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Friuli e Croazia: confronto imbarazzante nelle ricariche

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Friuli e Croazia: terre vicine, in cui però il confronto sui costi di ricarica è imbarazzante. Lo fa presente, con amarezza, un lettore di Udine. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

friuli e croazia“Ho due auto elettriche e produco l’energia da fotovoltaico a casa…”

“Sono un automobilista passato da un anno all’elettrico con ben due automezzi in dotazione al nucleo famigliare, ovvero il 100% del parco macchine di proprietà. La scelta é stata corretta. Dovendo cambiare le auto ormai vetuste e avendo realizzato un impianto fotovoltaico per il fabbisogno famigliare, mi sono immediatamente accorto che buona parte della energia prodotta veniva ceduta al Gestore. Con una remunerazione quasi nulla. Avevo aderito al Superbonus a fine 2022, che mi ha obbligato al cosiddetto Ritiro Dedicato, il cui compenso rispetto alla energia immessa in rete é irrisorio rispetto al costo di acquisto della stessa. Pertanto ho ritenuto di utilizzare tutta l’energia prodotta e non consumata per la mia abitazione per abbattere i costi delle due auto. Al momento con un impianto da 5,25 kW e produzione complessiva di 4.200 kWh annui (l’impianto é posizionato ad est), riesco a coprire l’85% della spesa di auto termiche dello stesso segmento.

friuli e Croazia“Ma alle colonnine il confronto nei prezzi tra Friuli e Croazia è impietoso: partono da 0,29 al kWh”

Ma il fatto grave é che nella nostra regione, ormai terra di conquista di svariate multinazionali che hanno trasformato migliaia di ettari di campagna fertile in enormi parchi fotovoltaici, non vi é stata alcuna riduzione sui prezzi dell’energia alla colonnina pubblica. Anzi, come accade da sempre nel nostro Friuli Venezia Giulia per i combustibili fossili, il prezzo del kWh é decisamente più vantaggioso nei limitrofi paesi confinanti di Slovenia e Croazia. Rispettivamente 0,39 al kWh nel primo e addirittura 0,29 kWh nel secondo, in corrente alternata. Da ex amministratore pubblico mi vien da dire che finché la politica non la smetterà di favorire esclusivamente le speculazioni in ogni settore della vita pubblica, per le ovvie ragioni legate al consenso, non potremo mai costruire un paese che nel rispetto della transazione energetica, abbia a cuore il benessere e il miglioramento della qualità di vita dei cittadiniRoberto Fedele, Udine
Friuli e CroaziaRisposta. Chiunque metta piede oltre confine, a est (in Croazia) o a ovest (in Francia) trova il confronto nei prezzi di ricarica imbarazzante. E questo resta il vero motivo del ritardo dell’Italia sul fronte delle vendite di auto elettriche. Ci sono lettori (qui la mail) che propongono di destinare eventuali incentivi pubblici non all’acquisto dell’auto, ma all’abbassamento dei prezzi alla colonnina. Comunque sia, il governo deve trovare il modo di intervenire: convochi i grandi gestori per capire come eliminare questa  disparità col resto d’Europa. Disparità molto più forte della differenza nei prezzi dell’energia che paghiamo per i consumi di elettricità a casa.
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53 COMMENTI

  1. Qualche spunto e precisazione sull’AGRIVOLTAICO

    1) il fotovoltaico non è permesso su aree agricole, se non casi particolari come i terreni lungo le autostrade; e se anche fosse, i terreni restano “fertili”, coltivabili se l’impianto viene rimosso

    2) su aree agricole è invece permesso l’agrivoltaico, anche se con gli ultimi decreti meno di prima, e conserva l’uso del terreno per coltivazioni o pastorizia, tra le file dei pannelli o sotti di esse

    3) si superficie ne basterebbe una frazione infinitesima, circa 5 su 1000; non minaccia le produzioni agricole, anzi protegge i terreni meno utilizzati dal rischio di finire cementati per speculazione edilizia; invece sul web se ne parla senza cognizione dei numeri come se fosse una invasione

    4) in Friluli la superficie occupata al momento è di circa 1 su 1000, sono 1870 MW, circa 900 ettari di pannelli, più altrettanti ettari di spaziatura (prato o campo agricolo o tegole dei tetti) tra i pannelli stessi

    https://www.pv-magazine.it/wp-content/uploads/sites/14/2024/11/Screenshot-2024-11-29-at-15.07.03.png

    è ancora pochino come quantità per pretendere che abbassino il prezzo medio energia italiano più di quanto comunque stanno già facendo.. installiamone di più, nei modi corretti con una buona integrazione funzionale ed estetica (più facile con agrivoltaico e eolico off-shore, che diventa anche una riserva di ripopolazione ittica), e i prezzi energia scenderanno

    5) sono i proprietari dei terreni che decidono se affittare delle superfici agli installatori, o se fare loro stessi gl impianti, o se non farli e basta;
    aggiungere dell’agrivoltaico può essere un buon sistema per recuperare e proteggere terreni “marginali”, definiti come terreni formalmente agricoli in cui però per vari motivi non sarebbe economicamente conveniente coltivare senza l’integrazione di sussidi, oppure appunto di un reddito autogenerato con impianti integrati solari

    6) buona cosa anche gli impianti sui tetti di capannoni e case, specie per autoconsumo, ma a parte che costano di più e non sempre hanno accumuli integrati, realisticamente non si riesce ad utilizzare più di 1/10 del loro potenziale teorico come superficie, e le installazioni vanno più a rilento, spesso bisogna attendere decenni che i tetti vecchi vengano prima ristrutturati

  2. Che la Regione Friuli Venezia Giulia spende 65 milioni di euro all’anno per sovvenzionare i carburanti è già stato detto? Si chiama benzina agevolata, esiste da 27 anni e da almeno due (o forse 4 non ricordo) l’UE si è già espressa contro questo sussidio dicendo che va abolito.
    Giusto per fare un paragone il contributo a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici c’è da 1 anno e ha una dotazione di 40 milioni di euro.
    No perché a leggere i commenti sembra che chi guida elettrico in Friuli si stia arricchendo con fondi pubblici

  3. Prendo atto che non ci sono repliche all’affermazione di un utente BEV (non un pericoloso negazionista climatico, quindi) che lamenta il fatto che in Friuli migliaia di ettari di campagna fertile sono stati DEVASTATI INUTILMENTE dagli impianti fotovoltaici.
    Evidentemente, vi piace leggere e commentare solo ciò che suona bene alle vostre orecchie.
    Addirittura, Degli Esposti è arrivato a rispondere picche quando io ho giocato quadri.
    Meraviglioso….

    • Prima cosa:
      Il lettore ha scritto testualmente: “svariate multinazionali che hanno trasformato migliaia di ettari di campagna fertile in enormi parchi fotovoltaici”.
      Le parole “DEVASTATI INUTILMENTE”, invece, sono solo sue.
      Non metta in bocca agli altri per il suo tornaconto cose che non hanno detto.

      Seconda cosa:
      Il suo furore la porta a credere che il lettore si scagli contro gli impianti fotovoltaici, ma questo è solo la sua visione distorta da tale furore.
      Quello che il lettore intendeva si coglie leggendo l’intera frase, non estrapolando solo le parti che fanno comodo: nonostante la diffusa produzione di energia elettrica da fotovoltaico, “non vi é stata alcuna riduzione sui prezzi dell’energia alla colonnina pubblica” (testuale).
      Nessun giudizio sugli impianti fotovoltaici, ma solo sui mancati effetti che, per motivi che le sono già stati spiegati, essi stanno avendo sul prezzo delle ricariche.

    • Anche a me non piacciono enormi distese di pannelli fotovoltaici in posti con pregio ambientale, agricolo o faunisticamente rilevante.. però non è che il fotovoltaico a terra “devasta” un’ area …a meno che non si abbatta una foresta, come avviene normalmente per fare spazio a mono-colture o allevamenti intensivi … o capannoni industriali…

      Sig. Abate mi indica qualche testata ove lei commenta magari anche queste storiche devastazioni ?
      Grazie…

      • “…a meno che non si abbatta una foresta…”
        Oppure, per rimanere nell’amata Sardegna, non si devastino decine di chilometri di litorali scrigno di biodiversità per sommergerli con milioni di metri cubi di cemento per strutture turistiche…

        • Fino all’ arrivo delle BEV anche le tecnologie rinnovabili avevano 5 gatti a contestare (più che altro per effetto NIMBY)
          Adesso sono tutti paladini dell’ ambiente..a “corrente alternata”…visto che per produrla preferiscono installare raffinerie, rigassificatori e reattori nucleari…

    • DEVASTATI l’ha aggiunto lei. E il lettore non se ne rammarica affatto. Si chiede piuttosto perchè questo non corrisponda a un calo delle tariffe elettriche. Cosa che ho tentato invano di spiegarle.

  4. “Ma il fatto grave é che nella nostra regione, ormai terra di conquista di svariate multinazionali che hanno trasformato migliaia di ettari di campagna fertile in enormi parchi fotovoltaici, non vi é stata alcuna riduzione sui prezzi dell’energia alla colonnina pubblica.”
    Sull’argomento sollevato dal lettore (non da me) attendo i commenti del signor Degli Esposti, dopo le sue (e di altri) farneticazioni sulla Sardegna e l’operato della Todde.

    • Piccola lezione di farneticazioni per il professor Abate: il prezzo all’ingrosso dell’energia si chiama PUN, che è l’acronimo di Prezzo Unico Nazionale. E’ fissato in base a parametri di mercato condizionati dall’andamento del prezzo internazionale del gas. Dal 1° gennaio 2025 il PUN sarà sostituito dal Prezzo Zonale, che varierà da Regione e a Regione tenendo conto dei costi di produzione e distribuzione di ogni area.

      • purtroppo per il 2025 (e oltre ??) il decreto (D.L. 09/12/23) ha stabilito anche un funzionamento “a compensazione dell’eventuale differenziale tra il prezzo zonale e un prezzo di riferimento calcolato dal GME in continuità con il calcolo del prezzo unico nazionale” che praticamente manterrà i prezzi ai consumatori praticamente uguali in tutte le regioni, a prescindere dalla quota di autoproduzione F.E.R.
        Al di la di ciò dovremo continuare a preoccuparci dei costi energetici italiani anche e soprattutto per i comparti produttivi, per evitare ulteriori delocalizzazioni e conseguenti ulteriori perdite di lavoro in Italia.

          • Così come introduzione del nucleare SMR/AMR…che neppure i giapponesi (con la loro esperienza e tecnologia) hanno ancora implementato.

            Anzi… hanno aumentato la partecipazione nell’ eolico off-shore rilevando progetti da BP.
            Per non parlare poi dei piani (sempre in Giappone) per sostituire il metano russo (in esaurimento entro il 2030) con forniture “tampone” di GNL via nave (che, aumentando la competizione in acquisto ci farebbe impennare i prezzi in Italia!).

  5. x merito delle ideologie di sinistra in europa che le case automobolistiche europee stanno fallendo e falliranno..altro che ideplogia di questo governo

    • Sì, certamente, infatti Mercedes e BMW e Volkswagen vendono meno auto tedesche in Cina e negli Stati Uniti per colpa della legislazione europea… #cavoliamerenda

    • Non fare lo scaricabarile.

      Le case automobilistiche europee sono in difficoltà perché i rispettivi consigli di amministrazione sono pieni di avidi, ma ricchi cialtroni senza spina dorsale. Hanno preferito continuare a succhiare miliardi a “Marco”, rivendendogli sempre la stessa auto con qualche adesivo colorato in più, anziché succhiarne di meno e fare stare in salute i “figli di Marco”.

      Secondo te, i politici (della tua destra nera, del centro bianco e della sinistra rossa) hanno dato più ascolto agli “avidi, ma ricchi cialtroni senza spina dorsale”, oppure a “Marco e i suoi figli”?

  6. Certo che lamentarsi perché ti pagano poco il kWh immesso in rete quando per propria stessa ammissione ti dice che l’impianto l’ha fatto con soldi altrui (Superbonus), è veramente indice di chiagnifottismo estremo. Un po’ come se mi facessi regalare una casa dallo Stato, la riaffittassi allo Stato medesimo, e mi lamentassi che però il canone è un po’ troppo basso.

    • Pensa che in Friuli si lamentano per il prezzo della benzina e hanno lo sconto regionale di cui il governo regionale (Lega) va fiero (perché sembra che le vicine Slovenia e Austria siano meno care e quindi, anziché andare alla radice del problema, fanno pagare tutti gli altri italiani).

      https://qrcarburanti.regione.fvg.it/

      Praticamente l’avvelenamento dei loro figli è incentivato dalla Regione e si lamentano perché il costo del “veleno” è troppo alto: sembrano dei lemming che si lamentano perché hanno piazzato il burrone troppo lontano.

      • LOL, non ho mai letto un paragone più figo di questo, sappi che me lo rivenderò un milione di volte 😀 (senza pagarti un euro di diritti, ché il chiagnifottismo è contagioso)

  7. bhe dopo aver usufruito del 110% per la ristrutturazione fotovoltaico incluso ( a spese dei contribuenti italiani ) lamentarsi degli altri costi dell’elettricità (dati a dire delle compagnie energetiche dalle poche BEV circolanti per cui se così fosse e siccome non sono ONLUS, il delta costo dovrebbe essere lo stato a integrarlo almeno in parte dato che dubito che qualcuno le possa obbligare a fare investimenti in perdita o con scarsi guadagni) bhe mi pare che si voglia la botte piena o la moglie ubriaca …
    Poi che ci siano molte cose da cambiare è riregolamentare è indubbio ma anche chiedere la luna tutta e subito … bhe non mi pare ne corretto ne realizzabile.

    • Grazie.

      Gilberto, ti segnalo Denis, la sua casa o il suo condominio, per uno dei primi SMR sperimentali che vuoi costruire. Ha spazio da destinare non so se gratuitamente o dietro affitto o esproprio. Ha detto che non ha problemi a viverci vicino o sopra. Lui, tutta la famiglia e anche i nonni. Chiede se, contestualmente alla costruzione dello SMR, puoi mettere una buona parola per una scuola dell’infanzia nei pressi così imparano da piccoli. Se ci sono problemi di finanziamento, può contribuire con il quinto suo o di amici.

        • Denis, non si preoccupi per noi. Ce la faremo. L’intera biosfera ha funzionato per centinaia di milioni di anni sfruttando quasi esclusivamente le fonti rinnovabili di energia.

    • 3-5 cents x kw-h – RINNOVABILI
      4-8 cents x kw-h – rinnovabili + accumuli
      11 cents x kw-h – prezzo medio all’ingrosso elettricità in Italia
      8-16 cents x kw-h – centrali a metano
      16-23 cents x kw-h – nuculare di nuova costruzione

      nuculare di nuova costruzione costa uno sproposito (non solo oggi, già nel 2011)
      farebbe alzare i prezzi energia e/o il debito pubblico, informarsi un minimo fuori dalla pubblicità ingannevole fatta su youtube

      • Nucleare di nuova costruzione, si parla dal 2050… non prima… anche se più caro, servisse a decarbonizzare in massa… forse si potrebbe anche accettare… ma nel frattempo si deve spingere su FER. Spero che dati alla mano prima o poi i vari politici di turno capiscano che non è IDEOLOGIA, ma realtà . Me tapino….

  8. Salve, rimango basito per due dei commenti espressi fino ad ora, invece di proporre soluzioni o buoni consigli si critica chi ha deciso di viaggiare in elettrico.
    Sig.r Gio, concordo con lei, ha centrato in pieno il problema di questa nazione, bellissima da vivere come turista ma non come cittadino normale.

    • E pensi che facendolo le migliorano la vita a lei e ai suoi figli pensi che fessi che sono vero? Sarebbero da premiare.. invece voi continuate ad avvelenare le città.. chi é più criminale? Fatevi un esame di coscienza.. intanto big oil gode.. e lo arricchite

  9. Ridicolo. Il signore ha “evaso” decine di migliaia se non centinaia di euro in accise grazie alla zona franca, facendo morire i benzinai della provincia. La stessa provincia di Udine nella sua totalità avrà tolto qualche centinaio di milioni alle casse dello stato negli ultimi dieci anni. Per non parlare di Gorizia e Trieste dove si andava comunque a fare benzina di la ( diesel a 1.20). Il fotovoltaico sarà stato pagato con un sacco di finanziamenti regionali ( regione a statuto speciale a fondo perduto) e dopo aver fatto tabula rasa di tutto il substrato economico frigna perché i croati avendo la centrale nucleare in casa, spendono meno. O meglio, si arrabbia perché avendo un catafalco elettrico non ha abbastanza autonomia per andare a fare il pieno in Slovenia/croazia e tornare come faceva prima. Non commento oltre perché mi autocensuro.

    • Ma lei come si permette di giudicare persone che nemmeno conosce,poi hanno usufruito di tariffe agevolate…e quindi,non ho capito perché uno non si può lamentare quando è evidente che il prezzo alle colonnine è un furto rispetto agli altri paesi,io mi auguro che la benzina arrivi a 3 euro poi vediamo che dite,poi un ultima cosa, ognuno è libero di comprarsi l auto con l alimentazione che vuole, problemi?

      • Mi permetto di correggere l’ultima frase: ognuno, oggi, è ancora libero di comprarsi l auto con l alimentazione che vuole.

      • Beh facile, essendo nato e cresciuto nel Venezia Giulia da quando hanno tolto la zona franca non ho praticamente mai più fatto benzina in Italia ( fintanto che usavo veicoli a motore). Parimenti sono stato 15 anni fumatore e non ho MAI versato un centesimo nelle casse dello stato ( in modo, intendiamoci, perfettamente legale.) Per non parlare di carne, zucchero e alcool presi sempre senza accise ( sia benedetta la zona franca). E come me tutti in Friuli. Per non parlare di beni e servizi acquistati a 300 metri da casa, nell’ Ex Jugoslavia, a prezzi mostruosamente più bassi. Ora probabilmente ignora bellamente tutti questi fatti. Ma sono cose risapute in FVG, ergo sappiamo i livelli degli stipendi di la, il costo della vita e la qualità dei servizi. Perciò piangere miseria dopo aver approfittato per una vita di situazioni vantaggiose è quantomeno poco dignitoso, e dunque, ridicolo.
        PS, io sono responsabile di quello che dico, non di quello che lei capisce, quindi non è un mio problema se nelle mie parole ci vede una critica all’ elettrico, non c’entra nulla l’alimentazione dell’ auto, c’entra l’atteggiamento di chi si lamenta a cottimo.
        Buona serata

    • se apri i dati eurostat 2024, in molti paesi dell’est europa le bollette sono basse (indipendentemente dal costo di produzione grezzo dell’elettricità) perceh i costi aggiuntivi (servizi di rete e tasse) sono propozrinati agli stipendi locali più bassi

      il nuculare costa più delle altre fonti energetiche, anche se viene pagato a debito pubblico, un po’ subito e un po’ ai nipoti, invece che interamente in bolletta

  10. Il governo Italiano deve dimostrare, per ideologia, che le auto elettriche non funzionano e quindi non fa nulla. Anzi attraverso le sue controllate ENI ed ENEL tiene i prezzi artificialmente (e vergognosamente) alti.

      • Il problema è che l’italiano medio fa fatica a rispondere a domande complesse come:

        “Vuoi comperare energia che importiamo dall’estero, che viene estratta a migliaia di chilometri da qui, che devasta l’ambiente, che a volte salta per aria e che devasterà i tuoi polmoni quando la useremo, OPPURE vuoi che usiamo l’energia che ci cade addosso gratis intiepidendo dei pezzi di vetro neri o facendo girare dei grossi mulini bianchi?”

        • a proposito di “a volte salta in aria” oggi io il “botto” di Calenzano l’ho sentito a 20km di distanza ! (e son molto addolorato per le vittime e le altre persone coinvolte😭); mi ha sempre fatto paura passare li accanto in treno andando arrivando a Firenze così come son molto preoccupato ogni volta che passo da LaSpezia verso le Cinque Terre con quei puzzolentissimi depositi di idrocarburi (ci credo che i residenti rifiutano di vedersi trasferire da Piombino pure la ItalisNLG -ex Golar Tundra- a rafforzare il potenziale esplosivo della zona ! )

        • In realtà il concetto da lei espresso è fazioso: il nucleare ha garantito per 60 anni energia PULITA e a costo minimo. Che poi è il motivo per cui fino a una quindicina di anni fa il mercato dell’ energia è stato dopato da esso, in pratica costruire centrali a rinnovabili non era redditizio. Oggigiorno abbiamo il problema delle scorie nucleari ( in realtà relativamente minimo) e il GROSSISSIMO problema della dismissione di siti nucleari a fine vita ( con costi ancora non quantificabili, ma comunque altissimi che le aziende elettriche non sembrano volersi accollare.) per questo OGGI costruire nuove centrali nucleari è stupido e antieconomico, i costi sono destinati a crescere a dismisura. Continuare a utilizzare siti già operativi è l’unico modo per ammortizzarli. Perché le rinnovabili centralizzate, oltre ad avere un impatto sull’ ambiente che va oltre le semplici emissioni non sono in grado di fornire il fabbisogno in modo continuativo, sia ciclo giorno/notte sia stagionale, e questo implica grossi handicap a livello geopolitico, insostenibili per uno stato sano. Parimenti, le rinnovabili decentralizzate, (i pannelli fotovoltaici diffusi sui tetti per capirsi) richiederebbero grossi investimenti in termini si infrastrutture, smart Grid e centrali tampone ( che non possono essere fatte con le batterie esauste delle bev). Insomma il problema è ben più complicato di un mero numero statistico. Fintantoché non avremo accesso alla fusione ( ammesso e non concesso di arrivarci) la strada più intelligente, anche per l’ambiente, sarebbe quella di tutte e ottimizzare il fabbisogno di energia.

          • se ne vogliamo parlarne seriamente, in ambiente tecnico e scientifico

            – le rinnovabili sono scese di prezzo sotto ai fossili nel 2018-2020, con la corsa alle installazioni in molti paesi europei e non;
            nel 2024 persino i costi di rinnovabili stabilizzate con accumuli sono scesi sotto al prezzo dei fossili (per ora per i paesi importatori di fossili come l’europa, per i produttori serviranno più anni);
            molte persone non hanno ancora compreso questa rivoluzione radipidissima dei prezzi

            – i mix 100% rinnovabili e accumuli sono diventati oggi il sistema più economico, nelle pubblicazioni 2023-2024 lo ammette persino IAE, che era l’agenzia più conservativa;

            – i miglioramenti delle infrastrutture di rete li devi fare e pagare comunque per stare dietro all’elettrificazione dei servizi con aumento dei consumi, più che per la decentralizzazione delle rinnovabili, che anzi può aiutare sia con gli autoconsumi aziendali, che nella digitalizzazione delle reti, con i grossi inverter DC-AC di rinnovabili e accumuli che sempre più evolvono a contribuire alla riserva “sintetica” di potenza, energia, sincronizzazione fase, e anche restart della rete in caso di perdita di sincronia

            – siamo daccordo che volere dell nuculare di nuova costruzione sarebbe stupido già per i costi spropositati (e personalmente anche per motivati dubbi sulla gestibilità delle scorie), secondo gli analisti economici e i pochi esempi concreti recenti (le poche centrali iniziate a costruire in europa-Usa negli anni 2006-2010) siamo tra i 16 e 23 cents a kw-h, ma per centrali che iniziasserò la costruzione ora, e inserite in una rete moderna con prevalenza di rinnovabili, probabilmente anche di più, già oggi le centrali francesi non arrivano a 70% di utilizzo effettivo

            – sono stato del settore e personalmente non considero la fusione necessaria, ne prossima da realizzare, ne è detto che se ci arriverà sarà economica o pratica da usare;
            lo vedo più un tema utile per fare ricerca, che porta ad altre invenzioni utili

            le rinnovabili e gli accumuli usano già l’energia della fusione del sole in modo semplice, economico, molto pulito anche a livello di riciclo se ci si informa; hanno pure altro spazio di miglioramento in densità di potenza ed economicità, il tasso di innovazione è rapidissimo e si stanno imponendo naturalmente sul mercato, questione di 2-3 anni e penso arriveremo ad assorbire questa novità anche in italia

            ==============
            fin qui le cose importanti, poi se vuoi cavilliamo sui costi del nuculare già costruito, separando costi di utilizzo marginale da costo complessivo e sovvenzioni da altra tassazione statale,
            e considerando centrali costuite entro gli anni ’80, prima che le necessità di sicurezza (giustamente) rendessero ogni nuovo decennio più complessi gli impianti e le varie esternalità iniziassero ad essere conteggiate

            ma nella campagna pubblicitaria ingannevole attuale cercano di proporre l’assurdità di nuove centrali, e su questo che per me bisogna essere chiari nel bocciarle

          • Il nucleare in Italia non ha garantito proprio nulla, se non forse commesse a chi ha realizzato le centrali. Anche al suo picco (1986) costituiva ben il 4.5% della produzione energetica italiana (https://it.wikipedia.org/wiki/Energia_nucleare_in_Italia). E di sicuro non per 60 anni ma nemmeno la metà, dal 1963 al 1990.

            Guardati il grafico qui:
            https://it.wikipedia.org/wiki/Energia_nucleare_in_Italia#/media/File:Energia_percentuale_storico_ita.png
            Quella macchia rossa piccina è la produzione elettrica da nucleare in Italia. Praticamente, abbiamo votato per la fine di qualcosa che era già poco più di un esperimento.

        • Davvero sembra una cosa talmente banale che riesce difficile credere che abbiano cervello.. si vede che vanno in giro con la maschera a gas durante il giorno… oppure i loro figli sono in apnea tutto il giorno.. probabilmente é troppo semplice da capire..

          • A volte, nelle scelte, non è esclusivamente l’intelletto in gioco.

            Molte fiabe e molti romanzi gialli, polizieschi, di spionaggio, ad esempio, ruotano attorno a un lento avvelenamento di quella che sarà la vittima e alle strategie degli assassini, perché la vittima stessa rimanga ingorante il più a lungo possibile del processo a suo danno.

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