Formula E da record: nel 2026 più gare e nuove auto

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La Formula E chiude il campionato 2024/2025 con numeri in continua crescita: 561 milioni di spettatori e una fanbase globale in ascesa, con grande coinvolgimento digitale. E nel 2026 in arrivo nuove gare.

Un successo che consolida il massimo campionato mondiale di auto elettriche come uno dei più seguiti del motorsport internazionale. Almeno questo è quello che raccontano i numeri della stagione appena conclusa, l’undicesima, con un’audience televisiva globale che ha superato i 560 milioni (+14%) e la fanbase mondiale che ha raggiunto quota 422 milioni di appassionati (+13%).
In ascesa anche il coinvolgimento digitale, con 1,39 miliardi di impression sui social e un boom del 47% nelle visualizzazioni video.

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Jake Dennis, campione del mondo Formula E nel 2023

L’elettrico trascina: picco storico a Mexico City

La stagione 2024/25 ha segnato un passo avanti decisivo per la Formula E, che continua a espandersi nei principali mercati mondiali, puntando ad attrarre un pubblico sempre più giovane e digitale.

Gli organizzatori riferiscono che la media per gara ha raggiunto i 33 milioni di spettatori cumulativi, in crescita del 16% rispetto alla stagione precedente. In particolare, il Mexico City E-Prix ha toccato il picco storico di 46 milioni di spettatori per una singola gara, segnando un aumento del 38% rispetto alla media stagionale.

Dati alla mano, tra i milioni di fan oggi i più coinvolti si registrano negli Stati Uniti, in Cina, Regno Unito e Germania. In Italia, l’interesse verso la Formula E cresce di anno in anno, anche grazie alla presenza di piloti e team legati al nostro Paese e al richiamo di costruttori come Maserati MSG Racing.

Sul fronte digitale, la Formula E continua a spingere sull’acceleratore: le visualizzazioni video sono aumentate del 47%, con un forte contributo dei contenuti Evo Sessions, mentre TikTok è diventato la seconda piattaforma più seguita (+37%). Il totale delle impression social ha superato 1,39 miliardi, segno di una community globale sempre più attiva.

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Innovazione e spettacolo al centro del progetto

Secondo i vertici del campionato, la crescita dell’audience conferma la validità della strategia: gare imprevedibili, nel cuore di città iconiche, con monoposto sempre più performanti. L’introduzione della GEN3 Evo, la vettura FIA più veloce mai realizzata in accelerazione, ha contribuito a rendere la competizione più spettacolare e accessibile anche a nuovi spettatori.

L’obiettivo dichiarato è superare i confini del motorsport tradizionale, rendendo l’elettrico un linguaggio universale di performance e innovazione. Per il pubblico europeo, e italiano in particolare, la Formula E rappresenta una vetrina concreta del potenziale delle tecnologie elettriche che presto potrebbero arrivare sulle strade di tutti i giorni.

La transizione elettrica del motorsport diventa così un banco di prova per la mobilità del futuro.

Nuovi circuiti. E a fine anno le nuove GEN4 

Archiviata l’edizione dei record è già tempo di pensare a quello che verrà. La dodicesima stagione del Campionato del Mondo ABB FIA Formula E prenderà infatti il via il prossimo 6 dicembre a San Paolo (Brasile) e sarà la più lunga di sempre.

Il calendario includerà nuove tappe a Madrid e Miami, oltre al ritorno di Berlino, Tokyo e Shanghai, tutte con doppi appuntamenti. Monaco ospiterà due gare consecutive sul suo iconico circuito cittadino, mentre la chiusura avverrà come da tradizione a Londra il 15-16 agosto 2026.
Al termine della stagione si concluderà l’era della monoposto GEN3 Evo, in attesa della presentazione del nuovo modello GEN4, prevista per la fine del 2026.

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Visualizza commenti (1)
  1. Giuseppe Corona

    Purtroppo manca l’Italia, in tutti i sensi. Sia come squadra, con Maserati ritirata e Citroen al suo posto, come piloti, anche se qualche pilota italiano come Minì è in orbita di qualche squadra, e come nazione ospitante l’evento, dopo Misano nel 2024. Forse la cosa peggiore è non ospitare nessun e-prix perché evidentemente gli italiani non apprezzano molto l’evento, anche se a Roma il pubblico c’era ma in quel caso era il tracciato ad essere inadeguato. È un peccato perché credo che l’Italia possa e debba avere un ruolo importante in Formula E. Ci sono squadre dirette da italiani, vedi Nissan, ma oltre questo non si va…e dispiace. Si perde un possibile treno innovativo derivato dal campionato. Peccato

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