Fisker ritorna con un…Ocean di promesse. Il controverso designer-imprenditore, che ha alle spalle la disastrosa esperienza della Karma, presenta la sua creatura al CES di Las Vegas (7-10 gennaio).
Fisker parla di prezzo competitivo e interni vegani
Per la Ocean, un Suv elettrico di taglia contenuta, Henry Fisker dice di essersi ispirato a una passeggiata fatta su una spiaggia californiana. Vedere tutta quella plastica mischiarsi alle onde, lo ha ancor di più convinto che serva una svolta. Non solo con una nuova auto a emissioni zero (la Karma era un’ibrida plug-in), ma anche con interni “vegani”, in materiale interamente riciclato.
Promette che la sua nuova auto avrà un listino di partenza super-competitivo, 37.499 dollari, che in molti Stati americani con gli incentivi si trasformeranno in un prezzo vero al di sotto dei 30 mila dollari. Quest’anno, però, si potranno cominciare a versare gli anticipi e dal 2021 si potranno effettuare dei drive-test, tutto tramite app. Con un’autonomia importante, circa 500 km, con un pacco-batterie che i media americani stimano in circa 80 kWh. Ma non ci saranno le rivoluzionarie batterie allo stato solido di cui Fisker parla da tempo, bensì le più ordinarie celle agli ioni di litio.
Tetto fotovoltaico: “Produce energia per 1.600 km”

La Ocean avrà diverse versioni. Per la più performante Fisker annuncia addirittura di un’accelerazione da o 100 km/h in 2,9 secondi, che è veramente mirabolante per un Suv. Non solo: l’Ocean ha un tetto fotovoltaico con il quale il designer-imprenditore promette un’autonomia a costo zero di oltre 1.600 km. Vedremo. L’impressione è che Fisker presenti la sua creatura con largo anticipo per finanziarsi anche con i dollari versati con le prenotazioni. È un gioco rischioso per chi accetta di versare le caparre, se non c’è sufficiente trasparenza sulla solidità della situazione finanziaria dell’azienda.

Anche perché presentare un’auto è un conto, riuscire a metterla in produzione e a venderla è un altro, come dimostrano le difficoltà di start up come Sono Motors (leggi qui). Lo stesso Fisker già due anni fa, sempre al CES di Las Vegas, presentò un’auto sportiva, la EMotion, di cui ancora non si ha notizia di consegne (qui l’articolo). Ora la sua Fisker Automotive, fondata nel 2005 con sede a Los Angeles, è arrivata a una curva decisiva: il tempo delle promesse è finito, ora servono i fatti.
lodevole le tanti parti delle vetture ottenute col riciclo specialmente dalla plastica in mare (da cui il nome ‘ocean’), anche la superficie d’appoggio sul portellone posteriore sotto il lunotto apribile è ottenuta dal riciclo di pneumatici , il prezzo non mi sembra miracoloso , è allineato a quello della ormai imminente aiways u5, spero questa volta ce la faccia
È un designer straordinario, per me il migliore tra i migliori contemporanei.
Qualcuno obbietterà giustamente che non è mai incorso in un’utilitaria. È vero, però gli lascio il beneficio del dubbio.
È l’autore della Z8 e da allora non abbiamo più visto una BMW così BMW.
In Gran Bretagna ha saputo rilanciare Aston Martin con il design, quando Ford imponeva i suoi motori nel cofano.
È riuscito a migliorare la Mustang meglio di chiunque, Giugiaro compreso.
Ogni vettura che porta la sua firma è stata semplicemente straordinaria nel design.
Poi, la naturalizzazione statunitense e l’emulazione ancora più esclusiva del modello Tesla.
Design sempre a livello assoluto, ma produttivamente impraticabile.
La dimostrazione vivente che non è possibile riuscire a fare tutto a livelli superiori.
Come imprenditore, per me non ha più credibilità dopo la promessa delle super batterie allo stato solido in nanotubi di grafene.
Come designer ho una stima infinita in lui.
Gli auguro di riuscire a realizzare questo magnifico SUV, anche se il prezzo è un miraggio nel deserto.