Free to X a quota 40 stazioni in autostrada

Free to X a quota 40 stazioni di ricarica in autostrada: le ultime aperture sono avvenute negli ultimi giorni dell’anno nei tratti fiorentini di A1 e A11.

free to x a quota 40Free to X a quota 40: aperte anche Firenze Nord e Peretola Sud

È stata la stessa Free to X a dare notizia delle nuove aperture  con un post pubblicato su Linkedin: “Ci avviciniamo alla fine del 2022, con l’attivazione della 40° stazione di ricarica Free To X sulla rete di Autostrade per l’Italia. Abbiamo infatti appena attivato le stazioni di: Firenze Nordsul raccordo tra A1 e A11: la stazione di ricarica si trova fuori dal casello autostradale e quindi è a disposizione di tutti gli automobilisti elettrici, anche quelli cittadini. Peretola Sud, sulla A11 in ingresso a #Firenze: la quarta stazione inaugurata in Toscana quest’anno”. Il progetto è partito nel gennaio del 2021 con l’apertura delle prime due ricariche sulla A1: Secchia Ovest, nel tratto modenese, e Flaminia Est, a 50 km da Roma. In tutto era stata annunciata l’intenzione di arrivare a 136 stazioni, in modo che ogni 50 km ci sia l’opportunità di un rabbocco in autostrada. Le colonnine, HPC da 300 kW di potenza, sono fornite dalla Alpitronic di Bolzano.

free to x a quota 40Ma i competitor devono ancora aspettare…

Per avere una copertura completa, però, in autostrada dovranno arrivare anche altri operatori, con apposite gara. La delibera dell’Autorità regolazione Trasporti (ART) per definire i criteri dei bandi, n. 130/2022, è arrivata in agosto dopo una consultazione con tutti i gestori. Compreso il Traforo del Monte Bianco. A gare e installazioni ultimate (entro 5 anni), in pratica avremo in ogni stazione di servizio la scelta tra due società di ricarica. I bandi di gara,  ha spiegato l’ART, “dovranno garantire il perseguimento dell’interesse pubblico correlato alla valorizzazione dell’infrastruttura autostradale“. Incentivando la concorrenza e contenendo i costi per utenti, imprese e consumatori”. Le concessione avranno una durata che va da un minimo di 5 a un massimo di 12 anni. Al momento, però, sembra ancora tutto fermo.

Visualizza commenti (18)
  1. Bene ma ancora poche nelle autostrade.
    La politica ( in questo caso ART) come al solito lenti o assenti il punto non cambia 🤷
    Ora unica cosa da fare e schiacciare sul acceleratore e recuperare il grosso ritardo, ovviamente non solo quello autostradale.

  2. Proprio oggi ho provato una di queste colonnine durante un momento di sosta tra spuntino e caffè, in 20 minuti ho caricato 15 kW.

  3. Esortazione-preghiera post-natalizia per i designer e gli ingegneri di FreetoX: potete smetterla di progettare delle grosse prolunghe come se fossero degli orribili distributori di benzina?

    Travestire un fascio di fili di rame da pompa Total, Shell, ExxonMobil, o Texaco non invoglierà nessuno a passare a un veicolo elettrico, soprattutto nel Paese dove la bellezza si incontra in ogni angolo, dalle Alpi alla Magna Grecia.

    Grazie

      1. Io non sono un designer, ma mi chiedo se sia veramente necessario farle sembrare dei massicci distributori del latte, o dei totem informativi giganti. Cos’è? L’effetto Bossi?

        Poi, visti i costi, per garantirne la durata e il decoro, ha senso farle ingombranti (facile sbatterci contro) e in lamiera verniciata, piuttosto che compatte, solide e in acciaio inox?

        Il volume imbarazzante (rispetto ai cavi) è dovuto a qualcosa di segreto che è nascosto dentro, oppure gli altri produttori che fanno unità più compatte sono più bravi?

        1. Luca Dell'Oca

          Più che un designer, penso servirebbe più che altro essere ingegneri, per capire cosa c’è dentro le colonnine HPC di alptronic o ionity, o tesla, o altri, non ne ho mai viste di piccole come le AC quindi immagino ci sia un motivo.

          Comunque, “non sono ingegnere, ma” può scrivergli se pensa possano essere fatte meglio: info@hypercharger.it (si scherza eh)

          1. Più che altro non serve un ingegnere per cambiare colore ai cavi e alla pistola, giusto per togliere quel nero petrolio 🤷

            Magari un verde , per restare in tema

    1. Monto le stesse colonnine per Vega carburanti.
      Non è free to x che le fa così, nascono così dal produttore (Alpitronic)
      Il reggicavo è opzionale ma secondo me indispensabile, senza il cavo ha un peso notevole

      1. Luca Dell'Oca

        Concordo, la soluzione scelta da FTX è una delle migliori che ho provato, permette di collegare il cavo in qualsiasi posizione si sia parcheggiata l’auto e il reggicavo permette di manovrarlo senza fatica. Mi piacerebbe anzi che altri adottassero cavi così lunghi e con il braccio di sostegno.

        1. Luca, ma infatti non discutevo di funzionalità e mi fido del tuo giudizio: non le ho provate, ma ricordando l’approccio logistico-ergonomico degli autolavaggi con i vari spruzzatori, pompe e spazzole che pendono dall’alto e ti permettono di girare attorno al veicolo liberamente, si intuisce perché risultino “comode”.

          1. Forse non ti è chiaro che il cavo fisicamente deve essere così grosso dato che ci devono passare centinaia di ampere .
            In più il cavo non può essere montato su un collettore rotante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

I centri commerciali battono i benzinai nella ricarica

Articolo Successivo

Vespa Elettrica, sono entusiasta ma ho dubbi sulla ricarica

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!