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Florida: superyacht con vele solari e batterie da 5 MWh

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barca a vela

AGGIORNAMENTO: Il designer norvegese Kurt Strand alla “provocazione” se si riuscirà a varare questo mega superyacht ci ha fatto sapere: “Yes but not before 2026”, abbiamo ancora davanti 5 anni. Attendiamo con fiducia. 

Chissà mai se sul superyacht Florida da 160 metri un giorno si gonfieranno le tre maxi vele ricoperte di pannelli solari. Fantanautica?

A iniziare dal pacco batteria da 5 MWh ovvero quasi una centrale energetica a bordo? Ma siamo atterrati sulla Luna e per far approdare “sotto casa” questa creatura navale bisogna avere  a disposizione  centinaia e centinaia di milioni di euro. Soldi che permettono di avere a bordo la migliore tecnologia presente sul mercato.

La firma del concept non poteva che essere norvegese, il paese che nonostante il freddo sta viaggiando soprattutto a batteria, e si chiama Kurt Strand. Lo studio è nel mite Stato statunitense della Florida dove ha concepito la barca a vela del futuro. La struttura è sempre quella che conosciamo da millenni, ma con infusa la più moderna tecnologia dei materiali.

Vele con materiali spaziali

barca a vela
Il concept di Florida con le sue tre vele alari ricoperte di pannelli solari

Il designer norvegese ha cambiato innanzitutto le vele utilizzando la fibra di carbonio. Materiale leggero che permette una governance elettronica degli elementi retrattili. Parliamo di tre vele alari da 80 metri che si vogliono ricoperte da pannelli solari. In questo modo è possibile utilizzare di continuo l’energia del sole. Per garantire il massimo dell’efficienza è previsto un sistema integrato per trattare l’albero alare ogni volta che si ritrae.

L’ampiezza delle superfici garantisce una buona produzione energetica, poi la barca naviga soprattutto con il vento. Secondo il designer c’è energia in eccesso che alimenta il più che voluminoso pacco batteria con una capacità annunciata da 5 MWh. Ci sono le quantità che permettono la produzione di idrogeno a bordo. Al di là dei numeri, tutti da verificare, è questa la vera sfida della nautica che sulle grandi navi non può contare, almeno finora, sulle batterie presenti oggi sul mercato.

Florida a vento, sole, acqua e idrogeno

barca a vela elettrica
Florida sfrutta vento, sole, acqua e vuole produrre idrogeno

C’è il vento, c’è il sole e in navigazione l’acqua con gli idro generatori che possono dare un altro forte contributo alla richiesta di energia. Kurt Strand è ottimista: “Rispetto a uno yacht tradizionale delle stesse dimensioni, la riduzione del consumo di carburante è di circa il 90%, ma in condizioni meteorologiche ideali, questo yacht produrrà più energia di quanta ne utilizzerà“.

Bene, fidiamoci pure ma ricordiamo che sul Florida serve molta energia. Non tanto per la navigazione, ma per gli innumerevoli servizi di bordo. Vediamoli: eliporto sul ponte di prua con un ascensore per l’hangar sottocoperta, una grande piscina sul ponte di poppa, centro fitness, spa, cinema.

Senza dimenticare diversi giocattoli nautici. Interessante il Beach Cruiser elettrico da 40 piedi, un tender per limousine anfibio per raggiungere la spiaggia. Ma non è finita qui: a disposizione anche moto d’acqua e fuoristrada. E vogliamo parlare dei servizi per i 24 ospiti, accolti in 12 suite di lusso, e i 40 membri dell’equipaggio? La produzione deve essere alta per soddisfare tutte queste esigenze.

Tender elettrico
Il tender elettrico di Florida

Se un giorno assisteremo al varo di Florida sarà molto interessante conoscere il bilancio energetico tra le risorse date dalle rinnovabili e i consumi necessari alla propulsione e ai servizi di bordo. Chiaramente la narrazione dello studio cerca una sua coerenza ecologica in un progetto esclusivo e di ultra lusso. Per questo abbiamo pavimenti interni e la carpenteria con legno di recupero, la pelle vegana e i mobili esterni da plastica riciclata.

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