Ford Puma Gen-E. Tutto quello che serve in città, a 32.950€

La Ford Puma Gen-E è un’auto di segmento B lunga 4,2 metri, con un bagagliaio enorme, ben accessoriata e con tanti dettagli intelligenti. Ha una buona autonomia e si ricarica dal 10 all’80% in poco più di 20 minuti.

La Puma è una delle auto di maggior successo di Ford. Ne sono state vendute più di 150.000 unità. Ora con la versione elettrica punta su una seconda giovinezza e su un target che abbraccia sia i giovani che le famiglie. La Puma Gen-E è infatti un segmento B di tutto rispetto, perché è lunga 4,2 metri e ha spazi interni davvero interessanti.

Come è fatta?

L’anteriore è massiccio, muscoloso, tutto pieno tranne che nella parte inferiore dove una griglia lascia filtrare l’aria per raffreddare la batteria. I fanali a sbalzo hanno un bel disegno led all’interno che ricorda un’artigliata. Le ruote sono da 17 pollici nella versione base o da 18 nella versione superiore. I gruppi ottici posteriori sono un po’ più sfuggenti ma comunque di carattere. Immancabile per ragioni estetiche e di aerodinamica un piccolo spoiler che incornicia un posteriore dalle linee morbide e dinamiche.

Il bagagliaio è enorme: 566  litri che diventano 1.300 abbattendo i sedili posteriori. Il piano di carico è regolabile su due altezze e sotto troviamo un pozzetto gigantesco. Tra l’altro sul fondo c’è anche un tappo per svuotare liquidi che eventualmente si accumulano. C’è anche un funk molto intelligente sotto al cofano che ha un volume di 43 litri: giusto, giusto per riporre i cavi di ricarica. 

Gli interni della Puma Gen-E

Al posteriore lo spazio non è male in relazione alle dimensioni totali. Va detto che ci sono solo due posti. Unica considerazione: la posizione costringe a tenere le ginocchia un po’ alte, ma ricordiamoci che comunque siamo su un’elettrica che nasce su piattaforma termica, con tutti i conseguenti compromessi.

In plancia le linee sono piuttosto squadrate, ritroviamo le stesse finiture della sorella termica. Abbiamo una combinazione di plastiche di buona qualità ed elementi imbottiti. Belli i sedili nell’allesimento che stiamo provando con cuciture a contrasto che vanno a creare disegni sulle sedute.

Dominano due display: quello centrale da 12 pollici e, caso raro quello del guidatore è un po’ più grande (12,8 pollici) super personalizzabile. Abbiamo un sistema di navigazione piuttosto evoluto che ci permette di programmare le soste e compatibilità ormai immancabile con Android auro e Apple car play. I display sono sormontati da una enorme sound bar B&O da 575 Watt, che troviamo però solo nell’allestimento premium. Audio davvero buono per un’auto di questa fascia di prezzo. 

Il tunnel centrale è su due livelli, tanto spazio nella parte inferiore e nella parte superiore c’è la ricarica a induzione per gli smartphone e doppio vano porta bottiglie. I tasti fisici sono pochi: ghiera del volume, selettore per la modalità di guida, attivazione telecamere 360 e sbrinamento del parabrezza. Abbondano invece sul volante.

Motore e batteria

La Puma Gen-E ha una batteria agli ioni di litio da 43 kWh con un consumo dichiarato di 13 kWh per 100 km e quindi un’autonomia di circa 375 km. La Gen-E è un’auto pensata soprattutto per la città, ma, anche se la batteria non è delle più grandi, la ricarica in DC arriva a 100 kW, quanto basta per passare da 10 all’80% in poco più di 20 minuti. 

Il motore ha una buona accelerazione, sviluppa 124 kW (circa 170 CV) e ha una coppia di 290 Nm. La trazione è anteriore e in generale questa Puma è un’auto davvero piacevole da guidare, molto agile nel traffico e davvero poco impegnativa. Parliamo di una guida che non ha ambizioni di sportività, sono gli ammortizzatori tarati per essere prima di tutto confortevoli. Quasi, quasi anche un po’ troppo morbidi: assorbono benissimo il pavé, ma “rimbalzano” sui dossi più grandi.

La frenata è convincente, si sente la rigenerazione in tutti i driving mode e c’è anche la possibilità di guida “one pedal”. Tra l’altro “one pedal” tarato molto bene, e interviene in maniera molto progressiva, senza alcuno strattone.

In generale questa Puma ha una buona guidabilità e si sente tutto il lavoro fatto da Ford per armonizzare e rende fluida ogni manovra. Ha inoltre una buonissima dotazione anche nell’allestimento base. Quella Premium guadagna: cerchi da 18″, fari Matrix, specchietti ripiegatili elettricamente, sistema audio B&O.

Ford ha deciso di posizionare la Puma Gen-E davvero molto vicino alla sorella ibrida: nella versione base costa 32.950 euro chiavi in mano, la versione Premium invece 35.200 euro.

Visualizza commenti (8)
  1. Come si fa a definire auto da città, lunga 4,2 Metri, 370 di WLTP che in città diventano 500 abbondanti … veramente ormai si è persa la razio, ma già si era capito con la suv-mania purtoppo… Io con la mia auto da “città” faccio viaggi da 2-300 chilometri senza problemi con 32 kWh di batteria … mah.

    1. Ma infatti per me l’auto da città è la mia Twingo. Ci facciamo 20 / 30 km al giorno e la carichiamo una massimo due volte a settimana comodamente a casa, e anche dovessi farlo ad una ac da 22 kW in un’ora sarei col pieno. La parcheggio ovunque e grazie alla trazione posteriore puoi fare manovre in un fazzoletto. Che poi 33/35 k€ non è che siano un regalo vista l’auto

      1. boh ma veramente sono fuori di testa.

        nd, personalmente non mi piacciono gli interni tesla perciò guido altra ev ma, tocca sempre tirare in ballo loro perchè volente o no sono ancora il benchmark di riferimento.

        sono andato ora a vedere sul sito la model 3 più povera e vien via a 37k.
        ok che è un altro segmento perciò mezzo metro più lunga (ma questo in realtà si rispecchia anche sul comfort a bordo e tutt’altra serie di caratteristiche)

        ma non c’è veramente paragone, una model 3 base a 37k o una puma base a 33?
        solo chi è veramente limitato dagli ingombri (anche se questa è lunga 4,2m in città non è che sia una 500..)
        altrimenti non c’è storia proprio…

  2. Dominutti Mauro

    Puma, macchina stupenda, quella che ho è la seconda, dopo purtroppo due Mondeo che non non dimenticherò mai. La prossima sarà quella elettrica. L’ho provata e devo dire che mi ha entusiasmato l’e-pedal è fantastico dopo un paio di “sgasate” con entrambi incollati ai sedili, ho inserito l’e-pedal e sono rientrato senza toccare il freno, unico modo per farlo ovviamente è non stare dietro al baule di chi ti precede.Ma veniamo al commento: Il tappo sul vano del bagagliaio che i furboni ti vendono come utile per scaricare i liquidi è stato messo per risparmiare il supporto della ruota di scorta che ti installano quando richiedi quest’ultima che è opzionale. Il venditore mi ha anche detto che tale supporto non è ordinabile a parte. Portandomi il ruotino dalla prima st line con opzione alla seconda st line x senza opzione mi sono trovato la ruota di scorta che balla nella sede….

  3. Personalmente non penserai mai di spendere i miei soldi in qualcosa nato da un concetto inefficiente. Per quale motivo dovrei comprare qualcosa di “adattato” snaturando e avvilendo i vantaggi di una nativa elettrica? Perchè mai dovrei accettare questo compromesso con tutti gli svantaggi che porta e nessun,dico NESSUN vantaggio…nemmeno nel prezzo… Spiegatemi perchè io non capisco…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Veicoli elettrici in California: verso la prima centrale virtuale

Articolo Successivo

Il lavoro perso va riconquistato, con nuove competenze

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!