Home VaiEnergy Fotovoltaico boom in Pakistan: moltiplica per 17 volte le installazioni nel 2024

Fotovoltaico boom in Pakistan: moltiplica per 17 volte le installazioni nel 2024

4

Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Entra qui e abbonati a Vaielettrico Premium
ADV

-

Webinar

Con una operazione senza precedenti nel fotovoltaico, il Pakistan ha accelerato l’addio ai combustibili fossili. L’anno scorso, ha importato 22 GW di pannelli solari, moltiplicando la capacità solare installata di 17 volte in un anno. Più energia solare di quanta ne abbia aggiunta il Regno Unito negli ultimi 5 anni.

La transizione energetica può essere molto più veloce di quanto si pensi, quando un Paese parte praticamente da zero. Grazie allo sviluppo raggiunto delle tecnologie rinnovabili negli ultimi anni. E il caso del fotovoltaico nel Pakistan lo dimostra perfettamente. Numeri che hanno contribuito alla crescita delle rinnovabili nel mondo: secondo i dati dell’Agenzia internazionale dell’energia il 92,5% delle nuove installazioni è stato coperto da fonti green.

In un solo anno, 22 GW di moduli hanno inondato il Pakistan, molti dei quali destinati a installazioni del settore privato: magazzini, fabbriche tessili, fattorie, qualsiasi cosa con un tetto piano e un bilancio. Il governo ha limitato al minimo l’iter burocratico e abolita la tassa sull’energia solare. Il crollo dei prezzi sul mercato dei pannelli in Cina ha fatto il resto.

Fotovoltaico, nel 2024 il Pakistan ha aggiunto una quantità di pannelli grande cinque volte la Gran Bretagna in cinque anni

Per fare qualche paragone, è più solare di quanto il Canada abbia installato in totale. E questo si può capire, visto che per il fotovoltaico ha il clima ideale. ll Pakistan ha almeno 300 giorni all’anno di media di giornate soleggiate. Ma è anche più di quanto il Regno Unito abbia aggiunto negli ultimi cinque anni. E il Regno Unito non è certo il Canada in quanto a clima sfavorevole per il solare.

Quanto avvenuto in Pakistan è di ottimo auspicio nella lotta al cambiamento climatico nei paesi delle economie emergenti. Perché su base pro capite, le emissioni del Pakistan si aggirano intorno alle 2 tonnellate di CO2 a persona, ben inferiori alla media globale di oltre 6 tonnellate. Per non parlare delle 15-20 tonnellate a persona di Stati Uniti, Canada o Australia. E se si considerano le emissioni storiche, il Pakistan ha contribuito per meno dell’1% alla CO₂ globale dall’inizio della Rivoluzione industriale.

Ma il quadro cambia se guardiamo alle emissioni del Pakistan per unità di PIL: è significativamente più alta di quella della maggior parte dei paesi sviluppati. Questo perché fino all’altro ieri ha basato il suo mix energetico sui combustibili fossili. Il boom delle rinnovabili è la strada giusta per riequilibrare il rapporto tra basse emissioni dei suoi abitanti (pur sempre 250 milioni di persone) e le emissioni eccessive delle attività industriali.

  • LEGGI anche e guarda il VIDEO: “Ma all’Italia decarbonizzata servirà un po’ di nucleare”

– Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube –

Apri commenti

4 COMMENTI

  1. SOLAR BLITZ !!!!!
    con FTV hanno aggiunto 30% di energia elettrica in poco piu’ di un anno

    leggevo che solo una parte delle nuove installazioni sarebbero di grandi accumuli di rete con connessione registrata

    il resto sarebbero fabbrichette e abitazioni, impianti non ancora registrati, molti neppure connessi in rete, messi anche banalmente per alimentare aria condizionata, che li e’ megl;io avere, e visto che le loro centrali termiche e le due nuculari stanno avendo problemi di surriscaldamento con le temperature climatiche in salita, con instabilita’ della fornitura

    per stimare questa marea di FTV installato e non registrato, gli analisti hanno guatrdato le importazioni di pannelli, e dopodi che le foto satellitari.. scoprendo che oltre ai grandi impianti che avevano gia’ notato, ne sono spuntati anche una miriade piccoli sui tetti

    • meglio scriverlo “sottovoce” o dal Veneto e Prato partiranno tutti per costruire là le fabbriche tessili che qui sono strangolate dal costo energetico e dagli inghippi per farsi il proprio impianto FV…

  2. Mio padre ha lavorato a Tarbela ,Pakistan
    una delle dighe più grandi del mondo
    da sola dà l’elettricità a mezzo paese
    oggi è considerata monumento nazionale ,
    la gente ci si va fare le foto per i matrimoni ..

    indovinate chi ha fatto quella diga ?
    una multinazionale con a capo impregilo ..
    si gli italiani ,nel periodo in cui l’uomo andava sulla luna , facevano opere colossali sulla terra

    per chi è curioso

    https://www.youtube.com/watch?v=69YrOaQ3C3o

    Sono contento per i pakistani il 100 percento green non è lontano da quelle parti , con l’energia a buon mercato , dopo i cinesi e gli indiani saranno loro il motore del mondo
    seguirà presto l’Africa

    • video con colonna sonora dell epoca 🙂

      ditte anche italiane di idroelettrico (gruppo Lombardi) e di grandi opere (gruppo Webuild .. nuovo gruppo e nome di Impregilo) stanno lavorando in Australia al nuovo impianto di accumulo energia a pompaggio idroelettrico Snowy 2.0, da 350 GigaWatt-h ( ! )

      costera’ circa 12 euro a Kwh di capacita’ (energia stoccabile).. o qualcosa di piu’ma sempre poco,
      gli scavi della galleria per la condotta di acqua tra i due laghi sta andando per le lunghe, hanno trovato zone di terra non compatta che li rallenta nello scavo con la talpa meccanica e nella posa dei pannelli prefabbricati in cemento che faranno da struttura delle condotte

      gli accumuli a pompaggio idroelettrici costano poco in rapporto alla capacita’ di stoccaggio, che dipende dalla dimesione e altezza relatova dei bacini utilizzati,

      mentre costano abbastanza in rapporto alla potenza, che dipende dalla galleria da scavare e dalle turbine idrauliche e pompe da installare

      per gli accumuli a batteria vale il contario, ancora costicchiano in rapporto alla capacita’ di stoccaggio, (scenderanno ancora di prezzo), ma gia’ ora primeggiano come costo in rapporto alla potenza erogabile

      un sistema ibrido a pompaggio idraulico piu’batterie sono i sistemi migliori ipotizzati al momento.. ma se le batterie scendono ancora molto di costo, magari asu chimica al sodio senza restrizioni nelle quantita’, forse metteranno un poco in ombra i sistemi idraulici

Rispondi