Gara per 100 bus elettrici, un affare da 72 milioni di euro per trasformare in elettrico parte della flotta di Torino. Se Milano entro il 2030 vuole in strada solo mezzi elettrici anche il capoluogo piemontese investe con forza. Anche a più breve scadenza
In prima linea l’azienda di trasporto locale GTT (qui il sito), responsabile del bando che mira all’acquisto di 100 autobus elettrici. Una vera svolta, visto che sono già in servizio altri 23 autobus elettrici dei cinesi della BYD (leggi qui).
Gara per 100 bus elettrici, valore 72 milioni
Il contratto ha un valore finanziario di 72 milioni di euro ed include il servizio di assistenza decennale e la sostituzione delle batterie. Sono risorse rilevanti. Per quanto riguarda la cronologia: le offerte devono essere presentate entro il 2 aprile 2020. Sono tempi stretti, visto che GTT stima che i primi 50 autobus elettrici arriveranno nella città piemontese tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. La gara è internazionale e GTT è alla ricerca di un singolo operatore. Si vogliono bruciare i tempi.
Per gli autobus sono 48 milioni, 13 milioni per le batterie
Il valore totale dell’accordo quadro è di 72 milioni di euro. L’importo si divide tra 48 milioni per gli autobus elettrici, 11 milioni per i 10 anni del servizio di assistenza e manutenzione. GTT stanzia inoltre altri 13 milioni di euro per la sostituzione delle batterie, riservando 130.000 euro per ogni unità. La durata della batteria non deve essere inferiore a 400.000 km, corrispondenti a 8 anni considerando una percorrenza media di 50.000 km / anno.
Torino sempre più capitale dell’elettrico
Torino, con la gara per 100 bus elettrici e altri progetti, sta diventando la capitale elettrica italiana, dopo esserlo stata per più di un secolo per l’auto a motore termico. Un ruolo importante è svolto dal Politecnico, che tra l’altro partecipa a un progetto finanziato dalla Ue nel quadro della European Battery Alliance. Si tratta del Battery 2030+, che coinvolge 5 università, 8 centri di ricerca e 3 associazioni di imprese.

Punta a mettere a punto non solo le batterie del futuro, ma anche tecnologie d’avanguardia per tutta la filiera. Dal delicatissimo approvvigionamento delle materie prime al riciclo a fine vita. L’ateneo è rappresentato da Silvia Bodoardo, 54 anni, docente di Chimica applicata e Tecnologia dei materiali (qui altre info). E naturalmente non si può non citare l’investimento della Fiat a Mirafiori per 500 EV. Con un Battery Hub per l’assemblaggio delle celle delle batterie. Oltre a un interessante test per una flotta di car-sharing da 700 unità, in grado di testare la tecnologia V2G.