General Motors brevetta una moto elettrica. Solo un’idea o qualcosa si muove davvero?

General Motors ha depositato il brevetto per una moto elettrica. Nulla di tecnicamente sconvolgente, ma che GM stia lavorando sulle due ruote è un segnale davvero importante.

General Motors costruirà moto elettriche? Piano, bisogna frenare con decisione. La notizia però c’è: non capita tutti i giorni che uno dei colossi mondiali dell’automotive metta nero su bianco il progetto di una moto elettrica. Il brevetto per un veicolo a due ruote alimentato da batteria è stato pubblicato dall’Ufficio Brevetti statunitense (USPTO) e subito rilanciato dalle principali testate di settore.

Cosa mostra il brevetto General Motors?

Il documento depositato da GM riguarda un progetto di moto elettrica compatta, dal design ispirato al mondo scrambler/off-road, ma rivisto in chiave futuristica. Spiccano il telaio a traliccio ben visibile, la sella piatta, il manubrio largo e le ruote con pneumatici semi-tassellati. In sostanza, una moto elettrica pensata per l’uso urbano ma con un’estetica da avventuriera per allontanarsi il più possibile dal mondo scooter.

Secondo le immagini tecniche, il motore elettrico è integrato nel mozzo della ruota posteriore, una soluzione semplice sia esteticamente che costruttivamente. Le sospensioni sembrano simili a quelle di una naked leggera, con forcella tradizionale e mono posteriore. Nella zona centrale del telaio trova posto la batteria, con forme regolari e facilmente accessibili. Questo fa supporre che potrebbe anche essere estraibile.

Non sono presenti specifiche tecniche nel brevetto: nessuna informazione su potenza, autonomia o capacità della batteria.

Solo un brevetto? Forse. Ma è GM a firmarlo

Che il deposito di un brevetto non significhi necessariamente l’arrivo di un nuovo modello lo sappiamo bene. Di brevetti simili ce ne sono a centinaia ogni anno, molti dei quali restano in un cassetto. Tuttavia, non tutti i brevetti hanno lo stesso peso simbolico e se a firmarlo è General Motors, allora il segnale che arriva è forte e chiaro.

GM ha già dimostrato un interesse concreto per l’elettrico: ha investito miliardi per elettrificare la sua gamma auto, ha lanciato la piattaforma Ultium, ha rilanciato marchi storici come Hummer in chiave a batteria. Il fatto che oggi si prenda il disturbo di studiare una moto elettrica, disegnarla, progettare un telaio, simulare componenti, e infine registrare un brevetto significa che l’idea è entrata quantomeno nella lista delle possibilità.

È un’ennesima conferma che il mondo delle due ruote elettriche è in fermento. Oggi anche i grandi nomi iniziano a guardare con attenzione a questo segmento. Magari con timidezza, magari per cautelarsi in vista di un futuro non ancora maturo. Ma ci guardano. E depositano brevetti.

Un brevetto che dice molto sul presente (e sul futuro)

Nessuno può dire se questa moto GM vedrà davvero la luce. Potrebbe restare un puro esercizio di stile, un paracadute industriale o un banco prova per tecnologie interne. Ma è importante che un nome come General Motors voglia infilare un piede, almeno sulla carta, anche nel settore delle due ruote elettriche.

È un segnale! E visto che il mercato è in movimento, e la distanza tra mondo auto e mondo moto deve accorciarsi (nonostante tutti i limiti tecnologici che ben conosciamo) è importante che i “big” scendano in capo.

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Bajaj acquista KTM per 800 milioni €: svolta per l’elettrico a due ruote?

Articolo Successivo

Consumi VW ID.3? La mia 14,2 KWh/100 Km

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!