Free to X fa 100 stazioni di ricarica

Free to X fa 100 stazioni di ricarica, di cui 82 già attive. Ultima installazione sulla A 14 Bologna-Taranto: 4 colonnine 200kW nell’area di servizio Bevano Est. 18 stazioni sono in attesa di completamento dei lavori da parte del DSO.

Free to X fa 100Free to X fa 100: 82 in autostrada, l’ultima in A14 tra Cesena e Forlì

Chi l’ha detto che in autostrada non c’è modo di ricaricare? Marciando a tappe forzate, la società di Autostrade per l’Italia è riuscita a compare i ritardi accumulati durante la gestione Benetton-Castellucci. Il piano, annunciato nel gennaio 2021, era partito nel maggio dello stesso anno, grazie a un investimento in autofinanziamento di 70 milioni di euro. Al momento del lancio, in effetti, il n.1 di Autostrade per l’Italia,Roberto Tomasi, parò di un costo per stazione di circa 600 mila euro, con ricariche HPC fornite da alla Alpitronic di Bolzano. Prima inaugurazione: la stazione di ricarica di Secchia Ovest, a Modena Nord. A oggi, come si diceva, sono state attivate 82 stazioni in autostrada, che permettono trovare una colonnina di ricarica a una interdistanza di 50 km. Bevano Est, l’area oggetto della nuova installazione, si trova sulla  A14 al km 654, in direzione Bologna, tra le uscite Cesena Nord e Forlì.

Free to X fa 100Le colonnine sono 582 in tutto, di cui 398 HPC ad alta potenza

Le stazioni sono distribuite in tutto il territorio, con 47 aree di servizio servite nel Centro-Sud e 53 nel Centro-Nord, per un totale di 582 colonnine. Di queste, 398 sono ad alta potenza e 184 con potenza pari a 64kW Type2 per la ricarica in AC fino a 22kW e CHAdeMO in DC. Campania, Lazio, Emilia-Romagna e Lombardia sono le regioni con il maggior numero di stazioni di ricarica, 59 in totale. Ma da tempo Free to X è uscita dal solo ambito autostradale, grazie in particolare alla sinergia con SEA, la società che gestisce gli scali di Milano Linate e Malpensa. Portando il progetto di elettrificazione nei due aeroporti con 27 punti di ricarica che sono operativi 24 ore su 24 alimentate con energia 100% rinnovabile. All’epoca della nascita di Free to X parlò di un piano per installare 136 stazioni di ricarica, per cui il lavoro dovrebbe proseguire nei prossimi mesi.

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Visualizza commenti (24)
  1. Come redazione potreste chiedere ad Autostrade perché mai noi elettrici non abbiamo diritto alla tettoia come i fossili? Se piove dobbiamo bagnarci e sotto il sole di luglio non possiamo avere un po’ d’ombra? Grazie mille

  2. ma da Baronissi a Rende (salerno reggiocalabria) tratto peraltro energivoro, c’è speranza che qualcuno ci metta mano?

  3. VERONA PADOVA TRIESTE. l autostrada piu trafficata a nord completamente sguarnita soprattutto nella direzione Brescia Padova ( l altra ha ben 4 colonnine una per 4 aree di servizio ) e pare che non importi a nessuno. Non ai gestori dei tratti autostradali, non ai gestori delle aree di servizio, ma nemmeno alle varie testate giornalistiche tipo questa che mai hanno fatto domande scomode ai gestori per chiedere loro come mai in due anni freetox ha coperto le aree di sua pertinenza mentre loro non hanno fatto nulla

    1. Concordo e rilancio: anche la prima parte della A4 (TO-MI) è alquanto carente di stazioni di ricarica

    2. Quoto al 1000%!!!! Autovie Venete non si muove e nessuno ha il coraggio di denunciare la cosa. Abbiamo un buco di centinaia di km nell’unica arteria di collegamento con l’est Europa

  4. circa 100.000 a colonnina (contando due erogatori?)

    a una media di 0,65e al kwh, di cui 0,50e di ricarico:

    rientra dei costi dopo aver erogato 200.000 KWh

    che diviso ricariche da 50 kwh, sono circa 4000 ricariche

    a un ritmo di 12 al giorno (6 per erogatore) per i punti già abbastanza utilizzati, è circa un anno, forse c’è da pazientare un annetto, anche se sembrerebbe un po’ miope tentare di rientare in tempi cosi brevi scoraggiandone l’uso

    a me da “ignorante” il dubbio viene, se non ci siano spinte da parte di Eni / Snam (e a zerbino dal governo) sulle partecipate elettriche per non incoraggiare troppo in fretta l’abbandono del termico

      1. Beh come sempre però i dati veri li hanno solo loro. Le nostre statistiche hanno un bias dovuto al non farlo di mestiere.
        Per dire a me è capitato che tutte le FTX fossero occupate in più di una AdS. Ma era estate in un weekend e in orario pranzo. 🙂
        Io rabbocco una 40ina di solito (batteria da 75) e solo in quel periodo di pausa pranzo han fatto più di 12 ricariche di sicuro. Erano 6 erogatori e su un erogatore ci siamo alternati in 3 nel breve tempo che sono stato fermo. Proiettando su tutto il giorno sicuramente i numeri sono ben oltre le 20 per dire.

        12 minime in un giorno mi pare un numero molto plausibile parlando di FTX.

        Discorso diversissimo per le AC/DC fuori dalle autostrade. Alcune secondo me fanno 1 ricarica a settimana quando va di lusso. 😀

          1. Sono appena stato 4 giorni in giro per lo stivale.
            Ogni volta che mi sono fermato alle FTX, ai SuC e, una volta sola, alle Ionity ho sempre incontrato altre persone in carica e che si alternavano.
            Il mio discorso era che, se io che sono uno qualsiasi, incontro anche solo un’altra auto in carica, siamo in due. Nell’arco di una giornata, quella colonnina ne farà qualche decina. E’ una questione di statistica.
            Perchè non penso di aver inanellato io una serie simile di coincidenze. 😀
            Tutto qui. 🙂

            E questo weekend non era di certo un weekend speciale…

    1. Il problema sono le “sole” 215.000 BEV che girano per l’Italia e che, molto probabilmente, ricaricano quasi sempre a casa.
      Mettiamo per ipotesi che ognuno di loro faccia la gita lunga una volta al mese e ricarichi ben 50kWh a testa, allora 215.000 vetture per 600kWh/anno moltiplicato per 0,65 = 83.850.000 € recuperati in un anno: questo se tutti, facendo la gita, ricaricano alle loro colonnine e non a supercharger o a ionity o altro ancora….

    2. le sparate a 0.65 (abbonamenti non A2A) e 0.9 (a consumo), magari duraranno solo un anno o meno ?

      perchè il trend a medio termine penso sia a ascendere, tra vetture che aumentano, più concorrenza tra gestori, e le prime colonnine ammortizzate; sul lungo temine pure è a scendere, man mano che crescono le rinnovabili nel mix nazionale

      però intanto queste sparate hanno avuto un effetto messaggio terroristico sul futuro, chi non si intende del tema, vedendo un incremento cosi rapido, potrebbe pensare che sia l’inizio di un trend di altri rialzi e scoraggiarsi all’aquisto

      Se il fine fosse attirare più clienti, già con BEV o che potrebbero aquistarla, avrei trovato più equilibrato se più operatori avessero lasciato accessibili abbonamenti a circa 0,5e

      che poi è una cifra simile ai supercharger se ho capito, e circa se la gioca con i costi carburante di chi viaggia a diesel

    3. I 0.65 non sono di puro guadagno, perché la corrente la devi acquistare quindi va capito quanto è il margine di guadagno. Differente è il discorso se la stazione di servizio include anche un impianto fotovoltaico con/senza accumulo, a quel punto si potrebbe parlare di guadagno netto ma dovresti poi allargare il calcolo anche alla corrente risparmiata dall’impianto.
      Una colonnina penso abbia una vita media molto lunga, ed in prospettiva il numero di ricariche aumenterà considerevolmente al punto che nelle aree di servizio più trafficate dovranno aumentare i punti di ricarica o fare scelte diverse se il gestore di rete non consentirà un aumento di potenza tale da supportare 20/30 colonnine. Immagino che oltre un certo limite dovranno per forza utilizzare accumulatori, intanto però è un bene che continuino a ritmo serrato le installazioni.
      Attendo con ansia le colonnine sulla roma-l’aquila, ma non essendo gestione autostrade la vedo dura…

      1. Si , lo ho scritto male, ma intendevo che dai 0,65e vanno sottratti 0,15e (0,11 costo energia + dispacciamento in media tensione) e con il rimanente ricarico di 0,50 si fa la stima dei tempi di ammortamento

        che sarà sempre a spanne, perché trascura i costi di getsione/manutenzione e variabilità del prezzo totale offerto, ma è giusto per avere un’idea di massima degli ordini di grandezza in gioco

  5. caprone manicheo

    Possono installarne anche 1.000.000 ma alla fine se costa uno sproposito al Kw è meglio non fermarsi.

      1. Eugenio Davolio

        Il problema è sempre il costo “al consumo”, Mauro.
        Se non ho le condizioni per attivare un abbonamento e mi trovo quindi a dover ricaricare “a consumo”, perché devo spendere quasi 1 €/kWh mentre a chi l’abbonamento conviene paga la metà o un terzo al kWh?
        Anche il carburante costa di più in autostrada, ma non il 250 o 300% in più…
        Io capisco la necessità degli operatori di rientrare dagli investimenti, ma, se finiscono per accrescere la rabbia degli utenti fino addirittura a farli tornare all’auto termica, non è che dai loro investimenti rientreranno più in fretta, anzi.

      2. caprone manicheo

        Buonasera Direttore, purtroppo i costi dei due gestori di maggioranza ( Enel ed Eni) sono molto svantaggiosi, così se la cava solo chi ricarica a casa ed ha una Tesla che gli permette di avere ai supercharger un prezzo elevato ma non proibitivo.

    1. Esatto… quando giro qui da me (Svizzera) ricarico un po’ dove capita (quasi ogni area di servizio e area di parcheggio ormai è dotata di stazioni di ricarica, alcune hanno la IONITY, altre gestori nazionali tipo GOFAST) e non ho piani in abbonamento o cose del genere, quindi pago sempre a consumo.

      Non ho mai visto prezzi superiori a 0.70 CHF/kWh in autostrada. La maggior parte viaggia sui 0.50 CHF/kWh.

      Con i 0.90 EUR/kWh delle tariffe a consumo di BeCharge o Enel X ho calcolato che spenderei meno in carburante se avessi una Q8 a benzina (faccio il paragone con questo modello perché ho la e-tron che è sostanzialmente una Q8 elettrica).

      Poi alla fine ci guadagno comunque rispetto al motore a combustione visto che per il 90% del tempo ricarico a casa con una buona dose di fotovoltaico, in Italia ricarico raramente e spendo poco (per il momento) di bollo (tipo il 10% di quello che pagherei per un Q8 a benzina).

      Però sì, hanno dei prezzi fuori di testa. Almeno le FreeToX sono dentro all’autostrada e non ti costringono a quelle assurdità tipo la IONITY di Cavaglià dove devi uscire dal casello, caricare in mezzo al nulla e poi rientrare. “Eh, ma c’è il bar”… entrambe le volte che ci sono passato il bar era chiuso e non c’era un’anima in giro.

      Ci credo che poi la gente non sceglie le EV.

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