Due nuove barche con propulsione elettrica varate dal cantiere Franco Suisse. Hanno iniziato nel lontano 1989 a costruire battelli passeggeri (anche oltre 150 posti), a emissioni zero. Vediamo le ultime due creature: Solely, completamente elettrica e alimentata dal sole, e l’ibrida L’Audacieux.
Franco Suisse: a Strasburgo la barca più grande
Sfogliando il catalogo del cantiere, è evidente quanto la Francia, rispetto al nostro Paese, creda nella nautica elettrica. “Nel 1989 abbiamo costruito la prima barca passeggeri elettrica in Francia, 60 posti a emissioni zero. La più grande unità elettrica è stata poi costruita per il Port Autonome de Strasbourg nel 2000: 150 posti a sedere“.
Franco Suisse Solely ospita 120 passeggeri. A bordo due motori da 60 kW e 27 pannelli solari
La natura della propulsione è chiara già dal nome del traghetto: Solely significa “sole” nell’idioma locale parlato in Savoia. Sono ben 27 i pannelli solari che creano energia che poi si accumula nelle tre batterie BMW i3 con capacità da 42,2 kWh ciascuna.

Una bella capacità, che oltre alla propulsione assicura il funzionamento di alcuni servizi di bordo come il bar. Solely è lunga 18,3 metri con una capacità di 120 posti è destinata alla navigazione presso il Lac du Bourget e il Rodano. Offre i servizi igienici e permette l’accesso alle persone diversamente abili. La barca solare è la novità 2020 della flotta BateauCanal che dal 1984 organizza escursioni fluviali.
L’Audacieux: l’ibrido con 4 motori elettrici da 25 kW nella Borgogna

Questa barca, destinata alla compagnia delle Vedettes du Val de Saône nella regione della Bourgogne Franche Comté, trasporta 150 passeggeri. Potente la propulsione a disposizione: un motore termico da 250 CV, 4 motori elettrici da 25 Kw ciascuno e 20 metri quadri di pannelli solari.
Qui la quota elettrica non è un espediente mediatico, ma di sostanza. Numerosi i servizi a bordo: riscaldamento, aria condizionata, piano superiore, tecnologie multimediali con videoproiettore e una serie di schermi informativi.
Le altre barche elettriche del cantiere Franco Suisse
Le Charlotte – 2018
È la prima barca 100% elettrica a navigare sul Doubs (un dipartimento della Borgogna). Si tratta di un catamarano con due motori elettrici da 25 kW ciascuno e porta 75 passeggeri.
Le Navilys II – 2017
Il battello fornito di due motori elettrici da 80 kW e accoglie 150 passeggeri. Tra le innovazioni la barca è fornita di numerosi dispositivi tecnologici
Le Petit Saint-Point – 2016
Qui le dimensioni sono più ridotte per questa barca da 28 posti che fa servizio di navetta elettrica per chi vuole scoprire la città di Metz. Il motore elettrico ha una potenza da 20 kW e può contare su 6 metri quadri di pannelli solari.
La Navette du Canal – 2014
Un catamarano con due motori elettrici da 35 kW per 75 passeggeri
L’Olt – 2011
Il cantiere ha varato questa barca spinta da due motori elettrici da 22 kW ed ospita 100 passeggeri.
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Belli i due progetti.
Ma notare che “27 i pannelli solari che creano energia” è disinformativo. La energia non si può “creare”. Tuttalpiù si può trasformare una forma di energia (solare radiante, in questo caso) in un’altra (elettrica) e sempre in perdita.
Una posizione filosofica: niente si crea e niente si distrugge, dovremo abolire il termine creare.
Una espressione corretta come “27 i pannelli solari che creano energia elettrica” sarebbe stata sufficiente.
Quanto alla posizione filosofica, la fisica contemporanea ha verificato che è possibile “creare dal nulla”, perché il “vuoto” non è stabile (quantisticamente).
Credo che Armaroli abbia fatto bene a sottolineare l’idea di energia nel suo libro (e nell’articolo dove lo avete presentato), perché senza averne chiara la natura essenzialmente immutabile benché polimorfa, benzina o elettrico o carbone possono diventare, come si vede da molti commenti di noi lettori di VaiElettrico, semplici posizioni ideologiche.