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Flash Battery è “best company” per Deloitte

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Flash Battery è tra le 46 Deloitte Best Managed Company d’Italia del 2019, imprese eccellenti che si sono distinte per strategia, performance, competenza e innovazione.

E’ stata premiata in Borsa Italiana nell’ambito dell’iniziativa Deloitte sostenuta da ALTIS Università Cattolica, ELITE, il programma del London Stock Exchange Group che supporta le imprese ad alto potenziale e Confindustria.

La cerimonia di premiazione in Borsa Italiana

La reggiana Kaitek Flash Battery aveva conquistato un mese fa anche il titolo di miglior impresa under 40 della regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’evento “Industria Felix” l’Itala che compete”.

Kaitek è raddoppiata in un anno

«Proprio grazie alle competenze nel campo della ricerca e della produzione di batterie al litio per veicoli elettrici e macchine industriali – spiega il fondatore Marco Righiin sette anni siamo riusciti a collocarci tra le più importanti aziende europee del settore. Il fatturato ha raggiunto 13,26 milioni (+ 104% in un anno) e abbiamo scambi commerciali con 54 Paesi».

Marco Righi fondatore dell’azienda

«Questa crescita – aggiunge il CEO di Kaitek Flash Battery – è evidentemente legata alla continua ricerca e miglioria delle nostre batterie al litio. Ma anche alla scelte di privilegiare i giovani, tanto che i nostri 45 dipendenti (+73% nell’ultimo anno) hanno un’età media attorno ai 33 anni». La stessa di Marco Righi.

Il nostro parere 

Nel momento in cui l’Italia e l’Europa si misurano con una rivoluzione elettrica che coinvolge l’intera filiera dell’ automotive, è incoraggiante vedere emergere giovani  protagonisti in nuovi settori. Quello delle batterie è indubbiamente cruciale. Ma si affacciano nuovi attori anche nell’elettronica di controllo, nei motori elettrici, nei  nuovi materiali, nella sensoristica, nell’intelligenza artificiale e nelle telecomunicazioni 5G per la guida autonoma, nelle energie rinnovabili. Sono l’embrione di una nuova filiera industriale italiana dell’auto 4.0. Ma vanno sostenuti con una politica industriale mirata. Il governo ne sarà capace? 

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