Frodi informatiche alle colonnine: la campagna di Eni e Polizia di Stato

Nel contrasto alle frodi informatiche, il Gruppo Eni si unisce alla Polizia di Stato in un’importante campagna informativa sulle truffe online e digitali. Una piaga moderna, in costante evoluzione, che minaccia anche chi ricarica la propria auto alle colonnine…

Occhio al “quishing”, la nuova truffa alle colonnine

Il fenomeno delle frodi informatiche è in costante aumento. Si sfruttano gli strumenti digitali per ottenere dai cittadini ignari, dati personali, bancari o credenziali di accesso a puro scopo fraudolento. Tutto questo attraverso comunicazioni ingannevoli, diffuse via e-mail, SMS o messaggi pubblicitari.

Nel mondo super interconnesso di oggi, dove ormai tutto si può fare online, il rischio di finire nella trappola di operazioni di cybercrime illegali è molto facile. Spesso basta un semplice “click” di troppo per finirci dentro e faticare ad uscirne.

Informarsi per difendersi

Le campagne informative non risolvono il problema ma possono essere molto utili. In questo campo si è mosso recentemente un colosso come Eni, che ha deciso di cooperare attivamente con la Polizia di Stato per fornire ai propri clienti tutte le informazioni necessarie per difendersi dalle truffe.

La cooperazione consiste nella diffusione di informazioni utili e consigli pratici ai cittadini, per imparare a riconoscere le comunicazioni fraudolente e proteggersi dai molteplici inganni presenti online.

Sul sito ufficiale P.S. www.commissariatodips.it è possibile non solo restare aggiornati sui principali fenomeni legati al mondo cyber, ma anche inviare segnalazioni o richieste di informazioni in modo diretto.
Eni ha invece rivolto alla prevenzione del fenomeno uno spazio dedicato sul proprio sito web e sui siti business Enilive e Plenitude.

A supporto degli utenti è stato predisposto anche un podcast: “Truffe on-line, strumenti e consigli per evitarle”, in cui Eni e Polizia di Stato intervengono per spiegare l’evoluzione delle attività fraudolente e le azioni per contrastarle.

Le truffe… alle colonnine

Al variegato mondo delle truffe digitali oggi devono stare attenti anche gli automobilisti elettrici. Il fenomeno inizia infatti a colpire anche un settore giovane e in evoluzione, ma per questo ancora poco “controllato”, della ricarica pubblica.

È già notizia, ad esempio, del propagarsi anche in Italia di falsi codici QR. Servono a sottrarre indebitamente dati sensibili agli utenti mentre ricaricano alle colonnine. Soprattutto agli automobilisti EV senza contratto con operatori, quindi sprovvisti di RFID Card o app dedicata.

I dati, personali e finanziari, se raccolti da organizzazioni criminali, consentono loro di effettuare acquisti non autorizzati o, peggio ancora, di svuotare i conti correnti dei malcapitati.

Dalle colonnine ci rubano i dati. Ma è proprio vero?

Va da sé che le colonnine di ricarica si prestano particolarmente a questo genere di truffa del QR Code – chiamata quishing – non essendo presidiate e spesso collocate in zone non coperte da telecamere di sorveglianza.

Il fenomeno in questione è “fresco” in Italia. Ma nei Paesi ad alta penetrazione di auto elettriche (Stati Uniti, Francia e nazioni del nord Europa), in generale più avvezzi all’uso dei pagamenti elettronici. è già diffusissimo. Perciò, specie ora con l’avvicinarsi dell’esodo estivo, chi si vuole mettere in viaggio farebbe bene ad informarsi di più e meglio sui rischi legati a queste nuove “truffe da ricarica” e a come difendersi.

Coi tempi che corrono non sarebbe una mossa sbagliata.

 

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Stellantis, mega rinnovabili per la gigafactory in Spagna (ma dimentica l'Italia)

Articolo Successivo

eBike e monopattini truccati: a Milano scattano sequestri e sanzioni

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!