Al lago di Garda, ramo trentino, è giusto il divieto di navigazione delle imbarcazioni a motore? Si potrebbe aprire alla circolazione di quelle elettriche? Il dibattito continua
Il tema della navigazione a motore nella parte trentina del Lago di Garda è delicato, la legge provinciale ha quasi 20 anni ma ogni volta che qualcuno propone una modifica si alzano gli scudi. Una resistenza legata al forte movimento sportivo in queste sponde dove ogni anno si organizzano circa 200 regate per un flusso stimato in oltre 250 mila partecipanti.
L’intervento del consigliere comunale
Sul tema interviene Stefano Santorum, consigliere comunale della lista civica Oltre a Riva del Garda, che spiega le ragioni della mozione presentata nell’assemblea civica: “La mia proposta è molto circostanziata perché capisco il problema sicurezza visto l’uso intensivo del lago per la pratica sportiva della vela ed il surf. L’obiettivo non è congestionare l’area con l’invasione di barche, ma consentire il passaggio di queste dalle 18,30 alle 2 del mattino quando lo specchio acqueo è deserto, non viene praticamente usato. Un’altra regola da rispettare è l’utilizzo esclusivo di motori elettrici per non sporcare l’acqua e non creare inquinamento acustico”.
Solo di sera, solo in elettrico
Quella del consigliere è una proposta di mediazione tra le esigenze sportive del Garda dove si fa il pieno di regate di livello internazionale e quelle di altri fruitori dello specchio acqueo. “Ricordo che fino agli anni 80 era consuetudine per gli amanti del Lago recarsi la sera presso i comuni limitrofi , per visitare altre località e spesso per degustare un buon pasto in riva al lago. Permettere questo tipo di fruizione aprirebbe nuove opportunità di lavoro oltre che attirare una tipologia di clientela con notevole capacità di spesa, perseguendo quell’obiettivo di innalzamento di qualità ed eccellenza della località“. Insomma via libera alle barche, ma solo la sera e solo quelle ad emissioni zero e silenziose ovvero dotate di motore elettrico.
A batteria e con le regole
“La scelta del mezzo ecologico, voglio sottolinearlo, non si traduce nella piena libertà di fare quello che si vuole. Si tratta di una navigazione controllata e regolamentata con l’obiettivo di garantire degli spostamenti turistici in un orario di poco traffico“.
Questa la posizione sull’elettrico del consigliere che aggiunge: “La mia proposta era articolata e per non vanificare tutto il lavoro ho deciso di stralciare la parte relativa alla circolazione delle barche elettriche, ma la maggioranza ha approvato le altre proposte relative alla realizzazione di colonnine di rifornimento elettrico, da collocare se possibile nel parcheggio antistante il pontile Navigarda, colonnine che potrebbero rifornire sia le auto che i natanti, e l’altra con stesse caratteristiche presso il Porto San Nicolò, anche qui con possibilità di doppio impiego“.
Servono incentivi
Poi il discorso incentivi relativo alla Provincia Autonoma: “Sarebbe opportuno verificare se gli incentivi alla rottamazione delle autovetture a combustibile fossile previsti nel PPME (Piano provinciale per la Mobilità Elettrica) possano essere estesi anche ai natanti a motore ed ai motori fuoribordo ed entrobordo montati sulle numerose barche a vela che solcano la parte trentina del Lago di Garda. Appare evidente che tutti i benefici di una incentivazione del trasporto elettrico su strada, possa essere senza troppe difficoltà declinato anche su un eventuale trasporto elettrico su acqua“.
C’è da navigare a batteria al Garda: “Ci sono esempi in Norvegia dove i traghetti si ricaricano velocemente e assicurano regolarmente il servizio. Bisogna incentivare la rottamazione dei natanti a motore tradizionale che solcano il lago a scopo turistico o di servizio taxi con imbarcazioni di nuova generazione a propulsione completamente elettrica. Basterebbe modificare l’articolo 32 della legge provinciale 15 novembre 2001, n. 9 (Disciplina del demanio lacuale e della navigazione sul lago di Garda), permettendo appunto la navigazione elettrica. L’incentivazione del trasporto elettrico sia privato che pubblico consentirebbe allo stesso tempo di togliere traffico inquinante dalle due Gardesane, con un trasporto eco compatibile“.
Tutte le foto da https://www.gardatrentino.it/it/lago-di-garda/