Home Nautica Prima Pagina Flotta elettrica tra i fiordi. Emissioni giù del 95% , costi dell’80

Flotta elettrica tra i fiordi. Emissioni giù del 95% , costi dell’80

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Tra i fiordi di Norvegia, dopo gli investimenti sulle auto e il sogno dell’aereo elettrico, si punta sui traghetti elettrici. Con risultati ambientali ed economici.

Il gran balzo in avanti nello sviluppo della nautica elettrica arriva dalla Norvegia. Nel paese nordico, infatti,  entro il 2020 sarà varata una nuova flotta di traghetti interamente elettrici. Il committente  del grosso progetto è la società di trasporto-passeggeri Fjord1, che ha ordinato al cantiere Havyard :  “Sette traghetti alimentati a batteria – si legge nel comunicato del cantiere -. Una  collaborazione in cui crediamo  per realizzare una rivoluzione verde sui fiordi norvegesi”.

Per capire l’evoluzione della nautica elettrica norvegese è importante conoscere il portafoglio ordini del cantiere:”Con questo contratto oggi il Gruppo Havyard può contare su ordini per 13 traghetti a batteria”. Progetti che incidono sulla mobilità di milioni di persone.

I dati rivoluzionari del traghetto Ampere

Nel trasporto marittimo i traghetti elettrici rappresentano la frontiera più avanzata della ricerca. Lo confermano le statistiche di “Ampere” – il primo traghetto interamente elettrico norvegese costruito su impulso del ministero dei trasporti, che ha finanziato il progetto poi  realizzato da Siemens. Dopo due anni di navigazione, Ampere vanta questi ottimi dati: “Le emissioni sono state ridotte del 95% e i costi del l’80%“.

Il traghetto norvese full electric
Ampere, 100% elettrico

Numeri invitanti per gli armatori che, oltre la pubblicità positiva, dall’investimento traggono  pure benefici sul conto economico aziendale. L’ordine di Fjord1 è importante viste anche  le dimensioni del gruppo: una flotta da 75 traghetti.
La novità del nuovo progetto è che non si tratta di un retrofit, di una conversione motoristica. Qui si parte da zero, il progetto nasce nello studio di progettazione e in questo modo si ottimizzano prestazioni e consumi. La conferma arriva da Stig Magne Espeseth, responsabile di Havyard Design & Solutions: “Abbiamo utilizzato strumenti di simulazione avanzati, in modo da ottimizzare il risultato finale”. Insomma un grande impegno perchè la competizione per aggiudicarsi il progetto è stata dura: “I requisiti di consumo energetico non erano l’unica sfida da superare. Diversi cantieri, sia in Norvegia che esteri, hanno gareggiato per i contratti”, racconta felice il direttore delle vendite Lars Conradi Andersen. “Non abbiamo ottenuto nulla senza combattere”.

In servizio dal 1 gennaio 2020

Dopo la progettazione e la produzione, la consegna è prevista tra meno di 24 mesi. Fjord1 vuole far entrare in servizio i traghetti dal 1 ° gennaio 2020. Uno investimento che risponde allo sforzo di modernizzare anche per il pressing politico delle autorità norvegesi, che chiedono soluzioni tecnologiche basate su emissioni zero. Tutto questo per contrastare l’inquinamento, visto che il Paese ha la flotta di traghetti tra le più importanti al mondo.


Il progetto è facilitato dal fatto che i traghetti operano su rotte relativamente brevi, su collegamenti tra porti dove si possono installare infrastrutture di ricarica.  Una dinamica diversa rispetto alle navi commerciali con itinerari non sempre preordinati e decisamente più lunghi. C’è tanto da fare,invece, sul fronte trasporto passeggeri. La Stena Line, che gestisce il traghetto Stena Jutlandica tra Frederikshavn (Danimarca) e Goteborg (Svezia), ha annunciato che convertiranno a propulsione elettrica l’imbarcazione grazie ad un enorme pacco batterie da 1 MWh per alimentare la nave lunga 185 metri. Rendendola così una delle  elettriche più grandi al mondo. Tra i fiordi si fa sul serio.

 Photo-credit copertina: BowVision

 

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