ecc… ecc..) che invece un elettrica non consuma semplicemente perché non li ha…. ci sono auto termiche (soprattutto se arrivano alle potenze che ha una Tesla) che hanno tagliandi ogni 10k km con cambio completo di olio e filtri….. l’impronta ecologica reale è nel totale della vita dell’auto e non solo nella produzione iniziale perché anche tutti i ricambi che una termica necessita nella sua vita hanno un costo ecologico sia per produrli che per smaltirli invece questi non vengono mai considerati da nessuno come se un auto termica dal momento che esce dalla fabbrica alla sua morte consumi solo il carburante
Costruire una gigafactory Tesla in Germania è come colpire al cuore l’economia europea basata sulle fossili. Una sfida si, ma non impossibile se si considera la forza dei veri movimenti verdi che là hanno la patria. Sarà una battaglia anche con colpi bassi ma io ho fiducia che Elon Musk, ancora una volta, ne esca a testa alta !
Per la verità la Germania, e in particolare il Lander del Brandeburgo, ha fatto carte false per avere la GigaFactory, battendo la concorrenza di diversi altri Paesi europei. Credo che l’idea, tutt’altro che stupida, fosse che avere il “nemico” in casa avrebbe consentito di controllarlo meglio… Senza contare le migliaia di posti di lavoro che crea.
Controllare il nemico vuol anche dire mettergli i bastoni fra le ruote più che si può ed è indubbio che se sta nel tuo territorio hai 100K modi in più per rintracciarlo…
Infatti hanno fatto carte false per averli prima che Tesla partisse con la costruzione promettendogli qualsiasi cosa per poi iniziare con i sabotaggi appena l’investimento di Tesla è divenuto irreversibile e senza via di uscita per Tesla se non quella di finire lo stabilimento…
Per forza usa i generatori, gli fanno problemi burocratici per tutto (immagino anche per gli allacciamenti), ed inoltre gli tagliano pure i cavi.
Ma cosa deve fare, completare la fabbrica quando volkswagen recupera i 5-8 anni di ritardo nei confronti di Tesla? Perchè alla fine lo scopo di tutti questi problemi che nascono come funghi è quello.
Rileggiamo la storia e ricordiamoci bene chi sono i tedeschi.
Loro costruiscono le BMW negli Stati Uniti, le Audi in Moldavia ecc. ma guai se qualcuno osa andare a costruire le proprie auto in casa loro, che gente!?!?!?
Elon Elon! Dove ti sei andato a cacciare? In quella Germania che è da almeno 7 anni in surplus commerciale verso gli altri stati europei, destabilizzando l’Europa e driblando le procedure di infrazione europee? Speravi di arrivare tu rubando tecnici e operai specializzati dai costruttori tedeschi senza che nulla succesesse e invece stanno cercando di sabotarti in tutti i modi!
Secondo me Tesla è caduta nella trappola tesa ad arte dai tedeschi…. prima gli hanno fatto credere di aspettarli a braccia aperte in modo che decidessero di fare lo stabilimento da loro, appena lo stato di avanzamento dei lavori sono arrivati al punto che per Tesla non c’è alternativa a finire questo stabilimento hanno iniziato a mettere più bastoni fra le ruote possibili….
Se Tesla avesse deciso di fare lo stabilimento altrove per i tedeschi sarebbe stato più complicato metterla in difficoltà e proteggere così il loro gruppo VW, così li hanno attirati in casa propria ed ora cercano in tutti i modi di non far partire la produzione.
“Tesla…pratica lo sfruttamento in tutto il mondo, distrugge i mezzi di sussistenza e utilizza relazioni di sfruttamento coloniali”
Vi risulta per caso che le aziende automobilistiche tedesche facciano meglio di quello che sta facendo Tesla?
In effetti c’è una cosa che salta agli occhi: la stampa tedesca, molto cauta a suo tempo nel trattare uno scandalo enorme come il Dieselgate Volkswagen, sta ritrovando tutta la grinta perduta nel far le pulci allo stabilimento di Tesla, la famosa GigaBerlin.
Fargli le pulci? …. direi che non rende l’idea nemmeno lontamente … dico la mia … secondo me stanno cercando oltre, che a frenarlo, a far si che si pieghi ai loro desideri …. un indizio di questo potrebbe essere la richiesta della germania a Tesla di aprire i suoi supercharger a tutti …. che concettualmente è una cosa buona … ma proviamo ad analizzare in che momento gli viene chiesto …. probabilmente accettando avrebbe vita piu facile con le procedure burocratiche ma perdendendo parecchio vantaggio rispetto gli altri marchi per quanto riguarda la carica … che è un fattore rilevante in questo settore che incide parecchi sull’acquisto dell auto.
In più sarei curioso se venisse fatto un confronto delle tecnologie, dell’energia e delle materie prime che consumano i vecchi stabilimenti tedeschi e vedere se reggono il confronto.
Riguardo la possibilità di aprire i Supercharger a tutti da proprietario di una Tesla spero proprio che non avvenga mai…
Comunque vedo 2 problemi che rendono la cosa poco praticabile a parer mio…
Il primo è di carattere economico per Tesla perché nel contratto di chiunque acquista una Tesla c’è scritto chiaro che ti vendono l’accesso esclusivo alla rete dei supercharger quindi se ora lo aprissero a tutti è praticamente scontato che sarebbero obbligati risarcire tutti i loro clienti che hanno pagato per avere una cosa esclusiva che non lo sarebbe più….
Il secondo, ancora più difficile da superare, è di carattere puramente tecnico e cioè il fatto che i supercharger riguardo l’autenticazione di chi va a ricaricare non funziona come tutte le altre colonnine… non esiste un sistema di autenticazione e di pagamento attraverso app o tessera è l’auto che passa le informazioni al supercharger e tutte le altre auto che casa non la fanno. Quindi diventa tecnicamente complicato fare in modo che una Porche (per fare un esempio a caso) arrivi ad un supercharger ed abbia modo di far partire la ricarica.
Nel mondo reale i ritardi purtroppo capitano!
Professionalmente ricordo bene che per un ritardo di allacciamento alla rete in MT… una nuova filiale, nei pressi di Dalmine (BG), di un noto discount tedesco è stata inaugurata ed alimentata per 3 settimane da 2 gruppi elettrogeni a gasolio da 75 kW 🙁
Questa alimentazione di “emergenza” visto lo scarso rendimento di tutti i motori a pistoni è sempre molto più costosa rispetto ad una fornitura elettrica classica.
Per cui NON appena sarà disponibile la rete elettrica i generatori verranno spenti.
Penso sia normale che un’impresa cerchi di avviare la propria produzione il prima possibile, non è certo un ente di beneficienza. Se poi viene sabotata è ovvio che prenda provvedimenti. Il fatto che produce auto ad emissioni zero non vuol dire certo verdi. solo gli stupidi ancora credono all’impatto zero. Ovviamente un’auto elettrica taglia parecchio i gas serra.
Per quanto riguarda le fabbriche di Tesla non mi sembra che siano le piu inquinanti nel suo ambito anzi sono migliori.
scusate tanto cari tedeschi se non volete Tesla nel vostro territorio mandatelo in Italia, siamo nella stessa comunità o no????
Quelli son furbi! Volevano solo sabotarla Tesla 🙂
Piccolo ricordo personale: un paio di anni fa a Bolzano ha fatto un dibattito con l’ex numero uno Porsche, Michael MACHT. Sosteneva che l’auto elettrica avrebbe portato a un dominio della Cina anche in Europa e che occorrevano misure per fermarli subito. Al che gli ho chiesto: scusi, e tutte le auto tedesche che vendete in Cina a prezzi esorbitanti? In effetti tendono a essere liberali a corrente alternata…
Me lo son chiesto anch’io, ma perché Tesla non ha scelto il distretto dell’Automobile dell’Emilia? Proprio in Germania sono andati, in casa del nemico, chiaro che avrebbero avuto dei problemi, invece noi ne avremmo creati di meno della serie “O Franza o Spagna, purché se magna!”