Furti cavi di ricarica, ora è un’emergenza europea

Furti cavi di ricarica, ora è un’emergenza europea, non solo italiana. Da noi l’attenzione si è concentrata soprattutto sugli episodi verificatisi nella zona di Roma, ma ora segnalazioni arrivano anche dalla Germania e da altri Paesi del Nord. E l’attenzione si concentra sulle possibili contromisure, su cui sta lavorando anche Enel X.

Furti cavi di ricarica: 4 contromisure proposte in Germania

furti cavi di ricarica

Ecco pe esempio quanto scrive  su LinkedIn Questi incidenti causano notevoli danni economici: oltre ai costi diretti delle riparazioni e delle sostituzioni, ci sono guasti che limitano la disponibilità dei punti di ricarica: un grave ostacolo per la facilità d’uso e la fiducia nell’elettromobilità.
Inoltre, gli impianti di ricarica danneggiati o manipolati rappresentano un rischio per la sicurezza pubblica e richiedono reazioni rapide. Le misure necessarie possono quindi essere:
Integrazione di sistemi di videosorveglianza, controllo accessi e allarme
Maggiore collaborazione con le autorità locali e i servizi di sicurezza
Utilizzo di componenti a prova di manomissione e alloggiamenti robusti
Istituzione di sistemi centrali di segnalazione e processi di risposta standardizzati“.

È un’emergenza europea: si accettano proposte

Una colonnina Enel X avvolta in una plastica resistente per proteggerla di furti di cavi per il rame.

Ora c’è chi teme che le contromisure che verranno adottate finiscano per complicare ancor più il processo di ricarica, questo almeno è quel che traspare dalle repliche al post dell’esperto tedesco. Tra i commenti più interessanti al post di  quello di Mauro Sartor,  “Il furto dei cavi di ricarica è un tema sentito ormai in tutta Europa. Non c è una soluzione unica che possa andare bene per tutti. In prospettiva futura realizzare stazioni di ricarica in cui i cavi siano rinchiusi in un vano accessibile solo dopo il riconoscimento dell’utente sembra essere una delle soluzioni più gettonate. Ma come risolvere il problema su tutto il parco già installato? Si accettano suggerimenti...”.

In effetti ol problema è talmente sentito da indurre gli operatori a proporre di condividere le possibili soluzioni, evitando le solite gelosie legate alla concorrenza. Cosa che sta facendo anche Enel X, che lavora a diversi accorgimenti, come cavi rinforzati, sistemi di allarme, chip per rintracciare il rame…E protezioni per le colonnine ancora da attivare.

Visualizza commenti (24)
  1. La soluzione più semplice sarebbe trovare il modo di lasciare il cavo in tensione, con 400/800v al primo taglio li troveremmo bruciati e attaccati al filo come i topolini che rosicchiano i cavi della corrente, poca spesa , tanta resa…

  2. Mah… Che strano paese il nostro…
    Da una parte Vogliamo le EV per tutti nonostante abbiamo prezzi assurdi ( idem per le termiche ) e prezzi alle colonnine pubbliche più alte d’Europa, mentre, dall’altra parte abbiamo abitanti con stipendi fermi da anni extracomunitari sottopagati e altri poveri cristi senza permesso che vivono , come non si sa….

  3. Mezz’ora fa sono passato vicino a un grande campo fotovoltaico in provincia di Cuneo, sul cancello della recinzione un grande cartello con scritto ” Impianto con cavi in alluminio”. Il problema ormai è diffuso

  4. La migliore soluzione e’ usare colonnine con la presa. Il cavo bisogna portarselo dietro.
    E’ meno conveniente – specie nei casi, come Tesla, in cui l’integrazione e’ fantastica – ma meglio dover attaccare il filo che arrivare e trovare la colonnina inservibile.

    1. Mauro Testoni

      Il cavo per le FAST non è proprio comodo da riporre nel baule, sezione del cavo e innesto sono parecchio pesanti, 5 metri di cavo mi sa che pesino oltre 10kg…

  5. Mi stupisce il fatto che non mettano telecamere integrate nelle colonnine, disponendo di energia illimitata e connettività dati.
    Sulle stazioni di ricarica ad energia solare per e-bike che produco vi è installata la telecamera, e costano molto meno delle Alpitronic in figura.

    1. Gestisco un numero importante di impianti fotovoltaici, le telecamere servono a vedere un numero di persone che porta via i cavi. Punto. Le auto con cui vengono sono senza targa o rubate. Non li beccano praticamente mai

  6. Costano eh gli impianti di videosorveglianza, io li ho qui dietro all’entrata dei garage… e siamo un piccolo condominio!

    1. forse (?) inizlamente sono stati scoraggiati dalle complicazioni burocratiche che la gestione legale della privacy comporta in Italia con la videosorveglianza

      chieso se lo sai, voi come condomio che autorizzaizoni, regole e procedure dovete seguire per poter avere una videosorveglianza su un aree potenzialmente accessibile al pubblico, non completamente privata?

      1. Chi entra all’interno della proprietà condominiale è videosorvegliato. Un cartello lo informa. Nessuno ha mai protestato invocando la privacy.
        In antecedenza entrava chiunque sul davanti dell’edificio e sul retro (garage). E non entravano per stare a vedere, entravano per commettere reati.

  7. Alessandro D.

    Zingaro, voglio vivere come te
    Oh zingaro, voglio vivere come te
    Oh zingaro, voglio vivere come te
    Oh zingaro, voglio vivere come te…

    (Zingaro, Umberto Tozzi 1978)

  8. Daniele Sacilotto

    Lasciare una certa tensione nel cavo ovviamente con opportuni cartelli di avvertimento. Al passaggio della tessera o al momento dell’attivazione via app il sistema libera il cavo dalla tensione e consente le operazioni di ricarica. Se anche i ladri rubassero una tessera di ricarica per sbloccare una colonnina sarebbe troppo pericoloso tagliare i cavi non conoscendo la finestra di tempo esatta di disconnessione della corrente.

  9. Nulla di nuovo poi basta chiedere a quanti camionisti si sono trovati il serbatoio aperto e svuotato nei mezzi in sosta agli autogrill

  10. Domanda forse stupida , ma perché non farli in alluminio? Su pochi metri la caduta di tensione aggiuntiva sarebbe trascurabile. La resistività del rame è 1,68 quella dell’alluminio 2,75 quindi una differenza di 1,07.
    Per un cavo di 3 metri con sezione 35 mmq si tratterebbe di qualche millesimo di ohm in più, una perdita trascurabile ma che non renderebbe appetibile il cavo

    1. Mi pare un ottimo metodo. A questo punto mettiamo anche lance che sparano olio bollente sulle persone che non raccolgono la cacca dei cani nei parchi e nelle strade. O reintegriamo la ghigliottina per i politici.
      Anzi, am che dico per i politici? Per tutti quelli che commettono un reato.

      Come se un cavo in tensione non fosse tagliabile….. 😀
      Ma no problem, una bella telecamera e uno Spot di boston dynamics con le mitragliette sopra e spezzeremo le reni ai ladri di rame!

      1. Alessandro D.

        Ti propongo io un sistema infallibile: quelli che vengono presi, li si riempie di randellate e poi gli si fa bere qualche bel bicchierone di olio di ricino. Poi voglio vedere se hanno ancora voglia di fare certe prodezze.
        Come dici? Hai un che di déjà vu? Però secondo me di questi tempi è un sistema che il governo apprezzerebbe. 🤭

      2. Mauro Testoni

        Quando però il ladro si vede una bella fiammata tra le mani ci ripensa 🤣
        Non credo che tutti siano elettricisti abilitati a lavorare sotto tensione.

        La soluzione è ovvia, videosorveglianza e allarme collegato a qualche centrale di vigilanza. E poi un aumento di tariffa!

      3. Telecamere e quando li prendi non la solita pacca sulle spalle e non farlo più,carcere e multa salata, così se mai hai guadagnato qualcosa prima di essere beccato,li ridai dopo con tutti gli interessi,vedi che passa la voglia di ritrovarci.

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