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Fuoribordo elettrici: potenza e autonomie

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fuoribordo elettrico

Fuoribordo elettrici? Ormai esiste un’ampia offerta di modelli con diverse potenze, autonomie e prezzi. Un interessante stato dell’arte, seppure parziale, ci viene offerto dalla spin off NEPSY srl e dal dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università di Cagliari grazie ad una ricerca finanziata con i fondi europei di Sardegna Ricerche. Il titolo del paper: “Electrification of Leisure Boats: a commercial State-of-the-Art”.

Per fotografare il fenomeno i ricercatori hanno analizzato più di cento motori elettrici già disponibili sul mercato. Si va da poche centinaia di watt a 100 kW e, quindi, si tratta di motori adatti per diversi tipologie di barche. Come sottolineano gli autori dello studio: “Tutti questi sistemi sono presentati come soluzioni ideali per sostituire i vecchi e inquinanti motori termici a prezzi accessibili grazie al retrofit, ma si possono utilizzare anche su imbarcazioni nuove di zecca“.

Le opportunità della nautica elettrica

La nautica elettrica è indietro rispetto all’automotive ma sono alte le potenzialità di sviluppo. I ricercatori di Cagliari ne sono convinti: “Trarrà sicuramente vantaggio dall’azione trainante del settore automobilistico, che dovrebbe essere in grado di ridurre ulteriormente i costi e aumentare le prestazioni di tutte le tecnologie chiave. Secondo, c’è già una forte richiesta di barche completamente elettriche che già oggi sono estremamente competitive in attività specifiche come il turismo dove aumentano l’esperienza dell’utente e riducono i costi operativi, aprendo così a nuove opportunità di business“. Ci sono tanti giocatori in campo, ma troppo piccoli ovvero servono investimenti notevoli per accelerare la transizione elettrica. Obbligatorio poi ricordare il discorso inquinamento: IMO – l’Organizzazione marittima internazionale – ha pubblicato una tabella di marcia interessante: si devono ridurre le emissioni del settore del 40 e del 70% rispetto ai livelli del 2008 rispettivamente nel 2030 e 2050.

I fuoribordo elettrici lo stato dell’arte, la facilità del retrofit

La “recensione” dei differenti produttori di fuoribordo elettrici è basata sulle aziende presenti ad alcuni dei più importanti saloni nautici internazionali, quindi si presenta: “Solo un parziale panoramica di questo mercato (i dati sono riferiti ai primi mesi del 2020 e ci sono state poi evoluzioni e nuovi prodotti Ndr) in continua evoluzione“. I ricercatori sottolineano un aspetto fondamentale rispetto alle difficoltà, invece, della conversione in elettrico delle flotte di auto e moto: “Rappresentano un vero e proprio mercato promettente, soprattutto perché il retrofitting è comune e pratica facilmente eseguibile“.

Oceanvolt, orientati soprattutto alla vela

 

fuoribordo elettriciI finlandesi di Oceanvolt si rivolgono principalmente ai proprietari di barche a vela – sia monoscafo che multiscafo – fino a 15-20 metri, ma offrono soluzioni interessanti anche per motoscafi, charter commerciali e traghetti. Le soluzioni proposte impiegano motori sincroni a magneti permanenti alimentati a 48 V mentre il pacco batterie può essere scalato in base alle esigenze dell’armatore. Per quanto riguarda i sistemi SD e Servoprop hanno potenze nominali comprese tra 6-15 kW e velocità nominale dell’elica di 1140 giri / min; queste caratteristiche li rendono utilizzabili su barche a vela fino a 15 metri e 12 tonnellate.

La funzione di generatore idroelettrico

I ricercatori sottolineano: “La capacità di regolare l’angolo di beccheggio delle pale dell’elica, assicurando un aumento della propulsione in avanti del 30% e la capacità di funzionare come un generatore idroelettrico durante la navigazione oltre gli 11 km / h mentre per quanto riguarda i sistemi di trasmissione a cardano la potenza nominale varia da 3,7 a 40 kW; sono, quindi, adatti per imbarcazioni fino a 20 metri e 25 tonnellate“.

Torqeedo, l’azienda da 100mila motori venduti

torqeedoIl marchio tedesco Torqeedo con gli oltre 100mila motori venduti è uno dei leader di mercato, si presenta con motori brushless sviluppati internamente con magneti in terre rare e rotore esterno. Ampio il catalogo con fuoribordo ultraleggeri ideali per kayak, canoe, tender, gommoni e, in genere, per imbarcazioni leggere fino a 1,5 tonnellate. La potenza del motore e la gamma di capacità della batteria, rispettivamente da 0,4 a 1 kW e da 0,320 a 0,915 kWh, garantiscono un’autonomia di navigazione fino a 100 km. La batteria facilmente sostituibile consente di aumentare l’autonomia semplicemente con una aggiuntiva.

E poi ci sono i cruise

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I fuoribordo Torqeedo

Un secondo livello offre fuoribordo Cruise pensati per motoscafi e barche a vela fino a 10 tonnellate. Sono disponibili da 2, 4 e 10 kW per spingere la barca fino a 20-25 km / h. A seconda della potenza del motore sono proposti due sistemi di batterie (24 V / 3,5 kWh o 48 V / 5 kWh), che assicurano 40-60 km di raggio di navigazione a bassa velocità (circa 5 km / h). Il mercato però richiede maggiori prestazioni e Torqeedo risponde con Deep Blue ovvero i fuoribordo più potenti disponibili, fino a 50 kW e batterie ad alta tensione derivate dalla tecnologia automobilistica BMW (345 V / 12,8 kWh o 345 V / 30,5 kWh). Con questo sistema i fuoribordo possono raggiungere fino a 55 km / h e 144 km di autonomia a
velocità inferiori.

Aquawatt: i motori fuoribordo austriaci a partire da 4 kW

fuoribordo elettrico
Uno dei fuoribordo Aquawatt

Si tratta di un’azienda austriaca che produce fuoribordo da 4 a 50 kW, più tutta una serie di accessori: batterie, caricabatterie, sistemi fotovoltaici e generatori eolici. Il modello entry level è Green Power, la cui potenza può essere regolata a 15 kW ed è compatibile con 50 V / 8-30 kWh di capacità delle batterie. I modelli Green Racing e Green Thruster hanno entrambi una potenza nominale di 26 kW e sono dotati di batterie al litio 80 V / 12,8-16 kWh, ma differiscono per la velocità massima (41 vs 48km / h). Il più potente è il Green Flash che permette di raggiungere fino a 56 km / h grazie ad un motore da 50 kW alimentato da una batteria da 144 V / 23-29 kWh.

In catalogo anche le versioni da 20 a 50 kW

Le soluzioni di azionamento diretto saranno adatte per imbarcazioni sportive leggere e veloci fino a 1,5 tonnellate in tre versioni: i primi due sono motori a 48 V, 1500 giri / min, 4,3 o 6 kW, il terzo a 96 V, 1500-2000 giri / min con gamma di potenza 10-20 kW. Per un servizio pesante sono disponibili modelli da 20, 30 e 50 kW; la tensione nominale è 80 V per i motori da 20 e 30 kW, mentre il motore da 50 kW è alimentato a 144 V.

Aquamot: ancora Austria con fuoribordo da 1 a 25 kW

fuoribordo elettricoUn altro marchio austriaco offre un ampio menù di potenze: da 1,1 a 25 kW. I modelli Trends 1.1, 1.3, 1.6 e 1.8 hanno batteria al litio integrata e rimovibile da 24 V / 0,64 kWh, ma è possibile acquistare il ricambio oppure una batteria con maggiore capacità per raddoppiare il raggio di crociera (24 V / 1,28 kWh). All’aumentare della potenza nominale la batteria non è più integrata e deve essere modulare, progettata sulla base di moduli VRLA 12 V / 1,02-3,12 kWh. Quasi tutti i modelli Trends sono disponibili anche nella versione a pod fisso.

La linea Professional con materiali selezionati

fuoribordo elettricoLa linea Professional è caratterizzata da materiali di altissima qualità, come alluminio permanente resistente all’acqua di mare per la cassa del motore, l’acciaio inossidabile per l’albero, l’ottone per l’elica e infine l’alluminio ad alta resistenza e molto leggero di derivazione aerospaziale per tutti gli altri componenti. Sono disponibili quattro diverse versioni con una potenza nominale che va da 1 a 25 kW, e la versione entrobordo, che può arrivare fino a 30 kW. La tensione nominale corrispondente varia da 24 V a 96 V.

EPropulsion con la serie Spirit

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EPropulsion su barca a vela

Il catalogo di questa azienda è composto da quattro motori (per il 2021 sono pronti altri modelli). Iniziamo da Spirit 1.0, un fuoribordo leggero da 1 kW e 1,3 kWh ideale per gommoni e daysailer fino a 3 metri e 1,5 tonnellate. La capacità della batteria integrata è abbastanza grande da garantire un’autonomia di circa 90 km a 4,3 km / h e 34 km a 6,8 km / h oppure 12 km alla velocità massima. L’autonomia può essere estesa grazie a batterie esterne e con i modelli di E-Series sono LiFePO4 in tre dimensioni (2, 4.1 o 9 kWh). I fuoribordo Navy sono disponibili nelle versioni da 3 kW e 6 kW, entrambi dotati di una batteria da 3 kWh che garantisce un’autonomia di 35 km a bassa velocità. Tuttavia, la capacità complessiva può essere aumentata collegando in parallelo fino a otto batterie.

E poi la serie Navy

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EPropulsione su un gommone

I sistemi della serie Navy sono composti da un motore elettrico fuoribordo dotato di un sistema di raffreddamento a liquido a circuito chiuso. Inoltre, grazie all’impiego diretto di motori DC brushless accoppiato all’elica EPropulsion possono funzionare per circa 8-12 anni senza manutenzione. L’azienda propone anche Pod Drive (1 e 3 kW), indicati per le barche a vela.

LEGGI ANCHE: Dieci motori elettrici marini, tutti da conoscere

I fuoribordo italiani

Bene il lavoro di mappatura firmato dai ricercatori Mario Porru, Marco Pisano, Alessandro Serpi e Fabrizio Pilo e sviluppato all’interno del progetto POSEIDON, finanziato da Sardegna Ricerche con i fondi POR FESR Sardegna 2014-2020. Ma per chi vuole avere una panoramica completa anche dei motori prodotti in Italia non possiamo non citare i marchi italiani che conosciamo a iniziare da Transfluid che ha acquisito l’olandese Bellmarine, poi Mitek che da alcuni mesi ha attivato la produzione a Ravenna, Gardasolar che oltre gli originali GoGo presenta un catalogo di fuoribordo e sta ampliando la sua offerta elettrica. A Venezia ricordiamo Huracan Power di Franco Moro mentre è annunciato il DeepSpeed  di Sealance che ha chiuso un ottimo crowdfunding segno di una forte fiducia degli investitori sulla transizione elettrica.

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1 COMMENTO

  1. Il futuro e senz altro quello. Deve essere cosi: tra qualche anno anche l e barche diranno addio ai classici motori alimentati da combustibili fossili per abbracciare l e motorizzazioni elettriche. Quello che sta pian piano – molto piano – succedendo nel mondo dell automotive, con i piu grandi marchi che si stanno lentamente approcciando a un nuovo modo di pensare il motore, succedera dunque anche al mondo della nautica. Certo, il cambiamento, per quanto riguarda le automobili, e stato trascinato da un marchio preciso, che ha portato le automobili elettriche a livelli di performance fino a poco tempo fa impensabili. Nel campo nautico, almeno per ora, manca invece una “Tesla” a cui guardare. Qualche pioniere, qualche esempio da seguire, esiste comunque, e vale davvero la pena scoprirlo. Nella maggior parte dei casi si parla di prototipi, o poco piu, ma non si puo certo dire che i motori elettrici sono del tutto estranei al mondo dell acqua: per le navigazioni in piccolo non sono piu una novita. Non ci si stupisce piu, per esempio, di vedere degli snorkeler o dei sub spostarsi in superficie o sott acqua con dei  seascooter elettrici come quelli prodotto da Yamaha, e sta pian piano diventando normale anche vedere dei natanti spinti da motori fuoribordo elettrici. Insomma, sembra che sia solo questione di tempo: molto meglio dare un occhiata al mondo delle barche elettriche, prima che queste ci travolgano cogliendoci impreparati. Il motore fuoribordo elettrico Il fuoribordo elettrico: i pro e i contro Perche acquistare una barca elettrica? La Tesla dei mari: la barca elettrica XShore La barca solare elettrica Una panoramica sulle barche elettriche

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