Home VaiEnergy Il fotovoltaico torna a correre: nel 2028 un milione di posti di...

Il fotovoltaico torna a correre: nel 2028 un milione di posti di lavoro in Europa

9
rinnovabili allarme

Nel 2024, frena la crescita degli occupati nel settore fotovoltaico in Europa. Ma entro il 2028 verrà superato il milione di posti di lavoro. Di questi, il 9% troverà lavoro in Italia, seconda soltanto alla Germania e dalla Spagna, con la Grecia poco lontana.

Solo una frenata, poi il settore dell’energia fotovoltaica tornerà a crescere in tutta Europa. Anche dal punto di vista occupazionale. I dati dell’ultimo rapporto di SunPower Europe prova a fare chiarezza su quella che a tutti gli effetti appare come un rallentamento della più diffusa tra le tecnologie rinnovabili.

Il 2024 in frenata: l’occupazione sale dello 0,4%

Mentre in Cina e negli Stati Uniti, la crescita del fotovoltaico prosegue in modo consistente, in Europa il 2024 verrà ricordato come un anno a crescita piatta, con il numero complessivo degli occupati che non andrà oltre gli 830mila a livello continentale.

Lo dimostra il numero di nuovi posti di lavoro che nell’anno in corso crescerà solo dello 0,4%. Conseguenza di un aumento di nuova capacità che si è fermerà, secondo le previsioni, al 5% rispetto all’anno precedente.

Il fotovoltaico in Europa vede salire al terzo posto l’Italia per la fine del 2028 per numero di occupati

Una crescita a dir poco scarsa se paragonato a quanto accaduto nel 2023, quando la nuova capacità fotovoltaica era cresciuta del 50%, mentre gli occupati erano saliti a un totale di 826mila unità (+27% in dodici mesi).

Ma non si tratta di una frenata, prevede il rapporto di SunPower. L’occupazione nel settore tornerà a salire già negli anni successivi. Fino a superare il milione di posti di lavoro alla fine del 2028.  In uno scenario più favorevole potrebbero essere anche 1,4 milioni di posti.

Di questi, il 9% si troveranno in Italia, con il nostro paese che salirà al terzo posto in classica dopo Germania e Spagna ma di poco avanti alla Grecia. A conferma che nonostante le difficoltà crescenti per le politiche del governo Meloni più favorevoli al gas e – nei proclami – al nucleare, la transizione verde non si fermerà.

– Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube –

Apri commenti

9 COMMENTI

  1. È importante dal punto di vista occupazionale, per la sicurezza energetica, per la decarbonizzazione.
    Ci sono alcuni stati che stanno per superare il 20% di energia elettrica prodotta da fotovoltaico.
    Inoltre attualmente il fotovoltaico dovrebbe aver già superato nucleare ed eolico nella produzione elettrica globale.
    Nei prossimi anni, visto il i tasso di crescita esponenziale, supererà: idroelettrico, metano e… dulcis in fundo… carbone.

  2. eh … ma ora arrivano anche i “pannelli italiani ” promossi dal min. Urso: “Il progetto di reshoring proposto da FuturaSun è unico nel suo genere e contribuirà a consolidare una filiera industriale competitiva nel settore fotovoltaico, sia a livello nazionale che europeo. Questa azienda è in prima linea nel realizzare ciò che l’Europa intende fare nei prossimi anni: diventare leader nella duplice transizione green e digitale”.

    FuturaSun ha sede a Cittadella di Padova… (sovranismo fotovoltaico ! ).. speriamo ..

    • Picchetto ha suggerito che potrebbe mettere tutte le 23 piccole centrali nucleari che ha in mente in Sardegna, tanto con dei pannelli di cartone realizzati a Cinecittà, si potranno mascherare da nuraghe e nessuno nell’isola si accorgerà di nulla e vivrà felice e contento.

      • Tranne quando qualcuna di esse scoppierá o rilascerá fumi radioattivi, allora si che cominceranno a preoccuparsi.

        • Ci penserà Homer Salvini a tranquillizzare la popolazione ..
          con una raffica infinita di
          “e quindiiiii…”
          su tik tok

          più efficace di un maglio perforante di godrake sulle menti deboli ..

Rispondi