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Free to X trascura il Sud? Perché?

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(Foto dal profilo Linkedin di Free to X).

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Free to X trascura il Sud? È quanto sostiene Daniele, un lettore, deluso dal fatto che la rete di ricarica ad alta potenza non sia presente in Meridione. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Free to X trascura il SudFree to X trascura il Sud e le isole? È un vero peccato che non voglia ampliare la rete…

In merito al vostro ultimo articolo su Free to X, dispiace constatare l’assoluta mancanza e disinteresse per lo sviluppo di infrastrutture al Sud e Isole. Capisco che è partner di Autostrade per l’Italia, ma è un vero peccato che non si voglia ampliare la rete anche al meridione.
E che non ci sia nessuna pressione nel volerlo fare da parte degli organi competenti. Che dispiacere. Un saluto. Daniele Castellucci
free to x trascura il Sud
Mappa delle ricariche Free to X dal sito ufficiale.

Finora è arrivata dove finisce la rete di Autostrade per l’Italia, ma in futuro…

Risposta. Abbiamo chiesto alla società di replicare: “Free To X ha dato priorità all’implementazione del piano che prevedeva la realizzazione e gestione in qualità di Charging Point Operator di 100 stazioni di ricarica ad alta potenza sulla rete del gruppo di Autostrade per l’Italia. Rete che termina all’altezza di Napoli lungo la dorsale tirrenica e a Bari/Taranto lungo quella adriatica. Comunque abbiamo già avviato le attività propedeutiche per poter estendere la rete di ricarica ad alta potenza anche a sud di Napoli“.

In effetti Free to X è nata anzitutto  con lo scopo di dotare di ricariche HPC tutta la rete gestita da Autostrade per l’Italia, con almeno una stazione ogni 50 km. E quindi ha installato diverse colonnine ad alta potenza nella parte più meridionale di A1 e A14, arterie che però non coprono il profondo Sud e le isole dove operano altri gestori, come Anas. Gestori che al momento non hanno ancora bandito le gare per elettrificare le rispettive stazioni di servizio, nonostante il preciso obbligo di legge.

Free to X promette però che parteciperà alle gare con l’obiettivo  di scendere anche a Sud di Napoli, dove peraltro altri operatori della ricarica (tra cui GASGAS, vedi l’articolo) si stanno insediando, per servire anche i turisti.

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9 COMMENTI

  1. Perché FreeToX, società del gruppo ASPI, dovrebbe spendere propri soldi per creare infrastrutture su tratte non di propria competenza?
    fermo restando che da Salerno in giù non si paga nemmeno il casello autostradale, ci sono colonnina ewiva e ionity a poche centinaia di km dagli svincoli autostradali

  2. Io aspetto ancora l’attivazione delle 6 colonnine degli autogrill Villoresi sulla A8 installate da luglio e ancora inattive…100-6=94.

  3. Ma se ci sono precisi obblighi di legge perché i gestori che non li rispettano possono permettersi di ignorarli senza che la gestione sia a rischio?

  4. Se continua a tenere prezzi al kWh oltre il 1000% (cioè più di 10 volte) il prezzo industriale dell’energia elettrica, presto saranno gli utenti, italiani e stranieri, a dimenticarsi di FreeToX…

    • FreeToX non vende direttamente l’energia con la quale ricarichi. FreeToX crea solo l’infrastruttura

  5. Si tende a pensare che autostrade per l’italia gestisca tutte le autostrade, ma non è così anzi…
    Il problema quindi non è free-to-x ma chi non gli da i permessi per installare colonnine, ovviamente autostrade ha concesso tutto subito mentre sulle altre si continua a perder tempo immagino in attesa di poterci lucrare sopra come sui carburanti…

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