Un Foiling Week dove si fa il pieno di barche elettriche. Progetti, concept, barche a zero emissioni sono state prima nominate e ora sono in corsa per aggiudicarsi il premio. E’ possibile votarle on-line fino al 20 gennaio.
In nomination tanti imprenditori, idee, progetti e barche di cui abbiamo scritto su Vai Elettrico. Per la premiazione appuntamento il 20 febbraio a Milano. Scopriamo chi è in corsa.
Candela, motoscafo elettrico da 30 nodi
Nella categoria barche a motore è in gara una delle barche elettriche più performanti Candela Speed Boat, ne abbiamo scritto qui, che raggiunge i 30 nodi. Questo motoscafo made in Svezia recentemente – al salone BOAT & FUN BERLIN – è stata giudicata tra le barche dell’anno (qui) e ha vinto il premio dedicato alla tecnologia innovativa per la sostenibilità.
Deepseaker, il tender per superyacht

Successo elettrico nella categoria design dove sono ben 5 i concorrenti elettrici e due sono italiani. Parliamo del concept DeepSeaker DS1 di ISpace2O ovvero il tender di lusso, ha vinto un bando Invitalia, che può anche immergersi.
Lazzarini Electric Yacht con “motore Tesla”

L’altro italiano in gara è il fantasioso designer Pierpaolo Lazzarini, abbiamo scritto della Vespa 50 Special versione acquatica (qui). La sua ultima creatura è un Electric hydrofoiling Yacht che annuncia: equipaggiato “con due motori Tesla”.
Dai Sea Bubbles a The Flybus
Un’alta conoscenza di Vai Elettrico è il velista Alain Thébault ideatore dei Sea Bubbles, ne abbiamo scritto qui, in gara con The Flybus (ne avevamo accennato) ovvero una sorta di bus acquatico per 49 passeggeri. Ottimo per il trasporto pubblico.
SP80: vogliono volare a 80 nodi

Tra i partecipanti anche un team di studenti che punta sul progetto SP80 con il quale vuole superare i record di velocità in un concept che vede insieme vela e kitesurf su cui hanno applicato le loro conoscenze ingegneristiche. Il limite da superare? Gli 80 nodi.
Vortex M1, multiscafo dai 7 ai 30 nodi

In gara anche il team Mode3 Design con Vortex M1 ovvero un multiscafo per 6 membri di equipaggio che possono volare dai 7 ai 30 nodi.
Vela ed elettrico con Nautor’s Swan
Anche le barche a vela possono andare in elettrico. E’ il caso di Nautor’s Swan Club36 – qui il nostro articolo – varata dal cantiere finlandese gestito negli ultimi vent’anni dall’italiano Leonardo Ferragamo. La propulsione è firmata Torqeedo.
Il mito Thomson vento e sole

Nella categoria sostenibilità scopriamo uno dei più grandi velisti al mondo: Alex Thomson che ha dato grande prova di se alla Vendée Globe – in giro del mondo in solitario. La barca fa parte della classe IMOCA 60 ed è ricoperta di pannelli solari, poi batteria e motore elettrico per “navigare in tutto il mondo senza combustibili fossili”.
Artemis Technologies e Tuco Marine Group
Interessante, sempre in categoria sostenibilità, il progetto di Artemis Technologies insieme ai danesi di Tuco Marine Group. Una joint venture per produrre una barca da lavoro a emissioni zero.
Foiling, si vota fino al 20 gennaio
Le numerose nomination elettriche confermano il fermento nel settore della nautica elettrica che riesce a competere e vincere sui concorrenti termici. C’è tempo per votare fino al 20 gennaio al link dove si può scegliere il progetto più convincente.
LEGGI: Nautica elettrica: nel 2027 business da 20 miliardi di dollari
Esiste una barca capace di attraversare l’oceano Atlantico tutto d’un fiato?
Una barca capace di percorrere 900 miglia in 24 ore?
O se preferite 1.693,80 chilometri in 24 ore?
Una media oraria di 70,17 km/h sospinti dal vento per 24 ore.
Esiste.
Gitana 17 il Maxi Edmond de Rothschild progettata da Guillaume Verdier per il Barone Benjamin de Rothschild.
Votate per quella.
Grazie Alberto del suo contributo e con tutto il rispetto di de Rothschild, non è in gara per i Foiling Week se non mi sbaglio, sul fronte velisti sottolineo ancora il mito Alex Thomson che ha fatto il giro del mondo in solitario (la Vendée Globe) anche se è arrivato secondo. E non posso non citare Francois Gabart che ha fatto il giro del mondo ovvero circumnavigato il globo in 42 giorni in solitaria a bordo di Macif, il trimarano di 30 metri. Vogliamo dimenticare Thomas Coville? Sul trimarano Sodebo 4 ha fatto il giro del mondo in soli 49 giorni. E senza un goccio di petrolio. Ma nel mondo della vela ormai abbiamo macchine volanti che riescono a fare il giro del mondo in tempi molto veloci. E sono tantissimi i velisti, anche sulle più piccole Class 40, pronti a circumnavigare il mondo a gran velocità.
Buonasera Basilio, Gitane 17 è in gara indirettamente nella sezione SAILOR AWARD con Franck Cammas, Charles Caudrelier, Yann Riou.
Tutte barche straordinarie quelle citate, ma Gitane ha dimostrato “qualcosa” in più lo scorso anno.
Sodebo 4 è la mia preferita, ha un design fantastico.
Macif qualche anno fa, era un gran trimarano, poi sono arrivati quei 2 ed è stato parzialmente oscurato, ha un design meno avveniristico. Vedremo se VPLP evolveranno il progetto.
Si Alberto, c’è anche la sezione velisti che non ho citato perchè un po’ esula dal tema barche. Ma in effetti ogni navigatore è legato a una barca. Ci sono eccellenze come quelle che abbiamo citato, ma è tutto il settore, dimenticavo Malizia che ha ospitato Greta e che coperta dai pannelli solari dell’italiana Solbian, che sta raggiungendo dei grandi risultati. Delle vere macchine da corsa che solcano gli oceani.
I vascelli libranti francesi sono tutti figli e nipoti di Eric Tabarly, il bretone atlantico.
Il Suo sogno di volare sull’acqua e la Sua successiva influenza ha insegnato ai nostri cugini d’oltralpe affacciati sull’Atlantico a progettare e realizzare barche eccezionali.
E Alain Thébault non smetterà mai di sognare.
“Favet Neptunus eunti”
https://www.youtube.com/watch?v=10yCkT4Ftqg
https://www.youtube.com/watch?v=JBXzXtcjp8Q