Game over a fine stagione per il Jaguar I-Pace Trophy, il campionato monomarca con l’elettrica della Casa inglese. Lo annuncia la stessa Casa del Giaguaro (qui).
Game over dopo due sole stagioni
L’ I-PACE eTROPHY era nato nel 2018 come “primo trofeo al mondo riservato alle auto elettriche di serie, per rafforzare l’impegno del brand nel programma Destination Zero. E per sviluppare ulteriormente, attraverso le competizioni sportive, le tecnologie alla base dei suoi veicoli elettrici“. Le gare si svolgevano negli stessi week-end e sugli stessi circuiti cittadini della Formula E. Alla base del game over ci sono diverse ragioni. La prima, richiamata anche in una dichiarazione di James Barclay del Team Jaguar, fa riferimento alle necessità di contenere i costi in tempi di bilanci falcidiati dal Corona Virus. La seconda è probabilmente legata alle vendite non esaltanti della I-Pace, che evidentemente rendevano un po’ sproporzionato l’investimento per il Trofeo.
I motivi all’origine dell’abbandono
La Jaguar nega comunque che si sia trattata di un’esperienza da dimenticare. Nella nota si sostiene che “il know-how acquisito in ambito sportivo viene trasferito sui veicoli stradali. L’eTROPHY ha mostrato l’eccellente comportamento della I-PACE anche nelle situazioni più estreme. Le prime due stagioni hanno fornito tutta una serie di preziose informazioni, che hanno contribuito a sviluppare ulteriormente le auto di produzione”.
Uno dei principali benefici derivanti dall’eTROPHY, secondo la Jaguar, è stato un aggiornamento software offerto gratuitamente a tutti i proprietari delle I-PACE . Aggiornamento che ha consentito loro di sfruttare fino a 20 chilometri di autonomia in più con una ricarica. L’aggiornamento da dicembre è di serie su tutte le nuove I-PACE. E utilizza i miglioramenti ottenuti durante le gare per ottimizzare la gestione della batteria, i sistemi termici e l’erogazione della coppia della trazione 4×4. Tutto al fine di aumentare ila range.
— clicca qui per tornare alla prima gara del’I-Pace Trophy, 15 dicembre 2018 a Ad Diriyah, in Arabia