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FreeWire porta in Europa il suo l’HPC a batterie

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Arriveranno in Europa le colonnine con accumulo della californiana FreeWire. La sede europea sarà nel Regno Unito, nell’Oxfordshire, e servirà dapprima i mercati di Belgio, Paesi Bassi e Spagna; entro il 2023 arriverà anche in Italia.

Boost Charger: entrano 27 kW, ne escono 200

Le stazioni FreeWire sono dotate di una batteria. Questo consente di erogare una ricarica rapida anche dove la fornitura di elettricità dalla rete, pensiamo alle aree urbane più lontane dalle cabine in media tensione, avrebbe una potenza insufficiente. In altre parole le colonnine di FreeWire possono rilasciare una grande quantità di energia elettrica, pur ricaricandosi a propria volta lentamente, senza stressare la rete nei momenti di punta e approfittando degli orari in cui i prezzi a kWh sono più bassi.

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Il modello Boost Charger di FreeWire ha una batteria da 160 kWh . La potenza di ricarica massima possibile è di 200 kW, mentre la potenza in ingresso richiesta è di soli 27 kW. La stazione dispone di due prese che possono essere dotate di cavi CCS1, CCS2 o CHAdeMO, a seconda del paese e del cliente.

Con CHAdeMO, la potenza di ricarica è quindi limitata a 100 kW, 200 kW sono possibili solo con CCS. Se due veicoli caricano tramite CCS, la potenza viene divisa a metà. Il Boost Charger ha un touch screen da 24 pollici per il funzionamento. La stazione è già certificata CE e conforme anche a OCPP.

Il caricabatterie è predisposto anche per i sistemi di batterie da 800 V, poiché la sua elettronica di potenza può fornire fino a 950 V.

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Ultrafast dovunque, senza stress per la rete

I vantaggi di un caricabatterie con accumulo di energia della batteria, vengono elencati così da FreeWire:

  • Risparmio medio di oltre 30.000 dollari rispetto alle apparecchiature di ricarica convenzionali
  • Tempo di implementazione 6 volte più rapido
  • Ingombro 5 volte inferiore (incorporando le apparecchiature elettriche associate con i caricabatterie precedenti)
  • Costi operativi inferiori del 70% (oneri di domanda inferiori)
  • Permessi ridotti

Domanda: quanto costerà ogni colonnina?

L’obiettivo si FreeWire è di distribuire oltre 5.000 unità entro il 2025. FreeWire qualche mese fa a siglato un accordo con Volkswagen e BP per fornire l’impianto in migliaia di stazioni di ricarica europee e alcuni di questi dispositivi sono già installati. In Belgio, grazie alla collaborazione con la concessionaria di auto Bauwelinck, il primo Boost Charger si trova in una filiale di Anversa. reeWire collabora con Avia anche in Olanda dall’inizio di aprile, con un primo caricabatterie che dovrebbe essere installato in una stazione di servizio a Wieringerwerf. In Spagna, infine, grazie ad una partnership con Otamar, è stato installato il primo terminale in una stazione di servizio dell’autostrada a Vigo, nella regione della Galizia.

«La nostra espansione in Europa è un passo importante che FreeWire ha compiuto dopo un anno di grande crescita. Abbiamo aumentato la nostra forza lavoro del 70% e implementato Boost Chargers in cinque nuovi paesi solo negli ultimi 12 mesi » ha dichiarato James Jean-Louis, direttore delle vendite europee di FreeWire.

freewireL’azienda non comunica il costo del dispositivo, ma certamente non è a buon mercato. Solo il pacco batterie da 160 kWh potrebbe costare alcune decine di migliaia di dollari.

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5 COMMENTI

  1. Non ho capito se la batteria del p.d.r. FreeWire fá da “booster” ad una colonnina lenta o se deve essere ricaricata in separata sede ogni tot utilizzi da parte degli automobilisti. Nel primo caso potrebbe essere, in prospettiva, collegata alla rete in modalitá “simil-V2G” bidirezionale per fare da “stabilizzatore”.

  2. Me ne rendo conto che in certe realtà non si può fare altro, ma mi piacerebbe conoscere il rendimento elettrico di queste apparecchiature, non credo superino il 90%. Nelle giornate di utilizzo intensivo non sarà in grado di erogare energia ad oltre 4-5 veicoli di seguito. Le vedo bene invece come Energy Storage. Non lo so, contino a preferire delle belle Alpitronic da 200kW anche se potrei installare quattro FreeWire con una fornitura di energia da 100kW, mentre per installare quatto Alpitronic avrei bisogno di una cabina MT/BT anche lei con dei rendimenti sicuramenti inferiori ad 1.

    • La filosofia di questi caricatori è il rabbocco veloce in zone critiche per la rete, come quelle urbane. Erogando 10-15 kWh in dieci minuti può servire alcune decine di auto al giorno. Non sarebbe male.

  3. Molto , molto interessante e intelligente e non solo perché lo avevo già pensato da tempo, ma pensavo già fosse usato. Con 27Kw puo essere ricaricato 4 volte al giorno, quindi può essere usato per parecchi rabbocchi veloci, può essere facilmente implementato con la produzione in loco di rinnovabili. Certo la batteria costa, ma una linea di alimentazione della capacità di 200Kw lunga km, la cabina di trasformazione e ammennicoli vari non è che costi poco. Ripeto molto moltooo intelligente.

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